@LucianoMurgia
Abbiamo
sofferto, incollati davanti al computer, seguendo l'altalena della
sfida tra Voléro Zurigo ed Eczacibaşi Istanbul. Per completare il
poker di allenatori italiani, all'appello mancava solo Giovanni
Caprara, che ha sofferto più di noi, tanto che alla fine scherzava
con i tifosi turchi, facendo smorfie che però raccontavano la realtà
di una partita vietata a chi soffre le emozioni. Che sono state il
tema della serata in Svizzera.
Gianni Caprara |
Christiane
Furst e le sue compagne si erano presentate a Zurigo forti del 3-0
maturata la scorsa settima a Istanbul, ma le ragazze allenate da
Dragutin Baltic hanno giocato una grande partita, durata 149 minuti.
Già,
perché il Voléro, dopo tre parziali da infarto (25-23; 24-26;
29-27) ha vinto il quarto set (25-19), obbligando le turche al Golden
Set. Iniziato malissimo per l'Eczacibaşi (ace di Courtney Thompson),
subito sotto 5-1. Il time-out chiamato da Caprara ha dato la scossa
(5-4). Ma Zurigo ha mantenuto il vantaggio (6-4; 6-5), fino a quando
il servizio di Neslihan ha scardinato la ricezione elvetica,
trascinando Istanbul all'11-8, con un parziale di 3 a 10. Finita?
Neppure per sogno. Parità a quota 12 (errore offensivo di De La
Cruz). Imitata da Mammadova (12-13). Poi block-out su attacco di De
la Cruz e servizio vincente di Maja Poljak. Se Zurigo aveva aperto il
Golden Set con un servizio vincente, Poljak lo ha chiuso con una
battuta che ha sorpreso la ricezione.
Il
tabellino: Zurigo: 28 punti di Olesia Rykhliuk, 21 Mammadova (7
muri), 17 Rabadzhieva, 9 Ninkovic (3 ace) e Kuprianova (4 ace),
Thompson 3, Sanchez 2, Grbac 1. Eczacibaşi: 24 De la Cruz, 16
Larson-Burbach, 13 Neslihan e Poljak (2 ace, 7 muri), 9 Furst (3
muri), 1 Asuman.
Giuseppe Cuccarini |
Parisi (al centro) esulta |
L'Unendo Yamamay in festa a Mosca: bravissime! |
Giovanni Guidetti |
Matteo
Bertini, che sta guidando il Volley Pesaro in una stagione
magistrale, ha fatto parte dello staff dell'Eczacibasi e conosce bene
tutti gli allenatori, non può che essere soddisfatto: “Una
presenza che ribadisce le qualità della scuola italiana: da noi e
in Brasile ci sono i migliori allenatori. E il campionato italiano
può essere appetibile da giocatrici di prospettiva che vogliono
completare il lor percorso di crescita. E gli allenatori che vanno
all'estero esportano le grandi conoscenze tecniche”.
A Szczecin (Stettino), saranno protagoniste anche tre ex pesaresi: pensate che festa per Sheilla, Costagrande e Furst!
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