La
myCicero getta al vento due set e la clamorosa occasione di espugnare
Monza scesa in campo senza Dall'Igna
SAUGELLA
MONZA - MYCICERO PESARO 3 - 1
MONZA:
Rimoldi 4 (1/1; 2 1 battuta vincente, 3 sbagliate; 2 muri), Bressan
ne, F. Devetag 4 (2/11; bv 1, bs 2; 1 muro), Candi 7 (4/11; bs 2;
muri 3), Lussana (L: ricezioni 15, positiva 87%, perfetta 60%),
Dekany 14 (14/31. Ricezioni 29, errori 1, positiva 79%, perfetta
34%), Visintini ne, Mazzaro, Zago 22 (16/47; bv 4, bs 4; muri 2), De
Stefani 6 (5/12; bv 1, bs 1. Ricezioni 6, errori 1, positiva 50%),
Montesi ne, Bezarevic 19 (18/36; bv 1, bs 5; muri. Ricezioni 29,
errori 2, positiva 83%, perfetta 21%). All. Delmati.
PESARO:
Mastrodicasa 10 (8/14; bs 2; muri 2), Bordignon 6 (3/11; bv 2, bs;
muri 1. Ricezioni 10, positiva 70'%, perfetta 40%), Zannini (L:
ricezioni 27, errori 4, positiva 74%, perfetta 44%), Sestini 5 (4/11;
bs 1; muri 1), Di Iulio 5 (4/5; bv 1, bs 2), M'Bra ne, Gennari,
Arciprete, Mezzasoma 14 (12/32; muri 2), Liliom 6 (6/23. Ricezioni
18, errori 1, positiva 39%, perfetta 11%), Di Marino ne, Babbi 10
(8/31; bv 2, bs 1. Ricezioni 22, errori 2, positiva 73%, perfetta
23%). All. Bertini.
ARBITRI:
Fabio Scarfò di Reggio Calabria e Rachela Pristerà di Torino.
PARZIALI:
25-15; 26-24; 21-25; 25-21 in 108 minuti.
STATISTICHE
DI SQUADRA:
MONZA:
Battute 96, errori 17, punti 8. Ricezioni 80, errori 5, positiva 70%,
perfetta 31%. Attacchi 149, errori 11, muri subiti 6, punti 60, 40%.
Muri fatti 8. Errori avversari 21.
PESARO:
Battute 86, errori 6, punti 5. Ricezioni 78, errori 8, positiva 64%,
perfetta 29%. Attacchi 127, errori 9, muri subiti 8, punti 45, 35%.
Muri fatti 6. Errori avversarie 29.
NOTE:
prima della partita osservato un minuto di silenzio in memoria delle
vittime degli attentati a Parigi.
PESARO
– La myCicero sbaglia applicazione, non sfrutta l'assenza di
Stefania Dall'Igna, espertissima palleggiatrice avversaria, e
smarrisce la strada che conduce alla vittoria, gettando al vento due
set e con questi la possibilità di tornare a casa con qualche punto
(nella peggiore delle ipotesi, almeno 1) in più in classifica.
Matteo
Bertini, presentando la difficile trasferta, in casa della Saugella,
una sicura candidata alla promozione, aveva espresso la convinzione
di “giocare
tutte le carte per cercare di portare a casa qualcosa, che siano set
tirati o punti non ha importanza. Sarà importante tornare a testa
alta dopo avere giocato la pallavolo che piace a noi. Non ci mancano
i mezzi per mettere Monza in difficoltà, dobbiamo sfruttarli al
massimo”.
Aveva
perfettamente ragione, l'allenatore marottese, ma stasera – ne
siamo convinti – non gli basterà avere messo in difficoltà Monza,
vinto un set e rischiato di incamerarne altri. Quando si hanno queste
occasioni, fare almeno un punto è il minimo. Invece, il Volley
Pesaro l'ha combinata grossa, gettando al vento un'opportunità mai
così ghiotta. Detto con tutto il rispetto per la squadra brianzola,
che ha potuto contare su grandi attaccanti (leggete le statistiche
individuali) capaci di sfruttare al meglio anche le giocate della
giovanissima regista, che ha fatto la sua bella figura. Non ci
credete? Leggete la storia della partita, di una dolorosa sconfitta.
PRIMO
SET: Non c'è Dall'Igna e Delmati s'affida al palleggio di
Rebecca Rimoldi, 17 anni. L'avvio fa sperare: Pesaro rompe la parità
a 5 e va sul più 3 (5-8), con un buon inizio di Diletta Sestini (2
punti) e i punti di Babbi, Liliom e Mezzasoma. Per Monza segnano solo
Devetag e Dekany. Bezarevic s'iscrive alla partita, l'attacco
brianzolo sale in cattedra e piazza un parziale mortificante per la
difesa pesarese: prima è 4 a 0 per il sorpasso, poi, dopo il
pareggio, il break negativo diventa pesantissimo per la squadra di
Bertini, perché Monza vola sul 16-10, figlio di un 11 a 2 che nei
fatti decide il set. Il divario aumenta azione dopo azione, la
Saugella sembra avere troppe soluzioni e l'attacco brianzolo passa a
piacimento. Il 25-15 (in 23 minuti), che deriva da un 20 a 7 interno,
è la fotografia di una manifesta superiorità, con Zago (2 ace) e
Bezarevic a quota 5, Devetag e Dekany a 4.
Monza
ha attaccato con il 54 per cento (15/28), un'enormità, grazie al 75%
più 50% in ricezione; Pesaro con il 32% (8/25). 2 punti a testa per
Sestini, Di Iulio, Mezzasoma e Liliom, 1 per Babbi e Mastrodicasa.
Pesaro ha ricevuto male: 58% positiva e 37% perfetta. Serve la
difesa, proverbiale scudo delle lille, ma anche sbagliare meno (7
errori contro 5). E serve una battuta più insidiosa (nessun ace).
SECONDO
SET: la risposta è confortante. Pesaro mette le mani sul set,
volando sul 3-8 prima e sul 6-11 poi. La squadra attacca e fa punto
con tutte, Monza è in difficoltà. Finalmente, sembra funzionare il
cambio palla, perché quando la Saugella accorcia (9-11), la sua
rimonta è respinta (9-14). Sono cresciute Liliom e soprattutto
Mastrodicasa. L'attacco brianzolo è in difficoltà. Pesaro allunga
ancora, guadagnando un buon margine (11-17), difeso fino al 13-19, ma
anche al 15-20, quando si spegne la luce. La Saugella, trascinata da
Zago, assente domenica scorsa a Olbia, ma anche dai muri di Candi,
recupera punto dopo punto. Entrano Martina Bordignon e Giulia
Gennari, ma il vento gonfia la vela brianzola. Pesaro subisce una
sorta di uppercut, di pugno che tramortirebbe chiunque: 11-3. La
Saugella va sul 24-22 e guadagna due palle set, annullate dal
carattere, dall'orgoglio delle lille, che però si fermano lì e
nelle loro mani resta un pugno di mosche. 26-24 in 29 minuti.
Le
percentuali offensive sono più equilibrate (39% Pesaro, 42% Monza),
ma il muro (3 a 1) e gli ace (2 a 1) sono favorevoli a Dekany e
compagne, che pure commettono più errori (8 a 6), ma ancora una
volta ricevono bene (88% e 48% contro 70% e 30%). Zago 7 punti,
Dekany 5, Candi e Bezarevic 3, Devetag e Rimoldi 1 (ace).
Mastrodicasa 4, Sestini 2, Di Iulio 1, Mezzasoma, Liliom e Babbi 3.
Rimpianti 10.
TERZO
SET: chi di break ferisce, di break si ferisce e la myCicero
mette in cassaforte un set, soprattutto riapre la partita. Eppure il
21-25 con cui si è chiuso il terzo parziale, durato 28 minuti, fa
aumentare il rammarico per la conclusione del precedente. E' vero,
però, che avere gettato al vento la parità avrebbe potuto provocare
un contraccolpo psicologico, che non c'è stato per le note qualità
morali di Babbi e compagne. Con una sontuosa Mezzasoma (6 punti nel
set con un 6/10 che mitiga il difficile momento di Liliom, che chiude
con 1/6), Pesaro piazza il break sul 14 pari, scappando fino al
14-19. Uno 0 a 5 che impone a Monza d'aggrapparsi al trio Bezarevic
(7), Dekany (4) e Zago (3) per tentare di recuperare lo svantaggio,
che aumenta sul 17-23. Bordignon regala tante palle set (19-24) alla
propria squadra. L'elastico s'accorcia fino al 21-24, ma le lille non
si concedono ulteriori distrazioni, chiudendo 21-25 in 28 minuti. Ora
si gioca per andare al tie-break, con la Saugella che farà di tutto
per evitarlo. Pesaro ha attaccato meglio (37% contro il 31%) e
commesso meno errori (3 a 9). Che sia la chiave giusta?
QUARTO
SET: è il compendio, la sintesi della partita, anzi, della
sconfitta. Pesaro vuole il quinto set con tutte le sue forze e
guadagna un discreto margine (4-8), che cresce sul 5-11, quando
Mezzasoma è già a 13 punti. Poi, ancora una volta, e purtroppo non
sarà l'ultima, il buio, un momento negativo che porta al pareggio a
quota 11. Si riaccende la luce, la myCicero ha lo smartphone giusto
per ritrovare la strada: è più 4 sul 13-17. Come non detto, come le
luci a intermittenza: arriva uno 0 a 4 che annichilirebbe chiunque,
ma le lille non ci stanno e tornano avanti 17-19. I 5 Balusch
arrivati a Monza ci credono. Purtroppo, lo smartphone ha esaurito le
batterie e l'8 a 2 interno è più di un uppercut, il famoso
montante, il pugno sferrato dal basso verso l'alto che stenderebbe
anche il pugile più incassatore. Per fortuna, si dice così in
questi casi, c'è subito una partita per dimenticare. Riusciranno le
nostre lille a cancellare in poche ore l'amarezza per una sconfitta
così dolorosa? Lo scopriremo mercoledì sera, a Campanara, quando
arriverà Caserta che stasera ha dominato il derby e con i 3 punti
guadagnati ha scavalcato le ragazze di Matteo Bertini.
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