@LucianoMurgia
Una
considerazione dopo la sconfitta patita sabato sera dal Volley
Pesaro. Il successo della Re-Hash Pagliare, lo abbiamo scritto già
nella diretta web, non fa una grinza.
Un Matteo Bertini perplesso legge le statistiche |
“Sì,
senza alcun dubbio! Hanno meritato la vittoria. Di più: l'hanno
meritata con i tre punti...”. Parole di Matteo Bertini, allenatore
della squadra pesarese.
Quasi
a significare che se la sua squadra avesse conquistato il diritto di
giocarsi il successo al tie-break, l'avrebbe ottenuto senza troppi
meriti.
"Pagliare
è stata brava perché ha messo in campo tanto cuore, tanta voglia di
salvarsi. Qui ci hanno lasciato le penne altri e abbiamo capito
perché...”.
Ed
è arrivato il primo passo falso della stagione.
"Pagliare
è scesa in campo con una defezione importante come quella di
Agostini, la loro centrale, ma le picene sono state brave a non
perdere la lucidità, facendo sempre le cose giuste, difendendo
tanto, soprattutto servendo bene. In sintesi, hanno dimostrato perché
questo è un campo difficile...”.
Sinceramente,
è sembrato che voi l'abbiate reso più difficile.
"Non
siamo riusciti a mettere quel qualcosa in più che è necessario per
espugnare questi campi. Forse ci aspettavamo un impegno meno duro. La
realtà ha dimostrato che non era così facile. Mi permetto di
ricordare che da qui alla fine tutte le partite saranno più o meno
come quella di Pagliare. Chi deve salvarci non regalerà niente, come
ha fatto Pagliare, a cui faccio i miei complimenti”.
Trenta
errori punto: 6 in battuta, e ci sta; 10 in ricezione sono
effettivamente troppi, se è vero che la media nei precedenti 21
incontri era di 3,04 a partita; così i 14 offensivi, visto che la
media, prima di sabato, era di 9,09.
"Sono
gli errori che hanno fatto la differenza, nei finali di set.
Soprattutto nel quarto, dove ci è mancata anche la lucidità
necessaria nelle scelte dei colpi e della distribuzione...”.
Proviamo
a dare un significato alla sconfitta?
"E'
una battuta d'arresto che ci fa pensare, che soprattutto ci farà
pensare di più al nostro modo di giocare che non può prescindere
dal sentire sempre la partita al massimo...”.
Ecco,
se c'è qualcosa che ci ha sorpreso, oltre ai troppi errori, è che
la sua squadra – finora sempre presente, sicura, in ogni frangente,
anche nelle partite più combattute – ha perso la lucidità nei
momenti chiave, subendo parziali preoccupanti, come abbiamo
sottolineato in sede di commento.
"Forse
a tradirci è stata la troppa sicurezza. Quando andavamo avanti di
3-4 punti, pensavamo che il set fosse finito...”.
Onestamente,
sono sensazioni che avevamo anche noi in tribuna, osservando la
facilità con cui il Volley Pesaro recuperava e si portava avanti...
"In
realtà, Pagliare ha dimostrato il contrario. Così, alla fine
abbiamo pagato la sicurezza che ha accompagnato la nostra stagione,
visto che riuscivamo a fare risultato in ogni occasione. In verità,
abbiamo provato a cambiare qualcosa, partendo con Bellucci e
Bordignon, poi inserendo Babbi, ma - onestamente - a punirci è stato
l'atteggiamento complessivo. Abbiamo fatto i break quando il servizio
ha funzionato, mettendo in difficoltà la loro ricezione, quando
eravamo composti sul muro-difesa che favoriva il livello del
contrattacco”.
Mi
scusi il gioco di parole, avete provato a mettere... sale su
(Annalisa) Pepe, ma Orazi è stata altrettanto pepata.
"Sono
state molto brave, entrambe. Non è che abbiano fatto meglio delle
nostre laterali, ma hanno sbagliato meno e avuto più pazienza. A
Pagliare attribuisco un grande merito: non si è persa d'animo quando
tornavamo sotto e facevamo i break”.
La
storia dello sport racconta che è meglio adesso che in partite senza
ritorno. La storia recente ricorda che Kentucky si è presentata alle
Final Four del campionato Ncaa (il torneo di basket riservato alle
università) con un record di 38 vittorie e nessuna sconfitta, ma ha
perso la prima partita senza ritorno e il sogno della stagione
perfetta, soprattutto di vincere il titolo, è rimasto tale. Voi
potete ancora sognare.
"La
sconfitta non cambia niente, se non il modo di affrontare le partite,
che deve essere un altro, perché ci stiamo giocano il primato, ma
anche la possibilità di di arrivare primi in assoluto. Stiamo
lavorando abbastanza anche a livello fisico, ma ciò non deve
cambiare l'atteggiamento in campo. Sì, a Pagliare potevamo fare di
più, ma non facciamo drammi. Ricordiamo, però, che niente ci è
dovuto, niente è facile. E se la stagione è diventata facile è
merito nostro, del lavoro quotidiano in palestra”. Parole sante.
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