"Sto meglio, presto sarò al massimo della forma, mi piace giocare qui e vivere questa città tra mare e bicicletta"
@LucianoMurgia
Nella città
di Gioachino Rossini, nella stagione che ha visto il Volley puntare
molto sul connubio con la musica, tanto da assegnare alle tribune del
PalaCampanara i nomi di famose opere del Cigno pesarese, s’attendono
le bellissime melodie delle Danze Ungheresi, che non sono quelle
composte da Johannes Brahms, peraltro tedesco di Amburgo, ma dalle
mani di Rita Liliom, in collaborazione con quelle di Isabella Di
Iulio. Già, come il capolavoro di Brahms, per pianoforte a quattro
mani, poi diventato per orchestra. Che è quanto Matteo Bertini
sta cercando di realizzare per la sua squadra, per un’orchestra che
suoni all’unisono, in attacco e in difesa.
Rita Liliom |
Rita Liliom,
ungherese di Budapest, ha un bel sorriso e un modo di fare che
conquista. Avevano ragione Bernadett Dekany, Raffaella Calloni e
Jan De Brandt, due ex compagne di squadra, il suo allenatore nella
Nazionale ungherese, che sintetizziamo nella dichiarazione della
giocatrice italiana: “Rita
è una splendida ragazza...”. Anche nelle risposte, semplici e
sincere. Una risposta dovrebbe piacere non poco al sindaco Matteo
Ricci, il cui programma punta molto su “la città della
bicicletta”.
L'allenamento
tecnico del mercoledì mattina è diviso in due gruppi. Lavoro tecnico, con Matteo Bertini che talvolta rimprovera e più spesso applaude le ragazze, che a fine fatica abbracciano Carlo, il grande tifoso, soprattutto il vero amico che oggi festeggia l'onomastico. "Paste per tutte, stasera", annuncia. Si sorride, ma il sorriso più contagioso è di Matteo Bertini: "Oggi, finalmente, avremo un 6 contro 6". Come a dire: era ora!
Siamo al PalaSnoopy con un obiettivo: ascoltare il pensiero di Rita sul primo mese a Pesaro,
iniziando dalla sua schiena, da quella schiena che non le ha consentito
di essere al meglio sia nell’esordio casalingo con Soverato, sia
domenica scorsa a Chieri. Adesso come va?
“Va
meglio. Mi sto allenando appieno senza avvertire
particolare dolore, quindi va decisamente meglio...”.
Le
sue condizioni di forma sono quantificabili?
“Credo
che possano essere intorno all’80 per cento, ma sono convinta che
nelle prossime due settimane saranno al massimo”.
La scorsa stagione Rita ha giocato in serie A1, a Firenze, ed è alla prima esperienza in A2: un primo giudizio?
La scorsa stagione Rita ha giocato in serie A1, a Firenze, ed è alla prima esperienza in A2: un primo giudizio?
“Mi
piacciono entrambe. In Italia, i campionati sono tutti di alto
livello. La differenza più evidente può essere nella velocità del
gioco, superiore in A1, e nel totale degli errori, più numerosi in
A2. Noi stiamo cercando di lavorare duro per ridurre il numero di
errori, per migliorare e diventare davvero una buona squadra”.
Dove
può migliorare Rita Liliom? Crediamo intanto nell’intesa con la
palleggiatrice, con Isabella Di Iulio, perché non va dimenticato che lei è arrivata a Pesaro in ritardo rispetto alle compagne, reduce
da una lunga estate in Nazionale e dai Campionati Europei in Belgio e
Olanda.
“Posso
crescere in tante cose, ma specialmente nel rapporto con la palleggiatrice, perché
il collegamento tra chi passa e chi deve sfruttare il passaggio deve
essere buono. Ovviamente puoi migliorare questa connessione solo con
l’allenamento”.
Fare
questa domanda è come chiedere al fruttivendolo se la verdura e la
frutta sono fresche e buone, però, credetemi, basta guardare Rita
negli occhi per capire che – da buona mitteleuropea – risponde
sinceramente, senza alcuna furbizia: come va con la squadra e con la
società?
“E’
tutto perfetto. Mi piace molto giocare in questa squadra”.
Come
si trova a Pesaro?
“Veramente
bene, è una città molto graziosa. Mi piace il mare, e vivendo
davanti al mare è tutto molto bello. Adoro la possibilità di girare
la città in bicicletta, è un aspetto molto piacevole”.
Lo dice ridendo, osservando il giornalista in tenuta da mountain
bike, perché è bello seguire lo sport, ma soprattutto praticarlo. E
cosa c’è di meglio che raggiungere il PalaSnoopy in bicicletta
dopo essersi concessi una pedalata lungo i sentieri che costeggiano
il fiume Foglia?
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