venerdì 25 dicembre 2015

ALESSIA ARCIPRETE: “LA MIA PRIMA DA TITOLARE, SONO CONTENTA”


La schiacciatrice laziale della myCicero Volley Pesaro ringrazia “Matteo Bertini per la fiducia concessami” e racconta l'impatto contro una grande squadra

@LucianoMurgia
Sembra incredibile, ma sono diverse settimane che vorrei intervistare Martina Bordignon a fine partita. Invece, per un motivo o per l'altro, non riesco a incrociare la schiacciatrice varesina. Promesso: lo farò alla prima occasione, magari quando le lille della myCicero Volley Pesaro riprenderanno gli allenamenti, il 28 dicembre.
Alessia Arciprete con Tai Aguero e il preparatore atletico Michele Patoia (Foto Eleonora Ioele)
Oggi sono felice di proporre alcune parole di Alessia Arciprete, che mi piace per tanti motivi. Intanto la schiacciatrice laziale è brava e ha un bagaglio di fondamentali acquisiti nelle stagioni al Volleyrò Casal de' Pazzi, club che mi è più che simpatico, anche perché ho avuto a che fare con allenatori e dirigenti gentilissimi, a iniziare dallo scoutman, l'uomo delle statistiche, Gabriele Tortorici. Poi perché la vedo lavorare con grande impegno per migliorare, seguita dall'allenatore Matteo Bertini e dallo staff tecnico pesarese. Infine perché Alessia è di Civitavecchia, passaggio indispensabile per le mie sognate vacanze. 
Parole – poche, eh, perché lei è molto misurata - che Alessia ha rilasciato martedì, subito dopo la conclusione della partita di Forlì, dove è entrata – prima volta nella sua giovane carriera – nel sestetto di partenza di una squadra di serie A2. Niente male, vero?
Sono soddisfatta, è la prima volta che gioco titolare grazie alla fiducia concessami da Matteo. Sono contenta, anche se il risultato non è stato favorevole, ma davanti avevamo la squadra prima in classifica”.
Lei ha iniziato bene, attaccando a tutto braccio, senza guardare in faccia alcuna avversaria, che si chiami Aguero e Smirnova o Saccomani o Strobbe. Poi è sembrata più timorosa e non ha affondato più i colpi. Infine ha ripreso ad attaccare come sa fare ed è tornata protagonista.
E' vero. All'inizio ho pensato a divertirmi e a fare quello che so fare, senza pensare che davanti avevo la squadra migliore della serie A2, tanto meno alle grandi giocatrici che schiera. In una partita, però, capitano momenti bui e bisogna cercare di uscirne, anche perché Forlì è brava a metterti in difficoltà”.
La sconfitta con Forlì non è di quelle che fanno male.
Assolutamente. Siamo state in campo con la testa giusta, sempre, e con la gioia di giocare a pallavolo”. Che è l'atteggiamento migliore, non solo se si è giovani (Alessia ha solo 18 anni) e si fa l'esordio nel sestetto titolare.


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