Le ragazze hanno dato il massimo, la società non le ha ripagate (Foto Rubin/Lvf) |
Da scontare nel prossimo campionato, se la società ducale riuscirà a iscriversi alla serie A2, ma potrebbero essere di più. In tal caso, chi acquisterebbe gli eventuali diritti?
@LucianoMurgia
Meglio tardi
che mai, anche se leggendo la comunicazione 244/2015 del Giudice di
Lega - pervenute via Facebook - proviamo più disgusto che rabbia perché l’ulteriore vergogna
poteva essere evitata se qualcuno fosse intervenuto alla diffusione
del mio articolo, pubblicato lo scorso 14 dicembre da www.pu24.it.
Il titolo era inequivocabile: “Esclusivo: Robur Tiboni, negli
ultimi mesi nove volte nel Registro dei Protesti. Il presidente
Sacchi: “Tra pagare i creditori e rinunciare alla serie A1, ho
scelto di iscrivermi al campionato”.
Disatteso anche l'accordo raggiunto in Camera di Conciliazione
Infatti, si
è iscritto e non ha pagato atlete e staff tecnico, tanto che – per
l’ennesima volta – la Robur Tiboni ha fatto ricorso alla Camera
di Conciliazione, ma – ecco l’aspetto che indigna – non ha
pagato la prima rata...
La decisione del Giudice di Lega è dello scorso 22 aprile
Scrive
l’avvocato Giorgio Beggiato...
“Il
Giudice di Lega, Visto l’articolo 4 comma 5 del Regolamento per le
Procedure Conciliative di serie A1 e A2 Femminile per l’annata
sportiva 2014/15. Visto l’articolo 2 bis comma 14 del Regolamento
per l’ammissione ai Campionati di pallavolo di serie A1 e A2...
Letta la segnalazione del Segretario Generale della Lega Pallavolo
Serie A Femminile in data 20 aprile 2015 e riferita alla società
ROBUR TIBONI VOLLEY in cui si riportava il mancato deposito della
documentazione relativa al pagamento della prima rata prevista dai
verbali della Camera di Conciliazione del 17 marzo 2015 con scadenza
10 aprile 2015, riferita alle tesserate e ai tesserati: Eleonora
Bruno, Giulia Agostinetto, Alice Santini, Monica Lestini, Marianna
Vujko, Lisa Zecchin, Lucia Fresco, Jessica Walker, Kyla Richey,
Domenico Petruzzelli, Andrea Ebana, Stefano Micoli, Jan De Brandt,
Veronica Giacomel, Hayley Dora Spelman e Kiesha Leggs. Visto
l’articolo 5 punto 2 lettera d, punto 3 e punto 4 del Regolamento
per l’Ammissione ai campionati di pallavolo serie A1 e serie A2
femminili per la stagione sportiva 2014/15, deferisce alla
Federazione Italiana Pallavolo la Società ROBUR TIBONI VOLLEY
proponendo la penalizzazione di PUNTI 5 (cinque) nella classifica
della stagione regolare 2015/16.
Ammenda di 7.000 euro e un anno di interdizione per il legale rappresentante
Deferisce alla stessa Federazione il
Legale Rappresentante Pro-Tempore della ROBUR TIBONI, proponendone
l’interdizione di anni 1 (uno) da qualsiasi incarico federale e di
rappresentanza di Società di Lega. Condanna la ROBUR TIBONI alla
pena di 7.000 (settemila) euro di ammenda da pagarsi entro 7 giorni
dal ricevimento della presente”.
Che è
datata 22 aprile 2015.
La
comunicazione del Giudice si conclude con il “mandato alla
Segreteria Generale della Lega Pallavolo Serie A Femminile di darne
tempestiva comunicazione agli organi competenti per l’adozione dei
provvedimenti nell’ambito dell’Ordinamento dei Campionati
Federali”.
Non c’è
bisogno di alcun commento. Anzi, sembra che la situazione sia
addirittura peggiorata. Fosse così, come potrebbero altre società
proporsi di acquistare il diritto di Urbino di partecipare alla serie
A2? Dovrebbero pagare per partire ad handicap? Sarebbe troppo anche
per il mitico Tafazzi. Ma forse potrebbero intervenire questi signori
che qualche giorno fa mi hanno definito ignorante invitando chi aveva
ripreso il mio articolo sulla Robur Tiboni a non concedermi spazio.
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