giovedì 12 marzo 2015

FINAL FOUR DI CHAMPIONS CON 4 ALLENATORI ITALIANI. IN CAMPO 3 EX PESARESI

@LucianoMurgia
Abbiamo sofferto, incollati davanti al computer, seguendo l'altalena della sfida tra Voléro Zurigo ed Eczacibaşi Istanbul. Per completare il poker di allenatori italiani, all'appello mancava solo Giovanni Caprara, che ha sofferto più di noi, tanto che alla fine scherzava con i tifosi turchi, facendo smorfie che però raccontavano la realtà di una partita vietata a chi soffre le emozioni. Che sono state il tema della serata in Svizzera.
Gianni Caprara
Christiane Furst e le sue compagne si erano presentate a Zurigo forti del 3-0 maturata la scorsa settima a Istanbul, ma le ragazze allenate da Dragutin Baltic hanno giocato una grande partita, durata 149 minuti.
Già, perché il Voléro, dopo tre parziali da infarto (25-23; 24-26; 29-27) ha vinto il quarto set (25-19), obbligando le turche al Golden Set. Iniziato malissimo per l'Eczacibaşi (ace di Courtney Thompson), subito sotto 5-1. Il time-out chiamato da Caprara ha dato la scossa (5-4). Ma Zurigo ha mantenuto il vantaggio (6-4; 6-5), fino a quando il servizio di Neslihan ha scardinato la ricezione elvetica, trascinando Istanbul all'11-8, con un parziale di 3 a 10. Finita? Neppure per sogno. Parità a quota 12 (errore offensivo di De La Cruz). Imitata da Mammadova (12-13). Poi block-out su attacco di De la Cruz e servizio vincente di Maja Poljak. Se Zurigo aveva aperto il Golden Set con un servizio vincente, Poljak lo ha chiuso con una battuta che ha sorpreso la ricezione.
Il tabellino: Zurigo: 28 punti di Olesia Rykhliuk, 21 Mammadova (7 muri), 17 Rabadzhieva, 9 Ninkovic (3 ace) e Kuprianova (4 ace), Thompson 3, Sanchez 2, Grbac 1. Eczacibaşi: 24 De la Cruz, 16 Larson-Burbach, 13 Neslihan e Poljak (2 ace, 7 muri), 9 Furst (3 muri), 1 Asuman.
Giuseppe Cuccarini
Così, le quattro protagoniste delle Final Four di Champions League, in programma il 4 e 5 aprile a Stettino, in Polonia, sono tutte allenate da italiani: Giuseppe Cuccarini siede sulla panchina della Chemik Police, società organizzatrice dell'evento e quindi qualificata a pagamento.
Parisi (al centro) esulta
In semifinale se la vedrà con Carlo Parisi e le splendide farfalle di Busto Arsizio, che dopo avere vinto in casa si sono ripetute a Mosca, passando (3-0) nel campo della Dinamo (23-25; 19-25; 26-28 in 80 minuti).
L'Unendo Yamamay in festa a Mosca: bravissime!
Ancora una volta la pallavolo italiana deve ringraziare le donne che accedono alle Final Four, vietate ai maschi. Un applauso a Lyubushkina (4), Degradi (4), Rania (2), Michel (2), Leonardi (libero), Marcon (6), Perry (8), Camera, Diouf (15 con 14/25), Wolosz(2), Havelkova (11) e Pisani (6 con 3 muri). Alla Dinamo non sono bastati i 13 punti di Nataliya Obmochaeva, già avversaria di Pesaro (a anche allora la Dinamo fu sconfitta nei quarti di finale) quando si chiamava Goncharova.
Giovanni Guidetti
Il quarto protagonista è un habitué di questi appuntamenti: Giovanni Guidetti, allenatore della Vakifbank Istanbul, che dopo avere vinto (3-1) la gara d'andata, ha conquistato 2 set in casa del Fenerbahce di Marcello Abbondanza, che si ferma a un passo dal sogno di accedere alle finali. Eppure il Fenerbahce, vincendo i primi due set (doppio 25-20), aveva dato l'impressione di potersela giocare al Golden Set, ma ha subito la reazione delle cugine, trascinate dall'ex pesarese Sheilla, che ha realizzato 20 punti. Sul 2 pari, con la Vakifbank qualificata, al Fenerbahce è andatala magra consolazione di vincere tie-break (15-12) e partita (3-2). Il tabellino: Fenerbahce: Bauer 5, Dalbeler (L), Montano 16, Uslupehlivan 3, Oner, Babat, Ismailoglu 11, Kim 27, Ylmaz (L), Erdem Dundar 14, Lucia Bosetti 3, Lo Bianco. Vakifbank: Orge (L), Sonsirma 18, Karaday (L)l Akin, Onal, Sheilla 20, Vasileva 10, De Kruijf 11, Rasic 11, Aydemir Akyol 3, Costagrande 3.
Matteo Bertini, che sta guidando il Volley Pesaro in una stagione magistrale, ha fatto parte dello staff dell'Eczacibasi e conosce bene tutti gli allenatori, non può che essere soddisfatto: “Una presenza che ribadisce le qualità della scuola italiana: da noi e in Brasile ci sono i migliori allenatori. E il campionato italiano può essere appetibile da giocatrici di prospettiva che vogliono completare il lor percorso di crescita. E gli allenatori che vanno all'estero esportano le grandi conoscenze tecniche”.
A Szczecin (Stettino), saranno protagoniste anche tre ex pesaresi: pensate che festa per Sheilla, Costagrande e Furst!

Christiane Furst


Carolina Costagrande

Sheilla




Nessun commento:

Posta un commento