La
partita tra Entu e myCicero Pesaro si giocherà mercoledì 27
gennaio. Tre giorni dopo le colibrì dovranno affrontare in pullman
il lungo viaggio a Soverato. Cancellata un'antica tradizione di
ospitalità
Il Volley Pesaro è atteso da una settimana difficile dal punto di vista logistico (Foto Eleonora Ioele) |
@LucianoMurgia
Lo
scrivo con dispiacere, anzi con il dolore che può provare chi è
nato in Sardegna e apprende che una delle più antiche e apprezzate
tradizioni, l'ospitalità, è stata cancellata, oggi: l'Entu Olbia non
ha concesso alla myCicero Volley Pesaro il posticipo, da mercoledì
27 a giovedì 28 gennaio, della partita valida per i quarti di finale
di Coppa Italia, che pertanto si giocherà – come da calendario –
alle ore 20,30 del 27 gennaio.
La
società pesarese aveva chiesto il posticipo per affrontare con meno
spese e
meno fatica la doppia trasferta a Olbia e a Soverato. Perché
non c'è solo la Coppa Italia, ma incombe anche il campionato, visto
che quattro giorni dopo la partita di Olbia la squadra allenata
daMatteo Bertini sarà di scena in Calabria,in casa della seconda in
classifica. E prima, domenica 24, dovrà vedersela, in casa, con la Delta Informatica Trentino.
Giocare
giovedì 28 avrebbe significato fermarsi a Olbia, nel GeoVillage, per
raggiungere la Calabria in aereo sabato 30 gennaio. Scendere in campo
il 27 obbligherà la squadra pesarese a tornare in sede giovedì e a
mettersi in viaggio – in pullman – sabato.
Olbia
è abituata a trasferte difficili. Venire incontro alle esigenze
altrui, nel segno della tradizionale ospitalità, le avrebbe fatto
solo onore.
Ero
convinto che i dirigenti sardi, memori dell'ospitalità ricevuta in
occasione della doppia trasferta in Calabria, dove l'Enti ha giocato
il 6 dicembre a Soverato e il 10 dicembre (anticipando la gara in
programma il 13) a Palmi, evitando così un doppio viaggio in aereo
in soli 8 giorni, avrebbero risposto positivamente alla richiesta
avanzata dalla società pesarese.
Non
è stato così. Ne prendiamo atto, in attesa di conoscere la
motivazione (che non può essere il dover giocare la domenica a
Trento) e registriamo che la proverbiale ospitalità sarda non
esiste più, almeno nella pallavolo di serie A2 femminile.
Nessun commento:
Posta un commento