L'umorismo contagioso di Francesca Babbi regala allegria, ma sarà una stagione lunghissima: ragazze e staff attesi da 13 trasferte per almeno 11.000 chilometri
@LucianoMurgia
Faticando,
sorridendo. Non sempre, in verità. E' vero, però, che in seno al
Volley Pesaro regna – come nella passata stagione – lo spirito
giusto, che porta a sorridere, ma anche a ridere di se stesse. In
questo campo – non ci piove – in prima fila c'è sempre lei,
Francesca Babbi, che unisce l'allegria romagnola all'umorismo
inglese.
Martedì
sera, PalaSnoopy, l'allenamento si prolunga. I Balusch, pure perdendo
qualche pezzo richiamato, giustamente, ai doveri familiari,
resistono. Decisamente più facile, per loro, stando seduti in
tribuna. Assai meno per le ragazze che sudano in campo. Se Rita
Liliom è in ritiro con la Nazionale ungherese e Alessia Arciprete
affida la sua caviglia infortunata alle cure di Gabriele Palucci, le
altre, finito il lavoro con la palla, solo palleggi e bagher, niente
schiacciate, quindi niente muri, praticamente zero salti (almeno per
una settimana” ci ha raccontato la mattina coach Matteo Bertini),
“passano” dalle grinfie dei tre allenatori – con Matteo, Gigi
Portavia e Luca Nico – a quelle del nuovo preparatore atletico,
Michele Patoia, che arriva dalla Nordmeccanica Piacenza, dove –
curiosità – il suo posto è stato preso da Gian Paolo Chittolini,
ex Robursport.
Michele Patoia (da Linkedin) |
Michele
spiega alle ragazze che devono correre e rallentare, girando attorno
al campo di gioco del PalaSnoopy. Una sorta di interval training che
vede impegnate tutte le ragazze meno Elisa Mezzasoma, che si
“diletta” alla cyclette, dove, in seguito, la raggiunge la
vera... Diletta: Sestini.
Corrono
le ragazze, sudano, mormorano. Forse contano i minuti, anzi i
secondi. Un sollievo – si fa per dire - quando Patoia annuncia che
mancano solo 5 minuti alla fine dell'allenamento, allo stretching.
I
Balusch rimasti attendono in tribuna di fare la fotografia con le
ragazze. Arriva anche Gianfranco Gioele, speaker ufficiale del Volley
Pesaro, soprattutto un Balusch: è in divisa della Croce Rossa.
Vedendolo, si scatena l'umorismo di Francesca Babbi: “Sei arrivato
per me?”.
Foto di gruppo tra Balusch e Volley Pesaro |
Insomma,
per essere il primo vero giorno di lavoro, si fatica tanto. Ieri due
sessioni: al mattino, divise in due gruppi, le ragazze hanno lavorato
nella sala pesi della palestra del Ledimar e al PalaSnoopy, dove si
sono ritrovate al pomeriggio per una seduta lunga più di 2 ore.
Stamattina,
invece, piscina al Parco della Pace, con l'immancabile fotografia su
Facebook pubblicata da Francesca. E al pomeriggio di nuovo in
palestra.
Ci
si allena, si corre e si cammina, un lavoro propedeutico alla nuova
stagione, che non sarà di sole partite, ma di tanti viaggi.
Ci
siamo divertiti a contare i chilometri (tra viaggi di andata e
ritorno) che dovranno sorbirsi le ragazze e lo staff del Volley
Pesaro, che però hanno la “fortuna” di avere due trasferte
abbastanza brevi, a Forlì e Filottrano.
Eccole,
allora, le fatiche che attendono le “lille”.
Aversa
(domenica 28 febbraio): 975 km.
Caserta
(mercoledì 24 febbraio): 931.
Chieri
(domenica 1 novembre): 925.
Cisterna
(domenica 10 aprile): 823.
Filottrano
(domenica 3 aprile, si gioca al Pala Baldinelli di Osimo): 184 km.
Forlì
(martedì 22 dicembre, ore 20,30): 179.
Monza
(domenica 15 novembre): 748.
Olbia
(domenica 29 novembre): 1.300.
Palmi
(domenica 13 marzo): 1.862.
Rovigo
(domenica 13 dicembre): 449.
Settimo
Torinese (domenica 14 febbraio): 991.
Soverato
(domenica 31 gennaio): 1.820.
Trento
(domenica 18 ottobre): 743.
Ovviamente
quella con Olbia è una distanza sulla carta, anzi sul mare, visto
che il Volley Pesaro andrà in aereo.
E
per quanto riguarda la doppia trasferta a Caserta e Aversa,
giocandosi le partite tra mercoledì 24 e domenica 28 febbraio, è
plausibile che la società pesarese opterà per un'unico viaggio.
Restano
– almeno sulla carta – 11.930 chilometri, che probabilmente
saranno 931 in meno se il viaggio Pesaro-Caserta-Aversa e ritorno
sarà unico. Ma se ci aggiungete le amichevoli...
In
ogni caso, 10.999 chilometri, ovvero più di un quarto della
circonferenza della terra, 1.000 chilometri in più della distanza
tra l'equatore e il Polo Nord, o il Polo Sud.
Forza
ragazze, cosa volete che siano i giri di campo del PalaSnoopy!