@LucianoMurgia
La
myCicero vince la sesta partita consecutiva ed è sempre più dentro
i playoff. Il debutto di Alessia Ameri non cambia le sorti di una
gara a senso unico. Il presidente ospite ringrazia il Volley Pesaro
Rita Liliom, Mvp, passa sopra il muro di Valpiani (Foto Rubini/LVF) |
MYCICERO
PESARO – ENTU OLBIA 3-0
PESARO:
Mastrodicasa 9 (7/13; battute sbagliate 1; muri 2), Bordignon ne,
Zannini, Sestini 9 (6/9; bv 1; muri 2), Ghilardi (L: ricezioni 13,
positiva 92%, perfetta 54%), Di Iulio 3 (2/4; battute vincenti 1),
M'Bra ne, Gennari ne, Arciprete 5 (4/18; bv 1. Ricezioni 17,
positiva 53%, perfetta 35%), Mezzasoma 7 (7/27), Liliom 23 (20/31; bs
2; muri 3. Ricezioni 11, errori 1, positiva 64%, perfetta 27%), Di
Marino ne, Babbi ne. All. Bertini.
OLBIA:
Bellapianta (0/3), Brussa 9 (8/35; bv 1), Valpiani (0/1), Ameri (L:
ricezioni 13, positiva 62%, perfetta 46%), Caboni ne, Ceresi (0/2),
Vilcu 8 (6/26; muri 2), Fezzi (0/3(, Giuliani 7 (7/13; bs 1), Rebora
5 (3/9; bs 3; muri 2), Camarda 6 (5/22; muri 1). All. Iosi.
ARBITRI:
Alessandro Somansino di Teramo e Fabrizio Lolli di Bologna.
PARZIALI:
25-17; 25-19; 25-9 in 70 minuti.
NOTE:
Prima della partita, le ragazze del Volley Pesaro hanno offerto alle
ragazze di Olbia un mazzo di mimose, un pensiero di Giorgio Fanesi,
il signor myCicero, sponsor della squadra pesarese. Spettatori circa
700.
STATISTICHE
DI SQUADRA:
VOLLEY
PESARO:
Battute
74, errori 3, punti 3. Ricezioni 41, errori 1, positiva 68%, perfetta
39%. Attacchi 99, errori 3, muri subiti 5, punti 46, 46%. Muri fatti
7. Errori avversarie 19.
OLBIA:
Battute
46, errori 5, punti 1. Ricezioni 71, errori 3, positiva 63%, perfetta
31%. Attacchi 114, errori 11, muri subiti 7, punti 29, 25%. Muri
fatti 5. Errori avversarie 10.
Barbara Rossi con le mimose offerte dallo sponsor (Foto Eleonora Ioele) |
PESARO
– Mimose alle ragazze di Olbia. Poi niente più omaggi. Pesaro
s'impone per quella che ormai è: una grande realtà del campionato
di serie A2, che vince più facilmente del previsto, tanto che il
vero problema non è chiudere la gara in 3 set, conquistare altri 3
punti preziosi e vedere sempre più da vicino i playoff. Il grande
problema è lasciare il palazzetto dello sport sotto il diluvio e al
buio. Dentro, invece l'illuminazione è perfetta, grazie alle giocate
della myCicero Volley Pesaro. Chi resta al buio è Olbia.
Dentro
si gioca e le colibrì danno vita a uno spettacolo pirotecnico. Non
sappiamo come lo dice nella sua lingua, difficilissima, ma la
fuochista principale è Rita Liliom, capitano dell'Ungheria.
Fuori,
la zona – indecente – che sta attorno al PalaCampanara è
allagata. Pessima fotografia per chi punta a essere riconosciuta
Città dello Sport, quale Pesaro indubbiamente è, ma niente ha fatto
in passato e sta facendo adesso per risolvere un annoso problema.
L’area è poco o niente illuminata, quando piove diventa una
palude. Non ci stancheremo mai di scriverlo, per ricordare a chi si
riempie di parole che ci sarebbero anche i fatti concreti. Ah,
#fatticoncreti è stato utilizzato nella pagina di Pesaro Città
dello Sport per sottolineare il rifacimento del tetto dell’Adriatic
Arena, che tempo addietro ha avuto l’onore della diretta televisiva
mentre pioveva all’interno. Ma quali #fatticoncreti, se il tetto
doveva essere rifatto dieci anni dopo la realizzazione del grande
palasport della Torraccia, datata 1996, ed è stato completato poche
settimane fa. Dunque, dieci anni di ritardo per i #fatticoncreti.
Ancora più lunga l’attesa per la sistemazione della zona attorno
al PalaCampanara. Tanto “quelli del volley” sono pochi.
Diluvia
fuori, ma metaforicamente accade anche dentro, perché l’Hermaea
Olbia non riesce ad arginare la straripante forza di una myCicero che
anche stasera si è confermata straordinaria realtà.
Le
colibrì, giunte alla sesta vittoria consecutiva, hanno agguantato al
quarto posto una Lardini Filottrano da applausi, capace di espugnare
Monza e tornare a casa con il rammarico di non avere conquistato
l’intera posta in palio. La Lardini vanta una vittoria in più (14)
della myCicero (13) e questo le consente di mantenere la quarta
posizione, con Pesaro sempre quinta, ma con 7 punti di vantaggio
sull’ottava, anzi sulle ottave (Chieri e Olbia). Insomma, da
stasera i playoff sono più che un sogno, più che una speranza,
mentre la salvezza, a 5 giornate dalla fine della stagione regolare,
con 17 punti sulla quartultima (Aversa), è una certezza.
Chi
sta precipitando in basso è Olbia, che ha subito una dura lezione
dalla squadra messa in campo da Matteo Bertini, padrona assoluta del
taraflex, in ogni aspetto del gioco. E capace, rispetto alle recenti
giornate, di abbassare la media di errori set, stasera scesi a 3,33.
Un
attacco stellare (46%), malgrado Arciprete e Mezzasoma abbiano chiuso
sotto il 30 per cento, trascinato da una fantastica Liliom, che ha
colpito a piacimento, sfruttando al meglio il muro – basso – di
Valpiani e il buco che si formava quando la palleggiatrice ravennate
ex Pesaro era in prima linea e in seconda doveva agire Brussa.
Rita
Liliom ha chiuso con un fantastico 65%. Sestini, che ha attaccato
meno palloni, con un straordinario 67%. Sestini e Mastrodicasa, le
due centrali pesaresi, sono state padrone della partita perché coach
Iosi, dovendo inserire la nuova arrivata Alessia Ameri, che ha preso
il posto dell’infortunata Degortes nel ruolo d libero, ha optato
per lasciare fuori Mirtha Correa, quarta over 30.
Alessia Ameri, debutto amaro in serie A2 (Foto Rubin/LVF) |
A
fine gara ci si domandava se il gioco valesse la candela, ma è
evidente che giocare con un libero arrangiato, non di ruolo, come ha
dovuto fare Olbia di recente, o addirittura senza libero è un grande problema.
Alessia Ameri, vivisezionata dalla stampa che abitualmente ignora la
pallavolo, ha dimostrato di poterci stare, evidenziando agilità e
reattività, difendendo palloni difficili, recuperandone altri.
Pesaro, però, l’ha tenuta a lungo fuori dalla partita, impegnando
con il suo servizio, insidiosissimo, le compagne, soprattutto Vilcu.
E’
stata la prima chiave del successo. Se la seconda chiave è stato
l'attacco, la terza è il consueto muro-difesa che ha messo in
difficoltà la temutissima Brussa e le sue compagne, obbligate a
percentuali non consone al loro valore.
Un attacco di Brussa, grande ex, contrastata da Diletta Sestini (Foto Rubin/LVF) |
Natalia Brussa, due scudetti
in maglia Scavolini, è stata “cercata” dagli attacchi pesaresi e
ha finito per smarrirsi. A un certo punto ci è sembrata decisamente
demoralizzata. Ovvio, quando attacchi una volta, due volte, tre volte
e la palla non va mai a terra. Per lei, 17% nel primo set, 29% nel
secondo, 22% nel terzo, per un 23% finale che descrive i grandi
meriti delle colibrì. E se Vilcu (18% nel primo, 40% nel secondo; 0%
nel terzo) non ha fatto meglio (23% finale) si capisce che l’Hermaea
non poteva che essere vittima di una myCicero attenta, determinata,
spietata nei momenti decisivi. Così, a coach Iosi, oltre ad Ameri,
sarebbe servito... Gigi Datome, lo sportivo principe di Olbia.
Peccato giochi a basket, nel Fenerbahce Istanbul.
PRIMO
SET:
Iosi sceglie di lasciare fuori Mirtha Correa, per utilizzare da
titolare Sara Giuliani. Con la centrale friulana, le due ex colibrì,
Valpiani e Brussa, le schiacciatrici Vilcu e Camarda; livero Ameri.
Pesaro parte benissimo, con un 5-0 propiziato da Liliom (soprattutto)
e Mezzasoma, ma anche da 2 errori Entu. Olbia reagisce a infila un
controbreak (4-9) che porta al 9 pari. E' Vilcu a suonare la carica.
Il suo secondo punto, che è tale anche per le ospiti, nasce dalla
prima palla giocata da Ameri, una buona alzata in bagher. Bertini,
che ha studiato le giocate del libero quando era in B maschile, non
vuole assistere al “ballo della debuttante” e la fa escludere dal
gioco. Per lei, 2 sole ricezioni. Nel controbreak c'è anche la mano
di Brussa (ace). L'Entu si ferma lì, sul 9 pari, regalando il nuovo
vantaggio pesarese con la prima invasione della partita. Si vedono
anche le fast di Giuliani (11-10), ma soprattutto che sarà la serata
di Liliom. La schiacciatrice magiara, ben sostenuta da Mastrodicasa
(4/6), è ispirata e con il 60% offensivo mette la parola fine al
set, segnando anche di... pugno. Chiude una fast di Sestini, che gli
arbitri annullano per invasione delle ragazze sarde. 25-17 in 25
minuti, una formalità. Pesaro ha attaccato con il 42%, più 2 muri e
1 ace; Olbia è ferma al 26% con 1 ace. 6 errori testa. Liliom 7,
Brussa e Camarda 3.
SECONDO
SET:
Vilcu mette a segno il primo punto, che è anche il primo vantaggio
esterno. Un fortunoso ace di Sestini (palla sul nastro e a terra in
campo ospite) porta in vantaggio la myCicero (4-3), ma Olbia replica
e va prima sull'8-11, poi sul 9-12. L'unica che passa con facilità è
Rita Liliom, Mezzasoma è molto curata dalla difesa avversaria. Dopo
il time-out tecnico, resiste il più 3 esterno: 10-13, ma tre errori
(battuta sbagliata di Rebora, attacchi errati di Camarda e B russa)
fissano la parità. L'ultimo sussulto (13-14) è di Giuliani, poi
arrivano la pipe di Mezzasoma, un altri errore di Brussa, un gran
punto di seconda di Di Iulio ed è 16-14. Iosi ferma il gioco, ma non
il fiume. Altro errore per il 17-14 prima che Camarda interrompa il
break grazie a un'alzata di Ameri. Un muro su Mezzasoma fissa il meno
1, poi riparte la cavalcata: pallonetto di Liliom, due errori
olbiensi, e anche il secondo parziale è bene avviato verso la
myCicero: 20-16. Iosi ferma ancora il gioco, ma non arresta la piena,
anche se un'invasione toglie un punto allo svantaggio. Lezione di...
ungherese: diagonale, parallela e pallonetto, per il 23-18. Bertini
avvicenda Liliom con Zannini che va fare il giro dietro. Sestini
realizza il 24-19. Una gran parallela di Mezzasoma archivia il
secondo set in 25 minuti: 25-19. Liliom 8, Sestini 4, Mezzasoma 2, Di
Iulio e Arciprete 1. La regia di Di Iulio è superlativa, le compagne
ringraziano, tanto che la percentuale offensiva è al 52% (Olbia
33%). L'Hermaea, cresciuta in ricezione anche grazie ad Ameri, ha
dalla sua 4 muri punto (Vilcu 2), ma appare lontana parente della
squadra protagonista di una splendida andata, tanto da mettere nella
cassaforte pesarese 10 punti su errore (6 in attacco, 3 in battuta, 1
in ricezione). Per le colibrì, quasi perfette, un solo errore.
TERZO
SET:
Olbia è con le spalle al muro. E prova a reagire, portandosi sullo
0-3. Sestini e Mastrodicasa non ci stanno e dopo 2 punti della
toscana sono altrettante fast dell'abruzzese a produrre il sorpasso:
6-5. Un primo tempo di Giuliani impatta, ma si rivede Arciprete,
Liliom è sempre presente e in accoppiata con Ghilardi scatena
l'entusiasmo del pubblico con una difesa e recupero che spingono un
drive vincente: 11-6. Non è finita. Bellapianta (in campo per
Camarda, come pure Ceresi per Valpiani) sbaglia attacco ed è un 6-0
che anticipa i titoli di coda. Muro di Mastrodicasa per il 13-6.
Liliom manda fuori l'attacco più facile, ma si ripaga in un amen con
pallonetto (su Brussa) e parallela. Iosi non ci sta, ferma il gioco,
ma si riprende con un'altra parallela dell'ungherese. Muro di
Sestini, muro di Liliom.
Il segnale sembra evidente: Olbia alza le mani e s'arrende (Foto Rubin/LVF) |
Nel baseball sarebbe manifesta inferiorità.
Nel volley si deve andare avanti. Pesaro va avanti, fino al 19-7 e al
24-8. Brussa torna a colpire con una bella pipe, ma Sestini, che in
precedenza aveva visto annullare la sua fast causa invasione
avversaria, chiude con un primo tempo vincente: 25-9 in 20 minuti,
manco fosse un tie-break.
La partita è finita, le colibrì fanno festa (Foto Rubin/LVF) |
E'
la sesta vittoria consecutiva di Pesaro, la quinta sconfitta in
striscia per Olbia. Esplode la gioia dei tifosi pesaresi e delle
colibrì.
E' mesto il ritorno nello spogliatoio delle ragazze del
presidente Sarti, che a fine gara trova una nota di soddisfazione:
“Abbiamo
visto una squadra scossa dagli ultimi avvenimenti (riferimento
all’interesse dei media per l’ingaggio di Alessia Ameri), c’è
stata una grande pressione mediatica e non è stata certo una
settimana normale per noi e le nostre ragazze. Non è un caso che la
peggior prestazione stagionale sia arrivata al termine di una serie
di giornate particolari. Ringrazio la società pesarese per il
trattamento spettacolare che ci è stato riservato, nonché la stampa
marchigiana per la grande sensibilità. Può sembrare un alibi, ma
sicuramente hanno influito le ultime vicende. L’Hermaea deve
ritrovarsi, è un momento difficile, ma non molliamo”.
Il presidente Sarti con Barbara Rossi (Foto Eleonora Ioele) |
Gli
altri risultati dell'ottava giornata di ritorno:
Volley
2002 Forlì – Golem Software Palmi 2-3
Parziali:
26-28; 25-15; 18-25; 25-18 in 120 minuti.
Saugella
Monza – Lardini Filottrano 2-3
Parziali:
20-25; 21-25; 25-22; 25-11; 13-15 in 120 minuti.
Delta
Informatica Trentino – Beng Rovigo 3-0
Parziali:
25-16; 25-23; 25-10 in 71 minuti.
Volley
Soverato – Clendy Aversa 3-0
Parziali:
25-16; 25-9; 25-18 in 74 minuti.
Fenera
Chieri – Lilliput Settimo Torinese 2-3
Parziali:
21-25; 25-21; 20-25; 25-13; 6-15 in 113 minuti.
Kioto
Caserta – Omia Cisterna 3-1
Parziali:
15-25; 25-15; 25-20; 25-18 in 92 minuti.
La
classifica:
Forlì
e Soverato 50
Monza
44
Filottrano
e PESARO 38
Trento
37
Caserta
35
Chieri
e Olbia 31
Palmi
26
Aversa
21
Settimo
Torinese e Rovigo 16
Cisterna
8
Prossimo
turno (13 marzo, ore 18)
Monza
– Forlì
Cisterna
– Trento
Rovigo
– Chieri
Aversa
– Settimo Torinese
Filottrano
– Caserta
Olbia
- Soverato
Palmi
– PESARO
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