martedì 3 marzo 2015

VOLLEY PESARO, LA RIMONTA E' NATA A VILLA FASTIGGI, A CASA DI GAIA, ISA E MARTINA

@LucianoMurgia
Tutte per una, una per tutte. La vittoria numero 17 è nata (anche) in un appartamento di Villa Fastiggi. Gaia, Isabella e Martina vivono insieme, nella casa messa a loro disposizione dal Volley Pesaro. A fare loro compagnia, Pina, la dolce gattina di Isabella Di Iulio. L'ultimo fine settimana ha visto mobilitate Gaia Concetti, opposta, e Martina Bordignon, schiacciatrice. Entrambe si sono prese cura di Isabella, che, colpita da un malaugurato virus, stava decisamente male.
"Siamo tre compagne di squadra molto unite – racconta Martina Bordignon -. Io e Gaia l'abbiamo assistita come fosse una figlia. Isa ha un bel carattere e non si è abbattuta malgrado il mal di pancia. Sono davvero contenta per lei, che quando è entrata ha aiutato la squadra a conquistare la vittoria...”.
Isabella Di Iulio contro Orvieto
Dopo la sofferenza, la gioia: addirittura con l'ultimo punto messo a segno dalla palleggiatrice abruzzese, che racconta così l'azione conclusiva.
"Lo confesso: lo cercavo da un po'. E' arrivato nell'occasione migliore, nell'ultimo attacco...”.
Isabella ha idee molto chiare su come è nata la rimonta che ha lanciato il Volley Pesaro verso il successo...
"Magari può sembrare che sia stata la vittoria di un individuo, in realtà appartiene a tutto il gruppo. E' stata la squadra a dare una svolta a se stessa, quindi alla partita”.
Contro una Zambelli Orvieto che, presa magistralmente per mano da Fiamma Mazzini, stava disputando una grande gara, la vostra reazione è degna di una grandissima squadra.
Battistelli e Bordignon esultano, Pesaro è in rimonta
"Ci siamo ritrovate. La nostra è la vittoria del gruppo, del sacrificio... a iniziare dalle panchina. Martina Bordignon è entrata e si è fatta trovare prontissima. Marika Battistelli non ha fallito un colpo, e non faceva battute scontate; i suoi erano servizi mirati, insidiosi. E ha aggiunto una bella presenza in difesa. Brave loro a vincere i primi due set, anche se noi eravamo assenti. Non ci parlavamo in campo e la mancanza di comunicazione è sintomo di un gruppo che - in quel momento - non era squadra”.
Complimenti...
"Grazie, ma adesso non vedo l'ora di andare a letto, a farmi scaldare dalla mia Pina”.
Ovviamente, tanti complimenti, per l'assistenza alla compagna e per il contributo offerto, a Martina Bordignon.
"L'inizio eravamo molto tese – commenta la ragazza di Varese -. E' stata una settimana complicata, causa l'influenza che ha colpito alcune mie compagne (già, non solo Di Iulio, anche Babbi e Bellucci; ndr). Un avvio così difficile era quasi normale. Fortunatamente, sullo 0-2, ci siamo riprese, ritornando in campo con la carica giusta. Per quanto mi riguarda, sono sincera: Orvieto non mi sta particolarmente simpatica e volevo vincere a tutti i costi. Forse questa è stata la carica giusta per fare bene. Sono molto soddisfatta”.
La carica di Martina fondamentale nella reazione pesarese
Tredici punti, soprattutto una bella spinta al gruppo, in evidente difficoltà, dopo un primo set inguardabile sotto ogni punto di vista.
"Non siamo entrate in campo... Eppure, malgrado le difficoltà fisiche che avevano accompagnato la settimana, ci eravamo allenate bene. Forse eravamo più tese del solito, visto il valore dell'avversaria...”.
E alla fine sono entrati in cassaforte due punti preziosi, anche alla luce della sconfitta patita sabato da Perugia. Nella domenica più difficile della stagione, avete addirittura incrementato il vantaggio sulla seconda.
"Merito della nostra bravura che ci ha portato a recuperare e a conquistare due punti molto importanti”.
E' arrivata la vittoria numero 17...
"Siamo molto contente, speriamo di non fermarci”.
Sentite la pressione di questa striscia positiva?
"Un poco, ma andiamo avanti per la nostra strada sapendo che siamo una grande squadra e se giochiamo come sappiamo non ce ne è per nessuno...”.
Come direbbe il saggio, è peggio perderne 17...
"Esatto!”.
Martina, vuole spendere qualche parola per Ilaria Battistoni, uscita nel momento più difficile, con la squadra sotto, ma non per sua colpa?

"Assolutamente. Ilaria non aveva alcuna colpa. La pallavolo è uno sport di gruppo: se la squadra non gira, non basta la reazione di un singolo. La squadra non andava in alcun fondamentale, a iniziare dalla ricezione. L'alzata era il meno. Per come ricevevamo, era difficile fare meglio. Ilaria merita il nostro riconoscimento per il lavoro che fa sempre per la squadra”.

Tutte le foto sono di Danilo Billi, che ringraziamo

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