lunedì 25 maggio 2015

GIADA BIAGIOLI: "LA SERIE A2? ERO CERTA DAL PRIMO ALLENAMENTO"

di Giada Biagioli *
Ho aspettato volutamente qualche giorno prima di mettermi a scrivere di questo traguardo straordinario, a dir la verità forse sono ancora pochi i giorni passati per poter realizzare veramente che la Pesaro del Volley è tornata in serie A, un ritorno per la Robur, una prima volta in A2 per la Snoopy Pallavolo.
Vorrei dire tante cose, forse troppe, sicuramente me ne dimenticherò qualcuna, però partiamo dall’inizio.

"Ho capito subito che queste ragazze erano speciali"

Torniamo al primo allenamento della stagione: da lì, vedendole per la prima volta tutte insieme, anzi quasi, perché ancora mancava Gaia, ho capito che queste ragazze avevano qualcosa di speciale e che insieme avrebbero potuto fare qualcosa di grande.
Molti potrebbero pensare “facile dirlo ora”, ma io ho un testimone. Quel giorno, appena tornata a casa mia mamma mi chiese “Allora, come sono le ragazze?” e io secca: “Andiamo in A2”. Una risposta azzardata, in fondo non conoscevo ancora nulla delle nostre avversarie, una risposta che mi sarei subito voluta rimangiare per scaramanzia. Ormai però l’avevo pronunciata ed è stato proprio da quel momento che ho iniziato a crederci.
In una stagione segnata da 26 vittorie su 28 partite, di cose belle da ricordare ce ne sarebbero a non finire, credo però che anche i successi ottenuti in amichevole contro compagini si serie superiori abbiano aiutato le ragazze ad accrescere la consapevolezza nei propri mezzi.
Oggi sono qui, con ancora due gare di finale negli occhi, due partite così vive nei miei ricordi, in due palazzetti in cui Pesaro ha vinto in campo e finalmente anche sugli spalti. Due partite che ci hanno portati alla serie A. Una serie A2 che anni fa sarebbe stata vista come qualcosa di negativo, ma che oggi è il sogno più bello.
Ammetto che negli ultimi scambi di gara2 faticavo a trattenere le lacrime, ma appena caduto l’ultimo pallone non ce l’ho fatta più. Ero un fiume in piena. E ci tengo a precisare che io non avevo mai pianto di gioia, mai, nemmeno per gli scudetti. 

"Certe luci non puoi spegnerle"

Sono state lacrime cariche di significato, lacrime che volevano dire “Ce l’abbiamo fatta - anzi, ce l’AbbiAmo fAttA -, nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta anche dopo che due anni fa tutti ci hanno voltato le spalle, ce l’abbiamo fatta perché Pesaro è anche città di Volley. Ce l’abbiamo fatta perché ci abbiamo creduto tutti e insieme. Certe luci non puoi spegnerle”.
Quando ho visto anche Barbara e le ragazze piangere ho realizzato che non era un sogno, era tutto vero. D’altra parte non poteva che finire così.
Di questa stagione mi resterà tantissimo, mi resterà l’abbraccio in lacrime a fine partita con Barbara Rossi, lei che la scorsa estate mi disse: “Quando torneremo sarà ancora più bello, perché potremo guardarci negli occhi e dire che è stato merito nostro”. Aveva tremendamente ragione. 
La voglia di arrivare può fare grandi cose, immense, la voglia di tornare almeno in questo caso, ha significato altrettanto. Bastava entrare al PalaBancaMarche, era negli occhi di tutti la voglia di tornare, dalle giocatrici, allo staff, alla società e ai tifosi.
Mi resteranno 12 ragazze che in campo e anche fuori erano unite come una vera Squadra. Mi resterà uno staff competente e preparato, a capo del quale c’è il “best coach” - come lo chiamo io - Matteo Bertini. 

"Matteo, hai estinto il debito, ma solo in parte!"

Matteo che, con questa promozione, ha estinto - in parte - il suo debito, dopo averci in passato eliminato due volte dalla Champions League, quando era nello staff della Foppapedretti.

"Che spettacolo i miei Balusch a Cisterna"

Mi porto nel cuore i miei Balusch, sempre presenti, e lo spettacolo che abbiamo messo in scena anche sugli spalti sia a Pesaro che a Cisterna. Un grazie ancora ai ragazzi di Lube nel Cuore che ci hanno dato una grande spinta in gara1.
Grazie di cuore a tutti. A una squadra da sogno e a due Presidenti dal cuore grande.
Un anno magico, conclusosi con un successo in trasferta, dopo Perugia, Novara e Milano anche Cisterna è stata “conquistata”, posso definirlo il nostro quarto scudetto? No, forse è ancora troppo poco.
* presidente dei Balusch

Nelle foto di Eleonora Ioele, Giada con Matteo Bertini, con sarà Zannini e con la stessa Eleonora e Diletta Sestini


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