@LucianoMurgia
Le
colibrì regalano troppi punti a un Forlì nettamente più forte,
così la gara di ritorno diventa una formalità per le romagnole che
saranno allenate dal grande ex Angelo Vercesi
Il muro di Mezzasoma e Di Marino s'oppone all'attacco di Saccomani, l'ex (foto Eleonora Ioele) |
MYCICERO
PESARO – VOLLEY 2002 FORLI' 0 - 3
PESARO:
Mastrodicasa 9 (8/21; battute sbagliate 2; muri 1), Bordignon 3 (3/6;
bs 2. Ricezioni 7, positiva 100%, perfetta 43%), Zannini (ricezioni
1, positiva 100%, perfetta 100%), Sestini ne, Ghilardi (L: ricezioni
14, positiva 86%, perfetta 29%), Di Iulio 1 (0/1; muri 1), M'Bra 3
(2/5; bv 1, bs 1), Gennari, Arciprete 7 (7/20. Ricezioni 22, positiva
77%, perfetta 41%), Mezzasoma 8 (6/24; bv 1, bs 2; muri 1), Liliom 6
(5/21; muri 1. Ricezioni 18, errori 1, positiva 67%, perfetta 39%),
Di Marino 3 (1/9; bs 2; muri 2), Babbi ne. All. Bertini.
FORLI':
Smirnova 16 (14/33; bs 2; muri 2), Lombardi ne, Ventura ne, Ceron ne,
Balboni (bs 2), Bonciani ne, Strobbe 2 (2/7; bs 2), Guasti ne,
Gibertini (L: ricezioni 7, positiva 57%, perfetta 29%), Saccomani 6
(4/19; bs 1; muri 2), Ferrara (L), Aguero 13 (11/30; bv 1, bs 2; muri
1), Assirelli 10 (7/12; bv 1; muri 2). All. Briganti.
ARBITRI:
Fabio Bassan di Brescia e Massimiliano Giardini di Verona.
PARZIALI:
17-25; 21-25-; 21-25 in 72 minuti .
NOTE:
spettatori circa 200. In tribuna Andrea Pistola, ex allenatore della
Robur Pesaro, oggi alla guida della Lardini Filottrano, accompagnato
dal vice Lionetti.
STATISTICHE
DI SQUADRA:
PESARO:
Battute
60, errori 9, punti 2. Ricezioni 64, errori 2, positiva 77%, perfetta
38%. Attacchi 107, errori 14, muri subiti 7, punti 32, 30%. Muri
fatti 6. Errori avversarie 19.
FORLI':
Battute
74, errori 9, punti 2. Ricezioni 51, errori 2, positiva 63%, perfetta
14%. Attacchi 101, errori 4, muri subiti 6, punti 38, 38%. Muri fatti
7. Errori avversarie 28.
PESARO
– Peccato, è un vero peccato che Angelo Vercesi, nuovo allenatore
del Volley 2002 Forlì, peraltro allenato in passato, fosse in
Brasile quando la società romagnola, peraltro monoteista, visto che
il presidente, il leader, il capo, ma anche il padrone è Giuseppe
Camorani, l'ha contattato per sostituire il “dimissionario” Marco
Breviglieri. Angelo Vercesi si è messo subito in viaggio e sarà a
Forlì già domani, pronto per guidare la squadra domenica, nella
gara casalinga con la Kioto Caserta. I tifosi pesaresi l'avrebbero
salutato con affetto, non solo per essere stato alla guida delle
colibrì che vinsero il primo scudetto. Avranno occasione di farlo
mercoledì prossimo, 10 febbraio, alle ore 20,30, nel palasport di
Villa Romiti, dove si giocherà la partita di ritorno della
semifinale di Coppa Italia che, dopo lo 0-3 di stasera, rischia di
essere un semplice allenamento, anche se a fine gara, con la solita
sfacciataggine, Martina Bordignon annuncia: “Vinceremo a Forlì”.
PRIMO
SET:
s'inizia davanti a pochi intimi, circa 150 spettatori che poi saranno
non più di 200. La concomitanza con l'infrasettimanale della serie A
di calcio è perdente. Apre il servizio di Balboni. Bertini schiera
il sestetto delle ultime partite (Di Iulio, Mezzasoma, Mastrodicasa,
Di Marino, Arciprete e Liliom; libero Ghilardi), con Babbi, non più
capitano e neppure titolare, in piedi, nell'angolo di campo dedicato
alle cosiddette riserve, mentre Sestini, pure a referto, è in
panchina per onor di firma, impossibilitata a scendere in campo.
Forlì alterna i liberi, schierando Gibertini in ricezione e Ferrara
in fase offensiva. Aguero a segno con un pallonetto da posto 4, poi
Balboni fallisce la battuta. Una diagonale di Saccomani scava il
primo break (2-6), Smirnova allunga ancora da posto 2. Per fortuna di
Pesaro, le romagnole invadono un paio di volte (3-7), ma l'attacco
pesarese non ha prodotto alcun punto. E arriva il secondo muro su
Mezzasoma (Saccomani). Bertini ferma il gioco ma è già 3-9. Anche
il quarto punto pesarese è un omaggio ospite, il servizio fuori di
Smirnova. Nei fatti, il primo set è un festival degli errori: 14 in
totale, 8 romagnoli, 6 pesaresi. In seguito, questo dettaglio
risulterà determinante, in negativo, per le colibrì, che chiudono
con 28 errori in 3 set (10 nel secondo, 12 nel terzo). Un'enormità,
perché le forlivesi si fermano a 19, aggiungendo agli 8 del primo i
6 del secondo e i 5 del terzo. Il primo punto vero, conquistato per
propri meriti e non grazie ai demeriti altrui, arriva su 5-9 con
Mezzasoma. Si iscrive a referto anche Arciprete (6-10). Abbiamo la
sensazione che la ricezione pesarese soffra maledettamente la battuta
ospite, mentre quella forlivese consente a Balboni di liberare a
piacimento le compagne, ma le statistiche di fine set smentiranno la
nostra impressione. Quando Aguero schiaccia da posto 4 senza
l'opposizione del muro, il tabellone indica 6-12. Le invasioni
“barbariche” - siamo già alla terza - del Volley 2002 rimettono
in rotta Pesaro. Una grandissima difesa di Alessia Ghilardi è
ripagata da Alessia Arciprete. Mastrodicasa mette palla a terra, ma
il punto è azzerato dalla prima invasione pesarese: 13-19 e time-out
discrezionale chiesto da Bertini. Un super salvataggio di Saccomani
esalta il mani fuori di Aguero: 13-20. Una super pipe di Smirnova
fissa il più 7 esterno. Non c'è partita, ma a chiudere il parziale
è un colpo fortunoso di Assirelli che manda le due squadre al cambio
di campo: 17-25 in 22 minuti. La differenza è tutta in due cifre:
27% a 46%.
SECONDO
SET:
un attacco di Arciprete regala il primo vantaggio pesarese. La
schiacciatrice laziale si ripete: 2-0. Claudia Di Marino, memore di
quanto accadde in campionato a Forlì, mura Smirnova (pipe): 3-0.
Briganti non ci sta e ferma subito il gioco. Arci...attacco pesarese:
4-0. Super difesa di Ghilardi, gran pallonetto di Arciprete: 5-0 con
4 punti di Alessia. Il primo punto ospite è di Aguero, che mura la
diagonale di Mezzasoma. Di Marino puntuale da posto 3: 6-1. L'attacco
delle colibrì si ferma lì. La laziale scatenata non è più di
Civitavecchia, ma di Roma: segna Saccomani ed è 6-5. Un attacco
toccato dal muro è visto fuori, parità. Anzi sorpasso perché
l'attacco questa volta è veramente fuori. Forlì allunga (6-8) e
Bertini ferma il gioco. Fast di Mastrodicasa e punto di Liliom: 9-9.
Invasione pesarese e di nuovo Forlì a più 2: 9-11. Si fa vedere la
pipe di Mezzasoma, ma la fast di Strobbe rompe subito la parità:
11-12. Dopo la sosta tecnica, Pesaro non chiude e Strobbe la punisce.
Ripetendosi con un ace su Ghilardi. Entra Bordignon per Liliom, ma la
sua battuta è errata. Un murone su Aguero e Pesaro è a meno 1. Su
ricezione difficile (bel servizio di Di Marino), Smirnova inventa un
gran punto, poi Aguero serve fuori: 15-16. La imita – in negativo,
ovvio – Mezzasoma. Attacco fuori banda ed è 15-18. Forlì continua
a essere imprecisa dalla linea di battuta, ma Pesaro non capitalizza.
Brava Bordignon a mettere a terra una diagonale: 18-20. Aguero gioca
sulle mani del muro ed è un gran punto: 18-21. Mezzasoma accorcia,
Bordignon sbaglia il servizio, Arciprete sorprende la difesa ospite,
Forlì invade (21-22) e Briganti interrompe il gioco. Smirnova segna
un punto pesante con un attacco pesantissimo, ancora sulle mani del
muro. Ora è Bertini a fermare il gioco. Saccomani mura la fast di
Mastrodicasa, subito dopo la ricezione difficile di Ghilardi su buon
servizio di Aguero consente la più facile delle prime intenzioni:
21-25 in 26 minuti.
TERZO
SET:
alla vigilia, Bertini aveva espresso fiducia nella squadra e la
speranza di mettere in difficoltà la capolista di serie A2. E'
evidente che solleciti, anzi pretenda, una reazione, se non tecnica,
almeno d'orgoglio. Però – osservando la faccia delle colibrì –
la sensazione è che siano stanche, ma anche spente, o forse solo
turbate per gli accadimenti degli ultimi giorni. Lo scriviamo a
pelle, senza conferme, ma osservando il riscaldamento pre partita,
quando tutte giocano a calcio, e vedendone alcune sedute in panchina,
quasi senza guardare le imitazioni di Messi da parte delle compagne,
ne abbiamo tratto, e con noi altri, un cattivo presagio. Eppure
l'avvio è equilibrato fino al 6 pari, Mezzasoma regala il primo
vantaggio, ma è subito parità a 7. Pesaro attacca per il più 2, ma
non controlla un contrattacco di Smirnova e poi Arciprete mette in
rete. Il momento difficile è accentuato da un'invasione: 8-10. Su
doppia di Balboni è ancora parità. Sullo slancio, ace di Mezzasoma
per il contro sorpasso, ma l'opposto umbro sbaglia il servizio e
subito dopo attacca in rete: 11-12. Cambio dopo il time-out tecnico:
M'Bra per Mezzasoma. Arciprete pareggia. Un bellissimo mani fuori di
Saccomani porta in dote 2 punti di margine: 12-14. Incredibile
disattenzione del primo arbitro che non vede un palleggio di Balboni
che più che una doppia era una quadrupla, forse addirittura una...
suite. Pesaro, però, si riporta a meno 1 e difende in maniera
strepitosa su un attacco di Aguero. Manca la cattiveria per
capitalizzare e Aguero non perdona con il successivo colpo. Forlì
s'allontana: 16-19. Bertini chiede time-out cerca le parole giuste
per convincere le sue ragazze che la partita non deve essere
considerata chiusa. Ci crede M'Bra, che mette a terra un servizio
clamoroso, giudicato fuori dalla difesa romagnola, ma puntuale
nell'angolo di posto 1. Isabella Di Iulio mura l'attacco di Saccomani
ed è parità a 20. Ora il time-out è di Briganti. Si riprende con
il servizio di M'Bra, fuori di poco ma fuori. Subito dopo manca
l'intesa tra Di Iulio e Mastrodicasa e la palla per la fast finisce
fuori: 20-22. Time-out Pesaro. Il 23° punto è di Assirelli, un ace
di lato B. La rabbia di Mastrodicasa è un attacco prepotente: 21-22.
Entra Gennari per Di Iulio, Smirnova mette a terra una parallela
micidiale: 21-24, tre palle partita. Si chiude subito con il
pallonetto di Mastrodicasa fuori di un centimetro: 21-25 in minuti.
Nell'altra
semifinale Monza supera Soverato
L'altra
semifinale metteva di fronte la terza (Monza) e la seconda (Soverato)
forza del campionato. La partita è finita 3 – 1 per le brianzole
(25-21; 25-20; 23-25; 28-26 in 111 minuti). Migliori realizzatrici:
Monza: Zago 30, Dekany 15; Soverato: Begic 23, Fresco 15.
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