venerdì 16 ottobre 2015

VOLLEY PESARO, LE SENSAZIONI DI BERTINI ALLA VIGILIA DEL RITORNO IN A2

"A TRENTO CI ATTENDE UNA SQUADRA COMPLICATA"

@LucianoMurgia
Nella stagione in cui la serie A1 si ferma a Scandicci, la città più a sud a ospitare una squadra protagonista nel massimo campionato di pallavolo femminile, l’A2 non si ferma a... Eboli. Va molto più a sud, raggiungendo – dai 46°4'45'' di latitudine nord di Trento - i 38°21'51'' di Palmi.
Una sorta di “dalle Alpi alle Piramidi”, un vero e proprio campionato italiano, coinvolgendo Piemonte (Chieri e Settimo Torinese), Lombardia (Monza), Trentino (Trento), Veneto (Rovigo), Emilia-Romagna (Forlì), Marche (Pesaro e Filottrano), Lazio (Cisterna di Latina), Campania (Aversa e Filottrano), Calabria (Palmi e Soverato) e Sardegna (Olbia).
Ed è dalla squadra più a nord che parte la stagione del Volley Pesaro, nel frattempo diventato(anche) myCicero.
Finalmente! Cinquantacinque giorni dopo la ripresa della preparazione – lunedì 24 agosto -, la squadra pesarese si mette in viaggio, alle ore 15 di sabato, per raggiungere Trento, dove – domenica 18 ottobre, alle ore 18, debutta in serie A2.
Più che un debutto, è il ritorno al campionato cadetto, da dove Pesaro manca dalla stagione 2002/03, conclusa il 22 maggio 2003 con la vittoria (3-1) dell'allora Vitrifrigo sulla M.Pierre Oml Mazzano Brescia che promuoveva in A1 la squadra che allora giocava a Montecchio.
A essere onesti, la stagione successiva (2003/04) sancì la retrocessione, il ritorno in A2, scongiurato con la compravendita di diritti sportivi (che brutta cosa) acquistati da Pesaro e ceduti dall'Olimpia Ravenna. Lo scrissi allora, lo ribadisco oggi: era ed è un doping morale, perché una società che ha un settore giovanile insegna alle ragazzine che dove non s'arriva con l'impegno, l'allenamento, il lavoro, il sacrificio, si può con il denaro. Insegnamento peggiore non potrebbe esserci.
Poi la storia racconta degli scudetti, di tanti trofei, di primati d'imbattibilità, di grandi campionesse approdate a Pesaro. Continuiamo a preferire la decisione presa da Giancarlo Sorbini, quando, in mancanza di certezze economiche, preferì fare un passo, anzi due passi indietro e ripartire dalla serie B1.
E' per questa ragione che la serie A2 conquistata sul campo ha un sapore completamente diverso. E' una serie A2 arrivata dopo una stagione bellissima, grazie alle basi solide messe dalla società, al lavoro di Matteo Bertini e del suo staff, ai sacrifici di dodici magnifiche ragazze, all'impegno di chi, fisioterapisti in testa, ha agevolato la fantastica cavalcata delle lille.
Che adesso, vecchie e nuove, s'accingono a mettersi in viaggio verso Trento, dove riprenderanno quel che spettava alla pallavolo femminile pesarese. In verità, le spetterebbe qualcosa di più, ma diamo tempo al tempo, intanto partendo dalla prima partita della nuova stagione, con l'augurio che sia positiva e regali soddisfazioni alla società, allo staff tecnico, alle ragazze, ai dirigenti e ai tifosi, e che la pallavolo giocata dal Volley Pesaro continui a fare divertire, prima di tutto le ragazze in campo, in secondo luogo gli spettatori. Consapevoli, tutti, che vincere è difficile, ripetersi di più.

"La mia squadra sta bene ha tanta voglia di cominciare"
Matteo Bertini circondato dai Balusch. Alcuni andranno a Trento (Foto Eleonora Ioele)

Ma come si presenta la myCicero all'inaugurazione del campionato? Risponde Matteo Bertini.
Bene. Tutte le ragazze stanno bene. Da ieri lavora con il gruppo anche Joelle M'Bra. Bene anche gli allenamenti. Nelle ultime settimane è filato tutto liscio”.
S'avverte la tensione che solitamente precede il debutto?
Sì, è normale ci sia un po' di agitazione perché inizia una nuova stagione, ma allo stesso tempo c'è entusiasmo e voglia di cominciare. E' l'aspetto che mi piace di più, perché noto nelle ragazze tanta voglia di fare bene, anche se siamo attesi da una trasferta in casa di una squadra complicata...”.

"Loro sono più esperte e più forti fisicamente e giocano una bella pallavolo"
Un attacco di Vittoria Repice (foto Luciano Tamanini - Trentino Rosa)

Perché complicata?
Prima di tutto perché Trento è squadra molto esperta, schierando diverse giocatrici protagoniste di numerosi campionati di serie A2. Mi vengono subito in mente Guatelli, Marchioron, Demichelis, Zardo che hanno giocato già a questo livello e soprattutto Repice, l'anno scorso a Bolzano, che ha vinto il precedente campionato di A2. La straniera, la spagnola Segura, è al secondo anno in Italia e la scorsa stagione giocava in A2 a Olbia. Giocatrici esperte, tutte con lo stimolo di portare Trento nella parte alta della classifica. La Delta Informatica gioca bene ed è forte in tutti i fondamentali e questo ne fa squadra davvero completa”.
Che tipo di pallavolo gioca?
Una bella pallavolo, piacevole da vedere, fatta di buona distribuzione di gioco, con giochi abbastanza veloci e numerose soluzioni offensive, con le attaccanti che propongono tanti colpi. Sicuramente è una squadra più fisica della nostra. Sicuramente è una squadra più fisica della nostra e punta molto sul muro-difesa, un fondamentale in cui le trentine credono tanto. Per tutto questo sarà complicato affrontarle”. La media altezza di Trento è 180,75, quella di Pesaro 177,08.
Lei invece come sta vivendo la vigilia? Riesce a dormire serenamente?
Confesso che le sensazioni sono controverse. Ho gestito la settimana come le precedenti e al momento non sento la tensione della partita. Magari la sentirò domani in pullman, quando saremo in viaggio e realizzerò che è la prima trasferta e sta per iniziare il nuovo campionato. A quel punto crescerà la tensione e avvertirò l'adrenalina che accompagna gli eventi. Ma anche questo è normale. Conta di più che la mia serenità è dovuta alla bella settimana vissuta con la squadra. Ci siamo allenati bene e abbiamo fatto nel migliore dei modi tutto ciò che è necessario fare in funzione della partita di Trento”.
Riesce a dormire prima delle partite, soprattutto quando è in trasferta e il letto dell'albergo non è il suo rifugio quotidiano?

Di solito dormo abbastanza sereno, perché arrivo alla sera che sono stanco. Non solo lavoro in palestra; mi piace riguardare le cose tante volte, occupando tutta la giornata, facendo trascorrere meglio il tempo. Così la notte dormo profondamente. L'adrenalina salirà al massimo domenica mattina...”. Per fortuna ci sarà ancora la palestra, perché il Volley Pesaro s'allenerà anche domenica mattina, a Trento, provando il campo di gioco del Pala Sanbàpolis.

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