Alessia accolta dai due presidenti Barbara Rossi e Giancarlo Sorbini (Foto Eleonora Ioele) |
"Contenta
di una chiamata arrivata da una società che ha scritto la storia
della pallavolo. E' un premio alla mia perseveranza. Ringrazio l'allenatore e il club. Insieme alle ragazze faremo grandi cose”
@LucianoMurgia
Pubblico
delle grandi occasioni al PalaSnoopy. Non solo perché siamo in
periodo festivo e molti sono in vacanza. La curiosità era tutta per
vedere all'opera Alessia Ghilardi, nuova giocatrice della myCicero
Volley Pesaro. E magari per capire se Sara, il libero dello storico
ritorno in serie A, era rimasta. Sì, Sara Zannini è presente e ne siamo felici. E Alessia Ghilardi ha fatto una buonissima impressione. E' il suo primo
allenamento con le lille rafforzate da due giovanissime. Rita Liliom
è ancora indisponibile, ma sul suo recupero ci sono buone notizie
perché dovrebbe effettuare una nuova ecografia al polpaccio
infortunato e poi riprendere la preparazione, presumibilmente il 2
gennaio, anche se a fine seduta, dopo un po' di tempo trascorso
pedalando alla cyclette, ha iniziato il lavoro in ricezione sulle
battute di Luca Nico e sotto gli occhi attenti di Gigi Portavia, e
Diletta Sestini ha svolto la prima fase di lavoro, poi anche lei ha
fatto il... Nibali, pedalando.
A
fine allenamento, Alessia Ghilardi abbraccia Giada Biagioli, autrice
dell'articolo dedicatole da Appunti di Sport quando, scandalosamente
per il nostro modo di vedere lo sport, il 29 gennaio 2015, la
Metalleghe Montichiari la sostituì con Luna Carocci. A due giorni
dalla chiusura della finestra per i trasferimenti invernali. Nei
fatti lasciandola senza squadra.
“Un
articolo che mi colpì molto. Scrisse tante belle cose senza
conoscermi. Finalmente le posso fare i complimenti di persona...”.
Perché noi amiamo lo sport in generale e la pallavolo in
particolare e speriamo sia davvero un mondo migliore, pulito, che
rispetta tutti, anche se non è così, purtroppo.
Che
storia incredibile: adesso lei è a Pesaro.
“Sono
contenta, soprattutto onorata, perché arrivo in una città dove si è
scritta la storia della pallavolo. Contenta perché è un premio alla
mia costanza, alla mia perseveranza nel volere tornare a giocare dopo
dieci mesi di inattività. Farlo qui è il massimo. Ringrazio la
società e l'allenatore che credono nella possibilità che io possa
aiutare queste ragazze. Sono davvero convinta che insieme faremo
grandi cose”.
Alessia con l'allenatore Matteo Bertini (Foto Eleonora Ioele) |
Lei
ha detto dieci mesi d'inattività, ma ci risulta non abbia smesso mai
d'allenarsi. La scorsa estate ha partecipato al torneo di San Volley
4 x 4, con la maglia di Urbino. Poi ha lavorato tanto con Firenze e
Busto Arsizio.
“Ho
avuto la possibilità di fare la prima parte di preparazione con San
Casciano, sono stata un mese con loro. Poi ho avuto l'opportunità di
allenarmi con l'Unendo Yamamay Busto Arsizio, vicino a casa mia. Mesi
molto intensi per me. Io ho continuato ad allenarmi nella speranza,
soprattutto con la volontà di farmi trovare preparata nel caso fosse
arrivata una chiamata. E' arrivata al momento giusto e sta a me farmi
trovare pronta nel vestire una maglia che era rimasta in un armadio.
Sono felicissima”.
A
proposito di San Casciano: da Firenze è arrivato un bellissimo
messaggio d'incoraggiamento da parte di Raffaella Calloni, che le
manda le felicitazioni per tornare a giocare nella “sua” Pesaro.
“Non
ho avuto ancora il tempo di leggere tutti i messaggi perché ho
vissuto 24 ore frenetiche, anche se molto belle, tra fare la valigia,
prendere il treno stamattina e viaggiare 6 ore. Non vedevo l'ora di
arrivare qui, di conoscere le mie compagne, l'ambiente, di cui tutti
mi hanno parlato benissimo. Se non crollo prima, avrò il tempo
stasera e ringraziare. Una delle persone che ringrazierò è
Raffaella, che mi ha dato indicazioni utili sulla città”.
Conosceva
già qualche ragazza?
“Diletta
Sestini, con la quale ho giocato a Piacenza. E Francesca Babbi, con
la quale ci siamo incontrate tante volte. E ho conosciuto altre
ragazze la scorsa estate nel beach volley. Mi è venuto in mente che
ho vinto una partita contro Pesaro. Segnali del destino”.
Osservando
il suo primo allenamento, lei sembra già pronta. Del resto ci hanno
detto che si è allenata anche ieri, partecipando alle due sedute
dell'Unendo Yamamay.
“Quando
ci siamo salutati, Marco Mencarelli mi ha detto di essere l'Alessia
che lui ha conosciuto in questi mesi, sempre pronta a lavorare come
se dovessi giocare la domenica. E' stato davvero così, ho lavorato
tanto e mi mancava solo di scendere in campo per la partita
domenicale. E' la mentalità che mi ha dato una spinta importante per
andare avanti, perché non volevo appendere le ginocchiere al chiodo
su decisione altrui, ma per mia volontà. Vorrei essere io a
decidere quando smettere”.
Quindi
saprà che Mencarelli è urbinate d'adozione e ha grandi amici nel
Volley Pesaro, tanto che la figlia gioca qui.
“So
tutto. “Menca” mi ha parlato molto bene della società, dicendomi
di stare tranquilla. Lavorare con lui è stata una grandissima
occasione. Ho appreso tanto dai suoi insegnamenti, me li terrò ben
stretti. E finalmente giocherò al mare, era il mio sogno...”.
Beh,
al momento, vista la nebbia che accompagna questi giorni, sembra di
essere nella sua Lombardia.
“No,
io non vivo sul lago e la nebbia non la conosco”.
Numero
di maglia?
“Devo
sceglierlo, perché il mio numero preferito è assegnato già.
Assegnato anche il secondo, adesso decideremo con la società. Sono
indecisa tra il 5, il 6 e il 10... Sarei più propensa per il 5, se
fosse possibile”.
Fabrizio
Bontà, responsabile dell'Ufficio Stampa del Volley Pesaro, le
ricorda che il 6 è un numero che ha scritto la storia: lo indossava
la mitica Elke Wijnhoven, il libero degli scudetti pesaresi.
“Ah...
la ricordo molto bene. Per me il 6 ha un altro significato, molto
forte, importante”.
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