@LucianoMurgia
Uno,
nessuno e centomila.
Come
non pensare a questo titolo, al titolo del romanzo del grande
scrittore siciliano, giocandosi la sfida tra Firenze e Pesaro al
PalaPirandello, nome pretenzioso per una struttura scolastica dove si
giocano le partite di serie B1, e non per colpa del Cs San Michele
Firenze, che ha dovuto abbandonare il suo storico campo.
Uno...
è Matteo Bertini, allenatore del Volley Pesaro, che ha dato una
lezione sui valori dello sport, invitando gli arbitri ad assegnare un
punto importante alla squadra avversaria, che l'aveva meritato sul
campo. L'arbitro ha detto no, perché difficilmente i direttori di
gara danno ragione agli allenatori, e non si capisce perché visto
che Bertini non la chiedeva per sé, ma a vantaggio della squadra
avversaria.
No che ha scatenato la reazione, del pubblico fiorentino, e passi anche se non ci piace, soprattutto - ci hanno raccontato allibiti - di un componente la panchina
toscana, che si è lasciato andare a mille imprecazioni davanti a
due squadre giovanili che attendevano di scendere in campo. Come si
concilia tutto questo con lo spirito della Comunità Giovanile San
Michele, con i valori del suo fondatore, don Mario Lupori?
Ecco,
questo dirigente è “nessuno”, nel senso che ci auguriamo che
nessuno lo prenda ad esempio. E con lui il presidente della Lazio,
Lotito, protagonista di una telefonata in cui si preoccupa
dell'eventuale promozione di Carpi, Frosinone o Latina, che –
pensiamo – lui vorrebbe solo come comprimari, non possibili
vincitori del campionato di serie B di calcio.
Matteo Bertini, un esempio di sportività |
Centomila...
dovrebbero imitare Matteo Bertini, esempio di quelli che sono i
valori dello sport.
Complimenti,
Bertini, un bellissimo gesto.
“Non
è la prima volta...”. Ma avviene in giorni in cui il presidente
della Lazio, Lotito, che è pure componente importante della
Federazione Italiana Giuoco Calcio, lamenta la possibilità che
squadre di provincia vengano promosse in serie A. Chissà se il
Chievo, squadra di quartiere di Verona, gli è rimasto nella
lingua...
Uno,
nessuno e centomila è stato anche il Volley Pesaro. “Uno” ha
dominato i primi due set, giocando davvero da numero uno, sostituito
da “nessuno” quando si è fatto imporre il tie-break, dove è
emersa la forza di un gruppo che ancora una volta - nei momenti
decisivi – più che di 12 ragazze è sembrato composto da...
“centomila”.
Coach,
alla resa dei conti, soddisfatto per la quindicesima vittoria o
amareggiato per il punto – il secondo della stagione – lasciato
alle avversarie?
“Molto
più contento per la vittoria – replica senza indugio alcuno
l'allenatore di Marotta -, perché era l'ultimo scontro diretto in
trasferta e sappiamo tutti che quello del CS San Michele non è un
campo facile. Nei primi due set, le ragazze sono state molto brave,
ma è anche vero che all'inizio Firenze era ancora con la testa alla
sconfitta di Rieti. Poi le toscane si sono messe a difendere come
sanno, tanto. E noi abbiamo perso la pazienza nelle varie situazioni
d'attacco, commettendo qualche errore in più. Alla fine, però, nel
tie-break siamo state sempre avanti...”. Un particolare che avrebbe
dovuto calmare gli animi di casa, perché è vero che una partita di
volley termina quando si conclude l'ultima azione, ma se anche gli
arbitri avessero concesso – giustamente – il punto a San Michele,
il risultato sarebbe stato 10-13...
“Nel
terzo e nel quarto set è cresciuto il numero dei nostri errori –
sottolinea il bravo allenatore marottese -, soprattutto per merito
della squadra toscana, che ha difeso tanto e ci ha messo sotto
pressione con la battuta. Di conseguenza il risultato giusto è il 3
a 2 a nostro favore che ci consente di allungare ancora il vantaggio
rispetto alla terza in classifica, che guarda caso è proprio
Firenze”.
Nei
primi due set avete dominato in tutti i fondamentali. Nel quarto
siete andati in difficoltà davanti al muro fiorentino (6 a 1 il
parziale). Poiché il conteggio finale racconta di 15 muri a 11 per
voi, è evidente la vostra momentanea sofferenza.
“E'
la conferma di quel che le dicevo: abbiamo perso lucidità, pazienza.
Quando succede in attacco gli errori sono la conseguenza. E ne
risente il sistema di gioco. Cosa che non era accaduta nei primi due
set. Purtroppo, il terzo set è iniziato malissimo, perché Firenze
si è portata avanti 6 a 1 grazie a 4 nostri errori-punto. Gli
abbiamo steso un tappeto rosso, consentendo loro di respirare dopo i
primi due set difficili. Poi le ragazze sono state brave a recuperare
(anche dal 13-8; ndr), portandosi addirittura in vantaggio. Abbiamo
avuto l'occasione di provare a chiudere i conti sul 24 pari. Lì
abbiamo sbagliato una battuta e un attacco. Sono errori diretti che
ti penalizzano tanto. Infatti, se si va a vedere, Firenze ha
realizzato 8 punti nel primo set, 10 nel secondo, 10 nel terzo, 10
nel quarto”.
Salvia abbraccia Spadoni: il grazie del capitano |
Non
ha giocato Valentina Salvia, ma ancora una volta è stata rimpiazzata
– il termine è riduttivo rispetto alle qualità mostrate dalla
centrale di Pantano – da Sofia Spadoni.
“E'
stata brava, presente e sicura, eseguendo bene quanto preparato in
settimana e in particolare nella giornata di venerdì. E' partita
molto bene, poi magari ha sentito la pressione del risultato e anche
lei ha avuto un piccolo calo, ma ci sta, perché Sofia ha solo 18
anni. Certo è che sta facendo esperienze importanti ed io sono
contento della sua partita perché ha fatto le scelte giuste,
dimostrando personalità, provando sempre ad aiutare la squadra”.
A Firenze ottima prova di Bellucci |
Vorrei
sottolineare, pensando che lei sia d'accordo, l'eccellente prova di
Valentina Bellucci, protagonista determinante in attacco nei primi
due set (5 punti nel primo, altrettanti nel secondo) e negli altri
fondamentali nel prosieguo della partita. Per lei un bel San...
Valentino.
“Sì,
Vale ha fatto molto bene. Nel finale del quarto set, quando mi
sembrava che facesse più fatica, l'ho sostituita pensando che in
quel momento Martina Bordignon avrebbe potuto dare un contributo
importante in attacco. Vale è stata brava sia in difesa e in
ricezione, sia davanti attaccando con i tempi e i ritmi giusti della
rincorsa, temi su cui stiamo lavorando tanto”.
Quindici
vittorie consecutive in avvio di stagione, uguagliato il primato
stabilito otto anni fa da Santa Croce.
“Una
soddisfazione importante per tutti noi perché significa che abbiamo
continuità di risultati e di gioco, venendo premiati da questo
piccolo obiettivo che non ci dà niente di concreto, ma gratifica il
nostro lavoro quotidiano in palestra”.
Coach
Bertini ha concesso due giorni e mezzo di liberà. Il Volley Pesaro
ritornerà al lavoro martedì pomeriggio (pesi + allenamento tecnico
a Campanara) in vista della seconda trasferta consecutiva, in
programma sabato 21 febbraio a Rieti (ore 18), ospite della Fortitudo
che ha confermato il bel successo sul CS San Michele sbancando Trevi.
I
risultati di sabato, che se s'esclude la vittoria di Perugia hanno
fatto registrare quattro successi al tie-break; se non è un record,
poco ci manca:
Proger
Volley Friends Roma – Gecom Security Perugia 0-3 (19-15; 16-25;
27-29)
CS
San Michele – Volley Pesaro 2-3 (17-25; 13-25; 26-24; 25-22; 9-15)
Lucky
Wind Trevi – Fortitudo Città di Rieti 2-3 (25-14; 25-19; 22-25;
22-25; 14-16)
Re-Hash
Pagliare – Volleyrò Casal de' Pazzi 3-2 (26-24; 25-18; 15-25;
19-25; 15-13)
Todi
Volley – Evoluzione Ostia 2-3 (22-25; 25-22; 29-31; 25-19; 14-16)
Si
giocano domenica:
San
Giustino - Zambelli Orvieto
Idea
Volley Bologna – Nottolini Capannori
La
classifica:
VOLLEY
PESARO 43
Perugia
37
Firenze
33
Orvieto
(*) 29
Bologna
(*) 25
Capannori
(*) 22
Todi
(*) 21
San
Giustino e Casal de' Pazzi 20
Pagliare
15
Trevi
14
Rieti
11
Ostia
10
Roma
9
(*)
Una partita in meno.
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