La
frase del giorno – domenica 5 aprile 2015, per coincidenza Pasqua –
è di Mahmut Uslu, vice presidente del Fenerbahce Istanbul, squadra
di calcio:
"Volevano
ucciderci tutti”
Il
pullman, che trasportava la squadra all'aeroporto di Trabzon, è
stato preso di mira da ignoti che hanno sparato più colpi, ferendo
l'autista, che è stato bravissimo a non perdere il controllo del
mezzo, che viaggiava in un viadotto e rischiava di precipitare nel
vuoto.
Il
Fenerbahce ha chiesto la sospensione del campionato turco.
Lo
scorso novembre, Marko Ivković, 25emme tifoso della Crvena Zvezda
(Stella Rossa) di Belgrado era stato ucciso a Istanbul durante feroci
scontri al termine della partita di Eurolega di basket tra il
Galatasaray e la squadra serba.
Morire
per una partita, di calcio o di basket poco importa. Siamo senza
parole. Tutto questo mentre una curva intera di tifosi della Roma
espone – durante Roma-Napoli di sabato pomeriggio - uno striscione
contro la mamma di Ciro Esposito, il giovane napoletano ucciso in un
agguato nei pressi dello stadio Olimpico. Qui le parole le troviamo:
bestie! Con tante scuse agli animali, sicuramente migliori di certi
umani abbrutiti dall'odio del tifo.
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