domenica 29 novembre 2015

VOLLEY PESARO PUNITO DA BRUSSA, GRANDE EX, E DAI TROPPI ERRORI

Ancora una volta è mancato un centesimo per fare un euro e anche da Olbia torna a casa a mani vuote. Che peccato!

@LucianoMurgia

ENTU OLBIA- MYCICERO PESARO 3 - 1

OLBIA: Brussa 28 (27/56; battute vincenti 0, battute sbagliate 2; muri 1), Valpiani (0/1), Correa 6 (5/14; muri 1), Gili 1(1/2), Caboni ne, Degortes (L: ricezioni 31, errori 1, positiva 65%, perfetta 42%), Vilcu 6 (5/24; bs 3; muri 1), Fezzi 1 (1/1), Giuliani ne, Rebora 10 (7/13; bs 2; muri 3), Camarda 13 (10/32; bv 2; muri 1). All. Iosi.
PESARO: Mastrodicasa 11 (9/21; muri 2), Bordignon 9 (9/22; bs 1), Zannini (L: ricezioni 29, positiva 52%, perfetta 28%), Sestini 8 (6/8; muri 2), Di Iulio 1 (1/3; bs 1), M'Bra (bs 1), Gennari, Arciprete 4 (3/19; bs 3; muri 1), Mezzasoma 16 (14/39; bv 1, bs 1; muri 1), Liliom 21 (18/51; bs 2; muri 3), Di Marino ne. All. Bertini.
ARBITRI: Vincenzo Carcione e Frederick Moratti.

PARZIALI: 25-16; 25-23; 16-25; 26-24 in 135 minuti.

STATISTICHE DI SQUADRA:
OLBIA:
Battute 88, errori 8, punti 2. Ricezioni 77, errori 1, positiva 62%, perfetta 31%. Attacchi 143, errori 6, muri subiti 9, punti 56, 39%. Muri fatti 7. Errori avversarie 30.
PESARO:
Battute 86, errori 9, punti 1. Ricezioni 78, errori 2, positiva 63%, perfetta 24%. Attacchi 163, errori 14, muri subiti 7, punti 60, 37%. Muri fatti 9. Errori avversarie 19.

Natalia Brussa, 28 punti
PESARO – La cosa più banale è che ha funzionato, ancora una volta, la legge dell'ex, con Natalia Brussa che ha trascinato al successo l'Entu Olbia, ma ancora una volta alla myCicero è mancato il classico centesimo per fare 1 euro. E' un film già visto, che stasera fa ancora più male, perché le lille avrebbero meritato almeno almeno un euro, pardon, un punto. Che non è arrivato perché... Le risposte sono tante. La prima è che mancava Francesca Babbi, il capitano, che pure è stata presentata dallo speaker del bel GeoPalace, ma era a casa, purtroppo. Lo scriviamo una sola volta, perché ripeterlo significherebbe mancare di rispetto per Martina Bordignon (ottimo il 41 per cento offensivo) e Alessia Arciprete (che ha dato solidità in ricezione con il 91% positiva e il 74% perfetta, anche se in attacco può fare di più), protagoniste di una sorta di staffetta in posto 4, dove hanno fatto cose belle, magari anche meno belle, ma hanno cercato di dare il meglio per aiutare la squadra. Che doveva e poteva fare di più in almeno due occasioni. Partiamo dall'ultima... Siamo nel quarto set, le lille, sotto 2 a 0, hanno riaperto la partita e inseguono almeno il tie-break. E' un parziale equilibrato, Olbia vive soprattutto sull'asse delle ex pesaresi, Valpiani in regia, Brussa a mettere giù la palla... Praticamente, attacca solo lei, ma la myCicero è incollata al punteggio e dà l'impressione di farcela quando, dal 15-14 interno passa al 15-18, con un break di 4 punti propiziati da un servizio insidioso firmato da Elisa Mezzasoma che manda in tilt il libero Degortes. Coach Iosi ferma il gioco, ma quando si riprende arr iva il servizio vincente della perugina. Tre punti di vantaggio, sono solo tre punti, ma potrebbero essere determinanti. E' qui che manca quel decisivo centesimo. Pesaro subisce un controbreak, uno 0 a 5 che cancella il grande lavoro fatto (20-18). Torna in campo Martina Bordignon, che mostra ancora una volta di che pasta è fatta. Prima interrompe il momento difficile, poi è protagonista di una difesa strepitosa, infine – dopo un muro che sembra di Rita Liliom – realizza il 23 pari. Valpiani s'affida sempre a Natalia Brussa, che riporta avanti Olbia (24-23). Un grande mani fuori di Mezzasoma ristabilisce il pareggio, poi ancora un attacco di Brussa (pipe) e quando Pesaro non riesce a trovare un attacco vincente ci pensa Rebora a chiudere con una fast: 26-24 e 3-1 finale, un risultato che fa male, che ci sembra addirittura ingiusto, anche per un paio di chiamate che – forse con occhi partigiani – ci sono sembrate molto discutibili. Proveremo a parlarne con Matteo Bertini.
Un'altra spiegazione possibile è che, pure avendo fatto un grande lavoro in difesa (163 attacchi contro i 143 di Olbia, con una percentuale quasi uguale), Pesaro ha pagato a caro prezzo i troppi errori: 30 a 19. In una partita in cui due set sono finiti con la differenza minima, è un dettaglio forse determinante.
PRIMO SET: 25 a 16 in 23 minuti, più che altro per i time-out chiesti da Bertini. Pesaro, che aveva iniziato bene portandosi sul 2-4, è rimasta a contatto fino al 6 pari, ma anche sul 12-11 interno, quando ha recuperato due punti a Olbia, avanti 12-9 alla pausa tecnica. Poi solo le ragazze di Iosi, che pure hanno sbagliato 4 battute, ma il loro servizio ha messo in difficoltà la ricezione pesarese, scesa ai minimi termini: 57% positiva, 14% perfetta. Ricevendo così, per Di Iulio – reduce da giorni di febbre – impossibile liberare le compagne. Non a caso, sono arrivati anche 6 errori offensivi, che uniti agli altri (invasioni, battute sbagliate) hanno propiziato 9 punti gratuiti per Brussa e compagne, che attaccando con il 47% non avevano bisogno di regali. Il rating offensivo di Pesaro si è fermato al 33 per cento. 5 punti di Mezzasoma, poi sostituita da M'Bra, 3 di Liliom, 2 a testa per Mastrodicasa e Bordignon, 1 di Sestini. Per Olbia, 6 di Camarda, attentissima a sfruttare di prima intenzione le ricezioni approssimative delle lille, 4 Rebora (stesso discorso), 3 Brussa, 2 Vilcu, 1 Correa.

SECONDO SET: solidale con il buio pesarese in ricezione, anche la rete elettrica va in tilt, provocando un black-out nella zona industriale di Olbia quando la myCicero è avanti 1-2. Si riprende dopo una lunga interruzione, che non ferma il buon momento delle ragazze di Bertini che hanno acceso la luce e al time-out tecnico conducono 9-12, pure avendo subito già 3 muri. Inizia il periodo dei mini break negativi. Dal 10-13 (battuta fuori di Vilcu), si passa al 13 pari (merito di Brussa, ovviamente). Liliom e Mezzasoma restituiscono un più 2 (13-15), ma arriva un immediato 0-4. Un drive negativo che, pure inframmezzato dal 17 pari su uno dei rari errori di Brussa (2 in attacco, altrettanti in battuta), prosegue perché arrivano 3 omaggi pesaresi: 20-17. Entra Arciprete, esce Bordignon. Due pipe (Liliom e Mezzasoma) danno ossigeno puro alla myCicero, che sbaglia ancora, che sbaglia troppo. Dal 17 pari al 25-23 finale ci sono ben tre battute gettate al vento. Così, è Brussa (pipe) a chiudere, toccando la doppia cifra: 10. Pesaro, che continua a non pungere in battuta, è sempre deficitaria in ricezione (60 e 20%). Non che Olbia faccia meglio (zero vincenti, come le lille, 70 e 15% in ricezione), ma quando si ha una Natalia così (9/18 più 1 muro) la vita diventa più facile. Liliom 7, Mezzasoma 5, Bordignon 4, Mastrodicasa 3.

TERZO SET: anticipando la notizia dell'assenza del Capitano, avevamo sottolineato che “le lille hanno qualità tecniche e morali per ribaltare il pronostico”. Le hanno confermate, eccome. Il terzo set – pure con un momento difficile – è stato la fotografia del valore delle ragazze di Matteo Bertini, che hanno preso subito il largo (4-9), conducendo 5-12 alla pausa regolamentare. Anzi, se Olbia non avesse esibito alcune difese magistrali che hanno portato Brussa a realizzare il meno 6, il vantaggio sarebbe aumentato. Ecco, sul 6-12, la myCicero ha vissuto una piccola turbolenza, facendosi risucchiare altre due lunghezze, fino a quando non è intervenuta Mastrodicasa, che ha messo giù una fast prepotente. Sullo slancio, Pesaro è tornata a più 7 (10-17), respingendo il tentativo di rimonta (16-20) delle galluresi e chiudendo con un muro di Sestini. 8Punti per Liliom, 4 Mezzasoma, 3 Sestini, 2 Mastrodicasa e Arciprete (eccellente in ricezione. 100% positiva, 80% perfetta). L'attacco è salito al 40% pure poco sostenuto da una ricezione complessiva che racconta 53% e 33%. Olbia ha fatto altrettanto (57% e 29%), attaccando con il 22%, merito anche di una difesa delle lille che toccavano tutto. E la super ex ha vissuto il momento peggiore: 4 punti con 4/13. La migliore delle compagne è risultata Camarda, 2 punti.
QUARTO SET: lo abbiamo raccontato già nel suo epilogo. Ci ripetiamo: è un vero peccato, ma è un film già visto a Chieri e Monza. Solo che con la sconfitta patita a Olbia la myCicero Volley Pesaro è scesa al nono posto, scavalcata dalle inseguitrici che hanno fatto bottino pieno.

La myCicero scavalcata da Trento, Filottrano e Caserta, ora è nona

Gli altri risultati:
Golem Software Palmi – Volley 2002 Forlì 0-3
Parziali: 23-25; 25-27; 19-25 in 88 minuti. Aricò 13, Moretti 10; Aguero 21, Smirnova 14, Strobbe 10.
Lardini Filottrano – Saugella Monza 3-1
Parziali: 25-20; 25-16; 27-29; 25-20 in 109 minuti. Kiosi 25, Villani 18, Cogliandro 13, Moneta 11, Giuliodori 10. Zago 22, Dekany 16, Candi 14, De Stefani 10.
Beng Rovigo – Delta Informatica Trentino 0-3
Parziali: 13-25; 24-26; 15-25 74 minuti. Grigolo 13. Marchioron 18, Guatelli 12, Segura 10.
Clendy Aversa – Volley Soverato 1-3
Parziali: 19-25; 15-25; 25-23; 16-25 in 96 minuti. Lukovic 22, Astarita 13. Begic 23, Nardini 15, Travaglini 12, Fresco 11.
Lilliput Settimo Torinese – Fenera Chieri 3-1
Parziali: 25-21; 20-25; 28-26; 25-13 in 107 minuti. Minati 23, Giacomel 15. Serena 14, Mezzi 12.
Omia Anagni – Kioto Caserta 0-3
Parziali: 17-25; 22-25; 26-28 in 79 minuti. Moreno Pino 19, Talamazzi 11. Harelik 16, Percan 12, Casillo 10.
La classifica:
Forlì 22
Soverato 18
Olbia 16
Monza 15
Trento, Filottrano e Caserta 13
Chieri 12
MYCICERO PESARO 11
Aversa 10
Settimo Torinese 8
Palmi 7
Beng Rovigo 6
Omia Anagni 4
Prossimo turno, domenica 6 dicembre, ore 18:
myCicero Pesaro – Golem Software Palmi
Volley 2002 Forlì – Saugella Monza
Delta Informatica Trentino – Omia Anagni
Fenera Chieri – Beng Rovigo
Lilliput Settimo Torinese – Clendy Aversa
Kioto Caserta – Lardini Filottrano
Volley Soverato – Entu Olbia




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