venerdì 30 ottobre 2015

IL VOLLEY PESARO ATTESO DA "UNA SQUADRA ROGNOSA"

Matteo Bertini: "Dobbiamo ritrovare l'attacco, ma anche grinta e cuore visti a Trento”. E sperare di utilizzare Mastrodicasa e Liliom

@LucianoMurgia
Visita mattutina con brividi al PalaSnoopy... Dentro ci sono solo Matteo Bertini e il suo vice, Gigi Portavia, con Alessia Arciprete, Giulia Gennari e Joelle M'Bra. E le altre? Non è che...
Non è, ed è quello che più conta. Matteo Bertini ha deciso che il venerdì mattina le ragazze non faranno lavoro tecnico, solo una seduta di pesi, nella palestra del Ledimar, controllate dal preparatore atletico Michele Patoia. E la faranno divise in due gruppi. Lavoro tecnico, invece, per le tre giovani. Gigi Portavia al servizio, battute su Alessia e Joelle, controllate a vista da Matteo Bertini, ora prodigo di complimenti, ora di consigli, qualche volta di rimproveri. Dipende da come funziona la ricezione, dalla palla che arriva nelle mani di Giulia che alza...
Il lavoro del tecnico marottese e del suo staff è continuo, attento, meticoloso, mirato alla crescita delle ragazze, di tutte le ragazze, ma è ovvio che ci sia maggiore attenzione per le più giovani, che crescendo possono fare crescere la myCicero Volley Pesaro.
Un time-out di Matteo Bertini (Foto Corrado Belli)
La squadra di Bertini è reduce dalla sconfitta casalinga con Soverato. Di solito, dopo una battuta d'arresto, il ritorno in palestra non è facile...
Invece è andato abbastanza bene. Abbiamo capito cosa serve, ciò che dobbiamo fare per lottare contro certe avversarie. La squadra ne è consapevole e questo mi piace. Eravamo consapevoli anche di avere fatto un ottimo risultato a Trento, ma di dovere lavorare tanto in attacco, un fondamentale importante in questo campionato di serie A2. Tornando alla gara con Soverato, sono soddisfatto della prestazione in ricezione. Potevamo fare meglio in difesa, lo ribadisco ancora oggi, anche se loro ci opponevano attaccanti complicate da controllare. Parla per tutto la palla set che ci ha annullato Edina Begic: c'era ben poco da fare. I loro meriti sono stati grandi, lo sottolineo a distanza di qualche giorno, ed è giusto riconoscerlo...

"Stiamo recuperando Federica e Rita: vedremo se potranno giocare domenica”

La settimana è iniziata bene perché stiamo recuperando sia Federica Mastrodicasa sia Rita Liliom. Vedremo da oggi a domenica cosa riusciranno a fare le due ragazze e soprattutto se potranno essere della partita di Chieri”.
Laura Saccomani, l'ex pesarese che adesso gioca a Forlì e domenica scorsa ha affrontato la Fenera, ha dichiarato ad Appunti di Sport che vi attende una partita ostica, anche perché in serie A2, in particolare quest'anno, non ci sono partite scontate.
Parto dall'ultima considerazione: che sia così è confermato dalla classifica, che presenta a zero punti due squadre come Trento e Caserta, accreditate per la zona alta della graduatoria. Il dato fa capire che se non s'affrontano le partite nel modo giusto si può perdere con tutte. Noi sappiamo che dobbiamo scendere in campo dando sempre il 120 per cento. In particolare a Chieri, in casa di una neo promossa, come noi. Loro hanno cambiato di più, inserendo in sestetto 4 nuove giocatrici, 2 più della mia squadra...”.

"Agostinetto e Serena, due avversarie di valore, come Vingaretti”
Marta Agostinetto (9) dà la carica alle compagne (dalla pagina Facebook della Fenera Chieri)

Che tipo di squadra è la Fenera?
Rognosa. Soprattutto in casa, non molla mai. Chieri ha un'ottima correlazione muro-difesa e attaccanti come Marta Agostinetto, schiacciatrice, e Natalia Serena, opposto, che hanno grande qualità. Agostinetto, più potente, sfrutta molto la sua altezza di colpo, mentre Serena è molto tecnica ed esperta e ha fatto già varie promozioni in A2. Inoltre hanno ingaggiato Giorgia Vingaretti, ottima palleggiatrice che ha vinto l'A2 a San Casciano...”, dove giocava con Federica Mastrodicasa e Rita Liliom. Insomma, sarà una rimpatriata per tre ex fiorentine, sperando che le due in maglia myCicero possano dare il loro importante contributo.
Volti nuovi, ma non solo...
Hanno mantenuto il blocco della scorsa stagione in B1, con lo stesso allenatore. E come noi hanno ben chiari i principi di gioco, che non sono cambiati. Di conseguenza godono di un lieve vantaggio. Il discorso vale anche per noi”.
Da aggiungere che il pubblico di Chieri è molto caldo, passionale e aiuta moltissimo la Fenera.
Chieri è stato sempre un campo caldo. Ricordo che era così anche quando l'affrontai con Bergamo. Caldo, ma non incide nel risultato. Se una squadra è concentrata sull'obiettivo, non sente i tifosi avversari. Dovremo essere brave a mettere la testa nel sacchetto, a concentrarci sulle nostre cose, in particolare su quelle in attacco provate in settimana. L'attacco deve venire fuori, perché in A2 abbiamo bisogno di fare punti. E dovremo mettere in campo il cuore e la grinta che tutti ci riconoscono, ingredienti che abbiamo messo a Trento e dobbiamo ritrovare subito”.
La myCicero s'allena anche sabato mattina, al PalaSnoopy, e nel primo pomeriggio parte alla volta di Chieri, dove si gioca alle ore 18, arbitri Sergio Jacobacci e Antonio Licchelli. Al seguito della squadra un gruppo di inguaribili, fantastici tifosi. In poche parole, di Balusch.


giovedì 29 ottobre 2015

LAURA SACCOMANI BELLA FUORI E DENTRO, INTERVISTA A CUORE APERTO

Nove stagioni tra A1 e A2 e ha solo 24 anni. Ora a Forlì in una squadra che sogna di riportare nella massima serie

@LucianoMurgia
Se si legge la sua scheda si rimane sorpresi apprendendo che ha festeggiato 24 anni appena tre settimane fa, ma quella iniziata lo scorso 18 ottobre è la sua nona stagione in serie A; quattro in serie A2, cinque in serie A1, una vissuta a metà tra Crema e Giaveno, dove però furono i problemi economici a segnare l'impegno suo e delle sue compagne.
Nata a Milano, ma romana verace, Laura Saccomani è ospite di Appunti di Sport.
Maglia numero 10, ma a Pesaro indossava la 8 perché il 10 era di Francesca Ferretti, ha fatto in tempo a vincere l'ultimo scudetto Scavolini, conquistando anche due supercoppe italiane, la prima – a Torino – da assoluta protagonista, malgrado avesse compiuto 18 anni solo due giorni prima. Nell'emozionante 3-2 all'Asystel Novara maturato il 10 ottobre 2009 nel PalaRuffini, c'è l'importante firma di una ragazza giunta a Pesaro poche settimane prima, provenendo dalla Di.Ra.Lab Roma, con cui aveva conquistato il Premio Arnaldo Eynard assegnato alla migliore under 20 della serie A2. Un premio ribadito dopo la prima stagione pesarese: migliore under 20 di A1. Eppure la ritroviamo in A2, a Forlì, dove – viste le vicissitudini tra Crema e Giaveno - speriamo si trovi bene.
Sì, mi trovo molto bene. Per tutta l'estate ho cercato questa tipologia di squadra, perché volevo continuare a giocare in un club forte, pure scendendo di categoria. Forlì era una delle poche società che stava allestendo un bel roster e io l'ho scelta perché vorrei provare a vincere il campionato. So bene che non sarà facile, però siamo forti”.

"Tutti indicano la Volley 2002 in A1? Lasciamo lo dicano, ma teniamo il profilo basso. Però è vero che siamo forti”

Non a caso quasi tutti vi pronosticano, con Monza, come la squadra più accreditata alla promozione diretta.
Lasciamo che lo dicano, noi preferiamo un profilo più basso, consce che la squadra è stata costruita bene, con individualità molto forti. Non dimentichiamo, però, che pratichiamo uno sport di squadra e la storia dello sport insegna che non sempre squadre di grosso calibro hanno conseguito risultati direttamente proporzionali. In una vittoria incidono tanti fattori. L'unica certezza è che le nostre basi sono buone, a noi il compito di sfruttarle”.
Ammetterà che è curioso ascoltare da una giocatrice che preferisce scendere di categoria. A soli 24 anni, poi. Ma in A1 non ci stava bene?
La scorsa stagione, in A1, a Montichiari, non ho avuto spazio. Quindi ho potuto giocare poco. Così, per essere più tranquilla con me stessa ed evitare di rivivere un anno come a Montichiari, ho cercato un'opportunità come quella che mi offre Forlì. Non spetta a me dire se posso stare in A1 o meno, ma sono sicura che l'A2 può essere la mia categoria, anche se mi piacerebbe, un giorno, avere molto più spazio nel massimo campionato. So però che non è facile stare fuori, a guardare le altre che giocano, senza avere un'opportunità...”.

"Con il senno di poi, avrei fatto meglio ad arrivare a Pesaro un anno dopo, facendo più esperienza di A2”

Laura in maglia Scavolini (Foto Danilo Billi)
Il vissuto e i premi ricevuti raccontano che su Laura Saccomani c'erano grandi aspettative. Non a caso, Pesaro, che in quel momento era la squadra più forte d'Italia, puntò molto sul suo ingaggio. Lei era ritenuta una possibile stella del volley italiano, una nazionale. Cosa non ha funzionato? Che cosa o chi le ha impedito di completare il percorso accreditatole? Ci sono sue colpe? Oppure ci sono anche colpe di Pesaro che le ha chiesto tutto e subito senza darle il tempo di crescere, di maturare tecnicamente?
A livello giovanile, sono tante le atlete in cui credere. C'è chi va avanti e chi no. Una carriera è composta di tante situazioni, di tanti momenti da sfruttare. Può capitare di sbagliare squadra o allenatore, di non trovarsi al posto giusto nel momento giusto. O magari è l'atleta che in quella stagione non è concentrata e non gioca come sa. C'è un vissuto personale che non sempre congiura a favore di un esito positivo. Io spero ancora di potere diventare una giocatrice importante. Con il senno di poi, avrei potuto fare un altro anno in A2 prima di andare a Pesaro, in A1, in una squadra con gente fortissima...”.
In quella Scavolini giocavano, tra le altre, Costagrande, Ferretti, Guiggi, Skowronska, Senna Usic, Wijnhoven...
Sì – sottolinea Laura – sarebbe stato meglio continuare a crescere in una categoria inferiore. L'ho notato non solo a livello personale, ma anche per altre atlete della mia età che sono state “buttate” da giovani in campionati di livello superiore al loro. Ciò ha impedito una crescita graduale. E' un errore che si fa spesso quando per una giovane si prospetta una grande carriera. Sono pensieri che hanno accompagnato le mie stagioni e di cui ho parlato con le compagne di squadra osservando che bravissime giocatrici non miglioravano più. Spesso sono le società a spingere troppo, dimenticando che le giovani hanno bisogno di una crescita graduale...”.

"C'è grande differenza tra giocare per divertimento e farlo come lavoro. Lasciate che le giovani crescano gradualmente”

Forse è anche colpa del suo esordio nella Supercoppa vinta a Torino. Giocò così bene che si pensò che il suo limite fosse il cielo. In seguito non le si perdonò quasi niente.
E' vero... ero giovane e non mi rendevo conto che stavo passando dal giocare per puro divertimento al farlo per lavoro. Sono due cose completamente differenti. E sono differenti le pressioni. Ecco cosa intendo quando parlo di crescita dell'atleta, che spesso non si rende conto in che mondo viene portata. Un conto è fare le cose come vengono, senza pensarci, perché ti stai divertendo, un'altra è concentrarsi sui risultati, sulle vittorie, sulle aspettative della società, dei tifosi. Ti trovi in un mondo diverso da quello che vivevi fino a poco tempo prima, quando l'unico pensiero era divertirsi”.

"Pesaro non ha colpe per la mia mancata crescita, ma ho sentito le critiche di chi tirava in ballo la mia bellezza dopo le partite giocate male”

Pesando le sue parole, viene da pensare che anche Pesaro abbia le sue colpe...
Non ci sono colpe e io non ho niente su cui recriminare, perché a Pesaro sono stata trattata benissimo e la società mi ha dato sempre fiducia. Era ovvio che nel primo anno avessi poco spazio e dovessi fare gavetta in una squadra così forte da sembrare assurda. Nelle stagioni successive la situazione non è cambiata, ma può essere dipeso anche dalla mia mancata crescita. Se una rimane allo stesso livello per un determinato periodo, ha bisogno di una spinta in più e io sono andata a prenderla a Crema, l'anno dopo. A Crema ho trovato un allenatore, Barbieri, che mi ha dato tantissima fiducia. E' stato molto importante per me, anche facendomi capire che alcune carenze erano solo di testa. Per esempio, la ricezione, che è stata sempre la mia etichetta negativa. La critica sottolineava che non era di alto livello, ma dipendeva dal fattore mentale. Io mi sentivo meno forte e portavo in campo la mia paura. E' un problema comune a numerosi atleti. Grazie ai consigli di Barbieri, ho imparato a fregarmene. E ho imparato a mettere il massimo impegno in ogni allenamento, considerandolo come una partita, concentrandomi allo stesso modo nel lavoro quotidiano e nella sintesi della settimana, la gara. Tenete in mente questo dato: a Crema arrivai che non avevo 21 anni. Prima, questi insegnamenti non riuscivo a capirli. Puoi apprenderli in un processo graduale...”.
La sua risposta ha anticipato una mia domanda: ovvero la differenza tra le qualità offensive, notevoli, e le difficoltà in ricezione e in difesa. Ha risposto già, inutile riproporla. Però c'è un collegamento: si dice che la difesa sia il frutto del sacrificio. Di lei – con evidente cattiveria – si è detto che non aveva voglia di sacrificarsi. E si parlava soprattutto della sua bellezza che forse la portava a pensare di fare altre cose, la modella, l'attrice, ma le toglieva la voglia d'allenarsi. Cattiveria, ma anche invidia, credo. L'ha sentita, la situazione? Di più: l'ha subita?
Una splendida immagine di Laura (dalla pagina Facebook)
L'ho sentita abbastanza. Nel senso che mi dispiaceva essere considerata solo sotto questo aspetto. Una partita giocata male poteva essere giustificata in tanti modi. Invece veniva tirata in ballo la bellezza, ipotizzando che io non pensassi alla pallavolo ma ad altre cose che, in realtà, non mi interessavano. Mi sono sempre reputata meno di quel che si diceva. Non so se fosse invidia, però in alcuni commenti ho avvertito questo tipo di critica: mi hanno fatto tanto male. Chi non resterebbe male sentendo “Laura è in panchina in serie A1 solo perché è bella”, quando invece ci ero arrivata perché qualcuno aveva creduto in me...”.
Come confermano i premi citati, compreso quello – che avevo dimenticato – di migliore schiacciatrice della Girl League 2008.
Infatti. Sarebbe meglio ignorare i commenti, ma ogni atleta ha un punto debole in cui i critici possono infilarsi. E c'è chi è più sensibile e chi meno. Io sono molto sensibile e ho ascoltato critiche e letto articoli contenenti parole che mi hanno dato fastidio, che mi hanno fatto male. Solo dopo ho imparato a ignorarli, capendo che la gente avrà sempre da ridire. Lo fa con grandi campioni, figuriamoci con me che gioco in uno sport cosiddetto minore. Non conoscevo questo mondo. Ero cresciuta nella squadra davanti a casa, stavo con i miei e vedevo nella pallavolo solo piacere e divertimento, mettendo prima lo studio e altri progetti di vita. Mi ci sono trovata dentro e non ero pronta”.

"Ho valori diversi e più importanti e ho sempre pensato alla pallavolo, non ad altre opportunità”


Non conosco Laura se non per quanto riguarda le partite, gli allenamenti. Chi la conosce bene, mi ha detto che se è bella fuori, lo è soprattutto dentro. Le sue parole lo confermano. Noi critici, noi tifosi, noi appassionati le abbiamo rubato qualcosa con le nostre parole in libertà. Dovremo pensarci mille volte prima di spenderle, magari per evitare di ripeterci con altre ragazze come Laura.
Ancora Laura dalla pagina Facebook
Ho cercato di dimostrare che non ero quella di cui parlavano altri, che ho valori diversi e più importanti, che ho sani principi e comportamenti, che tengo alle amicizie anche al di fuori della pallavolo, che tengo a un sorriso in più. Mi rendo conto che altri ti vorrebbero rendere cattiva, ma io sono testarda e preferisco essere così come sono, educata e rispettosa degli altri”.

"Quest'anno più che mai non ci sono squadre da sottovalutare. Pesaro stia attenta a Chieri, un'avversaria ostica”

Una lunga chiacchierata partita da una premessa: Laura gioca con Forlì che ha appena affrontato e sconfitto la Fenera Chieri, prossima avversaria della myCicero Pesaro che la giocatrice romana ha incontrato nel torneo di Cervia. Laura e compagne, che avevano sofferto nell'esordio, espugnando Settimo Torinese solo al tie-break, domenica scorsa hanno vinto facilmente, ma...

Secondo me, quest'anno più che mai, in A2 non c'è alcuna squadra da sottovalutare. Soprattutto in questa fase di campionato, quando si devono trovare gli automatismi. Il nostro esordio nel campo della Lilliput è stato complicato. Loro – neopromosse con tanta voglia di mettersi giustamente in mostra - hanno difeso tanto, rimanendo sempre attaccate al punteggio. Chieri ci ha messo in difficoltà nel primo set, poi siamo riuscite a fare il nostro gioco, eliminando i loro punti forti. Ritengo, però, che Pesaro non possa e non debba sottovalutare le piemontesi, che sono avversarie ostiche, soprattutto in casa. Ho giocato per due stagioni con Natalia Serena (a Montichiari; ndr): è una dura a morire, non s'arrende mai. E le altre mi sembrano come Natalia. Chieri ha ottime centrali e un ottimo muro. Ma anche Pesaro mi piace molto. Quando l'abbiamo incontrata era priva della Liliom e come squadra aveva cose da sistemare. Sarei curiosa di vederla all'opera oggi, ma sono certa che con un tecnico come Matteo Bertini possa fare molto bene. Ha una grande difesa e a Cervia ci ha messo in difficoltà. Tra Chieri e Pesaro prevedo una buona partita”.

mercoledì 28 ottobre 2015

CRISTINA CHIRICHELLA NON IMITA VALENTINA TIROZZI

L'Igor Gorgonzola Novara torna senza punti da Istanbul

@LucianoMurgia
Cristina Chirichella e Samanta Fabris sembrano sconsolate (Foto Cev)
Cristina Chirichella non imita Valentina Tirozzi  nessuna staffetta tra l'Igor Gorgonzola Novara e la Pomì Casalmaggiore. La squadra allenata da Luciano Pedullà torna a casa da Istanbul con una sconfitta. Peccato, perché Novara, ancora senza Rousseaux, operata d'appendicite, era partita bene, andando sul 7-13. Poi la reazione della VakifBank, a sua volta senza l'ex pesarese Sheilla ma anche priva di Kimberley Hill, ex novarese, affidata soprattuto a una scatenata Lonneke Sloetjes, propiziava il recupero e il sorpasso con un parziale pesante: 18-7. Poteva essere un colpo da ko, ma le piemontesi reagivano e pareggiavano il conto dei set, ma non riuscivano a conquistare neppure un punto. Da segnalare l'esordio in Champions League di Chiara, la terza sorella Bosetti.
Il programma completo della prima giornata:
Girone A
Dinamo Kazan – Lokomotiv Baku 3-1
Parziali: 25-21; 23-25; 25-22; 25-22 in 118 minuti.
I migliori tabellini:
Kazan: Del Core 18,Vasileva 12, Isaeva 25. Chiediamo scusa a Elitsa Vasileva, la bulgara ex Bergamo, per non averla inserita nell'elenco di chi ha giocato nel nostro campionato.
Baku: Havlickova 15, Crncevic 13, Kauffeldt 12. All. Salvagni.
Azerrail Baku – Allianz Mtv Stoccarda 3-0
Parziali: 25-18; 25-23; 25-18 in 86 minuti.
I tabellini:
Baku: Kingdon 12, Eckerman e Tow-Arnett 9, Bayramova e Filipova 7.
Stoccarda: Tomazela Pissinato 10, Renkema 9, Sandor 8, Lindow 7.
Classifica: Kazan e Azerrail Baku 3, Lokomotiv Baku e Stoccarda 0-
Girone B
Calcit Lubiana – PGE Atom Trefl Sopot (giovedì 29, alle ore 20, in diretta su Laola.tv)
VakifBank Istanbul – Igor Gorgonzola Novara 3-1
Parziali: 25-20; 21-25; 25-20; 25-18 in 111 minuti.
I tabellini:
Istanbul: Kirdar 15, De Kruijf 8, Sloetijes 25, Sheilla ne. All. Guidetti.
Novara: Chiara Bosetti, Bruno (L) ne, Wawrzyniak ne, Malesevic 1, Guiggi 5, Cruz 8, Bonifacio, Chirichella 10, Sansonna (L), Signorile 2, Caterina Bosetti 8, Bosio, Fabris 25. All. Pedullà.
Girone C
Eczacibaşi Istanbul – Pomì Casalmaggiore 2-3 giocata martedì.
Chemik Police – Agel Prostejov 3-0
Parziali: 25-18; 25-16; 25-21 in 70 minuti.
I tabellini:
Police: Havelkova 18, Werblinska 13, Montano 11. All. Cuccarini.
Prostejov: Vargas 11, Markevich 9.
Classifica: Police 3, Casalmaggiore 2, Eczacibaşi Istanbul 1, Prostejov 0.
Girone D
Vizura Belgrado – RC Cannes 3-0
Parziali: 25-23; 25-23; 25-15 in 74 minuti.
I tabellini:
Belgrado: Lozo 16, Aleksic 10, Rankovic 14, Cikiriz 10.
Cannes: Sanchez 14, Hutisnki 8.
Voléro Zurigo – Uralochka-NMTK Ekaterinburg (giovedì 29, ore 20, diretta su Laola.tv)
Girone E
Dresdner SC – Fenerbahce Istanbul 1-3
Parziali: 17-25; 24-26; 25-19; 12-25 in 107 minuti.
I tabellini:
Dresdner: Cross 9, Bartsch 14, Mancuso 12.
Istanbul: Kim 19, Mihailovic 21, Lucia Bosetti 15, Skorupa 4. All. Abbondanza.
Telekom Baku – Impel Wroclaw (giovedì 29, ore 17)
Girone F
Nordmeccanica Piacenza – Dinamo Mosca (giovedì 29, ore 20,30, diretta su Gazzetta.tv e Laola.tv)
Rocheville Le Cannet – CS Voley Alba Blay 1-3
Parziali: 20-25; 20-25; 25-16; 17-25 in 102 minuti.
I tabellini:
Le Cannet: Martinez 11, Nyukhalova 17, Fedele 18, Zambelli 5. All. Marchesi.

Blaj: Salaoru 13, Vesovic 11, Boscacci 19, Djuric 14.

LA FIRMA DI VALENTINA TIROZZI NELLA PRIMA GIORNATA DI CHAMPIONS LEAGUE

E’ iniziata la massima competizione internazionale: non solo tre squadre italiane, tante ex pesaresi ed ex protagoniste del nostro campionato

@LucianoMurgia
Grande, positiva sorpresa nell'anticipo tra l'Eczacibaşi Istanbul, detentrice del trofeo, e la matricola Pomì Casalmaggiore è iniziata questo pomeriggio l'edizione 2015/16 della Champions League di pallavolo femminile che vede protagoniste tre squadre italiane.
La Pomì allenata da Massimo Barbolini ha espugnato Istanbul dopo una partita ai limiti dell'incredibile che ha visto le campionesse italiane vincere – dominando, ma anche soffrendo – i primi due parziali, poi crollare nel terzo. Equilibratissimo il quarto, fino a quando la Pomì ha guadagnato tre lunghezze (17-20), recuperate in un amen dalle campionesse d'Europa. Ancora italiane avanti, addirittura con due palle match (22-24), annullate anche per una sfortunatissima disattenzione di Stevanovic, che ha ostacolato Lloyd, che è inciampata nella compagna, finendo a terra senza possibilità di giocare la palla. Sfumato il pericolo, le turche hanno pareggiato il conto set con un attacco dell'ex Conegliano Öszoy, portando Casalmaggiore al tie-break, dove si poteva pensare che avrebbe prevalso l'esperienza dell'Eczacibaşi. Non è stato così, perché le scudettate hanno preso il largo (Tirozzi stupenda in battuta) e dopo un tentativo di rimonta della squadra di Caprara, troppo scontata nella fase offensiva, con 158 attacchi affidati al terzetto Boskovic-Larson-Öszoy, e molto fallosa (32 errori) hanno chiuso con grande merito. E' stato l'ex capitano pesarese a mettere a terra l'ultima palla.
Fürst attacca, Tirozzi a Stevanovic difendono (Foto Cev)
Eczacibaşi Istanbul – Pomì Casalmaggiore 2-3
Parziali: 22-25; 18-25; 25-13; 27-25; 11-15 in 129 minuti.
Eczacibaşi: Kuzubasioglu (L), Boskovic 26 (19/57), Cakiroglu, Kreklow 3 (1/1), Arisan ne, Bagci ne, Kilicli ne, Larson-Burbach 18 (15/53), Baladin ne, Fürst 7 (6/17), Öszoy 18 (18/48), Demir Guler, Poljak 9 (2/11), Özdemir. All. Caprara.
Pomì: Bacchi, Lloyd 2 (0/4), Sirressi (L), Cecchetto (L: ne), Ferrara ne, Gibbemeyer 12 (7/15), Cambi, Piccinini 11 (10/46), Olivotto ne, Kozuch 22 (22/58), Stevanovic 8 (5/15), Tirozzi 15 (12/41), Rossi Matuszkova 1 (1/5). All. Barbolini.
Arbitri: Kozlova e Nastase.
Statistiche di squadra:
Eczacibaşi: battute 103, errori 6, vincenti 5. Ricezioni 97, errori 2, positiva 44%, perfetta 32%. Attacchi 187, errori 14, muri subiti 12, punti 61, 33%. Muri fatti 15. Errori avversari 22.
Pomì: battute 102, errori 5, vincenti 2. Ricezioni 96, errori 5, positiva 54%, perfetta 40%. Attacchi 184, errori 12, muri subiti 15, punti 57, 31%. Muri fatti 12. Errori avversari 32.
Il programma completo della prima giornata:
Girone A
Dinamo Kazan – Lokomotiv Baku (mercoledì 28 ore 19 locali)
Azerrail Baku – Allianz Mtv Stoccarda (mercoledì 28, ore 18)
Girone B
Calcit Lubiana – PGE Atom Trefl Sopot (ore 20)
VakifBank Istanbul – Igor Gorgonzola Novara (mercoledì 28, ore 19)
Girone C
Eczacibaşi Istanbul – Pomì Casalmaggiore 2-3
Chemik Police – Agel Prostejov (mercoledì 28, ore 18)
Girone D
Vizura Belgrado – RC Cannes (mercoledì 28, ore 19)
Voléro Zurigo – Uralochka-NMTK Ekaterinburg (giovedì 29, ore 20)
Girone E
Dresdner SC – Fenerbahce Istanbul (mercoledì 28, ore 19)
Telekom Baku – Impel Wroclaw (giovedì 29, ore 27)
Girone F
Nordmeccanica Piacenza – Dinamo Mosca (giovedì 29, ore 20,30)
Rocheville Le Cannet – CS Voley Alba Blay 1-3 (20-25; 20-25; 25-16; 17-25 in 102 minuti).
Una Champions con tre nostre squadre e tante altre protagoniste, in campo e in panchina, italiane ma anche ex del nostro campionato.
La numero 15 della Dinamo Kazan è Antonella Del Core, dalla stagione 2011/12 in Russia, prima alla Fakel Novy Urengoy, poi al Volejbol'nyj Klub Zareč'e Odincovo, quindi a Kazan, con cui ha vinto una Champions.
Nella Lokomotiv Baku, allenata da Francois Salvagni, ex allenatore di Urbino, la numero 4 è Aneta Havlickova, ex Busto, la 18 Berit Kauffeldt, già a Giaveno e Conegliano.
Allenatore dell'Atom Trefl Sopot è l'urbinate Lorenzo Micelli, che può contare sulla numero 8 Zuzanna Efimienko, ex centrale di Conegliano, e sulla numero 9 Danica Radenkovic, ex palleggiatrice di Piacenza.
Nella VakifBank di Giovanni Guidetti, che la Fipav s'ostina a ignorare per la Nazionale maggiore malgrado di successi conseguiti ovunque, la numero 5 è la centrale Robin De Kruijf, già a Piacenza, la 12 è Anne Buijs, schiacciatrice ex Busto Arsizio, la 13 è la “nostra” Sheilla Tavares de Castro, e la 15 l'americana Kimberly Hill, ex Novara.
Ovviamente, a Novara con Luciano Pedullà ci sono le grandi ex Martina Guiggi, Cristina Chirichella e Noemi Signorile.
Nella Chemik Police allenata da Giuseppe Cuccarini, la numero 9 è Helena Havelkova, più volte a Busto Arsizio, la numero 11 la centrale Stevana Veljkovic, ex Novara, la numero 14 la polacca Joanna Wolosz, già palleggiatrice a Busto Arsizio, finalista l'anno scorso in Champions.
La numero 5 dell'Agel Prostejov è la tedesca Kathleen Weiss, già palleggiatrice a Perugia, Conegliano, Chieri e Bergamo.
A Cannes giocano Marika Bianchini (2), schiacciatrice, ex Villa Cortese, Busto Arsizio e Casalmaggiore, e Letizia Camera, palleggiatrice a Novara, Conegliano, Casalmaggiore e Busto Arsizio.
Nel Fenerbahce allenato da Marcello Abbondanza, la 16 è Lucia Bosetti, la 18 Katarzyna Skorupa, ex Urbino, l'anno scorso campionessa d'Italia con Casalmaggiore.
L'Impel Wroclaw, la splendida Breslavia, è allenata da Nicola Negro e schiera due ragazze che sono e saranno sempre nel cuore dei tifosi e di chi ama il volley pesarese:
Carolina Costagrande e Kasia Skowronska. In squadra anche Milena Radecka, palleggiatrice ex Bergamo.
A Piacenza c'è l'ex pesarese Giulia Pascucci.
Le francesi de Le Cannet sono allenate da Riccardo Marchesi, scudettato a Pesaro, e schierano l'ex Bergamo, la centrale Marina Zambelli.
Nelle romene dell'Alba Blay troviamo la palleggiatrice Ana Grbac, già a Perugia e Busto Arsizio.

La cosa curiosa è che, con tante rappresentanti, italiane o noi, della pallavolo italiana, spesso le schede delle giocatrici curate dalla Cev ignorano il loro passato nel nostro campionato.

martedì 27 ottobre 2015

VOLLEY PESARO, ANCHE LE SCONFITTE AIUTANO A CRESCERE

Luca Secchi: "Pesaro gioca una pallavolo  veloce, particolare. Per vincere abbiamo dovuto rischiare"

Il saluto tra Luca Secchi e Matteo Bertini (Foto Belli)

@LucianoMurgia
Gli occhi davanti al canale 59, a Gazzetta.tv, che trasmette in diretta da Istanbul la sfida tra l'Eczacibaşi Istanbul campione d'Europa e la Pomì Casalmaggiore che esibisce lo scudetto di campione d'Italia. In campo, fra le turche, Christiane Fürst, che è sempre nel nostro cuore, non solo per il contributo dato ai primi due scudetti pesaresi; fra le lombarde, Valentina Tirozzi e Lauren Gibbemeyer.
Ogni volta che inizia la Champions League, è quasi istintivo pensare al passato di una società, di una squadra che vogliono tornare grandi, pure consapevoli – soprattutto a livello societario – che i passi in avanti migliori sono quelli che hanno appoggi precisi, che le case più sicure si costruiscono su fondamenta certe. Facile sognare tripli salti rovesciati e carpiati, poi bisogna eseguirli, e non tutti abbiamo le qualità di Tania Cagnotto.
Così, anche una sconfitta può diventare positiva, per aiutare a capire che una squadra tornata quest'anno in serie A2 ha un percorso da seguire, un cammino che prevede anche passi falsi. Soprattutto al cospetto di un'avversaria, il Volley Soverato, che ha mostrato grandi qualità. Eppure, la squadra di Bertini – grazie anche ai 10 errori delle calabresi - è stata a un passo dal vincere il primo set, che avrebbe potuto cambiare l'andamento psicologico della partita. Brave, Begic e compagne, a reagire nel momento di maggiore difficoltà.
E' un'analisi che condivido – ha spiegato a fine gara Luca Secchi, allenatore di Soverato -. Il problema è che, quando giochi una squadra come Pesaro che sviluppa un gioco molto rapido, del tutto particolare, devi prendere qualche rischio. Abbiamo provato a spingere sia in battuta sia in situazioni di contrattacco, ma non sempre ci è andata bene. Però, nel complesso, le ragazze sono state molto attente tatticamente, riuscendo a sviluppare buone trame. Abbiamo tamponato costantemente le prime due-tre soluzioni d'attacco, giro per giro, e il nostro contrattacco ha funzionato bene”.
Un attacco di Edina Begic contro il muro pesarese (Foto Belli)
Lei ci aveva presentato con belle parole Edina Begic, una novità per la pallavolo italiana. Sul campo, la giovane bosniaca ha fatto addirittura meglio, chiudendo – tabellino corretto – con 21 punti, in virtù di un notevole 18/32 offensivo, più 2 muri e 1 battuta vincente.
Edina attacca molto alta. Trovandosi davanti a un muro che non aveva tantissimi centimetri, ha potuto utilizzare sia il colpo forte sia il pallonetto. Edina è andata bene, anche se deve abituarsi al nostro campionato, come si è visto nel secondo e nel terzo set quando ha sofferto un poco”.
Già, Soverato ha cercato molto di attaccare in parallela o in pallonetto quando c'era il muro di Di Iulio.
Loro hanno fatto una scelta, a mio parere giusta, di murare lungo la rincorsa o la diagonale, soprattutto su Begic, perché è il suo colpo preferito. Però quando gliene lasci tanto, lei arriva talmente su che ha potuto sfruttare questi colpi. Ci è andata bene”.
In settimana, ci aveva detto di non sapere che pallavolo avrebbe giocato la sua squadra. Sul campo, Soverato è piaciuta molto.
Ringrazio tantissimo, questo è per me un bellissimo complimento, considerando che la squadra è nuova per 10 dodicesimi e sono tante le cose da perfezionare; anzi, su molte non abbiamo ancora lavorato. Credo che il potenziale di crescita sia alto. Ora si tratta di continuare a fare gruppo, perché non siamo la squadra tecnicamente più attrezzata e neppure quella con maggiore esperienza. Se il gruppo continuerà a sopperire alle carenze, ci divertiremo”.

Intanto è terminata la diretta da Istanbul. Casalmaggiore conduceva 2 set a 0 e nel quarto ha avuto due palle match (22-24), ma è stata portata al quinto set dalle turche, che però si sono arrese alle tricolori che hanno esordito vittoriosamente nella massima competizione continentale. Per la cronaca, l'ultimo punto è di Valentina Tirozzi. Ma della Champions League e dei ricordi che rievoca scriveremo a parte.

lunedì 26 ottobre 2015

JOELLE M'BRA, UNA NOTA LIETA IN UNA DOMENICA DIFFICILE

Domenica era l'unica calabrese delusa, "ma ho cercato di offrire un contributo alla squadra. E se quel primo set..."

 @LucianoMurgia
Joelle nella foto di Eleonora Ioele
L'unica calabrese delusa gioca in maglia pesarese. La partita è finita. La squadra di Luca Secchi festeggia e alcune ragazze di Soverato ricevono l'abbraccio di parenti (in particolare l'ascolana Travaglini che aveva un bel numero di sostenitori in tribuna E) e amici. Qualche urbinate è venuto a salutare Lucia Fresco. Joelle M'Bra, 19 anni compiuti lo scorso 8 marzo, giorno della Festa della Donna, è nata a Rossano, in provincia di Cosenza. Più in imbarazzo davanti ai microfoni che con il muro avversario, Joelle – bellissimo nome - è quasi sorpresa quando le chiediamo di rispondere alle domande. La prima sensazione è che preferirebbe correre sotto la doccia, ma si ferma e parla; poco, ma parla.
Complimenti, lei è stata una delle poche note liete della serata. E' entrata con voglia di fare bene e ha fatto vedere diverse belle cose.
Cosa dire... Ho cercato di dare il mio contributo alla squadra. Le altre ragazze mi hanno aiutato molto. Appena entrata, mi hanno detto cosa dovevo fare, ricordandomi che cosa avevamo preparato... Non so cosa aggiungere...”.
Intanto un applauso al Volley Soverato.
Sì, sono state brave, hanno una bella squadra e non è un caso che giochino per salire in A1. Noi abbiamo fatto quello che potevamo. La Fresco e la Begic sono molto forti. Noi abbiamo fatto di tutto per fermarle, ma non ci siamo riuscite... Alla prossima...”. Come a dire che nella gara di ritorno Pesaro proverà a prendersi la rivincita.
Nel risultato ha pesato non poco la conclusione del primo set, quando la myCicero era riuscita a effettuare il sorpasso servendo per chiudere. Forse il successo nel parziale avrebbe cambiato il corso della partita...
Sì, il primo set ha cambiato molte cose. L'avessimo vinto, loro avrebbero giocato con più paura, mentre noi avremmo preso più coraggio”.
Avete vissuto una settimana complicata: ha influito nella sfida al Soverato?

Gli infortuni di Federica Mastrodicasa e Rita Liliom sono arrivati inaspettati. E un po' hanno inciso, ma entrambe hanno fatto il possibile e le abbiamo recuperate...”. A significare – come ha detto a fine gara Matteo Bertini – che non sarebbe cambiato il risultato, domenica. Ma la gara di ritorno...

domenica 25 ottobre 2015

VOLLEY PESARO, MATTEO BERTINI CANCELLA INFORTUNI E INCIDENTI

"Niente alibi, perso con una squadra di alto livello. Peccato per come è finito il primo set"
Matteo Bertini fotografato da Eleonora Ioele

@LucianoMurgia
Nel giorno dei veleni, dei calci, dei complotti, dove nessuno sa perdere perché anche lo sport è cancellato dai pregiudizi e dagli amori che tutto concedono a uno e altrettanto negano all'altro, è bello ascoltare le parole di Matteo Bertini, allenatore della myCicero Pesaro appena sconfitta dal Volley Soverato.
In altre latitudini, in altri ambienti, in altri covi accecati dal tifo si implorerebbero mille attenuanti, che - se non sono mille - in casa Volley Pesaro non mancano di certo, a iniziare dall'ultimo intoppo, il tamponamento dell'auto che portava alla partita Sestini, Arciprete, Gennari e Mezzasoma. Bertini no, preferisce riconoscere i meriti della squadra avversaria.
“L'unico rammarico è il primo parziale. Siamo andati subito sotto, ma – pian piano – abbiamo recuperato, fino ad avere una palla set, peraltro annullata molto bene da Soverato... Peccato, perché vincerlo avrebbe potuto cambiare le sorti della partita, infondendo più coraggio alla nostra squadra. Resta una realtà diversa. Sapevamo che sarebbe stato un incontro difficile e il risultato ci sta. Ora pensiamo ad andare avanti”.
Malgrado dieci errori punto, le calabresi hanno vinto il set, lanciandosi verso il successo finale.
“La differenza più consistente si è vista in attacco, dove loro hanno mostrato tante soluzioni, tanti colpi. Noi potevamo fare qualcosa in più in difesa, ma nella maggior parte delle situazioni i punti sono arrivati per loro meriti. Soverato ha dimostrato di essere una squadra d'alto livello”.
Avete pagato i problemi che hanno accompagnato la settimana?
“E' stata una settimana complicata per tante ragioni, ma questo non deve essere un alibi per la sconfitta, perché loro hanno meritato di vincere e probabilmente avrebbero vinto anche se fossimo stati al meglio. In questo momento hanno qualcosa in più. Chiaro che Rita Liliom non sta bene e alla fine del secondo set mi ha chiesto di uscire, ma l'avrei sostituita lo stesso. E forse ho tolto troppo tardi Federica Mastrodicasa; lei ci ha provato, ma faticava a fare gli stacchi sulla fast. Non eravamo al top, ma non deve essere un alibi e non voglio lo sia...”.

"Bella la reazione nel terzo set, ma anche la prestazione di Joelle M'Bra"

C'è qualcosa da salvare?
“Sì, la reazione della squadra nel terzo set, quando eravamo sotto di tanti punti. Le ragazze non hanno mollato, ed è un segnale positivo. A questo aggiungo la prestazione di Joelle, entrata nel modo giusto e con tanto entusiasmo, rischiando colpi che era necessario rischiare per cercare di recuperare”.
Edina Begic – 11/17 nel primo set - potrebbe diventare una grande protagonista del campionato?
“Non c'è dubbio. Ha dimostrato di avere tutti i colpi: parallela, diagonale, pallonetto. Ha una bella gestione del colpi e sbaglia pochissimo, da altezze importanti. Grandissima giocatrice, stasera ha fatto tutta la differenza possibile e immaginabile”.


VOLLEY A2: MYCICERO - SOVERATO 0-3. SCONFITTA IN CASA DOPO 19 VITTORIE

Pesaro non sfrutta gli errori avversari e resta al... Fresco contro un'ottima Soverato guidata da Edina Begic. L'ultimo ko a Campanara il 15 febbraio 2014
Si è interrotta la lunga striscia vincente in casa del Volley Pesaro

@LucianoMurgia

MYCICERO PESARO – VOLLEY SOVERATO 0 - 3
PESARO: Mastrodicasa 3 (3/14; battute sbagliate 2), Bordignon 3 (3/11. Ricezioni 10, positiva 80%, perfetta 40%), Zannini (L: ricezioni 16, errori 2, positiva 69%, perfetta 31%), Sestini 3 (3/8), Di Iulio 3 (1/2; bv 1, bs 1; muri 1), M'Bra 8 (7/17; bv 1; muri 1), Gennari ne, Arciprete ne, Mezzasoma 6 (5/23; muri 1), Liliom 4 (4/15; bs 2. Ricezioni 16, positiva 75%, perfetta 44%), Di Marino (bs 1), Babbi 10 (8/18; bv 2, bs 1. Ricezioni 22, positiva 73%, perfetta 27%). All. Bertini.
SOVERATO: Travaglini 4 (2/3; muri 2), Fresco 11 (11/32; bs 2), Nardini 11 (9/19; bs 1; muri 2), Cumino 2 (1/1; bv 1, bs 1; muri), Bertone, Donà 8 (8/21; bs 1. Ricezioni 16, positiva 94%, perfetta 38%), Begic 22 (19/32; bv 1, bs 3; muri 2. Ricezioni 22, errori 2, positiva 59%, perfetta 23%), Vietti ne, Pirv ne, Caforio (L: ne), Lupidi ne, Mastrilli (L: ricezioni 15, errori 1, positiva 87%, perfetta 13%). All. Secchi.
ARBITRI: Somansino di Teramo e Mattei di Macerata.
PARZIALI: 25-27; 18-25; 20-25 in 82 minuti.
STATISTICHE DI SQUADRA:
PESARO:
Battute 64, errori 8, punti 3. Ricezioni 66, errori 2, positiva 71%, perfetta 33%. Attacchi 108, errori 6, muri subiti 6, punti 34, 31%. Muri fatti 3. Errori avversari 23.
SOVERATO:
Battute 76, errori 10, punti 2. Ricezioni 56, errori 3, positiva 77%, perfetta 27%. Attacchi 108, errori 6, muri subiti 3, punti 50, 46%. Muri fatti 6. Errori avversari 19.

I guai fisici hanno condizionato Mastrodicasa e Liliom e prima  della partita tamponata l'auto di quattro ragazze che andavano a Campanara


PESARO – Edina Begic mette la firma sulla vittoria piena del Volley Soverato. Pesaro resta al... Fresco, perdendo in casa dopo 19 mesi e 10 giorni. L'ultimo passo falso casalingo era avvenuto il 15 febbraio 2014, con Loreto. Da quella sera in poi una striscia di 19 vittorie, con il percorso netto della precedente stagione che aveva portato alla promozione in A2.
Potrei parlarvi dell'infortunio che ha bloccato Rita Liliom, oppure di quello che ha impedito a Federica Mastrodicasa di allenarsi con continuità, o ancora dell'incidente occorso all'auto in cui viaggiavano le ragazze di Casa Snoopy mentre raggiungevano il PalaCampanara: Sestini (che arriva alle ore 17,25), Mezzasoma, Arciprete e Gennari), tamponate nei pressi dell'Adriatic Arena, per fortuna senza particolari conseguenze.
Tutti problemi che hanno accompagnato la vigilia, anche immediata, della myCicero Pesaro, ma non sarebbe giusto nei confronti del Volley Soverato, che ha dimostrato una superiorità a tratti disarmante, con attaccanti incontenibili, e forse – sono parole di Matteo Bertini, che ha riconosciuto i meriti delle avversarie – avrebbe vinto ugualmente anche se Pesaro avesse avuto tutte le ragazze nelle condizioni migliori.
La squadra calabrese ha confermato – sul campo – che i giudizi di chi la vede possibile protagonista nella lotta per la promozione in A1 hanno solide fondamenta, ma Pesaro, che punta alla salvezza, saprà trarre lezione dalla sconfitta.

Nel primo set Babbi e compagne rimontano e attaccano per il successo del parziale, ma le calabresi - pure con 10 errori - riescono a salvarsi grazie alla bravissima bosniaca

PRIMO SET: parte bene, in attacco, Soverato, che però commette troppi errori. Il primo punto firmato da Pesaro è di Babbi (5-7). Le calabresi difendono bene, ma altri due errori ospiti (terza battuta sbagliata, invasione e siamo a 6 errori calabresi nei primi 8 punti pesaresi), con una gran fast di Sestini, fissa un 3 a 0 interno per la parità. Che dura un attimo, perché sale in cattedra Begic, immarcabile: parallela, diagonale, pallonetto. E se alla fortissima bosniaca s'aggiunge un muro dell'ascolana Travaglini, il controbreak è di 0-4 e il tabellone racconta 8-12. Per fortuna di Pesaro, arriva la seconda invasione. Ma è Soverato a tenere il controllo del gioco e del punteggio. Cresce Donà, attacca bene Fresco ed è di nuovo più 4 esterno (12-16). E' capitan Babbi a suonare la... marcia del Guillaume Tell – ouverture rossiniana che dà la carica prima della partita -, la cavalcata che porta Pesaro a recuperare, passando da un preoccupante 21-24 (Donà fallisce la giocata a due mani) alla parità (ace della romagnola) e addirittura alla palla per vincere il set (dopo il 25-24 firmato da Mezzasoma). Bertini, che in precedenza, come Secchi, aveva speso i due time-out discrezionali, s'affida in battuta a Bordignon, ma Soverato pareggia con Begic, si porta avanti 25-26 con un muro e chiude con Fresco. Ci sta, rivisto con i numeri il film del parziale: le calabresi hanno attaccato con il 49% (Begic 11/17 e 65%), rispetto al 32% della myCicero; hanno murato di più (3-1) e ricevuto meglio (88% contro 79%). Pesaro si è aggrappata gli errori altrui (10 a 1): 3 battute al vento, 1 in ricezione, 4 in attacco, più le invasioni, ma anche ai 5 punti a testa di Babbi e Mezzasoma. Non sono bastati, ma Soverato ha aggiunto i 6 di Fresco agli 11 di Begic, con Donà e Nardini a 3 e Travaglini a 2. Certo che perdere un set regalando 10 punti e dopo averlo condotto sempre, poteva essere devastante dal punto di vista psicologico, mentre per Babbi e compagne sarebbe stato esaltante. Sì, la partita poteva avere un'altra storia, ma... in seguito gli errori si sono equilibrati e chi ha attaccato meglio ha vinto.

Secondo set senza storia


SECONDO SET: apre un ace di Di Iulio, Pesaro va prima sul 3-1 poi sul 4-2, ma il gioco non è fluido e Soverato recupera agevolmente, capitalizzando a sua volta due errori pesaresi che portano la squadra di Secchi – dal 7 pari - sul 7-9. Sullo slancio, è 9-13. Il divario aumenta: 11-16, quando Bertini – che nel time-out tecnico aveva urlato come raramente gli è capitato sulla panchina pesarese – ferma il gioco. Senza risposte positive, perché una parallela di Fresco allunga l'elastico: 12-18. E' in campo Joelle M'Bra (per Mezzasoma). Pesaro recupera 2 punti, è Luca Secchi a fermare il gioco. Non si ferma la sua squadra, che guadagna 7 palle set (17-24). Si fa in tempo ad applaudire un attacco vincente da posto 2 di M'Bra che Liliom sbaglia la battuta ed è 2 a 0 per Soverato. Per quanto si è visto finora, un vantaggio oggettivo, meritato.

Sotto di 9 punti, le pesaresi reagiscono nel terzo set anche per merito di M'Bra e Bordignon, ma Donà chiude la gara

TERZO SET: la fotocopia del precedente. Pesaro parte discretamente (3-1), ma Soverato non concede ulteriori confidenze, se non il pareggio a 7. Da quel momento in poi, passando a piacimento sul muro pesarese, ora Begic, ora le compagne, spingono sull'acceleratore, complici distrazioni imperdonabili, come le mancate coperture su pallonetti di non impossibile lettura. Al time-out tecnico il risultato è 8-12, ma con Begic al servizio si va sul meno 6: 8-14. Le calabresi leggono bene gli attacchi pesaresi e quando Nardini (eccellente) mura M'Bra, fissando l'8-17, il set sembra scontato, e così il risultato finale. Bordignon non s'arrende e M'Bra – per niente intimorita dal muro subito – infila una bella diagonale per l'11-17. Di Marino fallisce la battuta, M'Bra realizza un altro Joelle... un gioiello che strappa gli applausi. Bissati da un successivo muro della splendida ragazzina: 13-20. Edina Begic replica con una diagonale prepotente che ribadisce la superiorità calabrese, evidente in tutti i fondamentali. La ragazza nata nella splendida Sarajevo s'annuncia, anzi si conferma, la possibile stella della serie A2, anche quando è pescata in fallo di piede al servizio sul 15-23. Pesaro accorcia (17-23) e Secchi, che non vuole correre rischi, interrompe il gioco, ma le sue ragazze si distraggono su una battuta efficace di Babbi. Donà è murata, ma Begic mette a terra un pallonetto da seconda linea, regalando la prima palla match, annullata da Bordignon, che schiaccia su Bertone, primo e unico cambio di Secchi. Donà non manca la seconda, finisce 20-25 e 0-3. Giusto e meritato.

Soverato e Monza in vetta a punteggio pieno

Gli altri risultati:
Entu Olbia – Delta Informatica Trentino 3 - 0
Parziali: 25-21; 25-22; 25-22 in 89 minuti.
Tabellino: Olbia: Brussa 20, Valpiani 3, Correa, Gili 2, Vilcu 12, Fezzi ne, Giuliani 5, Rebora 7, Camarda 6, Degortes (L), N.e. Caboni e Ghiani. Trento: Marchioron 17, Guatelli 11, Michieletto 4, Martinelli 4, Bogatec, Demichelis 2, Repice 3, Antonucci, Bortoli, Zardo (L). N.e. Segura.
Volley 2002 Forlì – Fenera Chieri 3 - 0
Parziali: 25-23; 25-16; 25-14 in 74 minuti.
Tabellino: Forlì Smirnova 14, Ventura, Balboni 3, Strobbe 9, Saccomani 8, Aguero 17, Assirelli 8, Ferrara (L). N.e. Ceron, Bonciani, Guasti e Gibertini. Chieri: Mezzi 3, Soriani, Agostinetto 12, De Goes Araujo 5, Serena 6, Salvi 10, Migliorin 1, Moretto, Vingaretti, Agostino (L). N.e. Torrese, Sandrone, Curiazio e Prelato.
Kioto Caserta – Saugella Team Monza 0 - 3
Parziali: 24-26; 20-25; 17-25 in 79 minuti.
Tabellino: Caserta: Casillo 5, Percan 17, Harelik 12, Gabbiadini 11, Facchinetti, Porzio, Torchia 6, De Lellis, Paioletti (L), Barone. Monza: Dall'Igna, Devetag F. 11, Candi 10, Dekany 9, Mazzaro, Zago 16, Bezarevic 8, Lussana (L). N.e. Rimoldi e Visintini.
Omia Cisterna – Beng Rovigo 3 - 0
Parziali: 26-24 ; 25-21; 26-24 in 88 minuti.
Tabellino: Cisterna: Moreno Pino 18, De Arcangelis 4, Barboni 11, Noschese, Bertaiola 7, Muri 2, Talamazzi 12, Zampedri (L).- N.e. Cerasti e Neri. Rovigo: Bacciottini 2, Furlan 7, Poggi 1, Polak 8, Scapati, Tomsia 8, Grigolo 13, Lisandri 3, Vallicelli, Fiori (L). N.e. Tangini e Norgini.
Lardini Filottrano – Clendy Aversa 3 - 1
Parziali: 25-17; 25-22; 25-23 in 118 minuti.
Tabellino: Filottrano: Agrifoglio 3, Kiosi 28, Cavestro 2, Rita 5, Cogliandro 17, Moneta 12, Coppi 8, Feliziani (L).N.e. Barzetti, Stincone, Giuliodori, Villani, Pizzichini e Pirro. Aversa: Salamone, Drozina 1, Lukovic 22, Modena, Astarita 9, Manfredini 15, Tasca 8, Neriotti 7, Bresciani (L). N.e. Focosi e Devetag S..
Golem Software Palmi – Lilliput Settimo Torinese 3 - 1
Parziali: 23-25; 25-10; 25-21; 26-24 in 110 minuti.
Tabellino: Palmi: Rueda Cotito 10, Petkova 3, Aricò 11, Moncada 1, Guidi 6,Moretti 3, Quiligotti (L).N.e. La Rosa, Tomaselli, Speranza, Bortolot e Barbagallo. Settimo Torinese .
La classifica:
Monza e Soverato 6
Forlì 5
Olbia 4
PESARO, Rovigo, Chieri 3, Cisterna, Filottrano e Palmi 3
Aversa 2
Settimo Torinese 1
Trento e Caserta 0
Il prossimo turno (domenica 1 novembre, ore 18)
Fenera Chieri – MYCICERO PESARO
Kioto Caserta – Volley 2002 Forlì
Saugella Team Monza – Omia Cisterna
Clendy Aversa – Delta Informatica Trentino
Beng Rovigo – Golem Software Palmi
Volley Soverato – Lardini Filottrano

Lilliput Settimo Torinese – Entu Olbia