lunedì 1 giugno 2015

L'ITALIA IN CASA DEL DOTTOR BENELLI

L'Italia a Pesaro, casa del dottor Piero Bonelli
L'Italia che ha giocato in Australia (Foto Fivb)
@LucianoMurgia
A casa, finalmente! Dopo un lungo volo da Adelaide a Roma. A casa, in famiglia. A casa perché l'Italia gioca in casa e lui – che nella casa che ospiterà la terza partita della World League 2015 è di casa da quando è stata inaugurata, diciannove anni fa – potrà spiegare agli azzurri, dai tecnici ai giocatori, dai dirigenti allo staff medico, cosa significa giocare nell'Adriatic Arena. Dove il dottor Piero Benelli, sportivo vero, prima ancora che medico sportivo, è di casa con la Victoria Libertas Pesaro, ieri Scavolini, oggi Consultinvest.
Il dottor Piero Benelli è da anni medico della Nazionale italiana di pallavolo, con cui ha partecipato a due Olimpiadi, Pechino e Londra, e ora sogna la terza, Rio de Janeiro 2016. Insomma, non è più il “baskettaro”, come lo chiamavano Mastrangelo e compagni, prestato alla pallavolo. E' un pallavolista vero, che però, entrando all'Adriatic Arena proverà emozioni uniche.
Non solo emozioni, anche strane sensazioni. Ci pensavo anche durante la trasferta in Australia. Ci alleneremo e giocheremo nel palazzo dello sport dove mi sono seduto in panchina, con la squadra di basket, centinaia di volte. Venerdì lo farò, per la prima volta, in una veste diversa. Al momento non so spiegare cosa proverò esattamente. Di sicuro sarà strano, sicuramente anche molto bello. Sono molto contento di accingermi a fare quest'esperienza. Dopo averla vissuta, saprò spiegarvela meglio”.
A proposito di esperienze: credo sia stato molto bello, per lei e per gli altri componenti la comitiva azzurra, sentire il coro “Italia, Italia” dei nostri connazionali emigrati in Australia. Era emozionante sentirlo in tv. Immaginiamo cosa si può privare dal campo.
E' vero. Erano presenti in tanti. E sono stati anche molto carini quando ci hanno invitato al Consolato di Adelaide. Abbiamo trascorso un bel pomeriggio con i nostri connazionali che erano molto felici della nostra presenza. L'italianità è un sentimento molto forte per chi vive così lontano”.
Il viaggio di ritorno è stato lungo: siete ancora fusi dal fuso orario?
No, stiamo abbastanza bene”.
Presumo che durante la trasferta si sia parlato della partita di Pesaro, contro la Serbia.
Sì, anche perché la partita di Pesaro rappresenta la prima tappa italiana della nuova nazionale e proprio per questo ha un preciso significato. E' vero che abbiamo esordito già, in Australia, ma giocare in casa ha un sapore diverso. C'è grande attesa anche in seno alla Nazionale per il debutto casalingo della nuova stagione agonistica. Inoltre, dal punto di vista personale, è molto bello che questo debutto avvenga a Pesaro”.
Il raduno è martedì.
Sì, nel pomeriggio arriveranno i giocatori che hanno saltato la trasferta in Australia. In serata, entro le 23, dovranno presentarsi gli altri. L'appuntamento è all'hotel Cruiser. Da mercoledì mattina si comincerà a lavorare”.
Le hanno chiesto informazioni particolari su Pesaro?
In particolare se ci sarà un grande pubblico. Io spero proprio di sì, soprattutto dopo avere saputo che per le prossime tappe, a Bologna, ancora con la Serbia, e in Veneto, a Jesolo e Verona, con l'Australia, dovrebbe esserci il tutto esaurito. Sarebbe bello fosse così anche a Pesaro, che sarà importante riferimento per gli appassionati delle Marche e della Romagna. Ovviamente i ragazzi mi hanno chiesto cosa si prova a giocare nell'Adriatic Arena, come sono i tifosi pesaresi. Informazioni che hanno importante significato per gli atleti”.
Lei avrà detto loro che vuole fare bella figura...
E' scontato, non c'è bisogno di dirlo. L'Italia vuole esordire bene davanti ai propri tifosi. Non si dimentichi, però, che è una squadra nuova, che dei 14 atleti che hanno partecipato alla trasferta australiana, addirittura 6 erano esordienti in azzurro”.
L'abbiamo scritto, citando le dichiarazioni dell'allenatore Mauro Berruto. E se vale il nostro parere, sembra una squadra interessante, a iniziare da Simone Giannelli, il nuovo gioiello della pallavolo italiana. E delle partite australiane ci sono piaciuti Simone Anzani e Luigi Randazzo.
L'Australia non è una delle squadre più forti, ma i ragazzi si sono presi le loro responsabilità, vincendo in maniera abbastanza autoritaria entrambe le partite, malgrado i problemi dovuti alla differenza di fuso orario. Si vede che sono giovani che cercano la loro autorevolezza a livello internazionale. Simone Giannelli ha 18 anni e il prossimo 18 giugno saluterà - momentaneamente – la comitiva perché impegnato negli esami di maturità. Lui si è presentato con grande decisione, senza accusare alcun problema. Da lui e da altri arrivano segnali confortanti”.
Mauro Berruto è di casa a Pesaro, dove ha partecipato, con grande successo, a “Campioni di vita” una serata organizzata, nel novembre 2012, da Barbara Rossi, presidente del Volley Pesaro. E proprio per la recente promozione del Volley Pesaro in serie A2 c'è grande entusiasmo. Insomma, sembrano esserci tutti gli ingredienti per vivere giorni piacevoli in compagnia della pallavolo e della Nazionale.
So che ci sarà anche una serata organizzata dal Panathlon, ma noi non parteciperemo – credo - perché il giorno prima della partita le regole del ct Berruto sono rigorose per quanto riguarda orari e impegni. Regole che valgono per tutti, dallo staff ai giocatori”.
Questi i convocati: Randazzo, Massari, Antonov, Lanza (schiacciatori); Anzani, Alletti Mengozzi, Birarelli (centrali); Sabbi, Vettori, Zaytsev (opposti);Travica, Giannelli (palleggiatori); Giovi, Colaci, Rossini (liberi).







Nessun commento:

Posta un commento