domenica 20 marzo 2016

IL VOLLEY, IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DELLO SPORT FEMMINILE


@LucianoMurgia
La Foppapedretti Bergamo vince la Coppa Italia superando Piacenza dopo una partita di mille giocate incredibili e altrettante emozioni. Plak Mvp
La Foppapedretti Bergamo sul podio (Foto Rubin/LVF)


NORDMECCANICA PIACENZA – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 0-3

PIACENZA: Sorokaite 5 (5/22), Valeriano ne, Belien 12 (10/19), Bauer 6 (5/11), Leonardi (L), Marcon 5 (4/20), Bianchini 1 (1/7), Melandri 8 (5/9), Poggi (L) ne, Petrucci, Pascucci ne, Meijners 15 (13/33), Taborelli ne, Ognjenovic 1 (1/6). All. Gaspari.

BERGAMO: Mori, Plak 21 (17/41), Frigo ne, Gennari 9 (8/19), Cardullo (L), Aelbrecht 11 (6/10), Paggi, Barun 12 (9/30), Lo Bianco, Durisic 6 (4/11), Mambelli ne, Sylla 2 (2/3). All. Lavarini.

ARBITRI: Federico Bartolini e Giorgio Gnani.

PARZIALI: 23-25; 25-27; 17-25 in 92 minuti.

STATISTICHE DI SQUADRA

Piacenza: battute 67, sbagliate 6, vincenti 3. Ricezioni 20, errori 1, positiva 82%, perfetta 32%. Attacchi 127, errori 10, muri subiti 12, punti 44, 36%. Muri fatti 6. Errori avversarie 12.
Bergamo: battute 75, sbagliate 7, vincenti 3. Ricezioni 61, errori 5, positiva 80%, perfetta 30%. Attacchi 114, errori 5, muri subiti 6, punti 46, 40%. Muri fatti 12. Errori avversarie 16.
Le squadre schierate prima del via ascoltano e cantano l'Inno di Mameli (Foto Rubin/LVF)

RAVENNA – Non avevamo alcun dubbio, ma la nostra convinzione – la pallavolo è lo sport più bello al femminile – è rafforzata dalle finali di Coppa Italia, a maggiore ragione dalla finalissima che ha registrato il trionfo di Bergamo, che ieri era a un passo dall’eliminazione, ma è stata capace di superare le campionesse italiane in carica e infine avere ragione della favorita. Perché se è vero che non ce ne era una in assoluto, appare evidente che Piacenza aveva il favore dei pronostici, e magari lo credeva anche il clan emiliano. Una panchina più lunga, qualche ora di riposo in più, un successo meno sofferto di quello ottenuto in semifinale dalle bergamasche... Che però hanno una tradizione di vittorie, una storia che racconta tanti successi. Lavarini e le sue magnifiche ragazze hanno aggiunto l’ultimo, trascinate dall’esperienza e dalla classe di Lo Bianco e Cardullo, che sembrano avere fermato il tempo, con il libero che ha gettato al vento i dubbi figli di malaugurati infortuni, proponendosi ai suoi livelli, con una ricezione al 95 per cento di positività, ma anche il 50% di perfetta. Non che Leonardi abbia fatto peggio, anzi: 89% e 47%. Il confronto a distanza tra i due liberi è stato uno spettacolo nello spettacolo. E Bergamo schiera Katarina Barun, che ci sta nel cuore da quando s’infortunò gravemente a Pesaro. Katarina, che ha vinto la precedente edizione, ha fatto pesarese quest’esperienza, spingendo le compagne più giovani, fra le quali hanno spiccato Celeste Plak (Mvp) e Alessia Gennari. Quest’ultima, campionessa italiana con Casalmaggiore, ha raccolto un altro trofeo, e magari qualche rivincita.
Celeste Plak con il trofeo per la Mvp (Foto Rubin/LVF)
Un successo così netto – ma i primi due set sono stati (lo raccontiamo un cronaca, raramente così avvincenti) – niente ha tolto alla bellezza della partita, che ha offerto momenti di altissima qualità, in attacco e – soprattutto – in difesa, regalando emozioni al pubblico che ha gremito il Pala De Andrè, dove un premio speciale spetta alle tifoserie, a tutte le tifoserie, che hanno dato una lezione di cosa è il vero sport: solo tifo a favore, mai contro. La bellezza del volley, il più grande spettacolo del mondo se proposto al femminile. Grazie ragazze!
I tifosi di Bergamo, come tutti gli altri tifosi, uno spettacolo nello spettacolo (Foto Rubin/LVF)

PRIMO SET: due errori piacentini portano Bergamo sull'1-3. Un muro raddrizza la situazione: parità a 3. Bergamo fugge, Piacenza insegue, poi sorpassa (8-7) su errore offensivo di Plak. Bergamo recupera e sorpassa: 10-12 al time-out tecnico. E allunga con Barun (parallela) per l'11-14, ma anche con un grande muro su Melandri: 11-15. dopo il time-out di Gaspari, Piacenza piazza un 3-0 che obbliga Lavarini a fermare il gioco, sperando succeda altrettanto al momento negativo. Non succede, perché Barun è murata per la parità a 15. A uscire dal servizio – pericoloso – di Meijners è... Sorokaite che attacca fuori. Un muro su Marcon e una diagonale di Barun per il nuovo importante vantaggio orobico: 15-18. Seconda sospensione discrezionale chiesta da Gaspari. Gennari allunga, trovando un varco nella difesa emiliana: 15-19. Sul 16-19, entra Bianchini per mettere in difficoltà la ricezione bergamasca, ma Gennari la toglie subito dal campo: 16-20. Poi sbaglia la battuta. Plak ha ragione del muro di Ognjenovic, passato facilmente. Barun regala un punto con un palleggio approssimativo e manda al servizio Marcon. Leonardi si supera in difesa, ma non basta. Meijners è imprecisa: 18-23. Leonardi è da fantascienza: la sua difesa produce il punto del 19-23. Sorokaite accorcia ancora e Lavarini ferma il gioco. Non basta. Piacenza – Belien al servizio – allunga il break: 21-23. Ci pensa Sylla, gran mani fuori, a mandare Plak per la palla set. Servizio fuori, Bergamo chiede il video check. Palla fuori e 23-24. Serve Ognjenovic. Da serba a serba, chiude un primo tempo di Durisic: 23-25 in 29 minuti.

SECONDO SET: Piacenza lo apre bene (3-0) obbligando Lavarini a fermare il gioco. Il time-out non produce effetti visto che la Nordmeccanica va a sul 6-2. Un muro di Durisic su Meijners e un altro di Plak sulla connazionale Belien riportano la parità a 9. Meijners gioca il mani fuori, ma il muro piacentino dice no: 18-16. Barun da posto 4, una sentenza: 18-17. Plak senza paura, a tutto braccio per l'ace della parità. Time-out di Gaspari. Meijners insacca la palla tra le mani del muro e la rete. Poi riporta avanti Piacenza (20-19) e va in battuta a cercare, trovandolo, l'ace su Plak: 21-19. E' Lavarini che ferma il gioco. Lo ripaga un grande attacco di Gennari, a segno da posto 4. Serve Barun, fantastico ace, ma Gaspari chiede una verifica video. Confermato il punto di Katarina, che però paga la sosta battendo in rete: 22-21. Pareggia Gennari, mentre Sylla ha avvicendato Plak. Aelbrecht mura Marcon, sorpasso Bergamo: 22-23. Gaspari chiede tempo. Lavarini manda in campo Mori, mai entrata tra ieri e oggi, al posto di Lo Bianco, per alzare il muro. Gnani vede un'invasione della nuova entrata, Lavarini chiede la verifica video. E invasione è stata. Parità a 23. Tornano Plak e Lo Bianco. Plak attacca due volte, ma non tocca terra. Belien la punisce in fast. Aelbrecht pareggia con il primo tempo. Entra Paggi in battuta, Sorokaite trova il punto per centimetri: 24-23. Marcon serve per chiudere, ma trova la rete. Dopo una difesa con recupero da sogno, Bergamo mura per il sorpasso, poi si ripete per il 2 a 0. Finisce 25-27 in 34 minuti. Che bella partita!


TERZO SET: apre, malissimo, Meijners, che manda in rete la battuta. Durisic accompagna a due mani la palla che sancisce lo 0-2, poi – prima con Plak, poi da sola – mura per lo 0-4. Leonardi è... non troviamo l'aggettivo... autrice di salvataggi impossibili, ma le compagne sprecano e la Foppa sale a più 6 (0-6), malgrado il video check chiesto da Piacenza. Entra Bauer, ma è ancora Bergamo a segnare, con Plak: 0-7 (mani fuori prepotente). Gaspari chiede il time-out discrezionale. Bauer mette fine alla lunga onda bergamasca, Barun – parallela in extrarotazione – per l'1-8. Poi mura Marcon: 1-9. Plak sbaglia il servizio, ma Bianchini la imita. Marcon realizza il primo punto dalle bande: 3-10. Gennari super parallela per il più 8: 3-11. Belien fallisce un rigore da posto 3 e al time-out tecnico la Foppa è a più 9: 3-12. La Nordmeccanica è spalle al muro. Meijners prova a suonare la carica: 4-12. La segue Bauer: 5-12. E Belien cerca l'ace in posto 5 con una battuta perfetta: 6-12. Lavarini non ci sta e vuole parlare alle sue ragazze. Il vantaggio è sempre importante, ma è diminuito di 3 unità in pochi secondi. Piacenza non sfrutta i contrattacchi, Aelbrecht la punisce dal centro: 6-13. Bauer per il meno 6, Plak per il 7-14. Poi spreca una diagonale che esce e dà nuova vita alle emiliane. Lo Bianco dà fiducia all'olandese, Plak, che la ripaga due volte. Ognjenovic s'affida a Bauer, l'unica certezza, visto che le laterali non passano. Meijners e Bianchini regalano ulteriori punti e Bergamo s'avvicina al traguardo: 11-19. Aelbrecht tocca quota 20 con la fast. La replica di Belien è altrettanto precisa, ma Sylla non è da meno: 13-21. Bauer dal centro, ma anche in fast per una boccata d'ossigeno: 14-21. La Foppa risponde subito e Plak porta il 23° punto (a 14). Un'invasione regala 10 palle Coppa. Meijners annulla la prima. Un muro sul Plak la seconda. L'ace di Meijners la terza. Lavarini decide che è il caso di fermare il gioco. Non ci sono altre possibilità: Plak chiude il set (17-25 in 29 minuti), la partita e manda in archivio la Coppa Italia con la vittoria di Bergamo, della Foppapedretti, marchio storico della pallavolo femminile italiana, ma non solo. Che spettacolo!

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