@LucianoMurgia
I Cheap Wine, un gruppo da ascoltare, dal vivo e in cd (Foto Federico Sponza) |
Non
solo sport. Anche musica. Perché la musica è il cibo dell'anima. E
aiuta a rendere la vita più bella. Come lo sport.
Perché Marco Diamantini, grande musicista, è stato compagno di
viaggio nel mondo dello sport pesarese durante il periodo vissuto a
La Gazzetta di Pesaro.
Marco e suo fratello Michele, Alan Giannini, Alessio Raffaelli e Andrea Giaro sono i Cheap Wine.
"Qualcosa
di buono dobbiamo pure avere fatto in Italia per meritarci I Cheap
Wine.
In un paese dove la parola "meritocrazia" riempie solo le
bocche di chi vuole suggestionare i più deboli di mente che vada
tutto bene e che il "sogno Italiano" è ancora possibile,
io sto con le parole, la musica e la coerenza di una band che col
passare del tempo continua a stupirmi, a sorprendermi ed
emozionarmi”.
L'ha
scritto Lele Guerra, per Backstreets. Confesso d'essermi emozionato,
leggendolo, perché conosco Marco Diamantini e, se non sono in grado
di lanciarmi in critiche musicali, posso affermare senza timore di
smentita che è una persona stupenda e avrebbe meritato altri
riconoscimenti. Le parole di Lele Guerra fanno giustizia del silenzio
ignobile che i grandi circuiti nutrono per il gruppo pesarese,
amatissimo all'estero.
Pensate
che una radio della Louisiana, “The Little Lighthouse”, ha votato
Beggar Town, “La città dei mendicanti”, al 15° posto della
classifica del 2014. Il disco dei Cheap Wine è l'unico italiano in
classifica.
Per
fortuna, anzi per merito, non mancano gli estimatori italiani, visto
che il web-magazine “Cala-Land” ha eletto Beggar Town miglior
disco del 2014.
Così,
la sera del 28 gennaio, nel corso di “Sentieri Notturni”, noto
programma condotto da Sergio Mancinelli sulle frequenze di Radio
Capital dal lunedì al giovedì, dalle ore 22 alle 24 (è scritto
nel palinsesto pubblicato sul web), sarà proposto il brano composto
ed eseguito dai Cheap Wine.
La
sera dopo, anzi le sere (due) dopo, il gruppo pesarese sarà a
Livigno, in montagna, scaldare i cuori di chi vorrà ascoltarli al
Marcos Pub.
“
Due
concerti consecutivi nello stesso posto: è la prima volta per i
Cheap Wine. Due concerti e due "scalette" totalmente
differenti: nessuna canzone sarà suonata due volte”, raccontano
loro, che poi andranno a Trento (sabato 31 gennaio, Bookique), quindi
a Ivrea (6 febbraio, Zac) e la sera dopo a Pavia (Spazio Musica).
Venerdì 13 marzo il ritorno nelle Marche, a San Ginesio, Teatro
Leopardi. “Nel cuore delle Marche, con i grandi e "storici"
Gang.
Concerto acustico: i fratelli Severini e i Cheap Wine in
trio.
Prima del concerto, nel foyer del teatro, le due band si
intratterranno con i giornalisti Eddy Cilìa e Massimo Del Papa per
conversare pubblicamente (e senza sconti) su musica, show business,
dinamiche professionali, informazione, autonomia produttiva, ruolo
della rete, crowfunding, situazione dei concerti ed altro ancora.
L'evento è inserito nel ciclo "Teatro d'Inchiesta", a
cura di Massimo del Papa. Fra i due eventi, sarà anche
possibile consumare una apericena. Una serata con concerto finale in
compagnia dei Gang e i Cheap Wine, sopra e fuori dal palco.
Un
evento straordinario ed unico, da non lasciarsi sfuggire: si
consiglia di prenotarsi per tempo, stante il numero di posti
limitato.
Info e prenotazioni: 347.0205759 -
teatro.sanginesio@libero.it
Poi...
poi vi racconteremo, magari proponendo le parole di Marco Diamantini
e degli altri Cheap Wine.
E'
possibile acquistare il nuovo album dei Cheap Wine. “Beggar Town”,
nel sito ufficiale della band, con carta di credito, tramite il
sistema Paypal (il più sicuro al mondo per le transazioni online).
Ordinandolo a questo link http://www.cheapwine.net/acquista.asp
lo
riceverete nella vostra cassetta postale nel giro di due giorni.
“Beggar
Town” (distribuzione IRD) è arrivato a due anni di distanza da
“Based On Lies” (2012). Con questa nuova opera i Cheap Wine
festeggiano il 10° disco ufficiale e i 18 anni d'attività.
I
Cheap Wine sono attivi dal 1997 e vantano la più lunga ed intensa
storia di autoproduzione mai realizzata in Italia nell’ambito della
musica rock. Nove album alle spalle, gratificati dai grandi consensi
del pubblico e della critica specializzata, centinaia di concerti in
Italia e all’estero, tante canzoni trasmesse da numerose emittenti
radiofoniche in Europa e negli Stati Uniti hanno reso inossidabile la
reputazione dei Cheap Wine, da molti considerati la più grande
rock’n’roll band italiana. Ed è proprio la dimensione live il
punto di forza dei Cheap Wine, che sul palco riescono ad esprimere
appieno tutta la potenza del loro sound chitarristico, capace di
sintetizzare, attraverso una lettura del tutto personale, 50 anni di
musica rock. Energia allo stato puro, unita ad una padronanza tecnica
straordinaria: un concerto dei Cheap Wine è sempre qualcosa di
imperdibile.
Difficile,
davvero difficile, non subire il fascino dei Cheap Wine. Per tanti
motivi, tutti validissimi: si autoproducono in modo professionale, si
danno molto da fare per promuovere al meglio la loro musica in Italia
e all'estero, se ne strasbattono di non essere trendy, e,
soprattutto, suonano alla grande, come ben pochi hanno fatto prima
nella nostra Penisola. Sì, i Cheap Wine sono proprio un gruppo
magnifico.
(Mucchio
Selvaggio)
Cosa
è il rock in Italia? Andate a vedere i Cheap Wine per capirlo. Una
band che è rock come nessun'altra nel nostro paese. Una band
impressionante per forza musicale e strumentale. Hanno un suono ormai
loro che dal vivo fa venir voglia di saltare sui tavoli. Hanno un
repertorio e un tiro da paura. E hanno un approccio ineccepibile, che
sul palco mette la musica prima dell'ego. Questo dovrebbe essere il
rock in Italia. Questi sono i Cheap Wine.
(Mescalina)
Un
concerto elettrizzante, feroce, torrido, torrenziale e anche
romantico. I Cheap Wine sono una grande rock’- n’roll band.
(Buscadero)
Il
doppio live, così come l’hanno concepito i Cheap Wine, è un
monumento alla musica della band, è un'opera coraggiosa e
preziosissima dove è racchiusa tutta la loro storia dal 1997 al
2010, 13 anni costellati di grande musica, di straordinaria passione
e di incrollabile tenacia, una musica che è cresciuta, mutata,
cambiata ma che ad ascoltarla adesso, tutta d’un fiato, non risente
degli anni sulle spalle e risulta granitica, un marchio di fabbrica
di una band che dimostra di aver raggiunto una grande personalità,
una propria identità, una di quelle che l’ascolti e dici... azz!!
i Cheap Wine.
(BackStreets)
I
Cheap Wine ce l'hanno fatta e con “Stay Alive!” ci consegnano un
album live che rimarrà nella storia del rock in Italia. (Buscadero)
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