La presidente dei tifosi pesaresi in fremente attesa: Dragan è il suo idolo
Dragan in battuta durante Australia-Italia (Foto Fivb) |
di Giada Biagioli
Terminati
tutti i campionati - o quasi - e conclusi i festeggiamenti per la
promozione di Volley Pesaro in A2, come ogni anno arriva l’estate,
e si sa, estate è da sempre sinonimo di Nazionale.
Inizia
una nuova stagione per i ragazzi di Berruto e per le ragazze di
Bonitta, i primi hanno debuttato oggi ad Adelaide in World League
contro l’Australia, mentre la giovanissima Italvolley femminile è
impegnata nel Torneo di Montreux.
L’appuntamento
imperdibile per la città di Pesaro è però fissato per il 5 giugno,
giorno in cui la Nazionale maschile affronterà la Serbia.
La
città di Rossini riabbraccia dopo diversi anni la Nazionale di
pallavolo e personalmente non vedo l’ora. La mia passione per il
volley nasce e cresce con il volley femminile, ma negli anni ho
imparato a conoscere e ad apprezzare anche la pallavolo maschile.
La
“mia squadra” nella sponda dei ragazzi è da sempre la Lube Banca
Marche Macerata e l’idolo, fin dai tempi in cui giocava nell’Acqua
Paradiso Monza, Dragan Travica.
Purtroppo
fino ad ora ho potuto assistere ad una sola partita di volley
maschile: tra l’altro il mio “battesimo” è abbastanza recente,
Lube-Trento dell’anno passato.
Dragan,
all’epoca, aveva appena lasciato le Marche per accasarsi al
Belgorie, dove proprio quell'anno conquistò la Champions League.
Di
Dragan ho sempre ammirato ed apprezzato la grinta, la voglia di
emergere, la voglia di non mollare mai. Dragan è uno di quelli che
ci mette sempre la faccia, un combattente. Doti a mio avviso
fondamentali per andare lontano.
Secondo
me, non è un caso, che dopo alcuni anni in ombra la Nazionale sia
tornata a brillare proprio con lui titolare. La medaglia più
preziosa manca ancora da troppo tempo, però Dragan e gli altri
azzurri, dal 2011, hanno dato inizio assieme a Mauro Berrutto ad un
nuovo ciclo.
A
Mauro va attribuito il grande merito di aver fatto innamorare, o
forse ri-innamorare una Nazione della propria Nazionale.
L’Italvolley in questi anni è diventata l’Italia di tutti.
Il
5 giugno, potrò finalmente sfoggiare la maglia di Dragan che il mio
caro amico Luciano mi regalò un anno fa, tramite Piero Benelli, il
medico della Nazionale.
E
soprattutto il 5 giugno potrò vedere per la prima “il Drago”,
che da tanti anni sostengo da lontano. Per una come me, che crede
abbastanza nel destino, immaginarmi Travica a Pesaro - ovvero a casa
mia, dove la mia passione è nata - con la Nazionale e per di più
Capitano è l’apoteosi.
Spero
tantissimo di riuscire ad incontrarlo, magari poter scambiare qualche
parola con lui e fare una foto. Una foto che possa testimoniare che i
sogni si avverano!
Io
da sempre #stocondragan, non solo quando le cose vanno bene, ma
sempre. Sono fatta così.
Ho
fatto mia una frase che mi ricorda tanto questo Campione, “i se sono le scusanti dei perdenti, si diventa grandi ‘nonostante".
Mai un fallimento, sempre una lezione.
A
prestissimo Drago,
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