Il Volley
Pesaro torna al lavoro e l'allenatore racconta cosa gli è piaciuto
contro la Lardini e gli aspetti da migliorare. Intanto applausi alla
Russia degli italiani
@LucianoMurgia
Domenica
senza pallavolo? No, ci siamo gustati la finale del torneo
preolimpico di Berlino, dove la Russia – vera signora del volley
europeo – ha superato la Francia, guadagnando il pass per Rio, dove
andrà a difendere il titolo conquistato a Londra 2012.
La Russia fa festa, anzi la festa è doppia (Foto Cev) |
Un
successo che parla anche italiano, visti i tecnici che lavorano nella
Nazionale (il vice allenatore Sergio Busato) e nelle squadre di club
(Sebastiano Chittolini, figlio dell'ex pesarese Gian Paolo, preparatore atletico della Dinamo Mosca che
ha dato alla selezione il palleggiatore Sergey Grankin, il centrale
Dmitry Shcherbinin, gli schiacciatori Yury Berezhko e Alexander
Markin e il libero Alexey Obmochaev, marito di Nataliia Goncharova: un
famiglia olimpica).
Incantati
dalla sfida franco-russa, ma con ancora negli occhi e nel cuore le
emozioni regalateci dalle azzurre, dalle giovani e dalle veterane,
che hanno tenuto acceso il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Rio
de Janeiro (agosto 2016). La strada è ancora lunga, è vero, intanto
perché per andare in Brasile, a Ovest, bisognerà andare prima a
Est, nel paese del Sol Levante.
Il Giappone, che da sempre ama le azzurre, deciderà, con l'ultimo torneo preolimpico, chi parteciperà al più grande evento sportivo: i Giochi Olimpici.
Tutto il movimento fa il tifo per Antonella Del Core e le sue compagne, per Antonella che ad Ankara è stata un grande captano, soffrendo nei momenti difficili, esultando dopo i tre tie-break vincenti che hanno spinto l'Italvolley alla conquista del terzo e ultimo visto per Tokyo.
Il Giappone, che da sempre ama le azzurre, deciderà, con l'ultimo torneo preolimpico, chi parteciperà al più grande evento sportivo: i Giochi Olimpici.
Tutto il movimento fa il tifo per Antonella Del Core e le sue compagne, per Antonella che ad Ankara è stata un grande captano, soffrendo nei momenti difficili, esultando dopo i tre tie-break vincenti che hanno spinto l'Italvolley alla conquista del terzo e ultimo visto per Tokyo.
Il
movimento è anche il campionato femminile di serie A2, che s'accinge
a riprendere il suo percorso dopo la lunga pausa “preolimpica”.
Quello
che sta per concludersi è stato un fine settimana di riposo per le
colibrì che riprenderanno il lavoro lunedì pomeriggio, al
PalaCampanara, dove anche Rita Liliom tornerà in gruppo.
Luca
Nico, impagabile scoutman della myCicero Volley Pesaro, ha anticipato
tutti, mettendosi all'opera già oggi per rivedere le statistiche
dell'amichevole di venerdì sera a Osimo. Ringraziandolo, proponiamo
il tabellino corretto:
Lardini
Filottrano: Stincone 1 (1/1), Agrifoglio 1 (1/1), Feliziani (L:
ricezioni 29, errori 1, positiva 79%, perfetta 41%), Kiosi 20 (17/46;
3 ace), Giuliodori 12 (11/15), Villani 13 (9/30), Rita 2 (2/2),
Cogliandro 11 (6/10; 3 muri), Moneta 8 (7/19), Coppi 2 (½). Battute
vincenti 8, sbagliate 15. Ricezioni 71, errori 6, positiva 77%,
perfetta 37%. Attacchi 126, errori 8, muri subiti 9, punti 55, 44%.
Muri fatti 7. Errori avversarie 26.
myCicero
Pesaro: Mastrodicasa 9 (4/10; 5 muri), Bordignon 6 (6/13),
Zannini (L: ricezioni 7, positiva 71%), Sestini 5 (4/12), Ghilardi
(L: ricezioni 7, positiva 86%, perfetta 43%), Di Iulio 2 (2 ace),
M'Bra 7 (7/25), Gennari (0/2), Arciprete 9 (7/23; 2 ace), Mezzasoma 5
(4/13), Di Marino 2 (¼), Babbi 12 (9/25; 2 ace). Battute vincenti 6,
sbagliate 15. Ricezioni 80, errori 8, positiva 68%, perfetta 21%.
Attacchi 127, errori 8, muri subiti 7, punti 42, 33%. Muri fatti 9.
Errori avversarie 28.
I
numeri non raccontano bugie e confermano che il 3-1 finale per le
ragazze allenate da Andrea Pistola ci sta tutto, ma non si deve
dimenticare che ancora una volta il Volley Pesaro ha fatto a meno di
Rita Liliom, della nazionale ungherese che nelle 10 partite disputate
(anche se nelle statistiche della Lega gliene attribuiscono 12, ma
era in panchina per onor di firma) ha realizzato 146 punti, una
media di 14,6 a partita. Non è cosa da poco, ci pare. Ovviamente
senza volere sminuire i meriti della Lardini, a iniziare dalle
centrali Giuliodori e Cogliandro, capaci di produrre un devastante
(per la difesa pesarese) 17/25, pari al 68 per cento.
Cosa
si prende di buono dall'amichevole? Risponde l'allenatore pesarese
Matteo Bertini.
“Intanto
l'esordio di Alessia Ghilardi, molto positivo. Non eravamo proprio al
massimo a livello fisico. Per tre set abbiamo fatto vedere buone
cose, ma dobbiamo fare di più a muro. Abbiamo preso dei mani fuori
che dobbiamo evitare di subire. Ci lavoreremo. La ricezione è andata
bene e così il primo attacco di cambio palla in cui si è fatto un
buon lavoro in questi giorni ed era un aspetto che mi interessava
molto. Sono soddisfatto perché è stato un buon allenamento da parte
di tutte le ragazze. Ho visto tanto impegno, tanta voglia di giocare
e di fare bene. Come avete visto, ho girato tutte, e tutte hanno
fatto – più o meno - la loro parte”.
A
proposito di muri: addirittura 7 (5 di Federica Mastrodicasa) nel
primo set, anche se nei restanti parziali solo 2. Ha pensato di
sognare?
“E'
insolito, ma non è venuto a caso: ci stiamo lavorando, soprattutto
con Federica, ma anche con Diletta Sestini, che secondo me deve fare
un passo in più; sono convinto lo farà, a breve. E' questione di
piccole cose, di pochi movimenti tecnici. Sono contento di quanto si
è visto sotto questo aspetto, che è molto importante perché si
riflette anche nella difesa. Non è un caso che il primo set sia
stato il migliore che abbiamo giocato, non solo per il risultato”.
Tutte
hanno fatto la loro parte. Alessia Arciprete è stata molto presente,
con attacchi potenti e due ace.
“Ormai
lei è una realtà. Sono contento perché sta crescendo e prendendo
sempre più confidenza con il campo, dove fa vedere tutte le sue
qualità. Che lei sia partita subito lo avevo stabilito prima, così
la sequenza. Purtroppo c'è stato l'intoppo che ha obbligato Martina
a lasciare il campo, altrimenti sarebbe stata lei a finire la
partita... E Babbi non doveva rientrare”.
Martina Bordignon (Foto Eleonora Ioele) |
Cifre
importanti anche per Martina Bordignon, che purtroppo è stata in
campo un set (quando ha totalizzato un probante 6/10, frutto di tanti
mani fuori) e qualche spicciolo, prima di lasciare per infortunio.
Matteo Bertini tranquillizza.
“Niente
di preoccupante... Un piccolo problema al collo, dove – in
settimana – aveva subito una contrattura. E forse ha inciso anche
questo problema. O magari è dipeso dal freddo. Nessun problema
neppure per Francesca Babbi, che ha avuto un piccolo inconveniente
alla schiena”.
Insomma,
per dirla alla russa, khorosho...
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