Luca
Secchi, allenatore del Volley Soverato avversario di domenica delle
colibrì: “Non attendetevi una partita brillante. Con questi ritmi
e le lunghe trasferte è già un'impresa scendere in campo”
Il saluto tra Luca Secchi e Matteo Bertini durante la gara d'andata (Foto Corrado Belli) |
@LucianoMurgia
Novecento
chilometri! Un lunghissimo viaggio in pullman che inizierà alle ore
8,30 di sabato, al PalaSnoopy, e dovrebbe concludersi circa 12 ore
dopo nell'hotel di Soverato che ospiterà la comitiva della myCicero
Volley Pesaro.
Una
settimana stressante, difficile, per i viaggi e per gli avvenimenti,
che proseguirà anche la prossima, con il vantaggio, indiscutibile
dal punto di vista logistico, che le colibrì giocheranno in casa
entrambe le partite: mercoledì 3 febbraio, alle ore 20,30, gara
d'andata della semifinale di Coppa Italia, con Forlì, entrata
gratuita per gli abbonati; domenica 7, seconda giornata di ritorno,
con le piemontesi del Fenera Chieri.
Prima,
però, la trasferta a Soverato, la Perla dello Jonio, che al momento
ha una perla più bella: la squadra di pallavolo grande protagonista
del campionato femminile di serie A2, in cui occupa - solitaria –
la seconda piazza, staccata di tre lunghezze della capolista Forlì,
che in occasione dell'ultima giornata di andata si è arresa (3-0)
alle calabresi allenate da Luca Secchi.
Al
termine della gara d'andata, quando Begic e compagne espugnarono il
PalaCampanara, facemmo i complimenti all'allenatore di Sorgono.
Dunque, non avevamo sbagliato nel definirvi una bellissima squadra.
Ed è davvero eccellente la stagione che state disputando.
“Grazie
mille, è un complimento apprezzatissimo”.
Quindi
lei è giustamente soddisfatto.
“Sì,
anche se quello che luccica non è mai tutto oro, ma sono soddisfatto
da quella che, per adesso, è una stagione al di sopra d'ogni
aspettativa. Di questo siamo tutti molto contenti”.
Entriamo
subito in tema: Volley Soverato – myCicero Pesaro, che si gioca
domenica al PalaScoppa, arbitri Mariano Gasparro ed Enrico Autuori.
Le ragazze di Bertini hanno espugnato Olbia, pure presentandosi senza
due colonne quali Babbi e Sestini. Lei che la scorsa stagione
allenava Olbia è rimasto sorpreso dal risultato?
“Neanche
un po'. L'ho detto tranquillamente anche a Matteo Bertini: in
settimana mi avevamo chiesto un parere e io avevo risposto che
assegnavo al Volley Pesaro il 55 per cento di possibilità di
vittoria, lasciando a Olbia il 45 per cento, spiegando che sarebbe
stata una grande sorpresa. Ovviamente, non per chi conosce le qualità
delle pesaresi, il cui gioco spinto, proposto dal mio amico Matteo, è
quanto di più insidioso possa esserci per il sistema pallavolistico
olbiese. Il gioco delle pesaresi è spinto, molto rapido sulle ali,
con due centrali discrete in attacco, delle quali una tanto forte, e
attaccanti di palla veloce in 4 e 2. Ho visto la partita e Pesaro è
passata ovunque, in parallela e in mezzo al muro...”.
Da Secchi belle parole per Di Marino (Foto Ioele) |
“Alessia
è una giocatrice emergente che evidentemente Bertini sta
valorizzando nella maniera più opportuna. Le sue qualità tecniche
non sono mai state in discussione, visti i precedenti, a incominciare
dal titolo di campionessa italiana under 18 con il Volleyrò. Ha
dovuto fare la gavetta, essendo matricola della serie A2, e nella
prima parte di stagione non ha giocato moltissimo, però allenarsi a
un certo livello ha esaltato le sue caratteristiche. Visto che siamo
in tema, partendo dal successo pesarese a Olbia, vorrei sottolineare
che Claudia Di Marino è una giocatrice simile a Sestini. E anche se
non ha l'esperienza della centrale toscana, per il gioco che sviluppa
Pesaro è una giocatrice che riesce ad adattarsi facilmente. Nel
complesso può dirsi che il successo in Sardegna è stato una
sorpresa, ma non per me, super convinto che tutta una serie di
fattori, a iniziare dalla famosa ospitalità di cui lei ha parlato
raccontando del mancato posticipo, avrebbero reso molto complicata la
vita di Olbia...”.
Pirv?
“Rappresenta
una sconfitta personale. Al rientro dalla vacanze natalizie, lei non
si è presentata a Soverato, senza alcuna comunicazione. Poi ci ha
raccontato tante cose per non venire e quando è arrivata qui ne ha
dette altre per potere andare via. Delle sue reali motivazioni, mi
importa fino a pagina 2, nel senso che quando si mettono in mezzo la
salute dei familiari e impegni che costringono a tornare in Romania,
significa che non meriti l'attenzione da parte di alcuno, ma sei solo
una ragazzina che deve crescere ancora. Al posto del nostro
presidente, non le avrei concesso di giocare altrove”
A
Pesaro vinceste facile. S'aspetta una partita diversa, meno facile?
“Sì.
Intanto penso sarà una partita tra morti e feriti, visto che questi
ritmi di campionato impongono trasferte così complicate che diventa
un'impresa già scendere in campo. Pesaro è appena rientrata dalla
Sardegna che deve rimettersi in viaggio per raggiungere Soverato, che
per la squadra di Bertini non è proprio dietro l'angolo. Noi perché
dopo la trasferta a Cisterna ci hanno cancellato il volo e siamo
tornati a casa il martedì, non facendo in tempo a rientrare che
eravamo già in campo con Chieri, in Coppa Italia, senza allenamenti
sulle spalle. In questo momento, le energie di Soverato e Pesaro non
possono essere quelle ottimali per proporre una partita super
brillante”.
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