La
schiacciatrice laziale della myCicero Volley Pesaro ringrazia “Matteo
Bertini per la fiducia concessami” e racconta l'impatto contro una
grande squadra
@LucianoMurgia
Sembra
incredibile, ma sono diverse settimane che vorrei intervistare
Martina Bordignon a fine partita. Invece, per un motivo o per
l'altro, non riesco a incrociare la schiacciatrice varesina.
Promesso: lo farò alla prima occasione, magari quando le lille della
myCicero Volley Pesaro riprenderanno gli allenamenti, il 28 dicembre.
Alessia Arciprete con Tai Aguero e il preparatore atletico Michele Patoia (Foto Eleonora Ioele) |
Oggi sono felice di proporre alcune parole di Alessia Arciprete, che mi piace per tanti motivi. Intanto la schiacciatrice laziale è brava e ha un bagaglio di fondamentali acquisiti nelle stagioni al Volleyrò Casal de' Pazzi, club che mi è più che simpatico, anche perché ho avuto a che fare con allenatori e dirigenti gentilissimi, a iniziare dallo scoutman, l'uomo delle statistiche, Gabriele Tortorici. Poi perché la vedo lavorare con grande impegno per migliorare, seguita dall'allenatore Matteo Bertini e dallo staff tecnico pesarese. Infine perché Alessia è di Civitavecchia, passaggio indispensabile per le mie sognate vacanze.
Parole
– poche, eh, perché lei è molto misurata - che Alessia ha
rilasciato martedì, subito dopo la conclusione della partita di
Forlì, dove è entrata – prima volta nella sua giovane carriera –
nel sestetto di partenza di una squadra di serie A2. Niente male,
vero?
“Sono
soddisfatta, è la prima volta che gioco titolare grazie alla fiducia
concessami da Matteo. Sono contenta, anche se il risultato non è
stato favorevole, ma davanti avevamo la squadra prima in classifica”.
Lei
ha iniziato bene, attaccando a tutto braccio, senza guardare in
faccia alcuna avversaria, che si chiami Aguero e Smirnova o Saccomani
o Strobbe. Poi è sembrata più timorosa e non ha affondato più i
colpi. Infine ha ripreso ad attaccare come sa fare ed è tornata
protagonista.
“E'
vero. All'inizio ho pensato a divertirmi e a fare quello che so fare,
senza pensare che davanti avevo la squadra migliore della serie A2,
tanto meno alle grandi giocatrici che schiera. In una partita, però,
capitano momenti bui e bisogna cercare di uscirne, anche perché
Forlì è brava a metterti in difficoltà”.
La
sconfitta con Forlì non è di quelle che fanno male.
“Assolutamente.
Siamo state in campo con la testa giusta, sempre, e con la gioia di
giocare a pallavolo”. Che è l'atteggiamento migliore, non solo
se si è giovani (Alessia ha solo 18 anni) e si fa l'esordio nel
sestetto titolare.
Nessun commento:
Posta un commento