"PESARO HA SCELTO BENE: UNA SPLENDIDA RAGAZZA E UN PITBULL IGNORANTE"
@LucianoMurgia
@LucianoMurgia
Il Volley
Pesaro myCicero ha presentato insieme giocatrice e auto di cortesia,
sperando che solo una sia... Mini.
Rita Liliom
– è lei la protagonista della presentazione, e dall'alto dei suoi
183 centimetri non è mini per niente – abita a Baia Flaminia,
nell'appartamento di Kasia Skowronska, la polacca che è nella storia
della pallavolo pesarese avendo contribuito alla conquista di due
scudetti, di una Coppa Italia e di una Supercoppa italiana.
Nell'appartamento ha abitato anche un'altra giocatrice polacca,
Berenika, allora Okuniewska, oggi Tomsia, che gioca nella Metalleghe
Sanitars Montichiari. Se Berenika è tornata in Italia, l'anno
scorso, dopo l'esperienza pesarese, qualcosa di buono ha fatto, anche
se in maglia Scavolini era centrale e adesso è opposto.
Insomma, i
precedenti sono bene auguranti per la magiara, come le parole di chi
la conosce.
Rita Liliom con il preparatore atletico Michele Patoia (Foto Eleonora Ioele) |
Già, perché
nel giorno in cui veniva presentata Rita Liliom, seconda ungherese
dopo Bernadett Dekany, che sarà avversaria sua e del Volley Pesaro
con la maglia della Saugella Monza, abbiamo contattato una ex
compagna di squadra. Che poi è ex compagna anche di Federica
Mastrodicasa. Quindi, quale occasione migliore di parlare con
Raffaella Calloni per imparare qualcosa di più sulla schiacciatrice
ungherese e sulla centrale abruzzese?
Raffaella Calloni (Foto Rubin/Lvf) |
"Rita è una giocatrice che dà tutto per la squadra"
Raffaella, che oramai è diventata montecchiese d'adozione grazie all'amore per Michele Maggioli, oggi centro dell'Andrea Costa Imola, in serie A2 o come diavolo si chiama il campionato, gioca nel Bisonte Firenze, il vecchio San Casciano, che l'anno scorso aveva appunto in squadra Rita Liliom e Federica Mastrodicasa.
Raffaella, che oramai è diventata montecchiese d'adozione grazie all'amore per Michele Maggioli, oggi centro dell'Andrea Costa Imola, in serie A2 o come diavolo si chiama il campionato, gioca nel Bisonte Firenze, il vecchio San Casciano, che l'anno scorso aveva appunto in squadra Rita Liliom e Federica Mastrodicasa.
“Prima di
tutto, Rita è una splendida ragazza...”.
Guarda caso
le parole di Raffaella sono più o meno le stesse di Bernadett
Dekany, che di Rita è connazionale e concittadina (sono entrambe di
Budapest): “Una ragazza dolcissima, bravissima”.
Torniamo a
Raffaella... “Rita è una persona eccezionale...”.
E' un
piacere registrare dichiarazioni così affettuose, ma in campo?
“E'
sicuramente una buona giocatrice dal punto di vista offensivo. In
attacco si fa valere, ma soprattutto una che dà tanto alla
squadra. In sintesi, quella di Pesaro è una buona scelta. Non a
caso, Rita è capitano della Nazionale ungherese”.
In
ricezione e in difesa?
“Si
impegna molto anche qui, anche se con noi ha avuto problemi in
ricezione, ma sono problemi che l'anno scorso abbiamo avuto tutte”.
Si può
considerare un bell'ingaggio per la serie A2?
“Assolutamente
sì”.
Rita con la maglia del Bisonte (Foto Rubin/Lvf) |
Un
imprimatur importante per Rita Liliom, che arriva da una collega che
di esperienza ne ha da vendere, avendo esordito in serie A1 – a
Novara – nella stagione 2001/02 e da allora, salvo la parentesi in
Azerbaigian, ha giocato sempre in serie A (tre stagioni in A2 nella
sua Busto Arsizio; undici, con quella che va ad iniziare, nella
massima serie).
"Federica è un vero capitano, non molla mai, quel tipo di giocatrice che mi piace tanto: tira sempre, senza alcun timore. Una sorta di Gianluca Basile del volley"
"Federica è un vero capitano, non molla mai, quel tipo di giocatrice che mi piace tanto: tira sempre, senza alcun timore. Una sorta di Gianluca Basile del volley"
Beh, visto
che siamo in tema, come non chiederle di spendere qualche parola
anche su Federica Mastrodicasa, tra l'altro pari ruolo. Un
ingaggio notevole, vero Raffaella?
Federica Mastrodicasa (Foto Eleonora Ioele) |
“Certo che
sì. Fede è un'ottima giocatrice sia d'attacco sia di muro. E' un
vero capitano, una che dà tantissimo alla squadra, che non molla
mai. Io la definisco una giocatrice “ignorante”, che poi sono le
giocatrici che a me piacciono moltissimo...”. Lo dice ridendo...
Perché
“ignorante”?
“Perché
tira sempre, non ha paura di niente, magari è anche incosciente, ma
va a segno...”.
Visto che
lei ha a che fare con il basket, possiamo definirla una sorta di
Gianluca Basile, autore di "tiri ignoranti" che hanno regalato tanti
successi alle sue squadre?
“Bravo,
proprio così. Ignorante nel senso che non ha alcun timore di
rischiare. E mi ripeto: Fede è soprattutto una giocatrice che non
molla mai, che è sempre sul pezzo, una specie di Pitbull della
pallavolo”. Insomma, due arrivi che danno ulteriore qualità al
Volley Pesaro.
"Vorrei rivedere Pesaro in serie A1, al più presto: ha scritto la storia della pallavolo italiana"
"Vorrei rivedere Pesaro in serie A1, al più presto: ha scritto la storia della pallavolo italiana"
A
proposito, non solo perché ormai è “vicina di casa”: quanto
manca Pesaro alla serie A1?
“Tantissimo.
Sarei contentissima di rivederla in A1, non solo perché, ricordando
i vecchi tempi, è un vero peccato che non ne faccia parte. Pesaro ha
scritto pagine importantissime della storia della pallavolo italiana.
Sarebbe bello che tornasse presto ai massimi livelli...”.
Chi si
mantiene bene è Michele, grande protagonista a Imola, dove regala
giocate che sembrano fermare il tempo, riportandolo agli anni d'oro
della Scavolini.
“Sono
molto contenta, soprattutto per Michele che ha tanto entusiasmo. Si
trova benissimo a Imola, in una società seria, ed è bello che a 38
anni viva ancora queste emozioni. E poi è il mio moroso...”.
Tutto
frutto del grande impegno messo anche nell'estate trascorsa
lavorando. Ho sorriso quando ha raccontato di essere a Tenerife, ma
non in vacanza: si allenava con Diego Fajardo.
“Michele è
incredibile. Io lo prendo in giro perché non stacca mai, mentre io
sono più pigrona e mi prendo il periodo di libertà. Lui è
inquadratissimo, ma è per questo che a 38 anni può permettersi di
giocare ancora a certi livelli. E per un pivot non è facile”.
Buon
campionato, Raffaella, a lei, al suo Bisonte, ma anche a Michelone
Maggioli.
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