domenica 18 ottobre 2015

GLI APPLAUSI DI UN'AVVERSARIA ALLA DIFESA DEL VOLLEY PESARO

ILARIA DEMICHELIS: "DIFFICILE GIOCARE CONTRO CHI DIFENDE TUTTO E NON CONCEDE NULLA". LA GRANDE SODDISFAZIONE DI MATTEO BERTINI: "LA VITTORIA DEL CUORE"
Un attacco di Mezzasoma contro il muro di Martinelli (Foto LucianoTamanini - Trentino Rosa)

@LucianoMurgia
L'attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite. Lo dicono da sempre gli americani, per tutti gli sport a stelle e strisce.
Se hai cuore e difendi, c'è sempre un porto in cui rifugiarti quando il mare è in tempesta. O un rifugio montano che t'accoglie se fuori c'è la tormenta. E poiché si giocava a Trento, circondata dalle splendide montagne, è lì che il Volley Pesaro ha trovato rifugio. Nella difesa che ha meritato i complimenti della palleggiatrice avversaria Ilaria Demichelis...
Pesaro è una squadra già rodata perché il gruppo è praticamente quello dello scorso anno, un po' assomigliano a noi nella passata stagione. Noi invece abbiamo ancora tantissimi meccanismi da sistemare, nel terzo set abbiamo dimostrato, purtroppo, di avere qualche insicurezza nei fondamentali e giocare contro una squadra che difende tutto e non concede nulla è tutto più difficile”.
Già, perché condurre 24-19 e perdere il set deve essere frustrante per tutti, non solo per Ilaria Demichelis e le sue compagne. Ancor più perché nel set successivo, il quarto, la situazione si è ripetuta, anche se in misura minore, ma dal 19-15 per la squadra di Gazzotti si è passati al 26-28 per le ragazze di Bertini. Il Volley Pesaro, che aveva chiuso la stagione 2014/15 con il 3-1 di Cisterna, vittoria promozione, è ripartito con un risultato fotocopia, con un'altro successo, più emozionante. L'ultima vittoria di Pesaro in serie A era datata 10 aprile 2013, il 3-0 nella gara di ritorno degli ottavi di finale dei playoff, con il Volley 2002 Bologna. In A2, si deve tornare indietro al 22 maggio 2003. L'allenatore pesarese può essere soddisfatto dopo un successo così emozionante.
Sì, è stata una partita giocata con i nervi. Da parte nostra si sentiva tutta la tensione dell'esordio. Una tensione che ci ha giocato un brutto scherzo. Non abbiamo giocato con la solita fluidità e ci sono stati tanti errori. Di conseguenza, non sono mancate le difficoltà. In questo contesto, ed è l'aspetto che mi fa più piacere – racconta l'allenatore dal pullman che riporta a casa la squadra – non abbiamo mollato mai, difendendo tutto, ma proprio tutto. Ci sono stati frangenti della partita in cui la palla non voleva cadere...”.
Sembra di tornare indietro di qualche mese, quando accadeva altrettanto in serie B1. Solo che adesso il Volley Pesaro gioca in una categoria superiore, contro avversarie di maggiore qualità. In effetti, seguendo la partita nel punto a punto della Lega Pallavolo Serie A Femminile, ci si chiedeva come mai gli aggiornamenti fossero così lenti. In verità, erano le azioni a durare a lungo.
A un certo punto ho pensato che la partita la stavamo facendo noi, anzi che la stavamo buttando via con tanti piccoli errori. Le ragazze sono state molto brave nelle fasi finali dei set, nei momenti decisivi, quando abbiamo sbagliato meno emesso maggiore qualità nel nostro gioco. Lì si è visto, pure a sprazzi, la nostra pallavolo”.
Qualità tecniche e grande carattere.
Sono contento: le ragazze hanno un carattere incredibile e la volontà, la determinazione di non mollare mai. La nostra difesa che impediva alla palla di cadere ha creato tensione al loro attacco”.
Infatti, siete stati voi a chiudere gli scambi lunghissimi, interminabili, ora con una fast di Sestini, ora Mastrodicasa. E nel frangente difese fantastiche di Sara Zannini.
Si è difeso veramente bene. Al momento, la nostra condizione fisica non è al 100 per 100, però stavamo meglio di Trento che ha qualche guaio fisico abbastanza importante. Segura ha giocato poco o niente perché alle prese con un risentimento agli addominali...”.
Che lei sottolinei che Trento non ha avuto alcun contributo da una ragazza che dovrebbe essere un punto di forza, le fa onore, però vincere come avete fatto voi non può essere sminuito da un'assenza pur importante. La vostra vittoria è una sorta di impronta digitale, un marchio d'identità.
E' una loro attenuante, ed è giusto riconoscerlo, ma è altrettanto vero che abbiamo giocato con la nostra mentalità. Ed è un particolare che mi piace moltissimo. Un altro aspetto positivo è che le ragazze chiamate in causa dalla panchina sono state tutte molto brave. In particolare Martina Bordignon, che ci ha dato qualcosa in più. Non è che Rita Liliom avesse demeritato, perché se andiamo a leggere i numeri è stata la migliore attaccante e una delle più brave in ricezione. Però in quel momento sentivo che Martina potesse darci tanto, e così è stato. Come sempre, quando è chiamata in causa, lei si fa trovare prontissima. Martina è un gioiello”.
Seguendo il punto a punto, che deve essere interpretato per quanto riguarda le prestazioni individuali, tardavano i punti di Babbi e Mezzasoma, che poi sono arrivati puntualmente.
Anche loro, come le compagne, sentivano l'importanza della partita, del debutto in serie A2. C'erano tante aspettativa e tanta voglia di fare bene. Questo ha creato altrettanta tensione che è emersa subito nei primi scambi. Non avevamo il braccio libero in attacco. E la stessa Di Iulio ha patito la situazione, risultando meno precisa del solito, tanto che ha avuto qualche difficoltà in più. Però esordivamo in trasferta, in un campo difficile, contro una squadra di valore. Giocare bene, senza sbagliare non era facile. Abbiamo vinto con il cuore, non ci sono dubbi, perché la difesa è un fondamentale che nasce dal cuore, dalla voglia di sacrificarsi, di lottare su ogni palla, di non arrendersi mai. Abbiamo vinto perché le ragazze hanno messo in campo tutto il loro cuore”.
Matteo Bertini ha un dato statistico per farci capire meglio...
La differenza tra i nostri attacchi e i loro: i nostri sono 193, loro si fermano a 169...”. I dati ufficiali della Lega indicano 178 a 162, ma di questo particolare ci occuperemo presto per spiegare i motivi di una differenza così evidente. Resta che Pesaro ha attaccato di più perché ha difeso meglio.
A proposito delle altre partite: aveva ragione Andrea Pistola che la serie A2 regala sorprese ogni domenica. Forlì ha rischiato grosso a Settimo Torinese...
Pistola aveva decisamente ragione. La serie A2 è un campionato difficile. Basta veramente poco per vincere o perdere. Se pensiamo che Trento era sopra 23-17 prima e 24-19 poi e il set l'abbiamo chiuso noi, si può capire che bisogna stare sempre concentrati e mai dare niente per scontato. Se non scendi in campo concentrato, spingendo al massimo, le partite le perdi, o comunque rischi di perderle”.
E' stata una giornata felice per molte ex pesaresi Natalia Brussa 28 punti nella sconfitta di Olbia ad Aversa, in 5 set; Laura Saccomani, 20 punti a Settimo Torinese, nella vittoria di Forlì, anche qui al tie-break; Kenny Moreno Pino 23 punti nella sconfitta di Cisterna a Soverato, prossima avversaria del Volley Pesaro.
Sono grandi giocatrici, nessuna sorpresa e i valori emergono sempre”. Stasera, però, ad essere felici sono tutte le pesaresi, non qualche ex.



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