LO STRAPOTERE DI PODRASCANIN E LISINAC (19/21 IN DUE) LANCIA LA SQUADRA DI GRBIC E PLACI'
@LucianoMurgia
ITALIA –
SERBIA 1 - 3
ITALIA:
Mengozzi 5 (2/3; 3 muri), Vettori 14 (13/29; 1 battuta vincente),
Giannelli (0/1), Zaytsev 5 (4/5; 1 muro), Lanza 11 (9/19; 2 bv),
Randazzo 7 (6/18; 1 bv), Travica 1 (1 bv), Birarelli 4 (2/4; 2 bv),
Antonov 3 (3/6), Giovi ne, Sabbi 2 (2/3), Anzani 7 (5/9; 2 muri),
Colaci (L: ricezioni 19, errori 1, positiva 63%, perfetta 58%),
Massari. All. Mauro Berruto; vice Gian Lorenzo Blengini.
SERBIA:
Nikola Kovacevic 12 (11/17; 1 muro), Uros Kovacevic 4 (3/14; 1 muro),
Ivovic ne, Petric 8 (6/13; 2 muri), Stankovic ne, Jovovic 2 (2 muri),
Atanasijevic 14 (11/37; 3 bv), Starovic ne, Brdjovic ne, Majstorovic
ne, Podrascanin 12 (9/10; 3 muri), Rosic (L: ricezioni 17, positiva
76%, perfetta 59%), Lisinac 13 (10/11; 1 muro), Okolic. All. Nikola
Grbic; vice Camillo Placì.
ARBITRI:
Dudek (Polonia) e Zenovich (Russia)
PARZIALI:
25-22; 23-25; 24-26; 23-25 in 133 minuti.
NOTE:
spettatori 6.406. In tribuna tante ragazze del Volley Pesaro,
promosso in A2, accompagnate dallo staff tecnico (Matteo Bertini,
Gigi Portavia, Luca Nico) e dai presidenti Rossi e Sorbini. Per Matteo Bertini tanti complimenti da
giornalisti, tecnici e componenti dello staff azzurro. In tribuna
anche Davide Mazzanti, marottese, e Serena Ortolani, campioni
d'Italia con la Pomì Casalmaggiore, ma da qualche giorno
trasferitisi all'Imoco Conegliano. Presente anche Alice Santini, ex
capitano della Robur Tiboni Urbino.
STATISTICHE
DI SQUADRA: Italia:
battute 96, sbagliate 24, ace 7; ricezioni 77, errori 8, positiva
60%, perfetta 53%; attacchi 97, errori 8, muri subiti 10, punti 46,
47%; muri fatti 6. Serbia:
battute 97, errori 20, ace 5; ricezioni 72, errori 8, positiva 62%,
perfetta 50%; attacchi 102, errori 12, muri subiti 6, punti 50, 49%;
muri fatti 10.
PESARO –
Il sogno dell'Italia di esordire vittoriosamente davanti al pubblico
amico è cancellato dalla Serbia, che vince con grande merito. Ora
gli azzurri, fermi a 6 punti in classifica e avvicinati dai
balcanici (4 punti), proveranno a rifarsi fra meno di 48 ore,
domenica, al PalaDozza di Bologna.
Mai tanti
giovani, anzi tante giovani e giovanissime, all'Adriatic Arena.
Arrivati da ogni angolo del centro Italia. Tante magliette colorate,
simboli di altrettante squadre, femminili e maschili. La pallavolo è
una festa di gioventù, di famiglie, di genitori che vanno tranquilli
con i figlie e figlie, perché in questo mondo sono banditi gli
insulti, i cori ignobili, perché l'avversario è un avversario, ma
se è bravo merita applausi. E soprattutto l'inno s'applaude, che sia
il proprio o degli avversari, come è puntualmente accaduto anche
stasera, a Pesaro.
Nikola Grbic e Mauro Berruto si salutano (Foto Fivb) |
Vettori, un grande avvio (Foto Fivb) |
Marko Podrascanin, per noi Mvp (Foto Fivb) |
SECONDO
SET: Lanza si ripete anche in battuta: prima mette giù un altro
ace, poi obbliga i serbi a un palleggio falloso: 4-1. Un gran primo
tempo di Simone Anzani scatena l'applauso delle ragazze del Volley
Pesaro: Simone è il ragazzo di Martina Bordignon. Simone si ripete
per il 7 a 5. Qualche stupido fischia la battuta di Atanasijevic, che
risponde con l'ace del 7 pari. Mani fuori di Lanza e Italia avanti,
come nel primo set, al time-out tecnico, in questo parziale solo di 1
punto. Il tema è lo stesso: dopo la sosta, servizio errato. L'Italia
allunga con Vettori che ripaga la grande difesa dei compagni: 12-10.
Podrascanin è sempre il padrone del centro, ma Randazzo è micidiale
in diagonale da posto 4 e Vettori mette a terra un servizio
impossibile da controllare: 14-11. Immediato time-out discrezionale
di Grbic. E ti pareva, dopo il time-out, battuta in rete. Lisinac fa
le veci dell'arbitro, che non vede una clamorosa infrazione in
palleggio degli azzurri. Atanasijevic pareggia a 14. E' lungo
l'attacco di Vettori, arriva il primo vantaggio serbo: 14-15. Travica
concede fiducia al suo opposto e Vettori lo ripaga pareggiando.
Murone di Simone Anzani e Italia nuovamente avanti alla seconda pausa
tecnica: 16-15. Importante avere interrotto il break ospite, fermato
sul 4-0. Ma la legge del dopo time-out funziona sempre: servizio
sbagliato. Parità. Rotta dall'ennesimo ace di Atanasijevic,
bravissimo: 16-17. La battuta successiva è quasi vincente, ma
l'Italia gioca la palla dalla metà campo serba. Dovrebbe essere solo
un appoggio, ma Vettori inventa un mani fuori incredibile. Aleksandar
il Grande attacca fuori e l'Italia torna avanti: 18-17. Nikola
Kovacevic, appena entrato, pareggia da posto 4 e va in battuta.
Sbagliata. Primo tempo stratosferico di Lisinac: 19 pari. Attacco
fuori, ma l'Italia chiede il controllo video. Che le dà torto.
Serbia avanti: 19-20. Lisinac fallisce il servizio. Lanza mette in
difficoltà la ricezione, ma una mancata comunicazione fa cadere a
terra un palla giocabilissima: 20-21. Atanasijevic fallisce il più 2
serbo. L'Italia difende con le mani e con i... piedi, ma Podrascanin
è immenso dal centro. Una palla accompagnata da Vettori è –
giustamente – punto per la Serbia: 21-23. Berruto ferma il gioco.
Vettori fa rima con se stesso: mani fuori e 22-23. Poi fallo di piede
del numero 4 azzurro e la Serbia ha due palle set. Berruto chiede il
secondo time-out. Vettori cancella la prima: 23-24. Esce Randazzo,
entra Massari per la battuta, ma la sua palla è lunga: 23-25 in 36
minuti e perfetta parità. Il brutto momento prosegue con lo speaker
che chiama l'applauso al sindaco Ricci per avere consentito la
disputa della partita. E che è il padrone della città? O l'Adriatic
Arena è sua? Punti azzurri: Vettori 7; 3 a testa per Lanza, Randazzo
e Anzani. Per la Serbia: 4 Atanasijevic e Podrascanin, 3 Lisinac, 2
Petric, 1 a testa per i Kovacevic. 3 muri a 1 per gli ospiti
confermano la superiorità al centro dei balcanici, che hanno 7 punti
a 3. 2 ace per entrambe. L'Italia attacca meglio (13/27 e 48% contro
il 44% ospite: 11/27. La differenza è il muro.
TERZO
SET: l'arbitro polacco ha difficoltà a fischiare i palleggi
approssimativi, ma Vettori tira su il muro che ribadisce il 2 a 0
iniziale: 4-2. Ora è il turno dei “plavi” a protestare per un
possibile tocco a muro che Dudek non concede. Grbic chiede il
verdetto della videocamera, favorevole all'Italia. Nell'Adriatic
Arena temperature roventi, gli atleti sudano, il taraflex è bagnato.
Protesta anche Berruto per un'azione dubbia favorevole ai balcanici.
Poi Lanza è perfetto, ancora una volta, nel mani fuori: 8-6 e solito
vantaggio azzurro al time-out tecnico. Puntuale ace di Atanasijevic
per la parità a 9. Prima intenzione di Lisinac per il sorpasso: 9-10
e parziale di 1-4. Ma è di nuovo parità perché la battuta di
Aleksandar termina fuori. In rete anche la battuta italiana. E così
quella di Uros Kovacevic. Podrascanin stoppa una palla spinta da
Vettori ed è 11-13. Berruto non ci sta e interrompe il gioco. Vola
in tribuna l'attacco italiano, sarebbe il meno 3, ma Berruto chiede
il giudizio del video: sfavorevole. Ed è 11-14. Esce Randazzo,
entra Antonov. Serve Lisinac. Luca Vettori è liberato dal muro e
segna in parallela. La diagonale di Uros è troppo stretta e finisce
in parterre, ma il servizio di Vettori si ferma in rete. Antonov
accorcia ancora, poi va in battuta. Stupendo l'attacco mancino da
posto 2 di Uros che manda la Serbia avanti – per la prima volta –
a un time-out tecnico: 14-16. L'Italia esce fuori bene dalla pausa:
16 pari. Ma in un attimo - errore su pipe da posto 6 – è di nuovo
a meno 2: 16-18. Sale in cattedra Antonov. Ace di Dragan Travica ed è
ancora parità. Nikola Kovacevic riporta avanti la Serbia: 18-19.
Serve Atanasijevic: ricezione difficile, attacco pure, Lisinac ferma
la palla spedendola a terra. Ancora un errore, ma l'Italia chiede la
verifica video: la palla è stata toccata dal muro. Scongiurato il
meno 3, è 19-20. Lanza manda lungo, Lisinac blocca ancora
l'attacco azzurro. Esce Mengozzi, entra Birarelli. Nikola Kovacevic
serve lungo: 20-22. Serve Birarelli. Uros sfonda il muro: 20-23.
Sabbi, entrato da qualche azione per Vettori, accorcia da posto 2.
Nikola Grbic spende il primo time-out discrezionale. Per la legge del
time-out, battuta sbagliata: 21-24. Ora è Berruto a fermare il
gioco. Anzani dal centro, sfuma la prima palla set per i serbi.
Anzani si ripete murando Atanasijevic. Che numero! 23-24 e time-out
Grbic. Serve ancora Antonov. La Serbia sta per commettere una
sciocchezza, la palla non cade per un miracolo nel campo balcanico,
l'Italia non chiude ma pareggia, perché gli arbitri non vedono
tocchi del muro azzurro., Il video chiesto da Grbic dà torto alla
Serbia: parità a 24. Antonov serve in rete. Altra palla set ospite,
concretizzata positivamente per un attacco fallito da Lanza: 24-26.
L'attacco al centro è migliorato grazia a Simone Anzani (6) e
Mengozzi (4 con 3 muri), ma sono crollate le percentuali dai posti 2
e 4. Vettori ha 2/8 con 2 muri subiti; Lanza 1/5; Randazzo ¼. Nikola
Kovacevic con 6 punti migliore realizzatore serbo, seguito da
Atanasijevic e Lisinac (3). 4 muri a 3 per l'Italia; 1 ace a testa.
La Serbia attacca meglio (43% a 37%).
Il muro di Anzani contro Atanasijevic (Foto Fivb) |
QUARTO
SET: Italia con le spalle al muro. Ma subito dietro nel
punteggio. Sul 6-8 (servizio lungo di Lanza, arriva qualche fischio
ingeneroso). Gli azzurri, come i “plavi” sono un cantiere aperto.
La stagione sarà lunghissima, non si può essere al meglio già
adesso. E Dudek continua a non vedere clamorose infrazioni in
palleggio. Podrascanin è implacabile dal centro e al muro: 7-10.
Berruto manda in campo Giannelli, accolto da un'ovazione (ingenerosa
nei confronti di Travica). Ancora il super Podrascanin ed più 4
Serbia: 7-11. Time-out di Berruto. Servizio fantastico di Petric,
ricezione sbagliata, Podrascanin mette giù il più 5. Entra –
applauditissimo – Zaytsev e va subito a segno: 8-12. Ma Sabbi
sbaglia la battuta. Poi l'arbitro russo cancella il più 6 serbo
fischiando un'invasione. Pareggiata dalla battuta in rete di Zaytsev.
Ora si applaude anche l'errore altrui. Accade sulla battuta in rete
di Atanasijevic. Sembra di essere al Foro Italico, agli
Internazionali di tennis, quando giocano gli italiani. Una seconda
linea vincente du Zaytsev scalda l'Adriatic Arena: 11-15.
Un'invasione a muro restituisce il più 5 esterno. Arriva anche il
più 6 (11-17) su ricezione errata di Zaytsev. Un gran momento di
Birarelli (con ace) e Zaytsev porta l'Italia a meno 2: 16-18. Cambio
tra i Kovacevic: entra Uros per Nikola. Invasione italiana: 16-19.
Sabbi forza il servizio, che vola fuori. Lo Zar Zaytsev è scatenato,
ma la parallela di Atanasijevic è micidiale. Berruto ferma il gioco
con Aleksandar il Grande che va in battuta. Fa bene, il servizio è
lungo: 19-21. Serve Anzani, mettendo in difficoltà la ricezione, ma
dal letame è Uros a trovare un fiore: 19-22. Attacco azzurro fuori,
Serbia a due punti dal match. Lanza da posto 4 per il 20-23.
Giannelli in battuta. Non passa l'attacco di Atanasijevic: 21-23 e
time-out di Grbic. Ancora Atanasijevic in difficoltà. Italia a un
sospiro dalla Serbia: 22-23. Petric non trema: 22-24. Lisinac serve
in rete. Fallita la prima palla match. Gliela restituisce Lanza, la
cui battuta si spegne in rete: 23-25. Esulta la Serbia, festeggiano
tutti. Perché il volley è festa, sempre, nella vittoria e nella
sconfitta.
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