di
Giada Biagioli *
Ho
aspettato volutamente qualche giorno prima di mettermi a scrivere di
questo traguardo straordinario, a dir la verità forse sono ancora
pochi i giorni passati per poter realizzare veramente che la Pesaro
del Volley è tornata in serie A, un ritorno per la Robur, una prima
volta in A2 per la Snoopy Pallavolo.
Vorrei
dire tante cose, forse troppe, sicuramente me ne dimenticherò
qualcuna, però partiamo dall’inizio.
"Ho capito subito che queste ragazze erano speciali"
Torniamo al primo allenamento della stagione: da lì, vedendole per la prima volta tutte insieme, anzi quasi, perché ancora mancava Gaia, ho capito che queste ragazze avevano qualcosa di speciale e che insieme avrebbero potuto fare qualcosa di grande.
Molti
potrebbero pensare “facile dirlo ora”, ma io ho un testimone.
Quel giorno, appena tornata a casa mia mamma mi chiese “Allora,
come sono le ragazze?” e io secca: “Andiamo in A2”. Una
risposta azzardata, in fondo non conoscevo ancora nulla delle nostre
avversarie, una risposta che mi sarei subito voluta rimangiare per
scaramanzia. Ormai però l’avevo pronunciata ed è stato proprio da
quel momento che ho iniziato a crederci.
In
una stagione segnata da 26 vittorie su 28 partite, di cose belle da
ricordare ce ne sarebbero a non finire, credo però che anche i
successi ottenuti in amichevole contro compagini si serie superiori
abbiano aiutato le ragazze ad accrescere la consapevolezza nei propri
mezzi.
Oggi
sono qui, con ancora due gare di finale negli occhi, due partite così
vive nei miei ricordi, in due palazzetti in cui Pesaro ha vinto in
campo e finalmente anche sugli spalti. Due partite che ci hanno
portati alla serie A. Una serie A2 che anni fa sarebbe stata vista
come qualcosa di negativo, ma che oggi è il sogno più bello.
Ammetto
che negli ultimi scambi di gara2 faticavo a trattenere le lacrime, ma
appena caduto l’ultimo pallone non ce l’ho fatta più. Ero un
fiume in piena. E ci tengo a precisare che io non avevo mai pianto di
gioia, mai, nemmeno per gli scudetti.
"Certe luci non puoi spegnerle"
"Certe luci non puoi spegnerle"
Sono
state lacrime cariche di significato, lacrime che volevano dire “Ce
l’abbiamo fatta - anzi, ce l’AbbiAmo fAttA -, nonostante tutto,
ce l’abbiamo fatta anche dopo che due anni fa tutti ci hanno
voltato le spalle, ce l’abbiamo fatta perché Pesaro è anche città
di Volley. Ce l’abbiamo fatta perché ci abbiamo creduto tutti e
insieme. Certe luci non puoi spegnerle”.
Quando
ho visto anche Barbara e le ragazze piangere ho realizzato che non
era un sogno, era tutto vero. D’altra parte non poteva che finire
così.
Di
questa stagione mi resterà tantissimo, mi resterà l’abbraccio in
lacrime a fine partita con Barbara Rossi, lei che la scorsa estate mi
disse: “Quando torneremo sarà ancora più bello, perché potremo
guardarci negli occhi e dire che è stato merito nostro”. Aveva
tremendamente ragione.
La
voglia di arrivare può fare grandi cose, immense, la voglia di
tornare almeno in questo caso, ha significato altrettanto. Bastava
entrare al PalaBancaMarche, era negli occhi di tutti la voglia di
tornare, dalle giocatrici, allo staff, alla società e ai tifosi.
Mi
resteranno 12 ragazze che in campo e anche fuori erano unite come una
vera Squadra. Mi resterà uno staff competente e preparato, a capo
del quale c’è il “best coach” - come lo chiamo io - Matteo
Bertini.
"Matteo, hai estinto il debito, ma solo in parte!"
"Matteo, hai estinto il debito, ma solo in parte!"
Matteo
che, con questa promozione, ha estinto - in parte - il suo debito,
dopo averci in passato eliminato due volte dalla Champions League,
quando era nello staff della Foppapedretti.
"Che spettacolo i miei Balusch a Cisterna"
"Che spettacolo i miei Balusch a Cisterna"
Mi
porto nel cuore i miei Balusch, sempre presenti, e lo spettacolo che
abbiamo messo in scena anche sugli spalti sia a Pesaro che a
Cisterna. Un grazie ancora ai ragazzi di Lube nel Cuore che ci hanno
dato una grande spinta in gara1.
Grazie
di cuore a tutti. A una squadra da sogno e a due Presidenti dal cuore
grande.
Un
anno magico, conclusosi con un successo in trasferta, dopo Perugia,
Novara e Milano anche Cisterna è stata “conquistata”, posso
definirlo il nostro quarto scudetto? No, forse è ancora troppo poco.
* presidente dei Balusch
Nelle foto di Eleonora Ioele, Giada con Matteo Bertini, con sarà Zannini e con la stessa Eleonora e Diletta Sestini
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