La
nazionale ungherese autrice di una splendida prestazione offensiva,
ma tutte le lille sono state fondamentali
Le lille, un bellissimo gruppo |
@LucianoMurgia
Ha
ragione la presidente Barbara Rossi: il Volley Pesaro gioca una bella
pallavolo, una pallavolo piacevole da vedersi. Magari non gioca
sempre bene, anche mercoledì sera ci sono stati momenti decisamente
brutti, ma quando le ragazze riescono a esprimere i concetti
fondamentali del credo pallavolistico di Matteo Bertini, i risultati
sono evidenti: bel gioco e vittorie.
La
sfida infrasettimanale con la Kioto Caserta, che – non
dimentichiamolo – si è presentata ai nastri di partenza della
serie A2 con legittime ambizioni, avendo aggiunto al potenziale
offensivo di Sonja Percan quello della bielorussa Anastasiya Harelik,
capace di realizzare 13 punti alla Polonia nella partita persa 2-3,
nei recenti campionati europei, ha smentito una certezza: grande
ricezione, ottimi attacchi. E' accaduto nel primo set, quando le
lille hanno chiuso con il 45% di ricezione positiva e il 20% di
perfetta, ma hanno attaccato con il 49%. Ovvero, a terra 1 pallone su
2.
Una
percentuale propiziata dall'esaltante 100 per cento di Rita Liliom.
La prestazione dell'ungherese – che ha sofferto in ricezione, ma il
suo sembra più un problema psicologico che tecnico – è stata
degna dell'azione che negli sport americani, in particolare il
basketball, è definita “go-to guy”, l'andare dall'uomo giusto al
momento giusto, dare la palla a chi farà il canestro che serve alla
squadra. Rita ha fatto tante belle cose, chiudendo con una
percentuale esaltante per una laterale: 66 per cento, con un 19/29
che racconta quanto sia stata brava la giocatrice di Budapest. Che ha
vissuto una serata splendida, avendo iniziato con un 5/5 e proseguito
con 4/8 nel secondo, 7/10 nel terzo e 3/6 bel quarto.
Pensate
che Rita Liliom e Sonja Percan, a lungo unica attaccante innescata da
Caserta, hanno realizzato 21 punti a testa, ma l'ungherese con 29
attacchi, la croata ne ha tentati 61.
Le
statistiche corrette, un punto in più per Francesca Babbi
In
tema di statistiche, grazie al consueto lavoro più che prezioso di
Luca Nico, scoutman del Volley Pesaro, siamo in grado di offrirvi i
numeri corretti della sfida di mercoledì sera. Correzioni che
migliorano il rapporto tra muri fatti e subiti, che passa da 9 a 8 a
10 a 7 per le lille, con un muro in più assegnato a Francesca Babbi,
autrice di 19 punti e non di 18. C'è anche un muro in meno preso da
Federica Mastrodicasa, che ne ha fatti 3, subendone solo 1.
Oltre
ai numeri, certamente importanti in uno sport come la pallavolo,
restano le immagini di una partita che ha restituito il sorriso alle
lille. Chi ha letto l'intervista a Francesca Babbi per presentare la
partita con Caserta, ricorderà che il capitano si era dichiarata
stanca di dimostrare il valore della squadra senza prendere punti,
che era arrivata l'ora di prenderli.
Così
è stato.
Nelle
immagini in nostra memoria restano tanti frammenti. Ne prendiamo uno
per ognuna: le tre difese consecutive in seconda linea di Elisa
Mezzasoma. Quanti opposti conoscete che difendono così?
Una
difesa fantastica di Sara Zannini, una giocata che da sola
valeva il punto poi realizzato dalle compagne.
Un'alzata
di Isabella Di Iulio che propizia un attacco praticamente
senza muro avversario.
Francesca
Babbi che riceve una bella palla tesa e mette giù uno dei suoi
attacchi impossibili da fermare.
Una
straordinaria fast di Federica Mastrodicasa che interrompe uno
dei momenti più brutti della partita.
I
due muri di Diletta Sestini che impediscono a Caserta di
concretizzare un lungo inseguimento e di piazzare la beffa nel terzo
set.
Il
grande attacco, uno dei tanti, con cui Rita Liliom chiude il
terzo set.
Il
coinvolgimento delle ragazze in panchina
Il
coinvolgimento di tutte le ragazze della panchina (Martina
Bordignon, Joelle M'Bra, Giulia Gennari, Alessia
Arciprete e Claudia Di Marino), che non hanno mai smesso
di incitare le compagne in campo. Un'unità d'intenti che sarà
ancora più evidente quando Matteo Bertini riterrà di dare spazio a
chi gioca meno, ma durante la settimana rende alta, altissima, la
qualità degli allenamenti, condizione indispensabile per arrivare
pronte alla partita. Che brave queste lille, tutte le lille!
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