Matteo Bertini e le sua magnifiche ragazze (dalla pagina Facebook di Volley Pesaro) |
PESARO –
Il Volley Pesaro non è rotolato giù, verso Trasanni. Ha tenuto
botta contro una squadra, la Zeta System, che nelle ultime settimane
è diventata davvero da serie A1 ed esibisce “torricini” che
dall'alto dei 202 centimetri di Spelman, dei 193 di Fresco, dei 192
di Vujko sembrano inarrivabili.
Non è stato
così e la sconfitta (la prima dopo due vittorie con le ducali)
nell'amichevole di giovedì vale quanto, e forse più, i precedenti
successi.
Al
PalaMondolce di Urbino, il Volley Pesaro ha fatto una signora figura.
Ha perso 3-1, ma poteva starci anche il tie-break. E in ogni caso
sono stati 4 set combattuti, con le ragazze di Matteo Bertini che
hanno sciupato una grande opportunità per vincere il secondo
parziale, che conducevano 22-20 e il più 3 è sfumato per un
sospiro.
“E' chiaro
che i valori tra Urbino e Pesaro sono diversi – commenta Bertini -:
Urbino è in A1, Pesaro in B1. Però la ragazze sono state sempre in
partita, dopo avere subito un break all'inizio del primo set e pagato
in seguito un eccezionale turno in battuta di Spelman che ci ha messo
in difficoltà su una rotazione su cui stiamo lavorando per preparare
cose diverse...”.
Legittima
la soddisfazione del bravo coach marottese...
“Giocare
alla pari con una squadra che pochi giorni fa è andata a un passo
dal successo a Conegliano, è davvero una bella soddisfazione”.
Avete
mostrato tante belle cose. Fra queste, l'attacco in fast di Elisa
Mezzasoma, che ha un passato da centrale.
“Stiamo
provando questa opportunità in fase 1, in maniera da tenere Babbi in
posto 4, dove ha un 'efficienza maggiore rispetto al posto 2. E sui
contrattacchi, con Elisa in 2 e Francesca in 4, ci permette di
esprimere varie situazioni. Se andrà bene, potremo riproporlo... A
Bastia, la scorsa stagione, l'utilizzava di più; è un attacco che
lei fa bene, quindi perché non sfruttarlo”.
Fra le
note liete anche il mani fuori di Elisa, che coach Bertini sollecita
da tempo alla perugina.
“Spesso io
mi arrabbio perché piazza la palla. Con Urbino ha iniziato timorosa
e io le ho detto che, visto che ci stiamo lavorando, era la giornata
ideale per mettere in pratica l'attacco sulle mani avversarie, chiave
per scardinare muri così alti. Lei ha confermato di poter fare la
sua bella figura anche contro squadre di più alto livello”.
A
proposito di mani fuori: notevoli gli 8 punti in 2 set di Martina
Bordignon, scesa in campo senza alcun timore riverenziale, più
sfacciata che mai.
“Martina
la conosciamo, ha sempre l'atteggiamento giusto di brava giocatrice.
Affrontando le nostre avversarie, spesso e volentieri ci diciamo che
Martina giocherebbe titolare se fosse dall'altra parte. E' un lusso
che possiamo permetterci e siamo contenti per lei, perché queste
partite le servono tanto. Inoltre, lei è più avvantaggiata dai
muri più alti, che attacca meglio”.
Oggi,
alcuni quotidiani sottolineano che i migliori atenei americani sono
Harvard e Mit a Boston, Stanford in California. Dovete sapere che da
Stanford vengono Alix Klineman, ex pesarese oggi a Novara, e –
cambiando sport – Andrew Luck, quarterback di Indianapolis. Da
Stanford arriva anche Hayley Spelman, opposto ducale. Chi esce da
Stanford è bravo a scuola e nello sport. Hayley è una mancina di
grandi prospettive. Eppure nel primo set Volley Pesaro l'ha obbligata
a 3/17 offensivo. Praticamente le toccavate ogni attacco. Una difesa
veramente bella da vedere
“Sì, è
una delle caratteristiche di quest'anno. Per fare punto, le
avversarie devono sudare le classiche sette camicie. Una qualità che
ci fa ben sperare e conferma che il lavoro quotidiano in palestra è
positivo. In difesa conta l'atteggiamento, lo abbiamo mostrato anche
contro Urbino”. Con l'ottimo lavoro di tutte, a iniziare da Di
Iulio, per proseguire con Babbi, Bellucci e la solita super Zannini,
bene imitata, quando è stata in campo, da Marika Battistelli.
Non credo
sia un caso se, a fine amichevole, mi è sembrato di cogliere i
complimenti che le faceva De Brandt.
“Si è
complimentato con la nostra difesa. Ha notato che lì diamo qualcosa
in più”. Come potrete leggere nell'intervista all'allenatore
belga.
E' stato
un buon allenamento in vista della partita di domenica con Roma?
“Sì,
perché ultimamente – causa infortuni e malanni di stagione –
abbiamo faticato ad allenarci 6 contro 6. Così, giocare quattro set,
stando concentrate al massimo, con l'utilizzo di tutte le ragazze, da
Battistoni a Concetti, che appena entrata ha fatto buone cose, e
Spadoni, che come sempre offre il suo contributo, compreso un gran
muro su Walker, aiuta il percorso di crescita, soprattutto delle
giovani che imparano a stare in campo contro una squadra di
categoria superiore”.
E' vero
che avete il conforto delle precedenti amichevoli con Urbino, ma si
riesce in 72 ore a passare senza accusare contraccolpi da una sfida a
una squadra di A1 a quella con la terzultima del girone C di B1?
“E'
difficile a livello mentale, perché quando offri questo tipo di
prestazioni e perdi di pochi punti, ritornando nella tua categoria
pensi di essere imbattibile. Non è così, perché la prossima
avversaria in campionato ha caratteristiche diverse rispetto a Urbino
e può metterti ugualmente in difficoltà. Il problema maggiore è
rimanere concentrati, anche perché un'amichevole come quella con
Urbino ti toglie qualcosa mentalmente”.
Urbino è
migliorata, non ci sono dubbi, soprattutto nelle attenzioni
difensive.
“E' vero,
è migliorato l'atteggiamento, stanno facendo tutte qualcosa in più.
Si è visto in qualche difesa incredibile, che ha consentito di
recuperare palle che sembravano già a terra. Settimane fa non
succedeva, adesso sì. Significa che Jan De Brandt ha dato una
ventata d'aria fresca che ha rasserenato le ragazze, che sembrano
meno legate, meno impaurite. E non le vittorie aiutano. Loro si sono
caricate con il successo su Forlì e stavano per ripetersi a
Conegliano”.
E proveranno
a ripetersi sabato sera (PalaMondolce, ore 20,30, arbitri Puletti e
Valeriani, diretta su Rai Sport 1) contro la capolista Igor
Gorgonzola Novara.@LucianoMurgia
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