venerdì 29 maggio 2015

ARRIVA TRAVICA, I SOGNI S'AVVERANO


La presidente dei tifosi pesaresi in fremente attesa: Dragan è il suo idolo
Dragan in battuta durante Australia-Italia (Foto Fivb)

di Giada Biagioli
Terminati tutti i campionati - o quasi - e conclusi i festeggiamenti per la promozione di Volley Pesaro in A2, come ogni anno arriva l’estate, e si sa, estate è da sempre sinonimo di Nazionale.
Inizia una nuova stagione per i ragazzi di Berruto e per le ragazze di Bonitta, i primi hanno debuttato oggi ad Adelaide in World League contro l’Australia, mentre la giovanissima Italvolley femminile è impegnata nel Torneo di Montreux.
L’appuntamento imperdibile per la città di Pesaro è però fissato per il 5 giugno, giorno in cui la Nazionale maschile affronterà la Serbia. 
La città di Rossini riabbraccia dopo diversi anni la Nazionale di pallavolo e personalmente non vedo l’ora. La mia passione per il volley nasce e cresce con il volley femminile, ma negli anni ho imparato a conoscere e ad apprezzare anche la pallavolo maschile.
La “mia squadra” nella sponda dei ragazzi è da sempre la Lube Banca Marche Macerata e l’idolo, fin dai tempi in cui giocava nell’Acqua Paradiso Monza, Dragan Travica.
Purtroppo fino ad ora ho potuto assistere ad una sola partita di volley maschile: tra l’altro il mio “battesimo” è abbastanza recente, Lube-Trento dell’anno passato. 
Dragan, all’epoca, aveva appena lasciato le Marche per accasarsi al Belgorie, dove proprio quell'anno conquistò la Champions League.
Di Dragan ho sempre ammirato ed apprezzato la grinta, la voglia di emergere, la voglia di non mollare mai. Dragan è uno di quelli che ci mette sempre la faccia, un combattente. Doti a mio avviso fondamentali per andare lontano.
Secondo me, non è un caso, che dopo alcuni anni in ombra la Nazionale sia tornata a brillare proprio con lui titolare. La medaglia più preziosa manca ancora da troppo tempo, però Dragan e gli altri azzurri, dal 2011, hanno dato inizio assieme a Mauro Berrutto ad un nuovo ciclo.
A Mauro va attribuito il grande merito di aver fatto innamorare, o forse ri-innamorare una Nazione della propria Nazionale. L’Italvolley in questi anni è diventata l’Italia di tutti.
Il 5 giugno, potrò finalmente sfoggiare la maglia di Dragan che il mio caro amico Luciano mi regalò un anno fa, tramite Piero Benelli, il medico della Nazionale.
E soprattutto il 5 giugno potrò vedere per la prima “il Drago”, che da tanti anni sostengo da lontano. Per una come me, che crede abbastanza nel destino, immaginarmi Travica a Pesaro - ovvero a casa mia, dove la mia passione è nata - con la Nazionale e per di più Capitano è l’apoteosi. 
Spero tantissimo di riuscire ad incontrarlo, magari poter scambiare qualche parola con lui e fare una foto. Una foto che possa testimoniare che i sogni si avverano! 
Io da sempre #stocondragan, non solo quando le cose vanno bene, ma sempre. Sono fatta così.
Ho fatto mia una frase che mi ricorda tanto questo Campione, “i se sono le scusanti dei perdenti, si diventa grandi ‘nonostante". Mai un fallimento, sempre una lezione.
A prestissimo Drago,


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