Le
colibrì ospitano Forlì che è rimasto senza allenatore capo:
“Breviglieri si è dimesso”. Alla vigilia della sfida, Bertini e
Mastrodicasa raccontano gli umori
Un attacco in fast di Federica Mastrodicasa (Foto Eleonora Ioele) |
@LucianoMurgia
Nel
mondo del volley c'è una spiegazione a ogni domanda. Quando Mauro
Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, ha
lanciato la proposta di giocare alle ore 15 della domenica, l'orario
canonico, prima dell'avvento delle pay tv, del campionato di calcio,
si è scatenato il dibattito, riscuotendo pareri favorevoli, ma anche
decisamente contrari. Così anche a Pesaro.
Non
pochi si sono chiesti il perché della proposta di Fabris. C'è una
spiegazione. Ve lo spieghiamo con una domanda. Perché la gara
d'andata delle semifinali della Coppa Italia si gioca alle ore 20,30
di mercoledì 3 febbraio,alla stessa ora della giornata
infrasettimanale della serie A di calcio?
Se la pallavolo vuole imitare il calcio
Facile:
il volley vuole imitare il calcio, in ogni suo aspetto.
Ci
sta riuscendo. Intanto, a Busto Arsizio, in un palasport che è una
bellissima fotografia del tifo sportivo, corretto, con gli Amici
delle Farfalle sempre vicini alla squadra del cuore, con un sostegno
bellissimo, alcuni hanno lanciato bottigliette di plastica piene
d'acqua contro gli arbitri, scatenando la protesta del presidente
bustocco, Giuseppe Pirola: “E' un episodio gravissimo che vogliamo
in tutti i modi condannare.Mai si era visto un atteggiamento così
antisportivo, becero e potenzialmente violento nel nostro
PalaYamamay. Si tratta di un episodio isolato, certo, che nulla ha a
che vedere con il comportamento dei nostri sostenitori più fedeli,
la cui correttezza è sempre stata esemplare. Non possiamo però
rimanere impassibili. Questa è la casa dello sport, delle famiglie e
del divertimento: chi non lo capisce stia a casa, non ne sentiremo la
mancanza”. Applausi.
L'intervento
di Pirola ci ha ricordato quello di Piero Babbi, allora direttore
sportivo della Scavolini Robur, che stigmatizzò i fischi di tifosi
pesaresi sulle battute della squadra avversaria. Erano i playoff e il
palasport di Viale dei Partigiani si riempirono di tifosi d'altri
sport. Come è accaduto, presumibilmente, a Busto Arsizio.
Dunque,
la proposta di Mauro Fabris, che avvicina la pallavolo al calcio, sta
trovando seguaci (ovviamente non voluti dal presidente della Lega).
L'ultimo
esempio arriva da Forlì.
“La
Società Volley 2002 Forlì comunica di aver ricevuto da Marco
Breviglieri le dimissioni dal ruolo di allenatore della prima
squadra. L’incarico è stato temporaneamente affidato a Michele
Briganti, attuale vice allenatore. Nel contempo la società di via
Copernico ha avviato le consultazioni e a breve comunicherà ai
tifosi e alla stampa il nome del nuovo allenatore della Volley 2002
Forlì”.
Una notizia tipica del mondo del calcio. Se di dimissioni si tratta, a meno che non ci siano fatti personali, appare difficile, anzi impossibile credere che l'allenatore della squadra prima in classifica sia sia dimesso da un ruolo ricoperto finora più che positivamente.
Una notizia tipica del mondo del calcio. Se di dimissioni si tratta, a meno che non ci siano fatti personali, appare difficile, anzi impossibile credere che l'allenatore della squadra prima in classifica sia sia dimesso da un ruolo ricoperto finora più che positivamente.
Che
se si dimette Breviglieri, gli altri allenatori, ci riferiamo a
quelli di squadre che dovevano puntare alla promozione ma sono
staccate in classifica dalle romagnole, devono essere fustigati in
piazza? O devono pagare di tasca propria per allenare?
Siamo
semplicemente attoniti, in attesa di capire – magari con le
spiegazioni dello stesso Breviglieri – cosa è accaduto in Romagna,
dove persone bene informate raccontano che da tempo si respirava
un'aria pesante. Noi abbiamo registrato, oggi, le dichiarazioni
intelligenti di Laura Saccomani, che ha spiegato le recenti sconfitte
(due nelle ultime tre gare di campionato) della capolista. Ci
atteniamo a quelle, convinti che il Volley 2002 non vivrà il
migliore momento, ma è sicuramente una bella squadra.
“Non
c'è dubbio – commenta Matteo Bertini -. Inoltre, le grandi squadre
difficilmente sbagliano due partite di fila. Lo sappiamo, così come
conosciamo il loro momento, ma anche il nostro, sicuramente positivo.
Giocando in casa, proveremo con tutte le nostre forze a conquistare
un risultato che sarebbe storico...”.
Diversi
gli appassionati presenti all'allenamento del martedì pomeriggio.
Tanta la voglia di rivedere in allenamento Francesca Babbi, ma anche
di capire quale clima si respirasse in seno alle colibrì.
“Un
clima normale. L'allenamento è andato bene. Tutte le ragazze si sono
messe a disposizione, concentrate, facendo il proprio lavoro con
tanto entusiasmo...”.
Pure
in una situazione non facile, causa l'assenza di Diletta Sestini, che
si spera di rivedere in campo domenica 7 febbraio nella gara
casalinga con Chieri.
“Dobbiamo
risparmiare le centrali, sono solo due. Non posso che applaudirle, un
applauso di riconoscenza a Federica Mastrodicasa e Claudia Di Marino
che non si tirano mai indietro. Oggi ho fatto un esercizio
particolare per consentire loro di recuperare qualcosa perché in due
è difficile allenarsi. Sia Claudia che Federica sono grandissime
professioniste e grazie a loro possiamo allenarci bene”.
Con
tutto il rispetto per una semifinale di Coppa Italia, è meglio avere
Sestini contro Chieri.
“Ma
proveremo a giocarci la partita con Forlì, perché vogliamo onorare
l'impegno casalingo, la Coppa Italia, soprattutto il girone d'andata
che ci ha permesso di accedere ai quarti di finale e quindi la
grandissima prestazione di Olbia. Ci tengono anche le ragazze. Poi
penseremo alla partita con Chieri, molto importante in prospettiva
salvezza. Prima, però, c'è questa semifinale”.
Federica Mastrodicasa (Foto Eleonora Ioele) |
“Sono
fiduciosa perché a Olbia abbiamo giocato una partita incredibile,
credendoci sempre. Secondo me, si può fare anche con Forlì, che
pure è una delle squadre più forti del campionato, ma nelle ultime
settimane hanno perso un paio di volte, come non era mai successo.
Non vivono il loro periodo migliore, anche se poi potrebbe capitare
che verranno a Pesaro e giocheranno una grande partita, con tanta
voglia di riscattare i recenti passi falsi. Noi siamo un po' cotte
dai recenti viaggi in Sardegna e in Calabria, ma partiremo convinte e
cercheremo di dare il massimo”.
Cosa
fare per mettere in difficoltà una bella squadra, un gruppo
completo?
“L'attacco
e il muro sono la loro forza, perché sono una squadra alta e forte
fisicamente, a parte Tai Aguero, che però ha una classe immensa che
ha tutti i colpi. Dovremo metterle in difficoltà in ricezione,
perché se le fai giocare con la palla in mano diventano immarcabili
e per noi diventerebbe molto dura. Se la palla è staccata, hanno
meno opzioni. Inoltre dovremo stare attente, soprattutto nelle
rigiocate, al loro muro, molto alto. Devo sottolineare, però, che il
nostro attacco sta lavorando bene. Lo ha fatto anche a Soverato, dove
abbiamo attaccato meglio della squadra calabrese, perdendo solo per i
troppi errori commessi. Punteremo sul nostro attacco, sul gioco
veloce, ma anche sulla difesa che si è espressa bene anche domenica
scorsa, e vedremo di sbagliare meno”.
Si
gioca alle ore 20,30, sul taraflex del PalaCampanara, arbitri Fabio
Bassan e Massimiliano Giardini. Quindi - chiediamo scusa - non Curto
e Cerra, come erroneamente scritto in un altro articolo, che
dirigeranno l'altra semifinale, tra Monza e Soverato.
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