sabato 9 gennaio 2016

L'ITALIA SOGNA DI ANDARE A RIO



Giovanissime e veterane spingono la pallavolo italiana e diventano un esempio per le bambine che hanno scelto questo bellissimo sport

L'Italvolley rosa festeggia dopo il successo sulla Turchia (Foto Cev)
@LucianoMurgia
Chissà cosa hanno pensato le migliaia di bambine che giocano a pallavolo vedendo la palla cadere a terra con il muro di Alessia Orro, 17 anni compiuti lo scorso luglio, sarda di Oristano, o imparando che la migliore realizzatrice della partita con 23 punti è stata Paola Egonu, che i 17 anni li ha festeggiati meno di un mese fa, essendo nata a Cittadella, in provincia di Padova, il 18 dicembre? E che l'Italia che si è qualificata per l'ultimo preolimpico, in programma a maggio in Giappone, in palio tre posti per le Olimpiadi di Rio (5-21 agosto 2016) ha schierato anche la bresciana Anna Danesi, che è ancora 19enne e ha la stessa età di Sara Bonifacio, piemontese di Alba.
Prese per mano da due colibrì, Antonella Del Core, 35 anni, e Martina Guiggi, che di anni ne ha 31, le ragazzine terribili hanno trascinato l'Italvolley rosa a un successo incredibile, a una vittoria che sembrava impossibile, in casa di una Turchia che aveva organizzato il preolimpico di Ankara con il chiaro intento di strappare un pass per il Giappone.
Davanti a un pubblico caldissimo, le azzurre non hanno tremato, sempre avanti nel conto set, ma obbligate a giocarsi la qualificazione in un tie-break che avrebbe dovuto favorire le più esperte avversarie, giocatrici che hanno vinto trofei internazionali, a incominciare dalla Coppa dei Campioni. Sì, impossibile negarlo: Naz Aydemir (VakifBank Istanbul), Gozde Kirdar (VakifBank)e Neslihan Demir (Eczacibasi Istanbul), ma anche Neriman Oszoy, già protagonista del campionato italiano con l'Imoco Conegliano, oggi all'Eczacibasi di Gianni Caprara, erano favorite prima della partita.
Il campo ha raccontato che non era vero, per merito delle ragazze italiane, italianissime. Ho letto, questo pomeriggio ma anche nei giorni precedenti, stupidità incredibili sul colore della pelle di Paola, Valentina e Sara. Internet è stato una bella invenzione, pure se nato con scopi meno nobili, ma ha consentito e consente a tanti, troppi, di esportare la propria imbecillità nascosti dall'anonimato. I vigliacchi del web sono sempre pronti a colpire. Paola Egonu, Valentina Diouf e Sara Bonifacio sono italianissime per la nascita e per il cuore che mettono in campo. Come le compagne di squadra, elogiate – giustamente – da Marco Bonitta.
E' evidente che – ha detto l'allenatore - l'Italia è brava a giocare i tie-break, avendone vinti 3 su 3 in questo torneo. La mia squadra ha mostrato un cuore stupefacente, un'anima incredibile. Sono molto felice di questo. La vittoria appartiene interamente alle ragazze. E' fantastico vedere un gruppo che cresce insieme pure formato da ragazze molto giovani e da altre decisamente più esperte”.
Paola Egonu non nasconde la grande gioia, ma è anche sorpresa: “Lo confesso: onestamente, sono incredula che siamo qui a parlare della nostra vittoria. E sono eccitata dall'idea che possiamo giocarci altre opportunità per andare a Rio. Oggi abbiamo giocato con tutto il nostro cuore e ognuna di noi ha dato il meglio. Adesso voglio lavorare ancora duro per continuare a migliorare prima del torneo in Giappone”.
Antonella Del Core, il capitano, sottolinea che “pure tra ragazze di diverse generazioni è nato un giusto mix. Per le giocatrici più anziane è importante avere sangue giovane per ricevere energia”.
Martina Guiggi racconta che sta vivendo “sensazioni davvero incredibili. Prima di mettere giù l'ultimo punto è stato tutto molto difficile, soprattutto pensando che abbiamo giocato tre tie-break in cinque giorni. Negli ultimi due set mi sentivo una zombie, ma c'era un lavoro da finire. Siamo tutte molto stanche, ma altrettanto felici e stasera meritiamo di fare almeno una piccola festa per celebrare un piccolo passo verso Rio”. Dove si disputerà un torneo a 12 squadre. Finora sono qualificate Brasile, paese organizzatore, Cina, Serbia e Russia. Otto i posti ancora a disposizione.
Ecco, pure ricordando che ci sono altri importanti passi da fare, il successo sulla Turchia è importante per tutto il movimento, sicuramente avvilito per i recenti mancati successi, ed è una spinta in più perché tante bambini e ragazzine che giocano o stanno iniziando a giocare a pallavolo pensino che stasera è la festa di Alessia, Paola e Anna, come pure di Monica, Martina, dell'altra Alessia, Nadia, Francesca, Cristina, Antonella, Lucia, Valentina, Sara e Stefania, ma domani potrebbe essere la loro festa. Grazie ancora, e sayonara, arrivederci. E soprattutto provateci, perché l'Olimpiade è quanto di più bello può esserci per uno sportivo, ma anche per un appassionato o un giornalista. Ho ancora negli occhi e nel cuore la gioia di avere assistito alla finale olimpica di Londra, tra Brasile e StatiUniti, e per avere visto l'Italia maschile conquistare il bronzo.

Dagli altri preolimpici arrivano notizie interessanti per l'Argentina, che oggi ha superato (3-0) la Colombia e domani se la vedrà con il Perù, in una sfida decisiva fra le due imbattute del torneo che si disputa a Bariloche, in Argentina. 

P.S.: se guardate attentamente la fotografia capite le contraddizioni (eufemismo) dello sport italiano: chi è protagonista, sta dietro, in prima fila  i dirigenti federali. Mai un passo indietro, eh? 

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