Le
colibrì protagoniste di una prestazione esaltante in tutti gli
aspetti. Bertini entusiasta: “Per un allenatore vedere la propria
squadra giocare così è il massimo”
La partita è finita, le colibrì vanno a raccogliere l'omaggio dei tifosi |
@LucianoMurgia
MYCICERO
PESARO - SAUGELLA MONZA 3 - 0
PESARO:
Mastrodicasa 13 (10/21; muri 3), Bordignon ne, Zannini (ricezioni 3,
positiva 33%, perfetta 33%), Sestini 5 (3/9; battute sbagliate 1;
muri 2), Ghilardi (L: ricezioni 23, positiva 83%, perfetta 52%), Di
Iulio 5 (4/7; bs 3; muri1), M'Bra ne, Gennari ne, Arciprete 8 (8/43;
bs 3. Ricezioni 21, errori 2, positiva 52%, perfetta 24%), Mezzasoma
24 (20/48; battute vincenti 1, bs 1; muri 3), Liliom 21 (19/41; muri
2. Ricezioni 29, positiva 66%, perfetta 28%), Di Marino ne, Babbi ne.
All. Bertini.
MONZA:
Rimoldi ne, Dall'Igna 4 (3/5; bs 1; muri 1), Cardani , Devetag 10
(4/8; bs 1; muri), Candi 6 (4/19; bs 3; muri 6), Lussana (L:
ricezioni 13, positiva 69%, perfetta 38%), Dekany 9 (7/32; bs 2; muri
2), Visintini ne, Mazzaro, Zago 26 (21/63; bv 2, bs 3; muri 3), De
Stefani 3 (3/13; bs 1), Montesi ne, Bezarevic 11 (11/30; bs 1). All.
Delmati.
ARBITRI:
Alessandro
Cerra di Bologna e Sergio Jacobacci di Venezia.
PARZIALI:
25-19; 23-25; 25-23; 25-22 in 111 minuti.
STATISTICHE
DI SQUADRA:
PESARO:
Battute
97, errori 8, punti 1. Ricezioni 78, errori 2, positiva 65%, perfetta
35%. Attacchi 169, errori 9, muri subiti 14, punti 64, 38%. Muri
fatti 12. Errori avversarie 21.
MONZA:
Battute
90, errori 12, punti 2. Ricezioni 89, errori 1, positiva 63%,
perfetta 28%. Attacchi 170, errori 7, muri subiti 12, punti 53, 31%.
Muri fatti 14. Errori avversarie 21.
PESARO
– Consentiteci una licenza nella traduzione di uno dei più famosi
slogan del mondo dello sport, nel caso dell’abbigliamento sportivo:
Just Do It. Non il “fallo e basta” della Nike... A proposito, che
tristezza pronunciare Naik il nome della mitica Nike, l’ellenica
dea della vittoria, la meravigliosa Nike di Samotracia, la scultura
custodita nel Louvre.
Sì,
non il “fallo e basta”, ma Giusto Farlo Così. Come l’hanno
fatto le meravigliose colibrì di Matteo Bertini, che – come
auspicato dall’allenatore – si sono tolte lo sfizio di superare
una squadra che le precede in classifica.
L'esultanza di Di Iulio, Sestini Mezzasoma dopo una giocata vincente |
L’hanno
fatto giocando una bellissima pallavolo, non solo affidandosi alla
proverbiale grinta, che pure non è mancata – accidenti se si è
vista -, ma è stata un ingrediente in più a disposizione di una
squadra che ha giocato alla pari, anzi meglio, con un’avversaria
fortissima, che punta al salto di qualità, anzi di categoria.
Giusto
per farvi un esempio: la Saugella è arrivata a Pesaro con il pullman
che trasporta abitualmente in trasferta l’EA7 Emporio Armani,
quell’EA7 che mentre Monza perdeva a Pesaro conquistava, nella sua
casa del Forum di Assago, la Coppa Italia di basket.
Mezzi
e ambizioni non mancano alla squadra allenata da Delmati. Che stasera
ha avuto un problema... Quale? Lasciamo che a spiegarcelo sia Matteo
Bertini, allenatore felice della myCicero Volley Pesaro.
“Sono
senza parole. Per un allenatore, vedere giocare così la propria
squadra è il massimo. Perché siamo una squadra!”. Ci sembra
doveroso sottolinearlo concedendogli l’apertura dell’articolo che
racconta la cronaca di una vittoria bellissima.
Fare
meglio di così è difficile. Perché quando si coniuga la tecnica
all’agonismo, quando si propone un servizio insidioso e un
muro-difesa da applausi e si attacca anche con il 47% (nel set
d’apertura), sembra impossibile non vincere. Ma in campo ci vanno
anche le avversarie, e che avversarie. E allora, oltre al fioretto,
serve la sciabola, servono le risorse che si hanno nel cuore e la
voglia di lottare per impedire che anche una sola palla cada a terra.
Difese
insuperabili e attaccanti scatenate: la temuta Zago si conferma
bravissima, ma Elisa Mezzasoma di più. Liliom è super, ma le altre
non sono da meno
Difese
che hanno esaltato tutte le colibrì, non solo l’insuperabile
Ghilardi. A tal proposito, ci sia consentito un inciso: l’avversaria
numero uno, il pericolo pubblico era sicuramente Valentina Zago.
L’aveva annunciato, alla vigilia, Matteo Bertini. L’ha confermato
il taraflex pesarese. L’opposto padovano, che oggi festeggiava il
26 anni, celebrati con tanto di palloncini colorati da familiari e
amici, ha attaccato ogni palla possibile, realizzando in diagonale e
in parallela, colpendo in pipe e con il pallonetto, dalla linea di
battuta (2 ace) come da rete (3 muri). Una furia. Che però si è
dovuta accontentare di chiudere con il 33 per cento. Pensate che –
fermandoci al girone di ritorno – Valentina aveva attaccato con il
49% (20/41) nel successo a Palmi, il 55% (28/51) nella vittoria a
Cisterna; il 53% (27/51) nel 3-2 al tie-break con Olbia. Solo nel 3-0
casalingo con Caserta, Zago s’era fermata al 21% (6/28), ma la sua
squadra aveva vinto facilmente.
Uno
striscione dei Balusch ha esaltato il gioco di squadra del Volley
Pesaro
Lo striscione dei Balusch |
Così,
anche se il volley è uno sport di squadra – come hanno ricordato
poco prima della partita i Balusch, mostrando uno striscione con la
scritta “Nessuno di noi è forte come tutti noi” - nel confronto
tra opposte a vincere è stata Elisa Mezzasoma, che ha attaccato
meglio (42%), servito bene e murato, ma soprattutto difeso. Signori,
quanti opposti conoscete che danno un grande contributo anche in
difesa? Nella nostra memoria, solo Manon Flier. Vedere Elisa che si
tuffa su ogni palla è uno spettacolo nello spettacolo offerto dalla
myCicero, che si è tolta lo sfizio di battere una squadra che la
precede, ma anche il lusso di fermare la marcia di un’avversaria
che s’era presentata a Pesaro con una striscia positiva aperta di 8
vittorie. L’ultima sconfitta era andata in archivio il 6 dicembre,
nel 3-2 casalingo del Volley 2002 Forlì.
Elisa Mezzasoma, grandissima protagonista al cospetto di Valentina Zago |
Alessia
Ghilardi: “Con questo successo per noi inizia un nuovo campionato”
Il
Volley Pesaro può essere fiero del successo, di una vittoria che...
“apre le porte a un nuovo campionato!”. Parola di Alessia
Ghilardi.
PRIMO
SET:
non solo perché è il primo, ma per il modo in cui la myCicero
interpreta la partita, fa capire che potrebbe essere una serata di
gloria per le colibrì, una brutta partita per la Saugella. Apre un
servizio sbagliato di Zago, però! Mezzasoma e Liliom sono scatenate,
un’invasione brianzola ed è 6-3 interno. Sale in cattedra... chi?
Lei, Zago che si veste da Zagor il famoso fumetto inventato da
Bonelli, il Signore della Scure. I suoi attacchi spaccano la difesa,
tagliano in due il taraflex. Un due tre ed è parità a 6. Il primo
(dei 6) muro di Devetag ed è sorpasso: 6-7. Chi di muro colpisce...
Ci pensa super Diletta Sestini – 2 muri quasi consecutivi – a
suonare la carica. Pesaro piazza un 6 a 2,con Mezzasoma già a quota
5, ed è 12-9 al time-out tecnico. Le lille insistono. A una pipe di
Zago risponde una pipe di Liliom. All’ungherese di Pesaro risponde
l’ungherese di Monza ed è 14-11, ma Ghilardi inventa una difesa da
sballo su diagonale di Dekany e Liliom colpisce con un... pugno che
sa tanto di ko anticipato: 16-11 e Delmati chiede il primo time-out
discrezionale. Monza resiste perché le colibrì sbagliano troppe
battute (5 nel set), altrimenti si sarebbe già al cambio di campo.
Meglio così, perché possiamo ammirare una giocata clamorosa di
Arciprete, che subisce il muro, ma si rigioca e lei inventa una palla
spinta con mani fuori. Applausi e altro time-out ospite sul 21-16.
Arciprete è scatenata e solo altri due servizi errati tengono aperto
il set. A chiuderlo ci pensano l’eccellente Mastrodicasa (2/3) e
una “seconda” di Di Iulio, che fa le pentole – palleggi da
museo della bellezza – e i coperchi (punti). 25-19 in 23 minuti,
con tutte le colibrì a segno e con un attacco al 47% (17/36),
contro il 30% brianzolo (10/33): Mezzasoma 6, Liliom e Arciprete 4,
Sestini 3, Mastrodicasa 2, Di Iulio 1. 3 muri a 2 Pesaro; nessun ace.
7 errori Pesaro, 5 Monza che ha avuto 5 punti da Zago, 2 da Devetag e
Bezarevic, 1 a testa per Dall’Igna, Candi e Dekany.
SECONDO
SET:
si riparte con una pipe di Liliom, che mostra di volere suonare le
migliori rapsodie ungheresi. Una difesa fantastica dà ad Arciprete
la possibilità di ribadire il vantaggio, ma la risposta lombarda è
imperiosa: parziale esterno di 4 a 0. Sorpassi e contro sorpassi,
sembra d’essere in altalena, anzi sulle montagne russe, che sono
più eccitanti. Pesaro sul 9-7, Monza replica ed è 9-10 grazie a un
regalo di Liliom che palleggia male. L’ungherese non ci sta e
spedisce sul taraflex una grande diagonale. Ancora Rita e una prima
intenzione di Sestini, Pesaro avanti (12-11) al time-out tecnico. Sul
12 pari, Pesaro potrebbe allungare, ma un tocco a muro visto dal
primo arbitro è annullato da secondo, distante una decina di metri.
Beato lui. Il martellamento in battuta è sempre efficace e
Mastrodicasa sigla di prima il 14-13. Delmati non ci sta e ferma il
gioco. La risposta ottenuta è positiva, perché la Saugella – dopo
una grande difesa su Arciprete – va sul 15-16. Un regalo di
Dall’Igna e due attacchi di Mezzasoma (pipe da urlo) e Liliom
(diagonale da applausi) spingono la myCicero sul 19-17. Delmati non
esita a chieder il secondo time-out e ancora una volta le sue ragazze
ripagano la scelta. A farlo sono le due mancine – Bezarevic e Zago
– che ribaltano il risultato sul tabellone: 19-20. Ora è Bertini
a fermare il gioco, ma la prima risposta è poco felice perché viene
murata Liliom: 19-21. Toh, sbaglia anche Zago, il muro-difesa fa un
grande lavoro, capitalizzato dal mani fuori di Mezzasoma, e arriva un
murone di Liliom per il sorpasso: 22-21. Zago sorprende con un
pallonetto, ma Elisa Mezzasoma riconquista il vantaggio (23-22) con
un muro. Bezarevic passa tra le mani di un muro a 2 poco compatto.
Zannini entra in seconda linea per Liliom. Il palleggio di Di Iulio è
imperfetto e Monza ha una palla set. Bertini prova a mettere dubbi
alla battuta ospite, ma sul servizio di Zago è Dall’Igna che mura
Arciprete, chiude (23-25) il set in 29 minuti e pareggia i conti,
facendo male alla mente (che torna indietro, alla decisione di Sergio
Jacobacci) e al cuore. Liliom 6, Mezzasoma 5, Mastrodicasa 3, Sestini
e Arciprete 1. Per Monza, 8 di Zago, 3 di Devetag e Dekany, 2 di
Candi e Bezarevic. É calato l’attacco pesarese (32%), è cresciuto
quello lombardo (35&).
TERZO
SET:
avvio favorevole alle ragazze di Bertini (4-2 e 5-3), che pure non
hanno la migliore Arciprete (1/6). Ancora sotto di 2 (9-7), Monza –
migliorata in difesa ed efficace in battuta con 2 ace di Zago –
piazza un break di 5 punti a 0 ed è in vantaggio per la prima volta
al time-out tecnico. Sullo slancio, il parziale esterno diventa un
preoccupante 1-7, interrotto da Mastrodicasa che firma due punti
preziosi, obbligando Delmati a chiedere precipitosamente una sosta
discrezionale. Che cambia poco, anzi niente, perché Liliom ringrazia
una difesa sublime di Ghilardi mettendo a terra il 14 pari. Ancora
una grande difesa pesarese e ancora fast vincente di Mastrodicasa,
mentre Monza sostituisce Candi con Mazzaro, la giovane campionessa
del mondo under 18. Liliom insiste ed è 16-14 che completa il drive
positivo di 6 a 0. Una parallela di Giorgia De Stefani interrompe la
carestia e manda al servizio Mazzaro, che sostiene un break di 3
punti (16-17) propiziato dalla stessa De Stefani, che poi sbatte
contro il muro di Mastrodicasa. Il sesto punto di Liliom riporta le
lille avanti di 2 punti: 18-16. Ancora un time-out lombardo che
frutta – con un po’ di fortuna – il ribaltone: 18-20. Lo 0 a 4
subito è pericoloso e Bertini ferma la partita, ottenendo a sua
volta risposte positive (Di Iulio di seconda, diagonale di Liliom e
mani fuori di Mezzasoma) per il 21-20, che prosegue sul 22-21 (ottavo
punto per la nazionale ungherese) che poi lascia il posto dietro a
Zannini. Bezarevic impatta, ma Devetag sbaglia la battuta e sul
servizio insidioso di Sestini è Mastrodicasa a colpire di prima
intenzione: 24-22. Una parallela di Bezarevic annulla la prima palla
set, Bertini ferma il gioco e sul servizio – pericoloso – di
Zago, Mezzasoma centra un grande mani fuori, l’ennesimo della sua
formidabile partita. 25-23 in 30 lunghissimi minuti in cui Liliom ha
realizzato 8 punti, Mastrodicasa – una belva – 6, Mezzasoma 4, Di
Iulio 2 e Arciprete 1. Zago, con 6 punti, è già a 19. Le danno una
mano Dekany e Bezarevic (4). Pesaro è di nuovo sopra il 40 per cento
offensivo (17/39 e 44%), Monza è al 35%. Inoltre, 4 muri a 2 per le
colibrì che pagano dazio solo negli ace (0 a 2), pur continuando a
battere bene.
Rita Liliom, una prestazione eccellente |
QUARTO
SET:
equilibrio fino al 5 pari, poi Pesaro guadagna 2 lunghezze. La
seconda volta (8-6) con una diagonale strettissima, quasi
impossibile, di Arciprete, che mette a terra a un passo dalla rete
con una schiacciata che – sottolinea Fabrizio Bontà, responsabile
dell’ufficio stampa del Volley Pesaro – “sembra la copia dei
grandi attacchi di Carolina Costagrande. E non solo per lo stesso
numero di maglia, il 12”. Al time-out tecnico è 12-11. Poi Pesaro
fugge sul 18-15, approfittando anche di una clamorosa disattenzione
di Monza, che non mette a terra un rigore senza portiere. Si rivede
Arciprete,che pure dà l’impressione di giocare con il freno a mano
tirato, anche se fa tanto lavoro sia a muro che in battuta. Monza,
che ha speso già un time-out (16-15), è obbligato a utilizzare
anche il secondo sul 19-16 (diagonale di Mezzasoma). Pesaro, che in
precedenza aveva mancato il più 4, subisce la rimonta ospite
(19-18), ma poi riceve un omaggio (servizio sbagliato). Invece di
capitalizzare, la myCicero spreca, facendo altrettanto. Sul 20-19, Di
Iulio inventa una magia di secondo tocco, ma Dall’Igna le
restituisce la giocata vincente: 21-20. Zago attacca per il pareggio,
ma mette incredibilmente fuori. Dopo che un mani fuori di Liliom ha
scavato un piccolo solco (23-20) , Pesaro prova a farsi del male con
un’altra battuta sbagliata, ma Liliom è scatenata (24-21). Monza
ci prova con un muro, ma la diagonale di Mezzasoma chiude il set
(25-22 in 29 minuti) e la partita (3-1) e regala al Volley Pesaro una
serata di festa.
Una
postilla: nello sport c'è giustizia. Una cara collega, commentando
il parziale, quando Monza – pareggiati i conti – sembrava volere
ribaltare l’inerzia della partita, commentava: “Sarebbe
un'ingiustizia non fare punti, stasera”. Nessuna ingiustizia.
Giusto Farlo Così!
Clamorosa
sconfitta interna di Olbia con Rovigo, Caserta vince il derby con
Aversa e Pesaro ha 12 punti di vantaggio sulla quartultima
Gli
altri risultati:
Volley
2002 Forlì – Lardini Filottrano 3-1
23-25;
25-15; 25-15; 25-21 in 98 minuti. Migliori realizzatrici: Forlì:
Smirnova 24, Strobbe 11; Filottrano: Kiosi 13.
Delta
Informatica Trentino – Fenera Chieri 3-0
26-24;
25-15; 25-21 in 81 minuti. Migliori realizzatrici: Trento: Repice 17,
Segura 16, Marchioron 10; Chieri: Salvi 8.
Entu
Olbia – Beng Rovigo 0-3
20-25;
20-25; 20-25 in 82 minuti. Migliori realizzatrici: Olbia: Brussa 18;
Rovigo: Grigolo 18, Polak 17, Pirv 10.
Clendy
Aversa – Kioto Caserta 1-3
24-26;
23-25; 25-23; 19-25 in 114 minuti. Migliori realizzatrici: Aversa:
Lukovic 27, Salamone 18, Neriotti 10; Caserta: Percan 22, Harelik 21,
Lotti 16, Casillo 13.
Lilliput
Settimo Torinese – Volley Soverato 0-3
19-25;
18-25; 23-25 in 71 minuti. Migliori realizzatrici: Settimo Torinese:
Akrari 10; Soverato: Begic 15, Fresco 12, Travaglini 11.
Golem
Software Palmi – Omia Cisterna 3-0
25-20;
25-19; 25-16 in 73 minuti. Migliori realizzatrici: Palmi: Aricò 13,
Petkova e Speranza 10; Cisterna: Moreno Pino 9.
La
classifica:
Forlì
45
Soverato
43
Monza
37
Filottrano
e Olbia 31
PESARO
30
Trento
29
Caserta
28
Chieri
26
Palmi
23
Aversa
18
Rovigo
15
Settimo
Torinese 14
Cisterna
8
Prossimo
turno, sesta giornata di ritorno (mercoledì 24. ore 20,30):
Caserta
– PESARO
Forlì
– Trento
Monza
– Settimo Torinese
Rovigo
– Filottrano
Cisterna
– Aversa
Chieri
- Olbia
Palmi
- Soverato
Nessun commento:
Posta un commento