Questa
volta ci sentiamo di affermare che hanno ragione i proprietari che
investono per fare crescere questo sport e pagano (quando pagano, è
vero) anche ragazze che per mesi giocano solo in Nazionale
@LucianoMurgia
Non
so se qualcuno di voi avrà voglia di leggere i due comunicati. Io
l'ho fatto, ricavandone un senso di stanchezza, di voglia di
lasciare perdere di seguire uno sport bellissimo, qual è la
pallavolo femminile, ma in mano a chi non ha rispetto per gli altri.
Le azzurre al centro della polemica tra Lega e Fipav (dalla pagina Facebook della Federazione Italiana Pallavolo) |
Spesso
sono in disaccordo con la Lega Pallavolo Serie A Femminile, in questo
caso no, perché ritengo che chi investe il proprio denaro e il
proprio tempo per favorire la crescita del volley femminile, pagando
(quando paga) gli stipendi di giocatrici impegnate più con la
Nazionale che con i propri club, meriti più rispetto delle minacce
contenute nel comunicato della Federazione Italiana Pallavolo
(Fipav).
Ecco
il comunicato della Fipav:
Il
Consiglio Federale ha fissato per il 3 maggio la partenza delle
azzurre per Tokyo
Il
Consiglio Federale della Fipav, riunitosi il 15 marzo 2016 a
Milano ha preso in esame la situazione dei rapporti con la Lega di
Serie A Femminile e ha evidenziato che a tutt’oggi, nonostante i
contatti intercorsi, la Lega non ha sottoscritto la nuova
convenzione dopo la scadenza della precedente al 31 ottobre 2015 e
ha fornito ampia prova di scarsa disponibilità a discutere le
problematiche di organizzazione dei campionati federali.
La
Federazione ha valutato inoltre l’urgente necessità di assumere
provvedimenti in vista della trasferta della Nazionale Seniores
Femminile a Tokyo per il torneo di qualificazione olimpica che si
terrà dal 14 maggio 2016 e che rappresenta un momento decisivo
dell’attività del quadriennio olimpico e un obbiettivo
irrinunciabile per tutto il movimento della pallavolo (ivi
comprese le società partecipanti ai massimi campionati italiani)
e dello sport italiano, in quanto a tale impegno è legata
l’ultima possibilità di partecipare o meno ai Giochi Olimpici
2016 di Rio.
Poiché
tale trasferta presenta innumerevoli difficoltà ed insidie, sia
per il disagio del viaggio, sia per il calendario degli incontri,
che prevede da subito avversarie ostiche e agguerrite, il
Consiglio Federale ha stabilito:
1)
di fissare la data di partenza della atlete inderogabilmente nella
mattinata del giorno 3 maggio 2016, per consentire un minimo tempo
per viaggio, ambientamento e preparazione tecnico atletica;
2)
che la FIPAV e la Lega dovranno incontrarsi in tempi brevi, al
fine di definire in via ultimativa le problematiche aperte, fermo
restando che, in caso di esito negativo, la FIPAV assumerà le
decisioni necessarie in materia di organizzazione dei Campionati
di Serie A1, A2 Femminile, con ogni provvedimento ulteriore e
conseguente.
|
Questa
è la risposta della Lega Pallavolo Serie A Femminile:
Con
riferimento al Comunicato Stampa diramato oggi dalla Federazione
Italiana Pallavolo, la Lega Pallavolo Serie A Femminile, come deciso
dall’Assemblea dei Club di lunedì 7 marzo u.s., intende informare
correttamente gli sportivi e gli appassionati italiani di quale sia
la reale situazione relativa ai rapporti con la Federazione:
1.
Va
innanzitutto sottolineato come la Lega sia il Consorzio delle Società
di Serie A1 e A2; Società che vivono unicamente grazie agli
investimenti, milionari, fatti dai proprietari e dagli sponsor dei
Club stessi, i quali credono nella pallavolo femminile di vertice
perché la ritengono il miglior veicolo sportivo attraverso cui
rappresentare la propria immagine. Oltre a tale spesa, tale impegno
di chi investe consente all’Italia, differentemente da altri Paesi,
di avere uno dei più importanti movimenti di vertice a livello
europeo e mondiale. Un movimento che ha contribuito in maniera
evidente alla crescita e ai successi delle Nazionali azzurre.
Inoltre, gli investimenti dei privati, oltre a garantire la crescita
e il mantenimento delle atlete, anche quando per sei mesi all’anno
– da regolamento FIVB – sono chiamate a partecipare alle attività
delle Nazionali, consentono attraverso il Consorzio della Lega
l’organizzazione dei Campionati di Serie A1 e Serie A2 e di
avvenimenti quali le Finali di Coppa Italia, la Supercoppa Italiana,
l’All Star Game, le Finali Scudetto, momenti di grande aggregazione
e vetrina per l’intero movimento, senza alcun onere per la
Federazione, alla quale i Club versano centinaia di migliaia di euro
tutti gli anni per tasse gare, tesseramenti e balzelli vari.
2.
Quest’anno
non si è ancora giunti alla sottoscrizione della Convenzione
FIPAV-Lega non certo per colpa della Lega. Fin dal maggio 2015,
dunque ben prima dell’inizio del Campionato in corso, la Lega ha
rappresentato la necessità e l’urgenza alla FIPAV della sua
sottoscrizione. Per motivi documentabili e unicamente addebitabili
alla Federazione, solo in data 30 ottobre 2015 la stessa FIPAV ha
posto la questione all’ordine del giorno del proprio Consiglio
Federale. In quell’occasione, prendendo a pretesto l’organizzazione
della Volley TIM Cup, che il main sponsor dei Campionati italiani da
due anni organizza insieme al CSI, Ente di promozione sportiva
riconosciuto dal CONI ma inviso alla Federazione, il Consiglio
Federale, in maniera ricattatoria, modificava la durata normalmente
prevista per le precedenti Convenzioni – da 2 a 4 anni – a un
solo anno, rendendo di fatto impossibile da parte della Lega
l’assunzione di impegni organizzativi e con gli sponsor per
l’attività di sua competenza, che invece ha necessità di maggiore
continuità. Nonostante questo atteggiamento ricattatorio e punitivo,
unicamente volto da parte della Federazione a contrastare l’attività
del CSI, la Lega ha continuato in seguito e sino ad oggi a dichiarare
la propria disponibilità a trovare un’intesa.
3.
Riteniamo
del tutto gratuita e priva di fondamento l’affermazione contenuta
nel comunicato federale secondo cui la Lega abbia ‘fornito ampia
prova di scarsa disponibilità a discutere le problematiche di
organizzazione dei campionati federali’. I fatti smentiscono le
parole: ricordiamo a tutti che già lo scorso anno, per venire
incontro alla volontà della FIPAV di promuovere attraverso il Club
Italia la crescita delle nostre promesse azzurre, i Club della Lega
hanno dimostrato la propria disponibilità ad un lavoro comune
accettando l’inserimento del Club Italia in A2. Quest’anno, su
richiesta espressa dalla Federazione stessa, al fine di preparare al
meglio le Olimpiadi di Rio 2016, il Club Italia, senza alcuna
promozione sul campo, è stato addirittura inserito, sempre con
l’assenso di tutti i Club, in A1. In nessun altro Paese al mondo,
in nessun’altra disciplina, un Club esclusivamente di Federazione
gioca nella massima serie nazionale! E oggi di questo la Federazione
mena, giustamente, vanto sia a livello nazionale come a livello
internazionale, vista la ottima crescita, di cui siamo felici,
ottenuta dalle ragazze del Club Italia. Questo ha comportato un
sacrificio economico e organizzativo chiaro e non quantificabile per
tutti i Club coinvolti nel Campionato di Serie A1 2015-16, in quanto
lo stesso Campionato è stato portato da 12 a 13 squadre, con 4
giornate in più nella Regular Season e 5 turni infrasettimanali, con
evidenti perdite in termini di spettatori e costrizione del
calendario. Tradotto in cifre, questo ha significato che la Regular
Season, per i Club, è durata solo 4 mesi e 10 giorni. Il fatto che
in tali condizioni i proprietari e gli sponsor dei Club continuino ad
investire nella pallavolo di vertice dovrebbe essere considerato un
merito e un valore da tutelare da parte della stessa Federazione. In
ogni caso, quanto fatto quest’anno dalle nostre Società è
sufficiente a dimostrare quale in verità sia sempre stato e sia
tuttora l’impegno in favore delle Nazionali.
4.
Per quanto riguarda nello specifico l’Organizzazione dei
Campionati, esaminando i regolamenti della Federazione Internazionale
(FIVB) e della Confederazione Europea (CEV) e la normativa federale
nazionale, emerge come esista un solo termine previsto dal “Fivb
Sports Regulations”, il 15 maggio, entro il quale i campionati
nazionali devono terminare, con la conseguenza, come pure previsto
nelle medesime Regulations, che i Club sono obbligati a rilasciare le
proprie atlete impegnate con le Nazionali tra il 16 maggio e il 15
ottobre di ogni anno, nonché, in ogni caso, a lasciarle a
disposizione delle Nazionali almeno 10 giorni prima dell’inizio
delle competizioni ufficiali internazionali per cui siano state
selezionate. Peraltro, il Regolamento Gare FIPAV e la Circolare
Indizione Campionati 2015/16 prevedono che il calendario definitivo
deve essere “emanato dall’Ufficio Campionati di Lega” e la
FIPAV può chiederne la modifica, ovvero approvarlo, ma soltanto
al momento della sua emanazione; nel caso specifico la FIPAV ha
recepito il calendario della stagione 2015/16 come emanato dalla Lega
all’inizio della presente stagione, pubblicandolo sulla propria
Guida Pratica, compreso il fatto che già allora era stata
individuata la possibilità della eventuale partecipazione della
Nazionale al torneo preolimpico di maggio (individuato tra il 15
maggio e il 5 giugno 2016). Tale calendario prevedeva l’ultima
partita dei Play Off Scudetto alla data del 4 maggio 2016, risultando
allora essere pienamente conforme alle sopra menzionate normative
internazionali. Eventuali modifiche “eccezionali” del calendario
sono dunque, da regolamento, rimesse alla decisione unilaterale e
discrezionale della Lega.
5.
La richiesta della Federazione di concludere il Campionato prima del
3 maggio, data ora prevista ma via via anticipata per la partenza
della nostra Nazionale per il Giappone, in coincidenza con
l’eventuale Gara-5 di Finale Scudetto, rappresenta unicamente una
gratuita e ingiustificata prova di forza da parte della Federazione.
Non si capisce cosa cambi, per preparare al meglio l’appuntamento
di Tokyo, come anche noi vogliamo, ritardare la partenza della
Nazionale di 24 ore! E in ogni caso, sin dal 24 aprile p.v. (Gara-3
di semifinale Scudetto), tutte le atlete italiane di 11 squadre su 13
del Campionato di A1 saranno a disposizione per le eventuali
convocazioni in azzurro.
6.
La Lega, come da mandato di tutti i Club di Serie A1, deciderà nei
prossimi giorni quale atteggiamento assumere rispetto alla richiesta
della Federazione, ricordando come sia prerogativa della Lega, ai
sensi dello stesso art. 65 dello Statuto Federale, provvedere
all’organizzazione dell’attività agonistica. Questo anche a
garanzia degli interessi degli sponsor del Campionato di Serie A, dei
proprietari dei Club e dei loro investitori, dei tesserati, dei
partner commerciali e degli accordi sottoscritti per le trasmissioni
televisive e via web. La Lega, a nome delle proprie Società, chiede
in ogni caso maggiore rispetto e tutela per i propri Campionati, per
le atlete, per i tesserati e i tifosi che ora stanno vivendo la fase
più importante della stagione, e per quanti di tasca propria
mantengono la pallavolo di vertice femminile italiana, considerata da
sempre una delle eccellenze sportive internazionali, che ha
consentito la stessa crescita del Club Italia e delle sue atlete. Il
modello italiano, sarà bene ricordarlo, è ben diverso da quello di
altri Paesi e l’unico modo per trasformare giovani talenti in
giocatrici di caratura internazionale, utili alla Nazionale, è
inserirle in un contesto di eccellenza, garantito unicamente dagli
sforzi economici del Club.
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