@LucianoMurgia
La Foppapedretti Bergamo vince la Coppa Italia superando Piacenza dopo una partita di
mille giocate incredibili e altrettante emozioni. Plak Mvp
La Foppapedretti Bergamo sul podio (Foto Rubin/LVF) |
NORDMECCANICA
PIACENZA – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 0-3
PIACENZA:
Sorokaite 5 (5/22), Valeriano ne, Belien 12 (10/19), Bauer 6 (5/11),
Leonardi (L), Marcon 5 (4/20), Bianchini 1 (1/7), Melandri 8 (5/9),
Poggi (L) ne, Petrucci, Pascucci ne, Meijners 15 (13/33), Taborelli
ne, Ognjenovic 1 (1/6). All. Gaspari.
BERGAMO:
Mori, Plak 21 (17/41), Frigo ne, Gennari 9 (8/19), Cardullo (L),
Aelbrecht 11 (6/10), Paggi, Barun 12 (9/30), Lo Bianco, Durisic 6
(4/11), Mambelli ne, Sylla 2 (2/3). All. Lavarini.
ARBITRI:
Federico Bartolini e Giorgio Gnani.
PARZIALI:
23-25; 25-27; 17-25 in 92 minuti.
STATISTICHE
DI SQUADRA
Piacenza:
battute 67, sbagliate 6, vincenti 3. Ricezioni 20, errori 1, positiva
82%, perfetta 32%. Attacchi 127, errori 10, muri subiti 12, punti
44, 36%. Muri fatti 6. Errori avversarie 12.
Bergamo:
battute 75, sbagliate 7, vincenti 3. Ricezioni 61, errori 5,
positiva 80%, perfetta 30%. Attacchi 114, errori 5, muri subiti 6,
punti 46, 40%. Muri fatti 12. Errori avversarie 16.
Le squadre schierate prima del via ascoltano e cantano l'Inno di Mameli (Foto Rubin/LVF) |
RAVENNA
– Non avevamo alcun
dubbio, ma la nostra convinzione – la pallavolo è lo sport più
bello al femminile – è rafforzata dalle finali di Coppa Italia, a
maggiore ragione dalla finalissima che ha registrato il trionfo di
Bergamo, che ieri era a un passo dall’eliminazione, ma è stata
capace di superare le campionesse italiane in carica e infine avere
ragione della favorita. Perché se è vero che non ce ne era una in
assoluto, appare evidente che Piacenza aveva il favore dei
pronostici, e magari lo credeva anche il clan emiliano. Una panchina
più lunga, qualche ora di riposo in più, un successo meno sofferto
di quello ottenuto in semifinale dalle bergamasche... Che però hanno
una tradizione di vittorie, una storia che racconta tanti successi.
Lavarini e le sue magnifiche ragazze hanno aggiunto l’ultimo,
trascinate dall’esperienza e dalla classe di Lo Bianco e Cardullo,
che sembrano avere fermato il tempo, con il libero che ha gettato al
vento i dubbi figli di malaugurati infortuni, proponendosi ai suoi
livelli, con una ricezione al 95 per cento di positività, ma anche
il 50% di perfetta. Non che Leonardi abbia fatto peggio, anzi: 89% e
47%. Il confronto a distanza tra i due liberi è stato uno spettacolo
nello spettacolo. E Bergamo schiera Katarina Barun, che ci sta nel
cuore da quando s’infortunò gravemente a Pesaro. Katarina, che ha
vinto la precedente edizione, ha fatto pesarese quest’esperienza,
spingendo le compagne più giovani, fra le quali hanno spiccato
Celeste Plak (Mvp) e Alessia Gennari. Quest’ultima, campionessa
italiana con Casalmaggiore, ha raccolto un altro trofeo, e magari
qualche rivincita.
Celeste Plak con il trofeo per la Mvp (Foto Rubin/LVF) |
Un
successo così netto – ma i primi due set sono stati (lo
raccontiamo un cronaca, raramente così avvincenti) – niente ha
tolto alla bellezza della partita, che ha offerto momenti di
altissima qualità, in attacco e – soprattutto – in difesa,
regalando emozioni al pubblico che ha gremito il Pala De Andrè, dove
un premio speciale spetta alle tifoserie, a tutte le tifoserie, che
hanno dato una lezione di cosa è il vero sport: solo tifo a favore,
mai contro. La bellezza del volley, il più grande spettacolo del
mondo se proposto al femminile. Grazie ragazze!
I tifosi di Bergamo, come tutti gli altri tifosi, uno spettacolo nello spettacolo (Foto Rubin/LVF) |
PRIMO
SET: due errori
piacentini portano Bergamo sull'1-3. Un muro raddrizza la
situazione: parità a 3. Bergamo fugge, Piacenza insegue, poi
sorpassa (8-7) su errore offensivo di Plak. Bergamo recupera e
sorpassa: 10-12 al time-out tecnico. E allunga con Barun (parallela)
per l'11-14, ma anche con un grande muro su Melandri: 11-15. dopo il
time-out di Gaspari, Piacenza piazza un 3-0 che obbliga Lavarini a
fermare il gioco, sperando succeda altrettanto al momento negativo.
Non succede, perché Barun è murata per la parità a 15. A uscire
dal servizio – pericoloso – di Meijners è... Sorokaite che
attacca fuori. Un muro su Marcon e una diagonale di Barun per il
nuovo importante vantaggio orobico: 15-18. Seconda sospensione
discrezionale chiesta da Gaspari. Gennari allunga, trovando un varco
nella difesa emiliana: 15-19. Sul 16-19, entra Bianchini per mettere
in difficoltà la ricezione bergamasca, ma Gennari la toglie subito
dal campo: 16-20. Poi sbaglia la battuta. Plak ha ragione del muro di
Ognjenovic, passato facilmente. Barun regala un punto con un
palleggio approssimativo e manda al servizio Marcon. Leonardi si
supera in difesa, ma non basta. Meijners è imprecisa: 18-23. Leonardi
è da fantascienza: la sua difesa produce il punto del 19-23.
Sorokaite accorcia ancora e Lavarini ferma il gioco. Non basta.
Piacenza – Belien al servizio – allunga il break: 21-23. Ci pensa
Sylla, gran mani fuori, a mandare Plak per la palla set. Servizio
fuori, Bergamo chiede il video check. Palla fuori e 23-24. Serve
Ognjenovic. Da serba a serba, chiude un primo tempo di Durisic:
23-25 in 29 minuti.
SECONDO
SET: Piacenza lo
apre bene (3-0) obbligando Lavarini a fermare il gioco. Il time-out
non produce effetti visto che la Nordmeccanica va a sul 6-2. Un muro
di Durisic su Meijners e un altro di Plak sulla connazionale Belien
riportano la parità a 9. Meijners gioca il mani fuori, ma il muro
piacentino dice no: 18-16. Barun da posto 4, una sentenza: 18-17.
Plak senza paura, a tutto braccio per l'ace della parità. Time-out
di Gaspari. Meijners insacca la palla tra le mani del muro e la rete.
Poi riporta avanti Piacenza (20-19) e va in battuta a cercare,
trovandolo, l'ace su Plak: 21-19. E' Lavarini che ferma il gioco. Lo
ripaga un grande attacco di Gennari, a segno da posto 4. Serve Barun,
fantastico ace, ma Gaspari chiede una verifica video. Confermato il
punto di Katarina, che però paga la sosta battendo in rete: 22-21.
Pareggia Gennari, mentre Sylla ha avvicendato Plak. Aelbrecht mura
Marcon, sorpasso Bergamo: 22-23. Gaspari chiede tempo. Lavarini manda
in campo Mori, mai entrata tra ieri e oggi, al posto di Lo Bianco,
per alzare il muro. Gnani vede un'invasione della nuova entrata,
Lavarini chiede la verifica video. E invasione è stata. Parità a
23. Tornano Plak e Lo Bianco. Plak attacca due volte, ma non tocca
terra. Belien la punisce in fast. Aelbrecht pareggia con il primo
tempo. Entra Paggi in battuta, Sorokaite trova il punto per
centimetri: 24-23. Marcon serve per chiudere, ma trova la rete. Dopo
una difesa con recupero da sogno, Bergamo mura per il sorpasso, poi
si ripete per il 2 a 0. Finisce 25-27 in 34 minuti. Che bella
partita!
TERZO
SET: apre, malissimo,
Meijners, che manda in rete la battuta. Durisic accompagna a due mani
la palla che sancisce lo 0-2, poi – prima con Plak, poi da sola –
mura per lo 0-4. Leonardi è... non troviamo l'aggettivo... autrice
di salvataggi impossibili, ma le compagne sprecano e la Foppa sale a
più 6 (0-6), malgrado il video check chiesto da Piacenza. Entra
Bauer, ma è ancora Bergamo a segnare, con Plak: 0-7 (mani fuori
prepotente). Gaspari chiede il time-out discrezionale. Bauer mette
fine alla lunga onda bergamasca, Barun – parallela in
extrarotazione – per l'1-8. Poi mura Marcon: 1-9. Plak sbaglia il
servizio, ma Bianchini la imita. Marcon realizza il primo punto dalle
bande: 3-10. Gennari super parallela per il più 8: 3-11. Belien
fallisce un rigore da posto 3 e al time-out tecnico la Foppa è a
più 9: 3-12. La Nordmeccanica è spalle al muro. Meijners prova a
suonare la carica: 4-12. La segue Bauer: 5-12. E Belien cerca l'ace
in posto 5 con una battuta perfetta: 6-12. Lavarini non ci sta e
vuole parlare alle sue ragazze. Il vantaggio è sempre importante, ma
è diminuito di 3 unità in pochi secondi. Piacenza non sfrutta i
contrattacchi, Aelbrecht la punisce dal centro: 6-13. Bauer per il
meno 6, Plak per il 7-14. Poi spreca una diagonale che esce e dà
nuova vita alle emiliane. Lo Bianco dà fiducia all'olandese, Plak,
che la ripaga due volte. Ognjenovic s'affida a Bauer, l'unica
certezza, visto che le laterali non passano. Meijners e Bianchini
regalano ulteriori punti e Bergamo s'avvicina al traguardo: 11-19.
Aelbrecht tocca quota 20 con la fast. La replica di Belien è
altrettanto precisa, ma Sylla non è da meno: 13-21. Bauer dal
centro, ma anche in fast per una boccata d'ossigeno: 14-21. La Foppa
risponde subito e Plak porta il 23° punto (a 14). Un'invasione
regala 10 palle Coppa. Meijners annulla la prima. Un muro sul Plak la
seconda. L'ace di Meijners la terza. Lavarini decide che è il caso
di fermare il gioco. Non ci sono altre possibilità: Plak chiude il
set (17-25 in 29 minuti), la partita e manda in archivio la Coppa
Italia con la vittoria di Bergamo, della Foppapedretti, marchio
storico della pallavolo femminile italiana, ma non solo. Che
spettacolo!
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