@LucianoMurgia
La grande festa delle Farfalle: sono in finale di Champions League (Foto Cev) |
L'Unendo
Yamamay Busto Arsizio è clamorosamente in finale, dopo avere
sconfitto (3-0) la Chemik Police.
Anche
le Final Four di Stettino confermano la bontà della legge di Robin
Hood applicata al volley. La Chemik Police, squadra di casa allenata
da Giuseppe Cuccarini, si era qualificata a... pagamento. La Cev ha
ideato da anni una formula che regala le Final Four a chi paga.
Peccato che, finora, mai la squadra di casa abbia vinto la Champions
League. Ed è giusto così, perché – come Robin Hood che rubava ai
ricchi e regalava ai poveri – le Farfalle bustocche, che povere non
sono, ma non pagano per giocare una Final Four, hanno cancellato un
sogno nato via bonifico, da Police, cittadina del distretto di
Szczecin (Stettino), a Lussemburgo, sede della Confederazione
Europea. Lo hanno fatto aggiudicandosi la semifinale con un 3-0 che
non ammette dubbi su chi meritasse la finale.
Chemik
Police – Unendo Yamamay Busto Arsizio 0-3
Chemik:
Werblinska 8 (5/24; 1 bv; 2 muri), Zenik (L: ricezioni 16, errori 1,
positiva 69%, perfetta 39%), Gajgal ne, Bednarek 1 (0/7; 1 muro),
Glinka 15 (15/39), Krzos ne, Rabka ne, Bjelica 8 (7/26; 1 muro),
Veljkovic 13 (10/15; 3 muri), Kowalinska 1 (0/8; 1 muro), Mroz ne,
Jagielo, Ognienovic 4 (2/4; 1 bv; 1 muro). All. Cuccarini.
Unendo
Yamamay: Lyubushkina 9 (5/13; 4 muri), Degradi ne, Rania ne, Michel
ne, Leonardi (L: ricezioni 9, positiva 56%, perfetta 44%), Marcon 6
(4/18; 1 bv; 1 muro. Ricezioni 28, errori 1, positiva 54%, perfetta
32%), Perry (0/1), Aelbrecht, Camera, Diouf 19 (16/43; 1 bv; 2
muri), Wolosz 2 (2/2), Havelkova 17 (16/38; 1 bv), Pisani 4 (4/6).
All. Parisi.
ARBITRI:
Heike Kraft (Germania) e Karin Zahorcova (Repubblica Ceca).
Parziali:
21-25; 25-27; 21-25 in 91 minuti.
Statistiche
di squadra: Chemik: battute 69, errori 10, punti 2. Ricezioni 67,
errori 3, positiva 55%, perfetta 34%. Attacchi 123, errori 9, muri
subiti 7, punti 39, 32%. Muri fatti 9. Unendo Yamamay: battute 75,
errori 8, punti 3. Ricezioni 59, errori 2, positiva 54%, perfetta
31%. Attacchi 121, errori 9, muri subiti 9, punti 47, 39%. Muri fatti
7.
La
semifinale era iniziata malissimo, con la ricezione lombarda punita
dal servizio polacco. Busto recupera, pareggia (da 8-6 a 8-8), va
addirittura avanti (14-16), malgrado Diouf e Marcon (presa di mira
dalle battute di Police) siano ancora in... hotel. Per fortuna Parisi
ha una polacca che gioca per Busto. Wolosz non ci sta, cerca
Havelkova e la ceca la ringrazia (17-21). Il 21-15 è lo specchio
della differenza di valori in campo. E così il primo set è in
cassaforte, malgrado la “latitanza” dei posti 2 e 4.
Il
secondo set è l'immagine della semifinale, con le polacche che vanno
via (13-7) e Busto che rosicchia punto dopo punto, fino a passare in
vantaggio con la russa Lyubushkina che avrà pure un taglio di
capelli da Unione Sovietica, ma si fa sentire in fast, dove la difesa
polacca è inesistente, preferendo lavorare con il muro a 2 su
Marcon. Contente loro, deve avere pensato Parisi... Purtroppo, Busto
si ferma, il muro di Veljkovic e un'invasione di Marcon regalano il
24-22 interno. Che le Farfalle – splendide – annullano, perché
ora si vede, accidenti se si vede, e si sente, Valentina Diouf. Ma è
ancora la fantastica Lyubushkina a dare la svolta alla partita, con
il muro e con la fast. Il 25-27 pesa come un macigno sulle spalle
delle polacche, smarrite nello sguardo e nelle scelte, troppo
scontate.
Il
terzo set è una marcia trionfale. Busto s'allontana subito (3-8 e
9-16), resiste al ritorno avversario (19-22) grazie a una schiacciata
imperiosa di Diouf e chiude vittoriosa grazie a un servizio lungo
delle polacche. Poi è un abbraccio colossale, con l'unica polacca in
festa, Joanna Wolosz, travolta dall'affetto delle compagne. Busto
sogna, novella Robin Hood. La pallavolo italiana non s'accontenta di
avere quattro allenatori alle Final Four, ha portato anche una
squadra all'epilogo. Ora attenti a Cenerentola.
La finale sarà una sfida tra Unendo Yamamay ed Eczacibasi, che ha vinto (3-1) il derby di Istanbul.
La finale sarà una sfida tra Unendo Yamamay ed Eczacibasi, che ha vinto (3-1) il derby di Istanbul.
VakifBank:
Orge (L), Sonsirma 10, Karadayi, Akman ne, Kestirengoz, Pasaoglu 1,
Toksoy ne, Sheilla 15, Vasileva 7, De Kruijf 8, Rasic 20, Aydemir
Akyol 1, Costagrande 7. All. Guidetti.
Eczacibasi:
De la Cruz 16, Kuzubasioglu (L), Ercan, Arisan ne, Bagci, Karakoyun
2, Cansu, Larson 25, Ozdemir 2, Furst 5, Yilmaz 5, Demir Guler 5,
Poljak 12. All. Caprara.
Arbitri:
Aliaksandr Piasetski (Bielorussia) e Susana Maria Rodriguez (Spagna).
Parziali:
22-25; 25-16; 22-25; 22-25 in 113 minuti.
Perso
il primo set, la VakifBank ha una reazione superba che la porta a
vincere facilmente il secondo parziale. Grande reazione anche nel
terzo set, quando l'Eczacibasi si porta sul 18-22. In un attimo, tra
ace e muri, arriva la parità, ma Guidetti e le sue ragazze non hanno
fatto i conti con l'ex, la grandissima ex: Maja Poljak, che stampa
due muri micidiali che chiudono il terzo set. Il quarto set è una
parata trionfale per le ragazze di Gianni Caprara, che allungano
subito e concedono al massimo recuperi che non cambiano l'esito del
parziale e quindi il risultato.
La
finale si gioca alle ore 18, preceduta dall'insignificante gara per
il terzo posto tra Chemik Police e VakifBank, in programma alle ore
15. Tuto ovviamente in diretta su laola1.tv
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