Matteo
Bertini, soddisfatto per la vittoria e per la posizione in
classifica, applaude Arciprete: “Adesso per lei viene il
difficile. Dovrà essere umile e pronta a sacrificarsi in allenamento
per crescere ancora”
Matteo Bertini e lo staff salutano Alessia Arciprete (Foto Corrado Belli) |
@LucianoMurgia
Il
motore del pullman è acceso, pronto a riportare a Pesaro le colibrì
che non raggiungeranno le famiglie potendo usufruire dei due giorni
di libertà concessi da Matteo Bertini alla myCicero Volley Pesaro.
L'allenatore marottese, come il resto della comitiva, attende la
solita pizza, la cena del viaggio di ritorno. Un lungo viaggio,
l'ennesimo di questo periodo, che Bertini, il suo staff e le
giocatrici affrontano più sereni. I tre punti sono un premio
prezioso alle fatiche della squadra, che ha alzato uno steccato
importante tra sé e la zona retrocessione, rappresentata da1 18
punti della Clendy Aversa che occupa l'undicesimo e quartultimo posto
della classifica generale quando al termine della stagione mancano 9
partite, in palio 27 punti, gli stessi che vanta, stasera, la
myCicero.
“L'avevo
detto alle ragazze che la trasferta a Settimo Torinese avrebbe
rappresentato un momento importante della stagione. Siamo scese in
campo concentrate, determinate, consapevoli dell'importanza della
posta in palio. Torniamo a casa soddisfatti per il successo e la
posizione in classifica. L'impatto è stato positivo, anche se
abbiamo commesso qualche errore di troppo. Errori che io sono solito
definire gratuiti...”.
Però
il vostro compito è stato agevolato – prima che dall'assenza di
Minati – dagli errori, assai più numerosi, commessi dalla
Lilliput: 11 nel primo set. In verità, sono errori forzati, merito
della vostra difesa.
“In
particolare del nostro muro-difesa, agevolato dal servizio. Le nostre
battute hanno obbligato Settimo Torinese a faticare in ricezione. Di
conseguenza, il loro attacco ha accusato non poche difficoltà. Le
ragazze hanno fatto un grande lavoro... E alla fine della gara i
punti fondamentali sono arrivati dall'attacco”.
Una
partita controllata, anzi dominata, in cui si possono rilevare solo
alcune difficoltà: i troppi muri subiti nella fase iniziale; i
problemi sul servizio di Biganzoli e – proprio nella fase finale –
di Bazzarone; i recuperi che avete concesso alle vostre avversarie
quando potevate chiudere subito.
“I
muri sono arrivati su attacchi poco attenti, quando abbiamo cercato
di colpire la zona difesa da Yasmina Akrari, una centrale molto brava
nel fondamentale. I problemi sulle battute di Biganzoli sono più
merito della giocatrice piemontese che nostro demerito. Biganzoli ha
forzato moltissimo, con battute davvero incredibili. Mi è sembrata
una sorta di ultima risorsa e quando si forza molto si ottengono
buoni punti, ma si possono commettere anche errori. Così è stato.
Stesso discorso vale per Bazzarone, che ha spinto per tentare un
disperato recupero nel terzo set. Brave, però, le nostre ragazze a
impedire che la loro rimonta si concretizzasse. Resta una buona
prova, in tutti i fondamentali, in una partita che è stata sempre
nel nostro pieno controllo. Torniamo a casa soddisfatti, anche perché
i risultati concomitanti ci danno ulteriore tranquillità”.
Un'altra
grande prestazione, l'ennesima, di Alessia Arciprete: 18 anni, 19
punti con attacchi, muri e battute vincenti.
“Alessia
è una certezza, e non la dobbiamo scoprire stasera. Ora, però,
arriva il difficile, perché sarà chiamata a confermare, partita
dopo partita, le sue qualità. Ha i mezzi per farlo, a patto che
continui a lavorare, come ha fatto finora, con umiltà, dedizione,
sacrificio”.
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