venerdì 5 giugno 2015

PAOLO TOFOLI: SIGNORI SI NASCE, CAMPIONI SI DIVENTA

L'allenatore fanese, protagonista della generazione dei fenomeni, all'Adriatic Arena per assistere agli allenamenti degli azzurri
Paolo Tofoli fotografato da Danilo Billi

@LucianoMurgia
Signori si nasce. Paolo Tofoli è nato signore.
Stavamo dimenticando – colpevolmente – di raccontare un episodio di cui siamo stati testimoni oculari. Mercoledì sera, allenamento dell'Italia sul taraflex dell'Adriatic Arena. Arriva Paolo Tofoli e prende posto in tribuna. Una poltroncina assai defilata. Qualcuno dell'organizzazione nota la presenza di colui che è stato protagonista della più esaltante stagione della pallavolo italiana, quella della generazione di fenomeni che ha portato la Nazionale azzurra sul tetto del mondo. Il quasi 49enne fanese ha guidato l'Italia allenata da Julio Velasco a tanti trionfi: due ori mondiali, 4 ori e 1 argento europei. Gli è mancato solo il podio più alto alle Olimpiadi, dove si è “accontentato” di 2 argenti e 1 bronzo. Con le squadre di club ha vinto 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Champions League, 2 Coppe delle Coppe, 3 Coppe Cev, 1 Supercoppa europea. Da allenatore ha conquistato, alla guida della Scavolini Pesaro, 1 Supercoppa italiana. Senza la “traditrice” Destinee Hooker, avrebbe vinto uno scudetto, e sarebbe stato il quarto consecutivo del volley femminile pesarese, e probabilmente una Champions League. Forse la sua carriera sarebbe cambiata. Ma lasciato il femminile, ha portato Tuscania in serie A2.
Dunque, Paolo Tofoli è uno che potrebbe camminare sulle acque della pallavolo italiana... non solo italiana, in verità. Ma lui è un signore e quando un addetto all'organizzazione della partita tra Italia e Serbia lo ha raggiunto per dirgli che per lui c'era posto in parterre, il campione cresciuto nella Virtus Fano ha risposto così: “Grazie, vedo bene anche da qui”. Insomma, tra la passerella e un posto defilato, ha preferito stare in tribuna. Perché signori si nasce e la classe non si compra al supermercato.
O forse Paolo voleva fermarsi lì dove sapeva l'avrebbe raggiunto Giancarlo Sorbini, presidente del Volley Pesaro che anni fa aveva avuto l'ingrato compito di esonerarlo per colpe che – ovviamente – l'allenatore non aveva, visto che la squadra non era pari al valore delle precedenti. Per farsi perdonare, Sorbo gli ha anticipato le linee di mercato su cui si muove la società pesarese in vista del ritorno in serie A2. Confessiamo: il nostro posto era vicino ai due e abbiamo sentito molto, ma non ci piace riportare le cose che non ci vengono dette direttamente.

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