ILARIA DEMICHELIS: "DIFFICILE GIOCARE CONTRO CHI DIFENDE TUTTO E NON CONCEDE NULLA". LA GRANDE SODDISFAZIONE DI MATTEO BERTINI: "LA VITTORIA DEL CUORE"
Un attacco di Mezzasoma contro il muro di Martinelli (Foto LucianoTamanini - Trentino Rosa) |
@LucianoMurgia
L'attacco
vende i biglietti, la difesa vince le partite. Lo dicono da sempre
gli americani, per tutti gli sport a stelle e strisce.
Se hai cuore
e difendi, c'è sempre un porto in cui rifugiarti quando il mare è
in tempesta. O un rifugio montano che t'accoglie se fuori c'è la
tormenta. E poiché si giocava a Trento, circondata dalle splendide
montagne, è lì che il Volley Pesaro ha trovato rifugio. Nella
difesa che ha meritato i complimenti della palleggiatrice avversaria
Ilaria Demichelis...
“Pesaro
è una squadra già rodata perché il gruppo è praticamente quello
dello scorso anno, un po' assomigliano a noi nella passata stagione.
Noi invece abbiamo ancora tantissimi meccanismi da sistemare, nel
terzo set abbiamo dimostrato, purtroppo, di avere qualche insicurezza
nei fondamentali e giocare contro una squadra che difende tutto e non
concede nulla è tutto più difficile”.
Già, perché
condurre 24-19 e perdere il set deve essere frustrante per tutti, non
solo per Ilaria Demichelis e le sue compagne. Ancor più perché nel
set successivo, il quarto, la situazione si è ripetuta, anche se in
misura minore, ma dal 19-15 per la squadra di Gazzotti si è passati
al 26-28 per le ragazze di Bertini. Il Volley Pesaro, che aveva
chiuso la stagione 2014/15 con il 3-1 di Cisterna, vittoria
promozione, è ripartito con un risultato fotocopia, con un'altro
successo, più emozionante. L'ultima vittoria di Pesaro in serie A
era datata 10 aprile 2013, il 3-0 nella gara di ritorno degli ottavi
di finale dei playoff, con il Volley 2002 Bologna. In A2, si deve
tornare indietro al 22 maggio 2003. L'allenatore pesarese può essere
soddisfatto dopo un successo così emozionante.
“Sì, è
stata una partita giocata con i nervi. Da parte nostra si sentiva
tutta la tensione dell'esordio. Una tensione che ci ha giocato un
brutto scherzo. Non abbiamo giocato con la solita fluidità e ci sono stati
tanti errori. Di conseguenza, non sono mancate le difficoltà. In
questo contesto, ed è l'aspetto che mi fa più piacere – racconta
l'allenatore dal pullman che riporta a casa la squadra – non
abbiamo mollato mai, difendendo tutto, ma proprio tutto. Ci sono
stati frangenti della partita in cui la palla non voleva cadere...”.
Sembra di
tornare indietro di qualche mese, quando accadeva altrettanto in
serie B1. Solo che adesso il Volley Pesaro gioca in una categoria
superiore, contro avversarie di maggiore qualità. In effetti,
seguendo la partita nel punto a punto della Lega Pallavolo Serie A
Femminile, ci si chiedeva come mai gli aggiornamenti fossero così
lenti. In verità, erano le azioni a durare a lungo.
“A un
certo punto ho pensato che la partita la stavamo facendo noi, anzi
che la stavamo buttando via con tanti piccoli errori. Le ragazze
sono state molto brave nelle fasi finali dei set, nei momenti
decisivi, quando abbiamo sbagliato meno emesso maggiore qualità nel
nostro gioco. Lì si è visto, pure a sprazzi, la nostra pallavolo”.
Qualità
tecniche e grande carattere.
“Sono
contento: le ragazze hanno un carattere incredibile e la volontà, la
determinazione di non mollare mai. La nostra difesa che impediva alla
palla di cadere ha creato tensione al loro attacco”.
Infatti,
siete stati voi a chiudere gli scambi lunghissimi, interminabili, ora
con una fast di Sestini, ora Mastrodicasa. E nel frangente difese
fantastiche di Sara Zannini.
“Si è
difeso veramente bene. Al momento, la nostra condizione fisica non è
al 100 per 100, però stavamo meglio di Trento che ha qualche guaio
fisico abbastanza importante. Segura ha giocato poco o niente perché
alle prese con un risentimento agli addominali...”.
Che lei
sottolinei che Trento non ha avuto alcun contributo da una ragazza
che dovrebbe essere un punto di forza, le fa onore, però vincere
come avete fatto voi non può essere sminuito da un'assenza pur
importante. La vostra vittoria è una sorta di impronta digitale, un
marchio d'identità.
“E' una
loro attenuante, ed è giusto riconoscerlo, ma è altrettanto vero
che abbiamo giocato con la nostra mentalità. Ed è un particolare
che mi piace moltissimo. Un altro aspetto positivo è che le ragazze
chiamate in causa dalla panchina sono state tutte molto brave. In
particolare Martina Bordignon, che ci ha dato qualcosa in più. Non è
che Rita Liliom avesse demeritato, perché se andiamo a leggere i
numeri è stata la migliore attaccante e una delle più brave in
ricezione. Però in quel momento sentivo che Martina potesse darci
tanto, e così è stato. Come sempre, quando è chiamata in causa,
lei si fa trovare prontissima. Martina è un gioiello”.
Seguendo
il punto a punto, che deve essere interpretato per quanto riguarda le
prestazioni individuali, tardavano i punti di Babbi e Mezzasoma, che
poi sono arrivati puntualmente.
“Anche
loro, come le compagne, sentivano l'importanza della partita, del
debutto in serie A2. C'erano tante aspettativa e tanta voglia di fare
bene. Questo ha creato altrettanta tensione che è emersa subito nei
primi scambi. Non avevamo il braccio libero in attacco. E la stessa
Di Iulio ha patito la situazione, risultando meno precisa del solito,
tanto che ha avuto qualche difficoltà in più. Però esordivamo in
trasferta, in un campo difficile, contro una squadra di valore.
Giocare bene, senza sbagliare non era facile. Abbiamo vinto con il
cuore, non ci sono dubbi, perché la difesa è un fondamentale che
nasce dal cuore, dalla voglia di sacrificarsi, di lottare su ogni
palla, di non arrendersi mai. Abbiamo vinto perché le ragazze hanno
messo in campo tutto il loro cuore”.
Matteo
Bertini ha un dato statistico per farci capire meglio...
“La
differenza tra i nostri attacchi e i loro: i nostri sono 193, loro si
fermano a 169...”. I dati ufficiali della Lega indicano 178 a 162,
ma di questo particolare ci occuperemo presto per spiegare i motivi
di una differenza così evidente. Resta che Pesaro ha attaccato di
più perché ha difeso meglio.
A
proposito delle altre partite: aveva ragione Andrea Pistola che la
serie A2 regala sorprese ogni domenica. Forlì ha rischiato grosso a
Settimo Torinese...
“Pistola
aveva decisamente ragione. La serie A2 è un campionato difficile.
Basta veramente poco per vincere o perdere. Se pensiamo che Trento
era sopra 23-17 prima e 24-19 poi e il set l'abbiamo chiuso noi, si
può capire che bisogna stare sempre concentrati e mai dare niente
per scontato. Se non scendi in campo concentrato, spingendo al
massimo, le partite le perdi, o comunque rischi di perderle”.
E' stata
una giornata felice per molte ex pesaresi Natalia Brussa 28 punti
nella sconfitta di Olbia ad Aversa, in 5 set; Laura Saccomani, 20
punti a Settimo Torinese, nella vittoria di Forlì, anche qui al
tie-break; Kenny Moreno Pino 23 punti nella sconfitta di Cisterna a
Soverato, prossima avversaria del Volley Pesaro.
“Sono
grandi giocatrici, nessuna sorpresa e i valori emergono sempre”.
Stasera, però, ad essere felici sono tutte le pesaresi, non qualche
ex.
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