@LucianoMurgia
Marotta
vanta un record invidiabile: è la numero uno d'Italia nel rapporto
tra abitanti e allenatori di volley. Di più: allenatori vincenti.
Non potrebbe
essere altrimenti, visto che per anni Marotta è stata definita la
“Berlino dell'Adriatico”. Già, Berlino... e chi più dei
berlinesi, pardon dei marottesi, s'intende di... muri.
Davide
Mazzanti, vinto il campionato alla guida della Pomì Casalmaggiore,
si è trasferito in Veneto, a Conegliano, per provare a rendere più
frizzante il Prosecco.
Vinto il
campionato di serie B1, Matteo Bertini si è fermato a Pesaro, pronto
a guidare anche in serie A2, il Volley Pesaro, che per la Lega
Pallavolo Serie A Femminile è ritornato a essere Robursport.
Pubblicato
il calendario, è noto anche il programma di preparazione della
squadra pesarese: ce lo presenta l'allenatore marottese
“Ci
raduneremo il 24 agosto. Confidiamo di poterci allenare subito a
Campanara, ma bisognerà verificare se l'impianto sarà accessibile e
se dovremo allenarci al PalaSnooopy, che comunque sarebbe perfetto
per la prima fase di preparazione, quando lavoreremo senza saltare”.
Avete
definito il programma del precampionato?
“E' quasi
certo che parteciperemo a un torneo che dovrebbe svolgersi il 10 e 11
ottobre a Teramo, con la partecipazione di quattro squadre di serie
A2. Siamo in attesa della conferma da parte degli organizzatori. Sarà
l'ultimo appuntamento prima che inizi il campionato. Per quanto
riguarda le altre amichevoli, vedremo in seguito. Il mio proposito è
di giocare partite già dalla terza settimana di preparazione,
insomma da metà settembre...”.
In attesa
di avere un quadro completo e certo del precampionato, e da questo
punto di vista il volley è in netto ritardo rispetto al basket,
siete decisamente avanti rispetto alle altre partecipanti alla serie
A2, avendo definito il roster. E' un importante punto di partenza.
“Avevamo
le idee abbastanza chiare e siamo andati subito sui nostri obiettivi.
Il primo obiettivo era confermare la base della scorsa stagione, ed
in tempi brevi abbiamo confermato le giocatrici che volevamo
restassero a Pesaro. Il secondo obiettivo era aggiungere almeno un
paio di giocatrici esperte. Ingaggiando Mastrodicasa e Liliom, che
vengono addirittura dalla serie A1, abbiano centrato anche questo
traguardo. Infine, volevano dare consistenza alla cosiddetta
panchina. Abbiamo portato a Pesaro ragazze giovani e promettenti che
possono darci una grossa mano in allenamento e – soprattutto – in
partita. Ragazze su cui lavorare per il presente e per il futuro”.
Quando si fa il salto di categoria, non è facile
ribadire, nel campionato superiore, quanto evidenziato la stagione
precedente. L'obiettivo può essere diverso. L'anno scorso vi siete
presentati al via con la chiara intenzione di conquistare la
promozione. Ci siete riusciti giocando una bella pallavolo,
divertendo e divertendovi. Non so se puntate a un'altra promozione,
ma se riuscirete a giocare bene, divertendo e divertendovi, sarà una
stagione positiva, perché quando si gioca bene arrivano anche i
risultati.
“Sarò
chiaro: l'obiettivo minimo è la salvezza, non ci sono dubbi. Poi
dovremo fare i conti con quel che sarà il livello del campionato.
Intanto, sono emerse già le società che puntano a un campionato
d'alta classifica. Basta osservare i movimenti, i roster, per capire
che Monza, Filottrano, ma anche Forlì, che ha confermato Aguero,
Trento e Soverato non nascondano legittime ambizioni. Sulla carta,
saranno queste squadre a giocarsi la promozione in A1. Noi? Ci
mettiamo nel gruppone centrale, sperando di essere la sorpresa che
rompe le scatole a tutte. Puntiamo alla salvezza, ma anche a
divertirci e a divertire. Quando ci sono queste due componenti si
gioca una bella pallavolo e i risultati sono una conseguenza. Non
conosco un allenatore o una squadra che si sono divertiti perdendo o
che hanno fato divertire il pubblico con tante sconfitte. Ribadisco,
però, che la stagione è un'incognita, che il livello della serie A2
è tutto da scoprire. Capiremo meglio quando i roster saranno
completati”.
A tal
proposito: sarà difficile anche dare un giudizio sulla sua squadra,
visto che dovrà fare a meno nella fase di preparazione di Rita
Liliom, impegnata con l'Ungheria nei campionati europei in programma
dal 26 settembre al 4 ottobre tra Belgio e Olanda. La nazionale
magiara, allenata da Jan de Brandt, ex coach di Urbino, è inserita
nella Pool B (Anversa) con Turchia, Azerbaigian e le padrone di casa.
“Vero.
Rita sarà disponibile a un paio di settimane dalla prima di
campionato. L'Ungheria è stata bravissima ad accedere alla fase
finale, ma anche se nella pallavolo, come nel resto dello sport, non
si sa mai cosa succederà, è evidente che il loro gruppo è molto
difficile e passare il turno non sarà agevole. Io, però, le auguro
di cuore di andare avanti il più possibile, anche se questo
comporterà meno giorni di preparazione con noi. In ogni caso si
presenterà a Pesaro in condizioni eccellenti...”.
E
potreste fare a meno anche di Alessia Arciprete...
“E'
impegnata nella preparazione ai campionati mondiali juniores in Porto
Rico. Lei fa parte del gruppo convocato da Cristofani e sta
allenandosi per conquistare un posto in Nazionale. L'ho sentita e le
ho fatto un grande in bocca al lupo. Io ho vissuto da vice allenatore
un Mondiale juniores e ho ricordi fantastici. Spero possa fare parte
dell'Italia, anche se la concorrenza è molto alta, visto che si
profila l'utilizzo di Paola Egonu già protagonista nella Seniores.
Insomma, è una sfida difficile, ma viste le qualità di Alessia è
impresa fattibile. In ogni caso, anche lei arriverà a Pesaro in
ottime condizioni di forma”.
Dovendo
fare a meno di Rita Liliom e Alessia Arciprete, come le sostituirete?
E quali problemi comporterebbe la loro assenza?
“Per le
prime due settimane di preparazione, quando non ci sono i salti e non
si fa il 6 contro 6, nessun particolare problema. Poi bisognerà
trovare una soluzione, magari con due ragazzi che facciamo da
sparring e tengano alta l'intensità degli allenamenti che prevedano
fasi di gioco. Il problema più consistente potrebbe crearcelo
l'assenza di Rita, perché lei arriverà molto tardi e dovremo
correre per trovare il giusto amalgama tra lei e le compagne. E' uno
scotto che dobbiamo pagare, perché ingaggiandola abbiamo puntato
sulla sua qualità prima che alla sua disponibilità”.
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