venerdì 18 marzo 2016

“COPPA ITALIA, SPETTACOLO ASSICURATO”



Matteo Bertini giudica le finali che si disputano sabato e domenica a Ravenna: “Vedrete che anche la serie A2 farà la sua bella figura”

Un'immagine della finale dello scorso anno (Foto Rubin/LVF)

@LucianoMurgia
Tutte le attenzioni della pallavolo femminile italiana, ma non solo italiana, sono dedicate alle finali di Coppa Italia in programma sabato e domenica nello splendido Pala De Andrè di Ravenna. Un palasport voluto dalla famiglia Ferruzzi e dedicato a Mauro De Andrè, fratello di Fabrizio, il grande poeta italiano. Mauro De Andrè era un famoso legale che collaborava con il Gruppo Ferruzzi e soprattutto con Raul Gardini, che era il vero leader della dinastia ravennate e aveva legato uno dei marchi alla pallavolo maschile della città romagnola. In quel Messaggero Ravenna giocarono fior di campioni, a incominciare da quelli che, nella stagione 1990/91 vinsero scudetto e Coppa Italia. Ci riferiamo a Fabio Vullo, Steve Timmons, Andrea Gardini, al marchigiano Roberto Masciarelli, all'altro americano Karch Kiraly, oggi allenatore della Nazionale femminile Usa campione del mondo.
Una città di pallavolo, Ravenna, non solo sede di autentici capolavori d'arte, di monimenti che ogni anno richiamano centinaia di migliaia di turisti. Una città di pallavolo al femminile, visto che la sua regina sportiva è la Teodora, capace di vincere undici scudetti consecutivi, dal 1980/81 al 1990/91, due Coppe dei Campioni, una Coppa del Mondo e – visto che è il tema del fine settimana – 6 Coppe Italia.
Insomma, se la pallavolo femminile ha un'Alma Mater, questa è Ravenna, questa è la Teodora, allenata dall'indimenticabile Sergio Guerra, un mito.
La nota curiosa, dal punto di vista negativo, è che la Teodora salutò la serie A, da allora mia più conquistata, perché vendette il diritto sportivo (termine orribile, visto che i diritti sportivi non si dovrebbero vendere ma conquistare) alla Robur Pesaro. Era la stagione 2004/2005.
Dunque, non poteva esserci miglior sede per le finali a quattro di Coppa Italia di serie A1 e per la finale di Coppa Italia di serie A2.
Il programma è il seguente:
sabato, ore 17,30: Metalleghe Sanitars Montichiari – Nordmeccanica Piacenza; ore 20,30: Pomì Casalmaggiore – Foppapedretti Bergamo. Entrambe le partite in diretta tv su Rai Sport.
Domenica, ore 14,45: Volley 2002 Forlì – Volley Soverato, finale di Coppa Italia di serie A2.
Ore 17,45: finale di serie A1.
A seguire la prima giornata ci sarà anche Matteo Bertini, allenatore della myCicero Volley Pesaro, che raggiungerà Ravenna con la co-presidente Barbara Rossi. Cosa dobbiamo aspettarci dall'appuntamento romagnolo?
Partiamo dalla finale della Coppa Italia di serie A2, che è quella che ci interessa più da vicino – risponde Bertini -: credo che vedremo una bellissima partita tra due squadre che si stanno dando battaglia per il primato in campionato, che stanno meritando questo primato per la continuità di gioco che hanno avuto finora. In una stagione non mancano alti e bassi, ma loro ne stanno avendo veramente pochi. Due squadre diverse, ma accomunate dalla grande fisicità. Nonostante questo, vantano una componente tecnica molto importante. Credo che Soverato abbia trovato in Edina Begic, ma nell'ultimo periodo anche in Lucia Fresco e Melissa Donà, attaccanti di altissimo livello per la serie A2. Della squadra calabrese mi piace tanto un aspetto: gioca molto bene di squadra ed è preparatissima tatticamente. Luca Secchi prepara le partite in maniera molto meticolosa. Si vede in partita, perché sono i particolari che fanno la differenza. Forlì ha cambiato allenatore e di conseguenza ha faticato a comprendere il nuovo tipo di gioco voluto da Vercesi, ma una volta capote le situazioni non potrà che andare forte. Sono certo che Forlì e Soverato daranno vita a una partita straordinaria che rispecchierà appieno il valore del nostro campionato, che ricaverà da questa sfida un significato importante: anche in serie A2 si può vedere una buona pallavolo”.
In serie A1 sono finali a sorpresa: mancano la detentrice del trofeo, l'Igor Gorgonzola Novara, che sta vivendo una stagione travaglia, e l'Imoco Conegliano del suo amico e concittadino Davide Mazzanti, che invece sta dominando la serie A1 ed è già certa del primo posto al termine della stagione regolare. Di più: nessuna delle quattro protagoniste delle precedenti Final Four, lo scorso anno a Rimini, è presente a Ravenna.
Sono stati quarti di finale sorprendenti. L'uscita di Conegliano, per mano di Montichiari, ha concesso una possibilità a tutte le 4 squadre qualificate. La sorpresa più grossa l'ha regalata Montichiari, che arriva da sfavorita, ma avrà la mente libera e si giocherà il tutto per tutto in una partita secca che raramente con cede certezze. Bergamo è l'esperienza e la voglia di vincere in atlete quali Lo Bianco e Barun. Esperienza e gioventù, un bel mix grazie a Sylla, che sta vivendo un periodo stratosferico. La Foppa è allenata da Stefano Lavarini, un giovane che conosco bene; per la passione, per l'amore che mette nel suo lavoro, meriterebbe un trofeo tutto per lui. Bergamo è una società storica e, pure se non è favorita nella sfida con Casalmaggiore, punterà a fare il colpo. La Pomì è campione d'Italia in carica, anche se ha cambiato molto, a incominciare dall'allenatore, visto che Massimo Barbolini ha sostituito Mazzanti, passato a Conegliano. Barbolini ha grande esperienza ed è abituato a vincere. Casalmaggiore ha due centrali fenomenali: Lauren Gibbemeyer e Jovana Stevanovic. E tanta qualità in banda grazie all'equilibrio di Valentina Tirozzi, alla qualità di Francesca Piccinini, ma anche all'entusiasmo di Margareta Kozuch. A vedere la tedesca viene voglia di scendere in campo, perché lei mette l'anima. Il libero è Imma Sirressi, una grande realtà. A mio parere, Piacenza è lievemente favorita. Lo dico osservando una palleggiatrice molto estrosa quale Maja Ognjenovic; se trova la serata giusta, è impossibile da fermare. E così Floortje Meijners, in questo momento la giocatrice di serie A1 con maggiore qualità e più efficienza. Inoltre, la Nordmeccanica è una squadra ricca d'equilibrio grazie alle solite Leonardi e Marcon, collaudatissime in difesa e ricezione. E le centrali – Bauer e Belien – non le scopriamo oggi...”.
In conclusione?
Saranno finali di alto livello, in cui tutte possono vincere. Divertimento assicurato per chi andrà al Pala De Andrè”. Che s'annuncia tutto esaurito.
Appunti di Sport proverà a raccontarvi le finali, magari cercando notizie curiose sulla serie A2, con riferimento particolare alla myCicero Volley Pesaro.


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