domenica 31 maggio 2015

PLAYOFF DI B1, CHIERI E SAN LAZZARO VANNO A GARA 3

@LucianoMurgia
Alla Coveme San Lazzaro non riesce il volpo del ko e per conoscere l'ultima squadra protagonista dei playoff per la promozione in serie A sarà necessario attendere mercoledì sera, quando Fenera Chieri e Coveme giocheranno la terza decisiva partita, che si disputerà in Piemonte, alle ore 20,30.
La Coveme San Lazzaro, terza classificata nel girone B, era riuscita a sorprendere Chieri in gara 1, espugnando (1-3) il palazzetto dello sport piemontese. Stasera, la Fenera ha ribaltato il pronostico, vincendo a sua volta in trasferta. 0-3 il risultato finale, con i seguenti parziali: 21-25; 16-25; 23-25.
La vincente della sfida se la vedrà con la Domovip Porcia. Gara 1 è in programma domenica 7 giugno, alle ore 18, in Friuli.

Per quanto riguarda la quarta fase di playoff tra squadre dei gironi C e B, saranno Cisterna e Palmi ad andare alla conquista del pass per la serie A2. Gara 1 sabato 6 giugno, alle ore 18, nella palestra dei campus dei licei Ramadù, campo di gioco dell'Omia Volley 88 Cisterna, che avrà il vantaggio del fattore campo. Ritorno, mercoledì 10 giugno, alle ore 19,30, in Calabria.

DUE SCONFITTE IN BRASILE, A PESARO ARRIVA UNA SERBIA ARRABBIATA


@LucianoMurgia
Italia a punteggio pieno (6), Brasile staccato di una lunghezza (5), Serbia con un solo punto, Australia all'asciutto.
E' la sintesi della prima giornata della World League 2015 che venerdì vivrà nell'Adriatic Arena di Pesaro un evento molto atteso: la sfida tra gli azzurri di Berruto e i “plavi” di Nikola Grbic. Che poi “plavi” non saranno perché – se l'Italia giocherà con i colori tradizionali – i serbi dovrebbero vestirsi di “bijeli”, bianco.
Dunque, la Serbia, che aveva messo alla frusta i verdeoro in gara 1, perdendo solo al tie-break, torna in Europa dalla trasferta brasiliana con un solo punto. In gara 2, conferma del Brasile:
BRASILE – SERBIA 3-1
Brasile: Wallace 19 (15/28; 2 bv; 2 muri), Riad 16 (9/11; 3 bv; 4 muri), Lucarelli 9 (9/34), Isac 5 (4/8; 1 muro), Evandro 1 (½), Sérgio (L), Felipe (L), William, Raphael, Luiz Felipe. N.e.: Eder, Lucas Saatkamp e Lucas Eduardo. All. Roberley Leonaldo.
Serbia: Kovacevic 17 (14/33; 1 bv; 2 muri), Ivovic 15 (13/25; 2 bv), Lisinac 13 (9/18; 1 bv; 3 muri), Podrascanin 8 (6/11; 1bv; 1 muro), Atanasijevic 4 (4/13), Starovic 4 (3/10; 1 bv), Brdjovic 3 (½; 32 muri), Jovovic, Cupkovic, Majstorovic (L), Rosic (L). N.e. Stankovic, Katic e Okolic. All. Nikola Grbic.
Parziali: 25-18; 25-20; 19-25; 25-22.
Statistiche di squadra: Brasile: battute vincenti 5; attacchi 43/103; muri 7; errori 21. Serbia: battute vincenti 6; attacchi 50/114; muri 8; errori 39.
Atanasjevic supera il muro brasiliano (Foto Fivb)
Abbiamo avuto un approccio sbagliato alla partita – ha commentato il grande campione serbo, oggi sulla panchina della Nazionale del suo paese dopo avere guidato la Sir Perugia nell'ultimo campionato italiano -. Si è giocato bene solo nel terzo set. Ora dobbiamo migliorare fisicamente, tecnicamente e mentalmente nelle prossime partite”. La prima è a Pesaro, venerdì 5 giugno alle ore 20,40 sul taraflex che sarà allestito nell'Adriatic Arena.
L'Italia, arrivata a Roma dopo un lungo volo proveniente dall'Australia, si raduna a Pesaro: l'appuntamento per i reduci dalla trasferta agli antipodi è alle ore 23 di martedì, nell'hotel Cruiser.
Purtroppo, nessun tecnico o giocatore azzurro potrà partecipare all'incontro in programma giovedì sera, organizzato dal Panathlon Club Pesaro. Una serata dedicata alla pallavolo italiana, presente il presidente federale Magri, ma anche alla stagione bellissima del Volley Pesaro.

CAMPIONESSE DI PALLAVOLO E DI ELEGANZA

@LucianoMurgia
Campionesse d'eleganza. Non solo di pallavolo. Le ragazze del Volley Pesaro hanno riscosso – una volta di più – grande successo, non solo sul campo di gioco. Anche per merito di Cucò Costumi, una nuova realtà imprenditoriale di cui ci siamo occupati lo scorso aprile raccontando di un'interessante sinergia con il Volley Pesaro.
Francesca Babbi indossa l'abito firmato Cucò
Giovedì sera, prima alla cerimonia in Comune, poi alla cena al Club nautico, da Alceo, le ragazze si sono presentate in abito da sera. Alcune indossavano quelli realizzati da Cucò Costumi, l'azienda d'abbigliamento fondata da Marines Mascarello e Pietro Olivieri, il cui punto vendita, con produzione a vista, è ubicato in Via Morselli, dove un tempo erano di casa le sorelle Lugli e la nota boutique d'abbigliamento uomo e donna.
Lasciando il Palazzo del Comune, in Piazza del Polo, camminando in Via Rossini, le ragazze sono state fermate più volte per una fotografia. Come non notarle... alte, belle, eleganti.
A cena, con vista sul porto canale, grandi applausi e tanti complimenti per tutte.
Noi vi proponiamo Francesca Babbi, che indossa un abito davvero elegante firmato da Marines, da Cucò Costumi, che “ha realizzato anche i pantaloncini per le giocatrici di beach volley che si esibiscono al Maracanà di Viale Trieste”, racconta Pietro, che sabato scorso è andato a Cisterna, con il pullman dei tifosi, a sostenere le ragazze di Matteo Bertini.
“Non le conoscevo, ora mi piacciono tanto e noi ci siamo innamorati del Volley Pesaro”. Un affetto ricambiato, se è vero, come è vero, che le ragazze hanno una particolare predilezione per le “creature” di Marines.
E chissà che un'idea che era nata tra la società e la Cucò non diventi presto realtà, in un ambiente molto suggestivo del centro storico cittadino, in un angolo di Pesaro poco conosciuto, ma di una bellezza unica. Che potrebbe fare il pari con la stagione sportiva del Volley Pesaro e con la crescita, locale, nazionale e internazionale di Cucò Costumi.

sabato 30 maggio 2015

VOLLEY B1, TORINO FA COMPAGNIA A PESARO IN SERIE A2. FIRENZE ELIMINATA DA PALMI

@LucianoMurgia
Dopo il Volley Pesaro, anche la Lilliput Torino approda in serie A2, che adesso attende di conoscere le ultime due squadre che saliranno dalla B1 al campionato superiore.
Presi dai festeggiamenti per la promozione della squadra pesarese, avevamo colpevolmente dimenticato che erano in corso i playoff che stasera hanno designato la seconda squadra promossa.
Infatti, se le ragazze di Bertini hanno chiuso i conti con l'Omia Volley 88 Cisterna in due sole partite, la sfida tra le due capoliste dei gironi A e B - Lilliput Torino e Domovip Porcia - è andata a gara 3.
In gara 1, vittoria piemontese 3-1; in gara 2, successo friulano 3-0; stasera è finita 3-0 (25-22; 25-19; 25-22).
Niente da fare, invece, per la seconda classificata del girone C, Firenze, superata in due sole partite dalle calabresi di Palmi che ora disputeranno la quarta fase, contro l'Omia Volley 88 Cisterna, in palio la promozione. Per la squadra di Droghei, l'avversaria più pericolosa è sicuramente Stefania Okaka.
Deborah Liguori e Diomede dovranno lavorare tanto a muro contro Stefania Osaka
E' stata una sfida incredibile, come raccontano i due risultati: Palmi, che aveva espugnato Firenze in gara 1, con il punteggio di 2-3 (16-25; 21-25; 26-24; 25-23; 12-15), si è ripetuto in casa: 3-2 (25-27; 25-21; 25-20; 25-27; 15-12).
L'altra partita della terza fase, è tra Fenera Chieri e Coveme San Lazzaro di Savena. In gara 1, le felsinee hanno espugnato Chieri con il punteggio di 1-3 (24-26; 25-22; 22-25; 21-25). Gara 2 in programma domenica 31 maggio, ore 18, in Emilia.
La vincente sfiderà Porcia, perdente del playoff a promozione diretta, con il vantaggio del fattore campo.





ITALIA, VITTORIA BIS CON L'AUSTRALIA, MARTEDI' RADUNO A PESARO

Gli azzurri di Berruto saranno all'hotel Cruiser
L'Italia festeggia la doppia vittoria sull'Australia (Foto Fivb)

@LucianoMurgia
AUSTRALIA – ITALIA 1 -3
Australia: Guymer 2 (2/5), Roberts, Sanderson 14 (11/22; 1 bv), Passier 2 (2/5), Edgar 28 (26/53; 1 bv; 1 muro), Peacock (0/3), Borgeaud ne, Perry (L), Mote 9 (7/14; 2 muri), Walker 7 (5/16; 1 bv; 1 muro), Sukochev, Douglas – Powell ne, Williams, Hodges ne. All. Santilli.
Italia: Mengozzi ne, Vettori 15 (12/29; 1 bv; 2 muri), Giannelli 3 (1/1; 1 bv; 1 muro), Lanza 11 (11/28), Randazzo 16 (15/20; 1 muro), Travica 1 (1/3), Antonov 1 (1 bv), Giovi ne, Sabbi 3 (3/6), Anzani 8 (6/9; 2 muri), Colaci (L), Bossi ne, Botto ne, Alletti 10 (9/14; 1 bv). All. Berruto.
Arbitri: Shaaban (Egitto) e Al Naama (Quatar).
Parziali: 20-25; 21-25; 25-23; 23-25 in 116 minuti.
Statistiche di squadra: Australia: battute sbagliate 15, vincenti 3; muri fatti 6; attacchi 52/117; errori 30. Italia: battute sbagliate 19, vincenti 4; attacchi 58/110; muri fatti 6, errori 27.
L’Italia vince anche la seconda partita della prima giornata. L’Australia s’arrende alla solidità degli azzurri, sempre pronti a sfruttare la propensione agli errori della squadra allenata da Santilli.
Primo set: gli errori australiani spingono i ragazzi di Berruto sull’11-16. L’Italia, che rispetto a gara 1 ha in sestetto Randazzo e Vettori al posto di Antonov e Sabbi, non si concede distrazioni e chiude facilmente 20-25.
Secondo set: l’Italia guadagna tre lunghezze di vantaggio al secondo time-out tecnico. Edgar attacca tanto e sbaglia altrettanto. I suoi errori lanciano l’Italia sul 2 a 0.
Terzo set: forse il vantaggio acquisito così facilmente induce gli azzurri a credere che sia tutto facile. Non è così. Una grande battuta di Walker impatta il risultato a quota 6. Poi i canguri se ne vanno (12-8), spinta da Edgar. Berruto chiama in campo Giannelli e l’Italia va a meno 1 (15-14) e raggiunge la parità a 18 (battuta del regista trentino). L’equilibrio resiste fino a quota 23, ma prima Sanderson, poi il servizio di Mote fissano il 25-23 e per gli azzurri è tutto da rifare.
Quarto set: ora l’Italia deve lottare per evitare il tie-break. Solo che gli australiani ci credono, giustamente, e non concedono break importanti fino al 14-16. Un’invasione regala il 16-19. Un servizio di Antonov giudicato lungo è cambiato dal videochallenge azzurro: 18-21. Ma un murone di Sanderson fa esplodere il palasport di Adelaide: 22 pari. Sabbi mette a terra un attacco fondamentale, Edgar attacca fuori. In qualche maniera l’Italia vince ancora ed è festa per i nostri connazionali presenti.
Randazzo e Giannelli, grandi protagonisti (Foto Fivb)
La doppia vittoria. Con i 6 punti in classifica, è un risultato sorprendente per noi. Siamo davvero contenti per questa nuova Nazionale perché non era facile rimanere concentrati su due partite così vicine. Abbiamo vinto, e siamo soddisfatti, ma lo siamo soprattutto perché stiamo crescendo” ha commentato Dragan Travica.
Ha aggiunto il dt Berruto: “Siamo venuti in Australia con una squadra molto giovane, tanto che molti giocatori hanno indossato la divisa della Nazionale per la prima volta. E’ stato importante avere vinto entrambe le partite. Sono molto contento di Simone Giannelli, ha solo 19 anni, ma sta vivendo un momento magico (ha vinto, da protagonista, lo scudetto; ndr) e ha un talento purissimo”.
La comitiva azzurra lascia l’Australia già oggi. L’arrivo a Roma è previsto intorno alle ore 13,30 di domenica. Un lunedì libero, poi – martedì - raduno a Pesaro, dove la Nazionale si ritroverà all’hotel Cruiser.

Il Panathlon dedica la serata di giovedì alla grande pallavolo

Giovedì 4, grande serata del Panathlon Club dedicata alla pallavolo, alla Nazionale che il giorno dopo affronterà la Serbia, ma anche alla straordinaria stagione del Volley Pesaro.







venerdì 29 maggio 2015

ARRIVA TRAVICA, I SOGNI S'AVVERANO


La presidente dei tifosi pesaresi in fremente attesa: Dragan è il suo idolo
Dragan in battuta durante Australia-Italia (Foto Fivb)

di Giada Biagioli
Terminati tutti i campionati - o quasi - e conclusi i festeggiamenti per la promozione di Volley Pesaro in A2, come ogni anno arriva l’estate, e si sa, estate è da sempre sinonimo di Nazionale.
Inizia una nuova stagione per i ragazzi di Berruto e per le ragazze di Bonitta, i primi hanno debuttato oggi ad Adelaide in World League contro l’Australia, mentre la giovanissima Italvolley femminile è impegnata nel Torneo di Montreux.
L’appuntamento imperdibile per la città di Pesaro è però fissato per il 5 giugno, giorno in cui la Nazionale maschile affronterà la Serbia. 
La città di Rossini riabbraccia dopo diversi anni la Nazionale di pallavolo e personalmente non vedo l’ora. La mia passione per il volley nasce e cresce con il volley femminile, ma negli anni ho imparato a conoscere e ad apprezzare anche la pallavolo maschile.
La “mia squadra” nella sponda dei ragazzi è da sempre la Lube Banca Marche Macerata e l’idolo, fin dai tempi in cui giocava nell’Acqua Paradiso Monza, Dragan Travica.
Purtroppo fino ad ora ho potuto assistere ad una sola partita di volley maschile: tra l’altro il mio “battesimo” è abbastanza recente, Lube-Trento dell’anno passato. 
Dragan, all’epoca, aveva appena lasciato le Marche per accasarsi al Belgorie, dove proprio quell'anno conquistò la Champions League.
Di Dragan ho sempre ammirato ed apprezzato la grinta, la voglia di emergere, la voglia di non mollare mai. Dragan è uno di quelli che ci mette sempre la faccia, un combattente. Doti a mio avviso fondamentali per andare lontano.
Secondo me, non è un caso, che dopo alcuni anni in ombra la Nazionale sia tornata a brillare proprio con lui titolare. La medaglia più preziosa manca ancora da troppo tempo, però Dragan e gli altri azzurri, dal 2011, hanno dato inizio assieme a Mauro Berrutto ad un nuovo ciclo.
A Mauro va attribuito il grande merito di aver fatto innamorare, o forse ri-innamorare una Nazione della propria Nazionale. L’Italvolley in questi anni è diventata l’Italia di tutti.
Il 5 giugno, potrò finalmente sfoggiare la maglia di Dragan che il mio caro amico Luciano mi regalò un anno fa, tramite Piero Benelli, il medico della Nazionale.
E soprattutto il 5 giugno potrò vedere per la prima “il Drago”, che da tanti anni sostengo da lontano. Per una come me, che crede abbastanza nel destino, immaginarmi Travica a Pesaro - ovvero a casa mia, dove la mia passione è nata - con la Nazionale e per di più Capitano è l’apoteosi. 
Spero tantissimo di riuscire ad incontrarlo, magari poter scambiare qualche parola con lui e fare una foto. Una foto che possa testimoniare che i sogni si avverano! 
Io da sempre #stocondragan, non solo quando le cose vanno bene, ma sempre. Sono fatta così.
Ho fatto mia una frase che mi ricorda tanto questo Campione, “i se sono le scusanti dei perdenti, si diventa grandi ‘nonostante". Mai un fallimento, sempre una lezione.
A prestissimo Drago,


ITALIA, IN ATTESA DI PESARO, BUONA LA PRIMA DI WORLD LEAGUE

Gli azzurri vincono in Australia con una grande prova di Simone Anzani, il ragazzo di Martina Bordignon

@LucianoMurgia
AUSTRALIA – ITALIA 1-3
Australia: Guymer 3 (3/6), Roberts 1 (1/2), Sanderson 16 (15/27; 1 bv), Passier 7 (1/5; 1 bv; 5 muri), Edgar 20 (19/44; 1 bv), Peacock 3 (3 muri), Borgeaud ne, Perry (L), Mote 2 (1/1; 1 muro), Walker 9 (5/8; 3 bv; 1 muro), Sukochev 2 (1 bv; 1 muro), Douglas – Powell 2 (2/8), Williams 2 (¼; 1bv), Hodges ne. All. Santilli.
Italia: Mengozzi 1 (1 muro), Vettori, Giannelli, Lanza 18 (14/28; 3 bv; 1 muro), Randazzo ne, Travica 5 (0/1; 1 bv; 4 muri), Antonov 11 (7/18; 3 bv; 1 muro), Giovi ne, Sabbi 13 (10/22; 1 bv; 2 muri), Anzani 11 (7/12; 4 muri), Colaci (L), Bossi (0/1), Botto, Alletti 8 (6/8; 2 muri). All. Berruto.
Arbitri: Shaaban (Egitto) e Al Naama (Quatar).
Parziali: 19-25; 25-22; 21-25; 20-25 in 108 minuti.
Statistiche di squadra: Australia: battute sbagliate 22, vincenti 8; muri fatti 11; attacchi 48/errori 31. Italia: battute sbagliate 11, vincenti 8; attacchi 44/89; muri fatti 14, errori 18.
L'Italia: il dottor Benelli è il primo a destra accosciato (Foto Fivb)
Esordio vincente per la Nazionale italiana impegnata nella 26^ World League. La squadra di Berruto ha vinto la prima partita, ospite dell'Australia, ad Adelaide, dove si è giocato davanti a un grande pubblico che comprendeva molti italiani emigrati in quel magnifico Paese. Niente ha potuto l'Australia allenata dall'italiano Roberto Santilli, all'esordio con i canguri del volley. A proposito d'esordienti, Mauro Berruto, ct azzurro, ne ha schierati addirittura sei. Nel sestetto iniziale, Alletti e Antonov, in seguito Botto, Bossi, Giannelli e Mengozzi.
Il ct azzurro ha schierato subito Travica in regia, ma ha dato spazio anche Giannelli, il nuovo gioiello della pallavolo italiana, fresco di scudetto con Trento.
Poteva finire anche 3 a 0 per l'Italia, ma l'Australia ha giocato con grande coraggio, approfittando di alcuni cali italiani, in particolare nel secondo set, vinto dagli Aussies dopo che gli azzurri erano avanti 17-20. Recuperi che hanno visto i ragazzi di Santilli protagonisti anche nel terzo set, quando erano passati dal 10-16 al meno 1.
E così anche nel quarto, quando l'Italia era a più 4 (4-8 al primo time-out tecnico. Break australiano e perfetta parità (8-8). Nel momento difficile è spuntato, però, Simone Anzani, che la prossima settimana, a Pesaro, avrà una tifosa speciale: Martina Bordignon, la sua ragazza, protagonista della trionfale stagione del Volley Pesaro. Mentre le altre compagne sono tornate a casa dopo la festa di giovedì, Martina si è fermata a Pesaro per vedere Italia-Serbia in programma il 5 giugno.
Simone Anzani (Foto Fivb)
Dunque, quando l'Australia ha provato a riaprire la partita, Simone Anzani, centrale comasco di 23 anni in forza alla Calzedonia Verona, ha chiuso la porta in faccia realizzando l'8 a 11, vincendo un uno contro uno a rete. Poi ha segnato l'8-12 con un grande muro e ha proseguito con un primo tempo fantastico. Quindi ancora muri, per un break personale di 5 punti nel 7 a 0 italiano che ha dato una possibile svolta alla gara. Possibile, ma non sicura, perché l'Australia, grazie al servizio di Sanderson, è tornata a meno 2 (18-20), dopo essere andata sotto i 7 lunghezze (9-16). Un muro italiano e una battuta sbagliata australiana hanno chiuso la gara, che si replica sabato mattina, con diretta su Rai Sport Uno dalle ore 8,30.
In merito a gara 1, Mauro Berruto l'aha commentata così: E’ stata una partita ruvida con tanti su e giù con una sofferenza delle volte in ricezione, ma sono comunque soddisfatto dell’atteggiamento dei ragazzi e per quello che hanno messo in campo, non era facile, lavoriamo insieme da pochissimo tempo. Ripeto, sono contento dell’atteggiamento e dell’atmosfera che si vive. Ci sarà tempo per giocare meglio a pallavolo, cosa che dovremo comunque fare, ma sono soddisfatto dei presupposti”.
Dragan Travica, prima volta da capitano: E’ una benedizione per la mia carriera questa prima da capitano. Abbiamo iniziato con il piede giusto anche se siamo consapevoli di poter far meglio. Siamo felici di aver vinto. Ci sono stati tanti errori da entrambe le parti, ma per noi era importante vincere e lo abbiamo fatto”.
Infine, Simone Anzani: “E’ iniziata bene, sono molto contento, la nostra è una squadra con molti volti nuovi quindi è normale non avere i meccanismi oliati; alla fine però ci siamo compattati e siamo riusciti a vincere questa gara”.
E se l'Italia pensa a gara 2, a Pesaro si pensa alla terza partita della World League 2015, in programma venerdì 5 giugno all'Adriatic Arena, dove l'Italia ospiterà la Serbia, che stasera gioca in Brasile. Ricordiamo che il medico della nazionale italiana è il dottor Piero Benelli, personaggio storico dello sport e della medicina pesarese.
Info e biglietteria per Italia-Serba in marchevolley.org:
parterre intero 25.00 euro (tesserati 15,00)
tribuna intero 20 (ridotto 10)
gradinata intero 10 (ridotto under 16: 7 euro).



LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO DEL VOLLEY PESARO


@LucianoMurgia
Il giovedì d.p. (dopo la promozione) del Volley Pesaro si è trasformato in una sorta Thanksgiving day, di Festa del Ringraziamento. Reciproco. In verità, il... giovedì era iniziato la sera prima, al Polvere di Cafè, scelto dai Balusch, gli impagabili tifosi, per celebrare la festa, per ringraziare le ragazze, accolte dai sostenitori in maglietta celebrativa, quella realizzata per festeggiare – sul campo di Cisterna – la (ri)conquista della serie A.
Giovedì, tre appuntamenti: prima al PalaSnoopy, poi nella Sala Rossa del Comune, infine al Club Nautico, a cena da Alceo, una volta tanto casa della pallavolo e non del basket.
Al PalaSnoopy il momento più significativo: ad accogliere le dodici magnifiche ragazze, tante bambine in maglietta azzurra. Le bambine, le ragazzine che giocano a pallavolo, hanno salutato la presentazione delle dodici - in stile partita, fatta da Gianfranco Ioele, speaker ufficiale - con ovazioni ricche d'affetto. E con domande che hanno illustrato la passione con cui crescono, sperando continuino a crescere così.
La serata dei Balusch con le ragazze (Foto Danilo Billi)

Domande su come si fa a lavorare durante ogni giorno, tutti i giorni, con l'intensità mostrata da Salvia e compagne, su come si sceglie il capitano, ma anche come si forma un gruppo così unito, così bello da vedere, e perché le ragazze si chiamano “lille” o “lilline”. Già, c'è un perché: tutto merito di Marika Battistelli, che in casa è chiamata “Lilla”. A proposito di Marika, la ragazza della “casa”, come Sofia Spadoni: le è stato chiesto, anzi imposto, di baciare il ragazzo.
Le ragazze al PalaSnoopy
Grandi e piccole giocano insieme
E c'è chi osserva attentamente

Poi il trasferimento in Piazza del Popolo, per un appuntamento rinviato dalle ore 15 alle 19,30. Il sindaco Matteo Ricci e l'assessore Mila Della Dora hanno ringraziato il Volley Pesaro per la stagione incredibile che ha fruttato la promozione in... B1. Un piccolo lapsus dell'assessore, emozionata come e più delle ospiti.
Il Volley Pesaro in Comune

Peggio ha fatto il sindaco Ricci, che ringraziando – giustamente – Barbara e Sorbo, ha affermato: “Siamo contenti di avervi qua. Avete ottenuto un grande risultato. Se lo meritava la città...”.
Domanda: cosa ha fatto la città per meritarlo? Niente, o quasi. Per un anno le ragazze hanno giocato davanti a chi vuole bene davvero alla pallavolo, al Volley Pesaro, alle ragazze. Solo per i playoff si è visto un grande pubblico. Ma l'entrata – non dimentichiamolo – era gratuita. E cosa ha fatto il Comune? Niente. Ci piacerebbe che il sindaco Ricci, al di là delle ovvietà istituzionali, e il Comune ringraziassero tangibilmente il Volley Pesaro sistemando la zona attorno al PalaCampanara, un vero obbrobrio. Visto per iniziare, perché potrebbero dare una mano anche per altro...
A proposito di politici... Tra i tifosi ha riscosso unanime consenso il seguente messaggio: #iostoconMatteo. No Renzi, no Ricci, #MatteoBertini

Dal Comune alla Strada tra i due porti, alla sede del Club Nautico, casa di Alceo, la parte più gustosa della giornata, in un'atmosfera d'allegria, con lacrime finali al momento di salutarsi. Perché è la realtà: da oggi, il gruppo non c'è più, anche se resterà sempre nei cuori dei sinceri appassionati,.
Omaggio finale alle ragazze: il giubbotto che celebra la promozione
In verità, non solo a loro: anche a tecnici, dirigenti e fisioterapisti

E' vero che alcune ragazze resteranno, ma oggi non è il momento di entrare nei dettagli; altre partiranno, per giocare di più, come è giusto sia. La sensazione è che il gruppo che ha (ri)portato Pesaro in serie A sia irripetibile, con l'augurio di essere smentiti presto dalle scelte che faranno, o hanno fatto già, lo staff dirigenziale e quello tecnico.

Le ragazze – elegantissime, muovendosi con la stessa eleganza mostrata in campo pure su tacchi da vertigini – hanno lasciato il Club Nautico dopo la mezzanotte, dopo avere ascoltato l'ultimo discorso dell'anno di Matteo Bertini. Il ringraziamento dell'allenatore ha regalato ulteriori emozioni, altri applausi. Come le parole di Francesca Babbi subito intervenuta. Altrimenti, che Principessa sarebbe se non assecondasse il Re dello spogliatoio?
Le ragazze con chi le ha seguite un'intera stagione

Gli applausi e le emozioni erano iniziate già all'arrivo, quando era stato donato a Barbara Rossi, grandissima artefice della stagione vincente, un mazzo di fuori. Poi, durante la cena, rose bianche a ogni donna presente. E tante fotografie, con Alceo, abituato ai ragazzoni del basket, che non ha voluto perdere l'opportunità di farsi riprendere con tante belle ragazze. E non sono mancati i “selfie”, gli autoritratti, a uno, a due, in tanti, per ricordare una stagione meravigliosa che resterà nei cuori di chi l'ha accompagnata, dal primo all'ultimo giorno.
Alceo con le ragazze e la torta

Grazie ancora, di cuore, a Giancarlo Sorbini per la citazione di Appunti di Sport durante la cerimonia ufficiale in Comune.
Una carriera più che trentennale mi dovrebbe consentire un piccolo bilancio: ho visto tutti i successi della Victoria Libertas, ho salutato quelli della Robur, accontentandomi, per quanto riguarda la pallavolo, delle vittorie in casa. E ho raccontato le imprese degli Angels. La promozione del Volley Pesaro mi ha ricordato il primo scudetto della VL, le stagioni incredibili degli Angels. Emozioni uniche, vissute in compagnia di un gruppo di splendidi tifosi, soprattutto di splendide persone, in campo e fuori. 

mercoledì 27 maggio 2015

IL VOLLEY PESARO PENSA GIA' ALLA SERIE A2

Matteo Bertini tra presente e futuro: iniziati i colloqui con le ragazze protagoniste della promozione

@LucianoMurgia
Tempo di feste, ma anche di futuro. Anzi, il futuro del Volley Pesaro, promosso in serie A2, è già incominciato. Lunghe riunioni al PalaSnoopy, incontri tra i dirigenti e lo staff tecnico, tra l'allenatore e le ragazze.
Così, in attesa di ricevere l'abbraccio dei tifosi, che offrono un aperitivo alla squadra (appuntamento, per chi si è iscritto, alle ore 19,30 al Polvere di Cafè, in Via Fratti 12), il grazie della città (giovedì, ore 15, Sala Rossa della residenza municipale) “per avere portato in alto i valori dello sport e onorato la città di Pesaro” (peccato che il Comune ripaghi a parole, ma non con i fatti... Scusate, ma la lingua continua a battere dove il dente duole, ovvero l'indecente situazione in zona Campanara,) e il saluto della società, le magnifiche dodici hanno avuto un faccia a faccia con Matteo Bertini.
Colloqui iniziati martedì pomeriggio e proseguiti oggi. Altro che riposo, altro che vacanze, altro che stagione finita... A 72 ore dalla vittoria di Cisterna, è aperto il cantiere per il 2015/16.
Siamo già operativi – spiega l'allenatore marottese -. Le ragazze partiranno venerdì e noi abbiamo il piacere di parlare con chi non vive qui. E' meglio faccia a faccia, partendo dalla stagione appena conclusa, anche se, piano piano, iniziamo a pensare alla prossima stagione. Qualche idea l'abbiamo già, maturata durante il campionato. Adesso vogliamo capire cosa pensano di fare le ragazze...”.
Nei fatti, l'unica sotto contratto è Diletta Sestini.
Sì, in virtù della clausola promozione, il rinnovo è automatico...”.
Torniamo a sabato scorso: come va? La voce sembra ritornata... E l'adrenalina, lasciata a Cisterna e durante la festa il viaggio in pullman?
Era l'obiettivo di inizio stagione, un momento che aspettavamo da tempo. Non vedevamo l'ora di giocare i playoff. Li abbiamo giocati e vinti. E quando arrivi al traguardo, scarichi tutto e ti dai ai festeggiamenti...”.
Barbara Rossi ha raccontato che il pullman era diventato una... discoteca.
C'era tantissima allegria e finché le ragazze hanno avuto un po' di benzina la festa è stata grande, poi sono crollate, vinte dalla stanchezza. E' stato un momento molto carino, perché dopo la mezzanotte si è festeggiato il compleanno di Gigi Portavia. Così, la festa è diventata doppia...”.
A proposito: le ragazze sono state molto carine con lui, che non aveva viaggiato con voi da Pesaro a Cisterna.
L'applauso che ha accolto il suo arrivo in palestra è stato fantastico. Avevo i brividi già da quel momento. Voi sapete che io sono molto legato a Gigi e quando vedo queste dimostrazioni d'affetto, provo grande felicità. Lui era molto emozionato per l'applauso, per l'abbraccio ricevuto dalle ragazze che gli sono andate incontro...”.

"Un grandissimo gruppo, una stagione straordinaria"

Semmai ce ne fosse stato bisogno, la scena ha confermato che gruppo straordinario avete allestito la scorsa estate.
Dimostra che tutto ciò che si è detto sul Volley Pesaro era verità. Un grandissimo gruppo affezionato a noi allenatori. Non è sempre facile avere un rapporto così. Secondo me, le ragazze hanno apprezzato la nostra sincerità, l'esserci messi a loro completa disposizione, su tutto. Inoltre, Gigi è una persona speciale, buona, sempre sorridente, con la battuta facile. Lavora con grande passione, ha stretto un rapporto bellissimo con le ragazze, sempre in un clima di massimo rispetto reciproco. Ha meritato tutti questi riconoscimenti. Non solo quelli di sabato, in verità. Anche i giorni precedenti, quando aveva informato che non sarebbe partito con noi perché impegnato in una partita delle sue under, le ragazze avevano espresso il loro dispiacere, perché Gigi rappresenta una presenza importante”.
Una stagione incredibile, ma la città – lo scrivo con amarezza – è sembrata accorgersi del Volley Pesaro solo per i playoff. Non a caso, Giancarlo Sorbini ha commentato: “E' incredibile, ma per fare parlare di noi abbiamo dovuto vincere 26 partite su 28”.
E' stata una stagione straordinaria, sotto tutti i punti di vista. In palestra, come ha potuto verificare venendoci a trovare spesso, c'era tanta serenità, grande voglia di lavorare al massimo, sempre. Una situazione ideale per raggiungere gli obiettivi di inizio stagione, coronata dalla dalla promozione. Una stagione difficile da ripetere, ma adesso è il momento di godercela. Siamo contenti si parli di noi, del fatto che Pesaro abbia risposto in maniera eccellente per gara 1 dei playoff, quando si è visto spettacolo anche sulle tribune. Erano anni che non accadeva...”. Non vogliamo attenuare l'entusiasmo, per carità, ma non dimentichiamo che l'entrata era gratuita.
Siamo al settimo cielo – prosegue Bertini -, convinti che a Pesaro c'è posto anche per la pallavolo”.

"Lo confesso, prima dei playoff avevo qualche timore, ma la squadra mi ha smentito clamorosamente"

In questi giorni di festa, mi hanno colpito molto due frasi, che poi hanno stesso significato. La prima è di Barbara Rossi, vostra co-presidente, la seconda di Giada Biagioli, presidente dei Balusch, i fantastici tifosi del Volley Pesaro. Barbara dopo avere visto i volti delle ragazze alla prima partita, nella trasferta di San Giustino, Giada addirittura dopo il primo allenamento: entrambe erano convinte che sarebbe stata una grande stagione. Lei quando lo ha pensato?
Dopo tanti piccoli segnali. Sicuramente le prime amichevoli, quando abbiamo superato squadre di categoria superiore (Filottrano, Forlì, Urbino), hanno dimostrato che se la nostra squadra si fosse espressa ai massimi livelli, avrebbe fatto la differenza. Che si poteva vincere la stagione ho incominciato a pensarlo quando abbiamo vinto tutti i confronti diretti, dimostrando che se davamo il massimo nessuno ci stava dietro. Poi, preso tanto vantaggio, abbiamo gestito le risorse, accusando un calo mentale. Credo sia normale, pensando ai playoff, non essere concentrate al massimo nella partita della settimana. Sinceramente, però, in quei momenti ho avuto il timore che non ci fosse la concentrazione necessaria per vincere i playoff. La mia squadra mi ha smentito clamorosamente. Gara 1 è stata uno spettacolo e ha spazzato via ogni dubbio. Le ragazze l'hanno giocata come fosse la partita della vita...”.
Attenzione: il Volley Pesaro ha vinto 26 gare su 28, dominando stagione regolare e playoff, ma non è stato facile.
Quando vinci, mostrando una grande qualità di gioco, sembra che tutto sia scontato. Non è così. E' stato fondamentale l'atteggiamento messo in allenamento, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. E' questo il segreto della nostra stagione. Ovviamente con la qualità delle ragazze...”.

"Prima di Cisterna ho consegnato il programma d'allenamento per l'eventuale gara 3: mi hanno risposto che sarebbero state libere"


A proposito di atteggiamento: quello di Francesca Babbi è stato incredibile. Quando le ho raccontato che alcuni amici mi prendevano in giro perché avevo smesso di seguire il basket di serie A1 per occuparmi quasi esclusivamente del Volley Pesaro, in serie B1, mi ha risposto così: “Dal 23 maggio seguirai la pallavolo di serie A2”. Era certa che avreste chiuso in due partite. Non era supponenza, presunzione, ma assoluta convinzione dei vostri mezzi. Per abitudine, soprattutto per rispetto, prima della partita non vado mai a salutare le ragazze. Credo che ognuno debba stare al proprio posto. A Cisterna, è stata Francesca a salutarmi mentre preparavo il computer per la diretta web. Uno sguardo a confermarmi che avrebbe vinto il Volley Pesaro. Non a caso, è stata lei che ha chiuso la stagione.
Francesca è così... Vi racconto una curiosità: per gioco, ma anche per non lasciare niente al caso, prima di partire per Cisterna ho consegnato il programma di lavoro della settimana successiva, come se ci fosse gara 3. La risposta delle ragazze, il giorno dopo, è stata unanime: “La prossima settimana niente allenamenti, saranno giorni liberi”. Erano sicure di vincere, volevano vincere. Una convinzione dimostrata dall'inizio dell'anno. Ci tenevano tantissimo a conquistare la promozione, a riportare Pesaro in serie A. Il merito va soprattutto a loro: hanno inquadrato l'obiettivo, e lo hanno centrato. Avere un gruppo così, che supera insieme anche i momenti difficili, che non sono mancati, anche se vincere 26 partite su 28 fa apparire tutto facile, è semplicemente impagabile”.

"Pesaro è una piazza ambita, la società è seria, puntale e ha passioneEcco perché tante ragazze vorrebbero giocare qui"

Mi risulta che diverse giocatrici, che pure la scorsa stagione erano in serie A, si stanno proponendo. Del resto, se lo fanno – come ha raccontato Sorbini – ragazze che verrebbero a lavorare gratis in società, significa che Pesaro gode di stima, rispetto, ammirazione...
Pesaro è una piazza ambita, avendo dimostrato, negli anni, serietà, puntualità, passione in tutto quello che fa. Qui si vive la pallavolo serenamente, con poche pressioni. E' vero che avevamo l'obiettivo di vincere e di andare in A2, ma non c'è stato bisogno di alcuna riunione tra squadra e società, perché le cose andavano bene, molto bene...”.
Salvo quando avete fatto uno scherzo che ha rischiato di causare un infarto a Barbara... E' accaduto,durante un allenamento, quando le ragazze hanno iniziato a litigare e lei, presente la co-presidente, la ha mandate nello spogliatoio. A conferma che lavoravate duro, ma sapevate anche scherzare.
Ogni tanto ci divertivamo anche noi. L'episodio dimostra la fiducia che c'è stra società e squadra, tra ragazze e staff, tra allenatori e dirigenti. E' stato un anno speciale. L'hanno percepito in tanti. Forse è per questo che tante ragazze vorrebbero giocare con noi”.
Ci anticipi la serie A2: quante straniere si possono tesserare?
Due”. Certo che, dipendesse da noi, non ne giocherebbe una. Come si fa a cambiare le dodici magnifiche ragazze che hanno riportato Pesaro in serie A? Poi succederà il contrario, ma intanto lasciateci credere che resteranno tutte.

Due giovani convocate a uno stage nel centro federale

E lasciateci applaudire due giovani, Elena Boccarossa e Nicole Bordoni, convocate nel Centro Pavesi Fipav, agli ordini di Marco Mencarelli, per uno stage di allenamento: “Questa convocazione ci riempie di orgoglio e soddisfazione – commenta Barbara Rossi –: per le ragazze la possibilità di confrontarsi con atlete di assoluto livello. Un’esperienza credo indimenticabile”.








martedì 26 maggio 2015

L'ITALIA S'ARRENDE ALLA GERMANIA DI PEDULLA'

@LucianoMurgia
La Germania di Luciano Pedullà ha sconfitto (3-1) l'Italia di Marco Bonitta nella prima giornata del gruppo B del Torneo di Montreux, in Svizzera.
Questi i parziali: 25-20; 25-15; 21-25; 25-23.
Germania: Weihenmaier 15 (8/17; 4 bv; 3 muri), Geerties 14 (10/28; 4 bv), Lippmann 10 (9/22; 1 muro), Silge 7 (3/7; 2 bv; 2 muri), Brandt 6 (3/5; 1 bv; 2 muri). Schoelzel 2 (2/2), Hippe 1 (1/7), Apitz 1 (1 muro), Durr (L), hanke, Doerendahl. N.e. Poll.
Arbitri: Pashkevich (Russia) e Grieder (Svizzera).
Italia: Sorokaite 16 (12/33; 1 bv; 3 muri), Calloni 10 (8/12; 2 muri), Folie 8 (3/9; 1 bv; 4 muri), Sylla 8 (5/11; 3 muri), Loda 5 (3/10; 1 bv; 1 muro), Guerra 5 (2/13; 1 bv; 2 muri), Egonu 5 (4/9; 1 muro), Malinov 4 (2/6; 1 bv; 1 muro), Camera, Perinelli (0/1), Spirito (L). N.e. Parrocchiale, Melandri, Pisani.
Sotto di 2 set, la squadra di Bonitta è andata a un passo dal tie-break, ma Sylla, dopo avete annullato il primo match-point con uno splendido attacco,ha gettato al vento l'opportunità servendo in... curva. Prossimo appuntamento con le azzurre, giovedì 28, alle ore 21, contro la Turchia.
Nel gruppo A, la Cina ha superato la Repubblica Dominicana 3-1.
Le partite del classico appuntamento svizzero sono trasmesse da laola1.tv


lunedì 25 maggio 2015

SUPERATA QUOTA 50.000, GRAZIE AL VOLLEY PESARO E A TUTTI VOI

Grazie, di cuore, a tutti voi. Nel corso della notte, Appunti di Sport ha superato le 50.000 visualizzazioni. Mai avrei creduto di raggiungere tale quota in pochi mesi. Credevo che la mia iniziativa - nata lo scorso 21 gennaio con l'idea di seguire alcuni  sport, in particolare la pallavolo, con grande attenzione al Volley Pesaro e dare ulteriore visibilità a una magnifica realtà - sarebbe rimasta una nicchia. Non è così. Il merito va, prima di tutto, alle magnifiche ragazze, all'allenatore Matteo Bertini, alla società dei presidenti Barbara Rossi e Giancarlo Sorbini, a tutti i collaboratori, alla straordinaria stagione culminata nella promozione in serie A2.
Grazie, di cuore!
Luciano Murgia

GIANCARLO SORBINI: "IN SERIE A2 A MODO NOSTRO"

Sorbo con Matteo Bertini abbracciato da Barbara Rossi (pagina Facebook Volley Pesaro)
Il presidente del Volley Pesaro racconta il sabato infinito, toglie i sassolini dedica la promozione "a chi è stato con noi dalla prima ora"

@LucianoMurgia
Maggio è tempo di verdetti per tutte le categorie del #volleyrosa. Volley Pesaro batte in trasferta Omia Volley ed è la prima formazione promossa in A2! Congratulazioni alla formazione di patron #Sorbini”. Congratulazioni firmate Lega Pallavolo Serie A Femminile, di cui il Volley Pesaro torna a fare parte a pieno diritto.
Eccolo, allora, il patron, ospite di appuntidisport, che racconta come ha vissuto un indimenticabile sabato 23 maggio... A pensarci bene, se la promozione fosse arrivata 24 ore dopo, ci sarebbe stato da proporre un’altra musica epica, patriottica, tipo la Canzone del Piave composta dal maestro Gaeta.
Per carità, basta guerre, basta morti, basta armi, meglio La guerra di Piero, del grande poeta Fabrizio De André. Inciso: mercoledì e giovedì, l’Uci Cinemas in zona Adriatic Arena proporrà un film dedicato all’ultimo concerto dell’indimenticabile cantautore genovese.
Scusate il salto dal palasport al cinema, torniamo a Giancarlo Sorbini, al suo sabato a casa, come sempre, che però prevedeva un importante appuntamento: l’assemblea annuale di Banca di Pesaro...
Come sapete, non voglio conoscere il risultato parziale, altrimenti vado in confusione da ansia. Aspetto il finale. Sabato ho messo in agitazione mezza banca, perché l’assemblea è finita intorno alle 20. Poi siamo andati a cena. I commensali vedevano che ero alle prese con il... telefono. Ero decisamente in ansia, molto teso, come già in gara 1. Al contrario, vedevo Barbara più tranquilla... Forse esagero... Più che tranquilla, consapevole del valore della nostra squadra. Io aspettavo... ma ogni mezz’ora in più significava che si giocava un altro set...”.
Tenendo presente che il quarto parziale, complice l’infortunio di Deborah Liguori (che per fortuna sta bene, erano solo crampi), è durato un’infinità, possiamo comprendere come Sorbo contasse i minuti, anzi i secondi.
...io ero lì, a tavola, e non capivo cosa accadeva a Cisterna. Tantissima ansia e altrettanta paura. Poi, finalmente, il messaggio di Barbara: “Siamo in A”. Bello!”.
Lei dice che Barbara era più tranquilla. O più consapevole. Avrebbe dovuto vederla: le sue lacrime hanno rischiato di trasformare la palestra pontina in una piscina. Emozioni incancellabili.
Mi hanno detto... E io prendo in giro anche Martina Bordignon, che in quanto a lacrime non è stata seconda...”.
Però, lei, per scaramanzia, non voleva le magliette celebrative, ma a fine partita ha chiesto che Mauro Filippini, che le ha progettate e fatte realizzare, ne mettesse una da parte.
Io non volevo preparare niente. Non l’ho fatto mai, neppure in serie A. Però che io non le faccia non significa che altri non possano farle. E ho detto a Mauro di non trovarsi impreparato. Lui mi ha risposto – ridendo – che non dovevo preoccuparmi”.
Ho chiesto una dedica a Barbara. Mi ha risposto che una delle cose più belle è stata “rivedere il sorriso di Sorbo”. Lei a chi dedica questo successo?
A noi, a tutti noi, a tutti quelli che sono stati vicini al Volley Pesaro, dalla prima ora. Il concetto della prima ora è, a mio parere, determinante. Se non avessimo avuto l’affetto, sentito la vicinanza di queste persone, a iniziare da chi capiva che c’erano mesi particolari, qualche ritardo fisiologico nei pagamenti, sarebbe stato difficile andare avanti. Ecco, dedico la promozione a chi è stato con noi solo per passione, con la stessa passione che aveva quando eravamo in A1. Poche persone, forse, ma molto importanti per noi. Con i playoff, è aumentato il numero di tifosi, ma anche di giornalisti. E’ normale, il mondo è questo...”.
Una dedica speciale è per Barbara, co-presidente e moglie.
Conta che io avessi l’appoggio di Barbara e lei potesse contare sul mio sostegno. Insieme abbiamo condiviso tutte le problematiche, sportive e non. Alla dedica per lei, unisco quella per tutte le persone che ci hanno voluto bene. Come fai a non dedicare la promozione ai Balusch, tifosi fantastici, sempre al seguito della squadra, grazie a una passione purissima che ha fatto riversare sulle ragazze lo stesso affetto nutrito per quelle che vincevano gli scudetti? Non dimentico, ovviamente, Matteo Bertini e gli altri allenatori, e i fisioterapisti Gabriele Palucci e Claudio Di Lorenzi, che non ci seguono solo per lavoro, ma per passione”.
Adesso?
Ho un sassolino che volevo togliermi dalla scarpa. Sembra lo slogan obamiano, Yes we can, si può fare. Secondo me, i nostri principi, le nostre modalità, un certo tipo di professionalità, non di professionismo, insieme con l’affetto che fa parte del nostro mondo, prima o poi pagano. Nei messaggi che ci stanno arrivando, è evidente che altri hanno capito veramente chi siamo: correttezza, vicinanza alle ragazze, sapere stare ognuno al posto proprio, ma anche la dicotomia tra me e Barbara, per cui certe situazioni le affronta lei, per altre intervengo io, e insieme si condividono. Ottenere risultati senza scorciatoie, ci rende orgogliosi. Come sapete, la scorsa estate abbiamo avuto la possibilità di partecipare addirittura alla serie A1, ma – grazie alla caparbietà di Barbara, e di tutti noi – abbiamo ritenuto che, piano piano, con i nostri principi, saremmo riusciti a ritornare dove molti ritengono ci competa. E’ la soddisfazione maggiore. Godiamocela, vivendo lo sport a modo nostro, con grande rispetto, senza arroganza...”.
Ancora un riconoscimento a Barbara...
Che ha allestito la squadra in un certo modo, con grande attenzione alle persone, non solo all’aspetto tecnico. Tasselli che formano incastri perfetti, che danno vita a un gruppo ricco di valori umani. Se uno ha un budget da 6-700mila euro, può costruire una squadra di un certo tipo. Facile, no? Ma non è scontato che sia anche vincente. Le nostre idee sono diverse: volevamo partire dal gruppo, con ragazze che inseguivamo noi, con allenatori che volevamo noi. Abbiamo dimostrato che si può fare, a modo nostro. Ce l’abbiamo fatta, lasciatemela godere”.
Dovrà rimettere piede in Lega Pallavolo...
Ci è arrivato già un messaggio simpaticissimo, firmato da Marco Brunale, segretario generale della Lega Pallavolo Serie A Femminile. Altri da gente a cui evidentemente piacciamo. Mi sembra che il nostro comportamento sia un bellissimo spot per la pallavolo. Il movimento vive di tantissime società come la nostra, è pieno di dirigenti che lavorano solo per spirito sportivo, al servizio di questa disciplina. I messaggi ricevuti sottolineano i nostri meriti, sia per il passato sia per il presente. Molti ci volevano in serie A. Due anni fa abbiamo chiuso, dichiarando fallimento. Potevamo andare avanti, facendo quel che si poteva. Noi abbiamo preferito ripartire, recuperando piano piano il nostro ruolo, fino a proporre una squadra come quella che ha vinto il campionato...”.
Sorbini si toglie qualche sassolino, ma allo stesso non dimentica chi ha dato una mano importante.
L’Aspes, che ci è venuta incontro avendo capito che non siamo più la società ricca che partecipava alla serie A1, aiutandoci sia per il campo sia in occasione di gara 1 dei playoff”.
Il Volley Pesaro piace ovunque...
Pensate che c’è una ragazza che vorrebbe trasferirsi a Pesaro per darci una mano. Mi ha scritto: “Mi parlano tutti molto bene della vostra società: mi basta vitto e alloggio, vorrei lavorare con voi. Farò tutto, dalla segreteria all’allenatrice”. Quando ho letto questo messaggio, vedendo da dove arriva, ho pensato: non devo raccontarlo, ma è più forte di me fare sapere che idea hanno di noi, del Volley Pesaro, della nostra città. E vorrei ricordare Mara Giurgola, che ci ha regalato i portachiavi personalizzati”.
Eppure spunta un altro sassolino nella scarpa di Sorbo.

Ho un rammarico: è possibile che per fare parlare di noi, a Pesaro, dobbiamo vincere 26 partite su 28? Pazienza, non cambieremo, continueremo con il nostro metodo: profilo basso, tanto lavoro, massima attenzione alle ragazze, alle loro esigenze, ai loro problemi, per fare sentire loro che sono a casa, anzi in famiglia. E mettere gli allenatori nelle condizioni di fare bene.Ed è davvero incredibile la risposta ottenuta da tre allenatori – Matteo Bertini, Gigi Portavia e Luca Nico – che sono completamente diversi uno dall’altro, ma hanno lavorato in maniera meravigliosa”.

GIADA BIAGIOLI: "LA SERIE A2? ERO CERTA DAL PRIMO ALLENAMENTO"

di Giada Biagioli *
Ho aspettato volutamente qualche giorno prima di mettermi a scrivere di questo traguardo straordinario, a dir la verità forse sono ancora pochi i giorni passati per poter realizzare veramente che la Pesaro del Volley è tornata in serie A, un ritorno per la Robur, una prima volta in A2 per la Snoopy Pallavolo.
Vorrei dire tante cose, forse troppe, sicuramente me ne dimenticherò qualcuna, però partiamo dall’inizio.

"Ho capito subito che queste ragazze erano speciali"

Torniamo al primo allenamento della stagione: da lì, vedendole per la prima volta tutte insieme, anzi quasi, perché ancora mancava Gaia, ho capito che queste ragazze avevano qualcosa di speciale e che insieme avrebbero potuto fare qualcosa di grande.
Molti potrebbero pensare “facile dirlo ora”, ma io ho un testimone. Quel giorno, appena tornata a casa mia mamma mi chiese “Allora, come sono le ragazze?” e io secca: “Andiamo in A2”. Una risposta azzardata, in fondo non conoscevo ancora nulla delle nostre avversarie, una risposta che mi sarei subito voluta rimangiare per scaramanzia. Ormai però l’avevo pronunciata ed è stato proprio da quel momento che ho iniziato a crederci.
In una stagione segnata da 26 vittorie su 28 partite, di cose belle da ricordare ce ne sarebbero a non finire, credo però che anche i successi ottenuti in amichevole contro compagini si serie superiori abbiano aiutato le ragazze ad accrescere la consapevolezza nei propri mezzi.
Oggi sono qui, con ancora due gare di finale negli occhi, due partite così vive nei miei ricordi, in due palazzetti in cui Pesaro ha vinto in campo e finalmente anche sugli spalti. Due partite che ci hanno portati alla serie A. Una serie A2 che anni fa sarebbe stata vista come qualcosa di negativo, ma che oggi è il sogno più bello.
Ammetto che negli ultimi scambi di gara2 faticavo a trattenere le lacrime, ma appena caduto l’ultimo pallone non ce l’ho fatta più. Ero un fiume in piena. E ci tengo a precisare che io non avevo mai pianto di gioia, mai, nemmeno per gli scudetti. 

"Certe luci non puoi spegnerle"

Sono state lacrime cariche di significato, lacrime che volevano dire “Ce l’abbiamo fatta - anzi, ce l’AbbiAmo fAttA -, nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta anche dopo che due anni fa tutti ci hanno voltato le spalle, ce l’abbiamo fatta perché Pesaro è anche città di Volley. Ce l’abbiamo fatta perché ci abbiamo creduto tutti e insieme. Certe luci non puoi spegnerle”.
Quando ho visto anche Barbara e le ragazze piangere ho realizzato che non era un sogno, era tutto vero. D’altra parte non poteva che finire così.
Di questa stagione mi resterà tantissimo, mi resterà l’abbraccio in lacrime a fine partita con Barbara Rossi, lei che la scorsa estate mi disse: “Quando torneremo sarà ancora più bello, perché potremo guardarci negli occhi e dire che è stato merito nostro”. Aveva tremendamente ragione. 
La voglia di arrivare può fare grandi cose, immense, la voglia di tornare almeno in questo caso, ha significato altrettanto. Bastava entrare al PalaBancaMarche, era negli occhi di tutti la voglia di tornare, dalle giocatrici, allo staff, alla società e ai tifosi.
Mi resteranno 12 ragazze che in campo e anche fuori erano unite come una vera Squadra. Mi resterà uno staff competente e preparato, a capo del quale c’è il “best coach” - come lo chiamo io - Matteo Bertini. 

"Matteo, hai estinto il debito, ma solo in parte!"

Matteo che, con questa promozione, ha estinto - in parte - il suo debito, dopo averci in passato eliminato due volte dalla Champions League, quando era nello staff della Foppapedretti.

"Che spettacolo i miei Balusch a Cisterna"

Mi porto nel cuore i miei Balusch, sempre presenti, e lo spettacolo che abbiamo messo in scena anche sugli spalti sia a Pesaro che a Cisterna. Un grazie ancora ai ragazzi di Lube nel Cuore che ci hanno dato una grande spinta in gara1.
Grazie di cuore a tutti. A una squadra da sogno e a due Presidenti dal cuore grande.
Un anno magico, conclusosi con un successo in trasferta, dopo Perugia, Novara e Milano anche Cisterna è stata “conquistata”, posso definirlo il nostro quarto scudetto? No, forse è ancora troppo poco.
* presidente dei Balusch

Nelle foto di Eleonora Ioele, Giada con Matteo Bertini, con sarà Zannini e con la stessa Eleonora e Diletta Sestini