Matteo
Bertini giudica le finali che si disputano sabato e domenica a
Ravenna: “Vedrete che anche la serie A2 farà la sua bella figura”
Un'immagine della finale dello scorso anno (Foto Rubin/LVF) |
@LucianoMurgia
Tutte
le attenzioni della pallavolo femminile italiana, ma non solo
italiana, sono dedicate alle finali di Coppa Italia in programma
sabato e domenica nello splendido Pala De Andrè di Ravenna. Un
palasport voluto dalla famiglia Ferruzzi e dedicato a Mauro De Andrè,
fratello di Fabrizio, il grande poeta italiano. Mauro De Andrè era
un famoso legale che collaborava con il Gruppo Ferruzzi e soprattutto
con Raul Gardini, che era il vero leader della dinastia ravennate e
aveva legato uno dei marchi alla pallavolo maschile della città
romagnola. In quel Messaggero Ravenna giocarono fior di campioni, a
incominciare da quelli che, nella stagione 1990/91 vinsero scudetto e
Coppa Italia. Ci riferiamo a Fabio Vullo, Steve Timmons, Andrea
Gardini, al marchigiano Roberto Masciarelli, all'altro americano
Karch Kiraly, oggi allenatore della Nazionale femminile Usa campione
del mondo.
Una
città di pallavolo, Ravenna, non solo sede di autentici capolavori
d'arte, di monimenti che ogni anno richiamano centinaia di migliaia
di turisti. Una città di pallavolo al femminile, visto che la sua
regina sportiva è la Teodora, capace di vincere undici scudetti
consecutivi, dal 1980/81 al 1990/91, due Coppe dei Campioni, una
Coppa del Mondo e – visto che è il tema del fine settimana – 6
Coppe Italia.
Insomma,
se la pallavolo femminile ha un'Alma Mater, questa è Ravenna, questa
è la Teodora, allenata dall'indimenticabile Sergio Guerra, un mito.
La
nota curiosa, dal punto di vista negativo, è che la Teodora salutò
la serie A, da allora mia più conquistata, perché vendette il
diritto sportivo (termine orribile, visto che i diritti sportivi non
si dovrebbero vendere ma conquistare) alla Robur Pesaro. Era la
stagione 2004/2005.
Dunque,
non poteva esserci miglior sede per le finali a quattro di Coppa
Italia di serie A1 e per la finale di Coppa Italia di serie A2.
Il
programma è il seguente:
sabato,
ore 17,30: Metalleghe Sanitars Montichiari – Nordmeccanica
Piacenza; ore 20,30: Pomì Casalmaggiore – Foppapedretti Bergamo.
Entrambe le partite in diretta tv su Rai Sport.
Domenica,
ore 14,45: Volley 2002 Forlì – Volley Soverato, finale di Coppa
Italia di serie A2.
Ore
17,45: finale di serie A1.
A
seguire la prima giornata ci sarà anche Matteo Bertini, allenatore
della myCicero Volley Pesaro, che raggiungerà Ravenna con la
co-presidente Barbara Rossi. Cosa dobbiamo aspettarci
dall'appuntamento romagnolo?
“Partiamo
dalla finale della Coppa Italia di serie A2, che è quella che ci
interessa più da vicino – risponde Bertini -: credo che vedremo
una bellissima partita tra due squadre che si stanno dando battaglia
per il primato in campionato, che stanno meritando questo primato per
la continuità di gioco che hanno avuto finora. In una stagione non
mancano alti e bassi, ma loro ne stanno avendo veramente pochi. Due
squadre diverse, ma accomunate dalla grande fisicità. Nonostante
questo, vantano una componente tecnica molto importante. Credo che
Soverato abbia trovato in Edina Begic, ma nell'ultimo periodo anche
in Lucia Fresco e Melissa Donà, attaccanti di altissimo livello per
la serie A2. Della squadra calabrese mi piace tanto un aspetto: gioca
molto bene di squadra ed è preparatissima tatticamente. Luca Secchi
prepara le partite in maniera molto meticolosa. Si vede in partita,
perché sono i particolari che fanno la differenza. Forlì ha
cambiato allenatore e di conseguenza ha faticato a comprendere il
nuovo tipo di gioco voluto da Vercesi, ma una volta capote le
situazioni non potrà che andare forte. Sono certo che Forlì e
Soverato daranno vita a una partita straordinaria che rispecchierà
appieno il valore del nostro campionato, che ricaverà da questa
sfida un significato importante: anche in serie A2 si può vedere una
buona pallavolo”.
In
serie A1 sono finali a sorpresa: mancano la detentrice del trofeo,
l'Igor Gorgonzola Novara, che sta vivendo una stagione travaglia, e
l'Imoco Conegliano del suo amico e concittadino Davide Mazzanti, che
invece sta dominando la serie A1 ed è già certa del primo posto al
termine della stagione regolare. Di più: nessuna delle quattro
protagoniste delle precedenti Final Four, lo scorso anno a Rimini, è
presente a Ravenna.
“Sono
stati quarti di finale sorprendenti. L'uscita di Conegliano, per mano
di Montichiari, ha concesso una possibilità a tutte le 4 squadre
qualificate. La sorpresa più grossa l'ha regalata Montichiari, che
arriva da sfavorita, ma avrà la mente libera e si giocherà il tutto
per tutto in una partita secca che raramente con cede certezze.
Bergamo è l'esperienza e la voglia di vincere in atlete quali Lo
Bianco e Barun. Esperienza e gioventù, un bel mix grazie a Sylla,
che sta vivendo un periodo stratosferico. La Foppa è allenata da
Stefano Lavarini, un giovane che conosco bene; per la passione, per
l'amore che mette nel suo lavoro, meriterebbe un trofeo tutto per
lui. Bergamo è una società storica e, pure se non è favorita nella
sfida con Casalmaggiore, punterà a fare il colpo. La Pomì è
campione d'Italia in carica, anche se ha cambiato molto, a
incominciare dall'allenatore, visto che Massimo Barbolini ha
sostituito Mazzanti, passato a Conegliano. Barbolini ha grande
esperienza ed è abituato a vincere. Casalmaggiore ha due centrali
fenomenali: Lauren Gibbemeyer e Jovana Stevanovic. E tanta qualità
in banda grazie all'equilibrio di Valentina Tirozzi, alla qualità di
Francesca Piccinini, ma anche all'entusiasmo di Margareta Kozuch. A
vedere la tedesca viene voglia di scendere in campo, perché lei
mette l'anima. Il libero è Imma Sirressi, una grande realtà. A mio
parere, Piacenza è lievemente favorita. Lo dico osservando una
palleggiatrice molto estrosa quale Maja Ognjenovic; se trova la
serata giusta, è impossibile da fermare. E così Floortje Meijners,
in questo momento la giocatrice di serie A1 con maggiore qualità e
più efficienza. Inoltre, la Nordmeccanica è una squadra ricca
d'equilibrio grazie alle solite Leonardi e Marcon, collaudatissime in
difesa e ricezione. E le centrali – Bauer e Belien – non le
scopriamo oggi...”.
In
conclusione?
“Saranno
finali di alto livello, in cui tutte possono vincere. Divertimento
assicurato per chi andrà al Pala De Andrè”. Che s'annuncia tutto
esaurito.
Appunti
di Sport proverà a raccontarvi le finali, magari cercando notizie
curiose sulla serie A2, con riferimento particolare alla myCicero
Volley Pesaro.
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