@LucianoMurgia
Tutte
per una, una per tutte. La vittoria numero 17 è nata (anche) in un
appartamento di Villa Fastiggi. Gaia, Isabella e Martina vivono
insieme, nella casa messa a loro disposizione dal Volley Pesaro. A
fare loro compagnia, Pina, la dolce gattina di Isabella Di Iulio.
L'ultimo fine settimana ha visto mobilitate Gaia Concetti, opposta, e
Martina Bordignon, schiacciatrice. Entrambe si sono prese cura di
Isabella, che, colpita da un malaugurato virus, stava decisamente
male.
"Siamo
tre compagne di squadra molto unite – racconta Martina Bordignon -.
Io e Gaia l'abbiamo assistita come fosse una figlia. Isa ha un bel
carattere e non si è abbattuta malgrado il mal di pancia. Sono
davvero contenta per lei, che quando è entrata ha aiutato la squadra
a conquistare la vittoria...”.
Isabella Di Iulio contro Orvieto |
Dopo
la sofferenza, la gioia: addirittura con l'ultimo punto messo a segno
dalla palleggiatrice abruzzese, che racconta così l'azione
conclusiva.
"Lo
confesso: lo cercavo da un po'. E' arrivato nell'occasione migliore,
nell'ultimo attacco...”.
Isabella
ha idee molto chiare su come è nata la rimonta che ha lanciato il
Volley Pesaro verso il successo...
"Magari
può sembrare che sia stata la vittoria di un individuo, in realtà
appartiene a tutto il gruppo. E' stata la squadra a dare una svolta a
se stessa, quindi alla partita”.
Contro
una Zambelli Orvieto che, presa magistralmente per mano da Fiamma Mazzini,
stava disputando una grande gara, la vostra reazione è degna di una
grandissima squadra.
Battistelli e Bordignon esultano, Pesaro è in rimonta |
"Ci
siamo ritrovate. La nostra è la vittoria del gruppo, del
sacrificio... a iniziare dalle panchina. Martina Bordignon è entrata
e si è fatta trovare prontissima. Marika Battistelli non ha fallito
un colpo, e non faceva battute scontate; i suoi erano servizi mirati,
insidiosi. E ha aggiunto una bella presenza in difesa. Brave loro a
vincere i primi due set, anche se noi eravamo assenti. Non ci
parlavamo in campo e la mancanza di comunicazione è sintomo di un
gruppo che - in quel momento - non era squadra”.
Complimenti...
"Grazie,
ma adesso non vedo l'ora di andare a letto, a farmi scaldare dalla
mia Pina”.
Ovviamente,
tanti complimenti, per l'assistenza alla compagna e per il contributo
offerto, a Martina Bordignon.
"L'inizio
eravamo molto tese – commenta la ragazza di Varese -. E' stata una
settimana complicata, causa l'influenza che ha colpito alcune mie
compagne (già, non solo Di Iulio, anche Babbi e Bellucci; ndr). Un
avvio così difficile era quasi normale. Fortunatamente, sullo 0-2,
ci siamo riprese, ritornando in campo con la carica giusta. Per
quanto mi riguarda, sono sincera: Orvieto non mi sta particolarmente
simpatica e volevo vincere a tutti i costi. Forse questa è stata la
carica giusta per fare bene. Sono molto soddisfatta”.
La carica di Martina fondamentale nella reazione pesarese |
Tredici
punti, soprattutto una bella spinta al gruppo, in evidente
difficoltà, dopo un primo set inguardabile sotto ogni punto di
vista.
"Non
siamo entrate in campo... Eppure, malgrado le difficoltà fisiche che
avevano accompagnato la settimana, ci eravamo allenate bene. Forse
eravamo più tese del solito, visto il valore dell'avversaria...”.
E
alla fine sono entrati in cassaforte due punti preziosi, anche alla
luce della sconfitta patita sabato da Perugia. Nella domenica più
difficile della stagione, avete addirittura incrementato il vantaggio
sulla seconda.
"Merito
della nostra bravura che ci ha portato a recuperare e a conquistare
due punti molto importanti”.
E'
arrivata la vittoria numero 17...
"Siamo
molto contente, speriamo di non fermarci”.
Sentite
la pressione di questa striscia positiva?
"Un
poco, ma andiamo avanti per la nostra strada sapendo che siamo una
grande squadra e se giochiamo come sappiamo non ce ne è per
nessuno...”.
Come
direbbe il saggio, è peggio perderne 17...
"Esatto!”.
Martina,
vuole spendere qualche parola per Ilaria Battistoni, uscita nel
momento più difficile, con la squadra sotto, ma non per sua colpa?
"Assolutamente.
Ilaria non aveva alcuna colpa. La pallavolo è uno sport di gruppo:
se la squadra non gira, non basta la reazione di un singolo. La
squadra non andava in alcun fondamentale, a iniziare dalla ricezione.
L'alzata era il meno. Per come ricevevamo, era difficile fare meglio.
Ilaria merita il nostro riconoscimento per il lavoro che fa sempre
per la squadra”.
Tutte le foto sono di Danilo Billi, che ringraziamo
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