venerdì 6 febbraio 2015

CAMPANARA, UNA ZONA DIMENTICATA DALLE ISTITUZIONI. EPPURE OSPITA VOLLEY E CALCIO A 5

Campanara, un'area dimenticata dalle istituzioni

@LucianoMurgia
PESARO – Venerdì sera. Piove, anzi diluvia. Campanara sarebbe sede perfetta per una prova del Camel Trophy. Pozzanghere, buio, più zona da agguati che riservata alle manifestazioni sportive.
Il Comune si preoccupa di rifare la copertura dell'Adriatic Arena, monumento allo spreco di denaro pubblico, trionfo delle voglie di politici di piccolo cabotaggio di passare alla storia come i faraoni. Ma ignora – il Comune – che ci sono altri centri delegati alla pratica sportiva, strutture che ospitano squadre che onorano lo sport pesarese, ma sono ricambiati con – quanto meno – pigra disattenzione. Quasi che se non ci fossero, ci sarebbe qualche seccatura in meno.
Non che l'Adriatic Arena debba essere abbandonata a se stessa, per carità. Allo spreco iniziale, al peccato originale di un impianto che ancora oggi risulta difficile quantificare, se ne aggiungerebbe altro.
Però, costa così tanto occuparsi – almeno occuparsi, o è troppo? - anche di Campanara e  dintorni, del piccolo palazzo dello sport sbandierato come l'ennesimo gioiello di una città che adora lo sport? Non è vero, anche se ci si riempie la bocca con una dichiarazione che non trova riscontro nella realtà dei fatti.
Oggi il calcio a 5 è in serie A2 e la pallavolo in serie B, ma la situazione è la stessa di quando la Robur giocava in Champions League: totale mancanza di attenzioni sulle condizioni dell'area in cui è stato ricavato il PalaCampanara.
Domanda: costa così tanto eliminare le buche, sistemare l'asfalto, illuminare la zona?
O nel cuore e nella mente degli amministratori esiste solo l'Adriatic Arena?

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