@LucianoMurgia
Sabato e domenica a Stettino la sfida per il trono europeo
Non
è la prima volta, speriamo non sia l'ultima. Mentre le squadre
italiane - a dispetto dell'ottimismo di facciata del giullare di
turno (ricordate il Berlusconi? “Tutti i ristoranti sono pieni, la
crisi non c'è!”, ma il successore non è da meno) - devono fare i
conti con una situazione economica che ha cambiato le geopolitica
anche nel mondo della pallavolo, una fonte di ricchezza è la bravura
dei nostri allenatori.
Le
Final Four di Champions League in programma sabato e domenica
nell'Azoty Arena di Szczecin (Stettino) sono una sfida tra quattro
allenatori italiani. Anzi, l'unica certezza è che domenica sera ci
sarà un allenatore italiano sul tetto d'Europa.
Guidetti, Cuccarini e Caprara. Purtroppo nella foto ufficiale della Cev manca Parisi |
Potenza
della pallavolo, che in Polonia è una vera e propria religione, se
un Paese cattolicissimo non si ferma per la Pasqua e celebra la festa
del volley femminile.
Raccontava,
anni fa, Kasia Skowronska che l'interesse per la pallavolo era in
crescita esponenziale, nei mass media ma anche nell'opinione
pubblica.
La
scorsa estate, la Polonia ha organizzato splendidamente il campionato
del mondo maschile. Quest'anno ha acquisito il diritto di organizzare
le Final Four di Champions League, qualificando la propria squadra,
la Chemik Police, allenata da Giuseppe Cuccarini, che si troverà di
fronte l'Unendo Yamamay Busto Arsizio di Carlo Parisi. Sarà la prima
semifinale, in programma sabato 4 aprile, alle ore 15.
La
seconda, alle ore 18, sarà il derby di Istanbul, mettendo di fronte
la Vakifbank di Giovanni Guidetti e l'Eczacibaşi di Gianni Caprara.
Entrambe
le partite saranno trasmesse da Gazzetta.tv (canale 59 del digitale
terrestre). Io le guarderò su Laola1.tv, doveroso omaggio al sito
web che ha trasmesso tutta la Champions League. E' vero che la WebTv
austriaca non trasmette in italiano, ma è stata l'unico organo
d'informazione che ha dimostrato grande amore per la pallavolo,
sempre, non solo quando arriva l'epilogo della stagione.
Matteo
Bertini, allenatore del Volley Pesaro, ha lavorato all' Eczacibaşi
con Lorenzo Micelli, conosce bene Giovanni Guidetti e, ovviamente,
Cuccarini e Caprara.
Matteo Bertini |
Lei
tiferà Eczacibaşi?
"Sinceramente,
mi piacerebbe vincesse Busto Arsizio, perché è una squadra
italiana. E' vero, però, che ho lasciato un pezzo del mio cuore
all'Eczacibaşi, a Istanbul. La mia simpatia va a loro, convinto che
abbiano tante possibilità di vincere la Coppa dei Campioni. La
semifinale tutta turca è la più interessante a livello tecnico, ma
la Chemik Police gioca in casa e ha un motivo in più per fare bene.
Busto Arsizio potrebbe essere l'outsider, la sfavorita che, non
avendo niente da perdere, sorprende tutti. Però vedo le due turche
favorite”.
In campo tre ex pesaresi
Ricordiamo che in campo ci saranno alcune ex pesaresi: Carolina Costagrande e Sheila nella Vakifbank; Christiane Fürst nell'Eczacibaşi.
In campo tre ex pesaresi
Ricordiamo che in campo ci saranno alcune ex pesaresi: Carolina Costagrande e Sheila nella Vakifbank; Christiane Fürst nell'Eczacibaşi.
Un
grande momento per la pallavolo femminile italiana, un momento
difficile per la nostra Under 18, che è stata esclusa dalle finali
per il titolo europeo e sabato (ore 11,30) si gioca la qualificazione
ai prossimi mondiali peruviani nella partita con la Repubblica Ceca.
La nostra nazionale era reduce da due medaglie d'argento nelle ultime
edizioni degli europei.
Un time-out di Marco Mencarelli con le sue azzurrine (Foto Cev) |
"Il
discorso sull'Under 18 è sempre particolare. I campionati europei si
disputano in un momento della stagione in cui non si ha il tempo di
fare collegiali o comunque preparazioni mirate all'evento. Ci si
presenta all'appuntamento con qualche punto interrogativo. Nel nostro
caso, non ci ha aiutato il livello del girone, perché affrontare
Serbia e Russia nella qualificazione è penalizzante, anche se è
meglio attendere per vedere come andrà a finire. In ogni caso è
ancora possibile qualificarsi ai Mondiali. E io mi sento di dire che
il gruppo, che poi è quello che fa parte del Club Italia, sta
crescendo bene, come dimostra l'ottimo campionato di serie A2. Ovvio
che il poco tempo a disposizione non consenta di amalgamare al meglio
le ragazze che arrivano da altre realtà. E a tal proposito
bisognerebbe verificare cosa fanno le altre nazionali, spesso in
collegiale permanente, quindi più collaudate rispetto alle nostre
Under 18”.
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