Matteo
Bertini soddisfatto, “ma possiamo fare meglio. Sono contento per
avere rivisto negli occhi delle ragazze la voglia di lottare su ogni
palla”
Matteo Bertini stamattina a Marotta |
@LucianoMurgia
Una
pedalata mattutina, lungo le piste ciclabili del mare, tra Pesaro e
Fano, Torrette e Marotta, un'occasione per salutare Matteo Bertini,
che ha il suo giorno libero. Ma chissà quanto tempo avrà dedicato
alla preparazione della partita di domenica, la seconda consecutiva
in casa, contro la Clendy Aversa, altra squadra campana.
Un
caffè e una spremuta d'arancia nella bella piazzetta della sua
Marotta, una piacevole sosta per me e per la mia mountain bike. Un
omaggio all'allenatore del Volley Pesaro, giustamente soddisfatto
della vittoria e legittimamente convinto che la sua squadra possa
fare meglio.
E
non mancano i rimpianti... Perché se è vero che la sconfitta
casalinga con il Volley Soverato è stata l'epilogo corretto di una
prestazione inferiore alle avversarie, le trasferte di Chieri e Monza
avrebbero meritato ben altra conclusione.
E'
piacevole ascoltare, senza le formalità dell'intervista, le
spiegazioni tecnico-tattiche sulla partita della sera prima. Le
parole di Bertini proiettano un “filmato” che rende più
comprensibili le azioni che non possono apparire così chiare a chi
segue il volley con passione, ma non è un tecnico.
E'
bello sentire l'entusiasmo dell'allenatore marottese quando commenta
un mio pensiero: dalla postazione stampa ho apprezzato le giocate
difensive di Elisa Mezzasoma.
Bertini
spiega che Elisa è questo, ma anche di più. Che non tutti gli
opposti difendono così. E che grande lavoro ha fatto Elisa nel muro
sulle centrali avversarie, aggiunge.
La
soddisfazione maggiore la percepisco quando parla della crescita
delle altre ragazze, delle giovani. Perché Federica e Diletta,
Francesca e Rita, Elisa e Isabella e Sara sono quel che sono, quel
che sappiamo, con le qualità tecniche e umane (ah, Matteo parla di
loro, di tutte loro, con un grande trasporto, con ammirazione per lo
spessore delle persone), ma in Alessia e Martina, Joelle e Giulia
vede la concretizzazione del lavoro quotidiano. “Non solo mio,
perché magari guardo molto alla squadra, anche di Gigi (Portavia, il
suo secondo; ndr) che le segue passo dopo passo, con un'attenzione
che le ragazze apprezzano”. Segue anche il lavoro di Claudia Di
Marino, che pure ha qualche anno in più, ma è fondamentale nel
miglioramento della squadra.
Bene,
il tempo della sosta è terminato, si torna in sella, altri 30
chilometri per tornare a casa, ma prima qualche variante al percorso,
per rendere piena una giornata in mountain bike, pensando –
pedalata dopo pedalata – che è un piacere seguire una squadra come
il Volley Pesaro, ricordando le emozioni della sera prima. E qui, mi
dispiace per un altro sport che ho seguito con amore, e amo tuttora,
ma quanto accaduto mercoledì sera mi ha regalato una gioia. Ho
pensato a quando Carlton Myers tornò, da avversario, a Pesaro e
invece che applausi raccolse insulti da tanti, troppi, anche con
frasi razziste... “Mezzo nero con l'orecchino...”, gli cantarono.
Vomitevole. Mercoledì sera, invece, i magnifici ragazzi arrivati da
Caserta (che magari non dovrebbero fischiare le battute avversarie,
ma al mondo c'è di peggio, assai) a fine gara, dopo che la loro
squadra era stata sconfitta 3 a 1, anche per mano di Francesca Babbi,
hanno dedicato un coro all'amatissima ex. Bellissimo! Credo che
Francesca si sarà emozionata. Oggi ho preferito non disturbarla,
magari le chiederò dopo l'allenamento di venerdì sera cosa ha
provato sentendo il coro.
Dopo
il giovedì di riposo, le lille tornano al lavoro domani. Due giorni
per preparare la seconda gara casalinga, con Aversa, con l'abbrivio
della vittoria su Caserta, in una serata in cui era fondamentale
conquistare i 3 punti, visti anche i risultati arrivati dagli altri
campi, a iniziare da Settimo Torinese, dove Monza è caduta 3 a 0.
“Come
nelle partite precedenti – ha sottolinea Matteo Bertini dopo la
partita – questo campionato ci dimostra che non c'è una squadra
superiore nettamente alle altre. Noi abbiamo il rammarico di aver
perso qualche punto a Monza. Con Caserta, invece, siamo state più
continue. Credo che Settimo Torinese abbia giocato la partita della
vita, come fa spesso in casa. E' un risultato che ci può stare
nell'arco di una stagione”.
Brave
le altre squadre, in particolare le piemontesi che hanno battuto due
prime della classe, visto che Chieri ha espugnato Olbia, ma brave
anche le sue ragazze che hanno offerto momenti di difesa sublime.
Sonja Percan che stava giocando praticamente da sola (15 punti nei
primi due set, con 13/30) è stata obbligata a forzare, chiudendo con
un 17/61 che racconta le magre impostele nel terzo (4 punti con 3/15)
e nel quarto parziale.
“E'
stato il nostro segreto: tenere le loro attaccanti migliori e
cercare, grazie al lavoro stellare nel muro-difesa, di ricostruire
in maniera efficace. Nel quarto set si sono viste rigiocate veramente
spettacolari. Sono molto contento, perché finalmente ho visto negli
occhi delle ragazze, di tutte le ragazze, la voglia di lottare su
tutti i palloni. Ma possiamo fare meglio (come scrivevo poco fa;
ndr), soprattutto nei primi set. All'inizio eravamo troppo incerte.
Forse per le scorie lasciateci dalla partita di Monza. Poi siamo
cresciute. Terzo set condotto bene, quarto dominato. E se giochiamo
con questo atteggiamento, le avversarie faticano ad affrontarci”.
Isabella
Di Iulio: “Nel quarto set abbiamo cambiato musica”
Archiviata
la vittoria su Caserta, si pensa già alla Clendy Aversa, prima però,
Isabella Di Iulio, che nell'occasione si serve una bel palleggio,
diventando esperta di marketing, racconta che...
“Penso
che Caserta sia stata brava a rientrare in gara in determinate fasi
dei primi tre set, quando noi ci abbiamo messo del nostro per
agevolare il loro compito. Però, nel quarto set è stata tutta
un'altra musica, come è lo slogan della nostra stagione. Siamo state
lucide, anche ciniche, decise a conquistare i tre punti”.
Un'anticipazione
su Aversa?
“Penso
sia una squadra alla nostra portata, quindi abbordabile, ma sono
convinta che, dopo la nostra prestazione a Monza, tutte le avversarie
siano alla nostra portata. Attenzione, questo non significa che
dobbiamo sottovalutarle, anzi”.
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