ZETA
SYSTEM URBINO – VOLLEY PESARO 3 - 1
ZETA
SYSTEM: Zecchin ne, Agostinetto 3 (3/3), Bruno 1(½. L: ricezioni
16, positiva 94%, perfetta 69%), Fresco 13 (10/25; 1 battuta valida,
2 muri), Vujko 7 (5/15; 1 bv, 1 muro), Santini 11 (9/24; 1 bv, 1
muro), Lestini 12 (11/41; 1 bv), Walker 8 (3/12; 5 muri), Spelman 11
(9/33; 1 bv, 1 muro), Giacomel (L: ricezioni 5, positiva 20%,
perfetta 20%), Fanzini 1 (1/13. Ricezioni 12, errori 1, positiva 83%,
perfetta 58%), Leggs 7 (4/12; 3 muri). All. De Brandt.
VOLLEY
PESARO: Spadoni 3 (1/4; 2 muri), Salvia 1 (1/7), Zannini (L:
ricezioni 13, errori 2, positiva 62%, perfetta 23%), Sestini 7 (5/18;
2 muri), Concetti 3 (3/9), Di Iulio 2 (1/3; 1 bv), Battistelli (L:
ricezioni 4, positiva 100%, perfetta 75%), Bellucci 5 (5/23.
Ricezioni 22, errori 1, positiva 82%, perfetta 45%), Battistoni
(0/1), Bordignon 8 (8/18. Ricezioni 16, positiva 75%, perfetta 38%),
Mezzasoma 19 (15/45; 4 muri), Babbi 15 (12/45; 1 bv; 2 muri.
Ricezioni 22, errori 1, positiva 59%, perfetta 23%). All. Bertini.
ARBITRI:
Dishani e Chiappa.
PARZIALI:
25-20; 25-22; 22-25; 25-23 in 95 minuti.
STATISTICHE
DI SQUADRA:
ZETA SYSTEM
Battute 94,
errori 11, punti 5. Ricezioni 79, errori 2, positiva 82%, perfetta
54%. Attacchi 181, errori 13, muri subiti 10, punti 56, 31%. Muri
fatti 14.
VOLLEY
PESARO:
Battute 91,
errori 12, punti 2. Ricezioni 83, errori 5, positiva 71%, perfetta
36%. Attacchi 173, errori 10, muri subiti 14, punti 51, 31%. Muri
fatti 10.
Jan De Brandt e il vice Ebana (dietro) con Matteo Bertini |
URBINO –
E' arrivata la prima sconfitta della stagione, perché le precedenti
– nei tornei precampionato di Serravalle di Chienti e Bologna –
erano in partite al meglio dei tre set e il Volley Pesaro aveva
ceduto alla Coveme San Lazzaro e all'Evoluzione Ostia, perdendo in
entrambi i casi 1-2.
Sul parquet
(il taraflex vien montato solo per il campionato) del PalaMondolce, è
maturata la prima battuta d'arresto sui 5 set in un'amichevole vinta
meritatamente dalla Zeta System, che disputa il campionato di serie
A1 e nelle precedenti sfide stagionali aveva perso entrambe le volte.
Pesaro ha
perso perché Urbino è migliorata, soprattutto nelle attenzioni
difensive, e il nuovo allenatore, Jan De Brandt, sembra avere
cambiato la mentalità delle giocatrici, che prima erano prigioniere
delle proprie paure, eredità delle troppe sconfitte consecutive.
Eppure, l'ottimo allenatore belga non si accontenta – giustamente –
tanto da rimproverare aspramente le giocatrici autrici di errori
gratuiti al servizio.
Pesaro ha
perso, eppure, nella prima sconfitta con le ducali, ha fatto una
figura forse migliore delle precedenti amichevoli, vinte a 0 e a 1,
incantando – una volta di più – per una difesa semplicemente di
ferro, che a fine gara ha meritato i complimenti del coach urbinate.
Urbino ha
chiuso 3 a 1, ma Pesaro è andata a un passo da portare la Zeta
System al tie-break. Che non avrebbe demeritato. Non è riuscita
nell'intento perché nel secondo set Hayley Spelman, stessa scuola di
Alix Klineman – Stanford - come già due settimane fa con Forlì,
ha piazzato una lunga serie al servizio. E nel quarto le ragazze di
Bertini non hanno capitalizzato un importante più 2 (16-18), punite
anche dal colpo della domenica di Bruno, che, utilizzata in attacco
per dare spazio al secondo libero Giacomel, si è difesa con i pugni,
“inventando” una freeball che è caduta a terra nel campo
pesarese.
PRIMO
SET: mentre Mezzasoma, che oltre al braccio ha anche piedi d'oro,
e compagne iniziano il riscaldamento giocando a calcio, la Robur
Tiboni è in riunione al primo piano del PalaMondolce. De Brandt
spiega, le ducali ascoltano. Poi iniziano a spron battuto, con Vujko,
una delle ex, al servizio, portandosi sul 5 a 0 con l'altra ex Monica
Lestini e la statunitense Spelman, un opposto mancino di 202
centimetri, subito in evidenza. E' Francesca Babbi a scuotere il
Volley Pesaro, che però non riesce a passare l'altissimo muro
avversario. E quando la difesa si distrae è ancora più 5 interno:
9-4. Mezzasoma scalda il braccio con due schiacciate da incorniciare;
un errore urbinate ed è 9-7. De Brandt ferma il gioco, spendendo il
primo time-out. Una super difesa di Urbino fissa il 12-9, ma il
divario aumenta con un gran muro, un pallonetto che Spelman fa
partire da... l'Empire State Building e un errore allungano
l'elastico per la squadra di casa: 15-9 e time-out chiesto da
Bertini. E' sempre Babbi a interrompere il digiuno. Urbino non molla,
anche se fatica a mettere palla a terra perché Pesaro esibisce la
sua corazza difensiva. Sul 18-12, due gioielli di Bellucci, abbinati
alla crescita di Sestini (che ha murato Leggs!), accorciano le
distanze (22-19), ma Spelman e Lestini chiudono il set: 25-20. La
Zeta System ha una Leggs ispirata (4 punti con 2/5 e 2 muri), ma il
gioco è soprattutto sulle bande (Lestini 3/13; Spelman 3/17). Così
anche Pesaro, visto che Sestini ha 2/5, mentre le schiacciatrici
Babbi, Bellucci e Mezzasoma totalizzano 10/44. Non è per caso che le
percentuali di entrambe le contendenti sono decisamente basse: 28%
Urbino, 23% Pesaro.
SECONDO
SET: è quello che potrebbe cambiare la partita, ma se lo
aggiudica ancora Urbino, che pure deve inseguire a lungo per leggere
la targa delle pesaresi, che si permettono di murare Spelman, compito
non facile, volando sul 7-11, mentre De Brandt ha speso il primo
time-out discrezionale. Reazione ducale, ma Babbi realizza il 10-12
che manda le squadre al time-out. Sullo slancio, Mezzasoma spinge
l'11-14 esterno, ma subito dopo manca la comunicazione in difesa e
Spelman (che in difesa ha ovvie difficoltà a coordinare i 202
centimetri) ringrazia con la prima battuta vincente della partita.
Babbi e un muro di Mezzasoma propiziano il 13-16. Subito dopo un
brivido per Bellucci, vittima di un pestone a rete. Pesaro allunga
(Mezzasoma gioca il mani fuori!), Urbino accorcia, anzi pareggia a 18
prima e 19 poi. Sestini e Babbi allungano ancora (19-21).
Un'invasione ducale per il più 2 esterno (20-22), Pesaro manca di
un'inezia il più 3 e vede Spelman prima murare poi andare in battuta
per una serie che scardina la ricezione ospite, allestendo un drive
di 5 punti a 0. Finisce 25-22, con 8 punti dell'americana, mentre in
maglia pesarese sono Mezzasoma e Babbi le grandi protagoniste in
attacco (7 punti a testa). Pesaro ha murato di più (4 a 3), ma è
sotto di 2 set.
Martina Bordignon e Gaia Concetti dopo l'amichevole |
TERZO
SET: la sensazione è che possa finire in tre set. Sensazione
sbagliata, perché il Volley Pesaro ha doti morali e qualità
tecniche che non concedono certezze ad alcuno. Così, quando dal 2-3
si passa al 6-3 con muro di Leggs, ace di Santini e ancora primo
tempo della centrale americana, Pesaro non batte ciglio e risponde
da grande squadra, trascinata da una Bordignon – proposta da
Bertini al posto di Bellucci - che non guarda in faccia le
avversarie. Un suo mani fuori è esaltante. De Brandt dà spazio
Caterina Fanzini, in prova com la Robur Tiboni dopo la partenza di
Richey, e a Lucia Fresco, nazionale argentina, subito in evidenza:
11-8. L'ennesimo primo tempo ducale – particolare del gioco sul
quale punta molto l'allenatore belga – porta il 14-10, ma una
difesa fantastica di Zannini su primo tempo di Walker è una carica
incredibile per le compagne che recuperano e agguantano la parità a
16 e passano a condurre con due regali ducali (ennesima battuta
sbagliata di Agostinetto, che ne totalizza 4 facendo infuriare De
Brandt): 18-19. Sul 19-21 (Bordignon), time-out capitalizzato da
Fresco e vanificato da un'invasione. Un attacco in fast di Mezzasoma
frutta la palla set che Pesaro non spreca: 22-25. La squadra di
Bertini s'appoggia alle bande, con 6 punti di Mezzasoma – che
Bertini propone anche in attacco fast, visto il passato da centrale
della perugina -, 5 di Babbi e 4 della bravissima Bordignon. Per
Urbino, che ha una buona distribuzione di punti (a segno 7
giocatrici, con Spelman a guardare dalla panchina), la migliore è
Fresco (5).
QUARTO
SET: si torna in campo con propositi diversi: Urbino per
chiudere, Pesaro per allungare l'amichevole, come vorrebbero i tifosi
arrivati dall'Adriatico, e due squadre che hanno cambiato volto.
Bertini s'affida a Spadoni e Bordignon e in seguito utilizza anche
Battistelli, Battistoni e Concetti. La Robur Tiboni lascia ancora
fuori Spelman e s'affida ad Agostinetto, Fresco, Vujko, Lestini,
Walker e Fanzini. Parziale equilibrato fino a quando Urbino se ne va
(10-7), con ace dell'ex Lestini. Un mani fuori di Bordignon, un
muro di Spadoni (!) e una prima intenzione di Di Iulio ed è parità.
Arriva anche il vantaggio (12-13, ace Di Iulio). Anche Gaia Concetti
gioca con una carica incredibile e ribalta il... ribaltone ducale
(15-139), siglando il 15-17. Urbino, che utilizza Giacomel libero e
Bruno in attacco, impatta a 18 con due punti di Fresco e ringrazia il
“colpo di lato B” di Bruno. Ultima parità a 20, poi si scatena
Lestini ed è 24-20 anche nel segno della bionda argentina. Pesaro ha
una reazione d'orgoglio, con Bordignon che – complice un errore
offensivo di Fresco – porta il Volley Pesaro sul meno 1 (24-23). Ma
è proprio la ragazza che ha debuttato da professionista nel Boca
Juniors a chiudere set e partita: 25-23.
Per il
Volley Pesaro un buon allenamento in vista della gara casalinga di
domenica con il Volley Proger Friends Roma, che potrebbe fruttare un
incredibile 13, una striscia vincente di 13 successi in altrettante
partite del girone d'andata che si conclude il 25 gennaio.
Per Urbino i
rimproveri finali di Jan De Brandt, che ora attende la sfida
televisiva di sabato sera (PalaMondolce, ore 20,30) con la capolista
Novara, annunciata senza l'infortunata Alix Klineman.
@LucianoMurgia
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