martedì 27 ottobre 2015

VOLLEY PESARO, ANCHE LE SCONFITTE AIUTANO A CRESCERE

Luca Secchi: "Pesaro gioca una pallavolo  veloce, particolare. Per vincere abbiamo dovuto rischiare"

Il saluto tra Luca Secchi e Matteo Bertini (Foto Belli)

@LucianoMurgia
Gli occhi davanti al canale 59, a Gazzetta.tv, che trasmette in diretta da Istanbul la sfida tra l'Eczacibaşi Istanbul campione d'Europa e la Pomì Casalmaggiore che esibisce lo scudetto di campione d'Italia. In campo, fra le turche, Christiane Fürst, che è sempre nel nostro cuore, non solo per il contributo dato ai primi due scudetti pesaresi; fra le lombarde, Valentina Tirozzi e Lauren Gibbemeyer.
Ogni volta che inizia la Champions League, è quasi istintivo pensare al passato di una società, di una squadra che vogliono tornare grandi, pure consapevoli – soprattutto a livello societario – che i passi in avanti migliori sono quelli che hanno appoggi precisi, che le case più sicure si costruiscono su fondamenta certe. Facile sognare tripli salti rovesciati e carpiati, poi bisogna eseguirli, e non tutti abbiamo le qualità di Tania Cagnotto.
Così, anche una sconfitta può diventare positiva, per aiutare a capire che una squadra tornata quest'anno in serie A2 ha un percorso da seguire, un cammino che prevede anche passi falsi. Soprattutto al cospetto di un'avversaria, il Volley Soverato, che ha mostrato grandi qualità. Eppure, la squadra di Bertini – grazie anche ai 10 errori delle calabresi - è stata a un passo dal vincere il primo set, che avrebbe potuto cambiare l'andamento psicologico della partita. Brave, Begic e compagne, a reagire nel momento di maggiore difficoltà.
E' un'analisi che condivido – ha spiegato a fine gara Luca Secchi, allenatore di Soverato -. Il problema è che, quando giochi una squadra come Pesaro che sviluppa un gioco molto rapido, del tutto particolare, devi prendere qualche rischio. Abbiamo provato a spingere sia in battuta sia in situazioni di contrattacco, ma non sempre ci è andata bene. Però, nel complesso, le ragazze sono state molto attente tatticamente, riuscendo a sviluppare buone trame. Abbiamo tamponato costantemente le prime due-tre soluzioni d'attacco, giro per giro, e il nostro contrattacco ha funzionato bene”.
Un attacco di Edina Begic contro il muro pesarese (Foto Belli)
Lei ci aveva presentato con belle parole Edina Begic, una novità per la pallavolo italiana. Sul campo, la giovane bosniaca ha fatto addirittura meglio, chiudendo – tabellino corretto – con 21 punti, in virtù di un notevole 18/32 offensivo, più 2 muri e 1 battuta vincente.
Edina attacca molto alta. Trovandosi davanti a un muro che non aveva tantissimi centimetri, ha potuto utilizzare sia il colpo forte sia il pallonetto. Edina è andata bene, anche se deve abituarsi al nostro campionato, come si è visto nel secondo e nel terzo set quando ha sofferto un poco”.
Già, Soverato ha cercato molto di attaccare in parallela o in pallonetto quando c'era il muro di Di Iulio.
Loro hanno fatto una scelta, a mio parere giusta, di murare lungo la rincorsa o la diagonale, soprattutto su Begic, perché è il suo colpo preferito. Però quando gliene lasci tanto, lei arriva talmente su che ha potuto sfruttare questi colpi. Ci è andata bene”.
In settimana, ci aveva detto di non sapere che pallavolo avrebbe giocato la sua squadra. Sul campo, Soverato è piaciuta molto.
Ringrazio tantissimo, questo è per me un bellissimo complimento, considerando che la squadra è nuova per 10 dodicesimi e sono tante le cose da perfezionare; anzi, su molte non abbiamo ancora lavorato. Credo che il potenziale di crescita sia alto. Ora si tratta di continuare a fare gruppo, perché non siamo la squadra tecnicamente più attrezzata e neppure quella con maggiore esperienza. Se il gruppo continuerà a sopperire alle carenze, ci divertiremo”.

Intanto è terminata la diretta da Istanbul. Casalmaggiore conduceva 2 set a 0 e nel quarto ha avuto due palle match (22-24), ma è stata portata al quinto set dalle turche, che però si sono arrese alle tricolori che hanno esordito vittoriosamente nella massima competizione continentale. Per la cronaca, l'ultimo punto è di Valentina Tirozzi. Ma della Champions League e dei ricordi che rievoca scriveremo a parte.

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