lunedì 14 dicembre 2015

VOLLEY PESARO, IL CONTRIBUTO DETERMINANTE DELLE GIOVANI


Matteo Bertini racconta “una partita dai due volti. Alessia, Joelle e Martina hanno dato la scossa, ma che grande prova ha fatto Mastrodicasa”

@LucianoMurgia
Come il dottor Jekyll e mister Hyde. Visto che in cronaca abbiamo scomodato Manzoni, in sede di commento con l'allenatore Matteo Bertini utilizziamo il capolavoro di Robert Louis Stevenson. Forse solo così' è possibile spiegare l'andamento di Beng Rovigo – myCicero Volley Pesaro, terminata dopo una lunga altalena di emozioni, tra euforia e delusione, per fortuna conclusa con il grande muro di Elisa Mezzasoma.
L'intervista post partita a Matteo Bertini (Foto Eleonora Ioele)
Partita dai due volti – racconta l'allenatore marottese -. Quando siamo riuscite a spingere in attacco e a giocare concentrate, soprattutto sul muro-difesa, c'è stata poca storia. Poi sono venute fuori loro, con gli ingredienti che avevo anticipato: entusiasmo e qualità. Ma noi abbiamo smesso di metterle in difficoltà in ricezione, come invece era accaduto nei primi due set. Di conseguenza hanno giocato con la palla in mano, facendo qualcosa di troppo. Vorrei sottolineare che i loro meriti sono stati superiori ai nostri demeriti. E' vero che l'infortunio occorso a Rita non ci ha aiutato, però Martina Bordignon l'ha sostituita bene. E Alessia Arciprete è stata grandissima. Se lo meritava, dopo la settimana difficile che ha appena trascorso (la morte del suo ex presidente al Volleyrò, Andrea Scozzese; ndr), ma soprattutto la grinta che mette sempre in campo, in partita e in allenamento. Sono contento di tutte le ragazze che sono entrate perché hanno dato la scossa...”.
Federica Mastrodicasa, Mvp della partita (Foto Eleonora Ioele)
Presumo sarà contento soprattutto della grande prestazione di Federica Mastrodicasa.
Finalmente qualcuno avrà capito il suo valore. Ora sapete perché dicevamo che poteva fare qualcosa in più; l'abbiamo visto qui a Rovigo. Lei è fenomenale sotto ogni punto di vista e ha tenuto su la squadra in maniera ottimale...”.
Veniamo alle difficoltà, arrivate improvvise, quando tutto sembrava fare ipotizzare un 3 a 0 per voi.
Abbiamo pagato le incertezze di inizio terzo set, quando si è persa la bussola, ovunque, in ogni aspetto della partita. Mi sono arrabbiato tanto. Dal terzo set in poi la squadra ha accusato qualche difficoltà nel muro-difesa e non ha trovato il bandolo della matassa. Il tie-break sembrava perso, ma a quel punto è emersa la qualità tecnica e morale delle ragazze, che ci hanno portato a ribaltare le sorti del set e quindi della gara”.
Forse nel terzo set avete insistito troppo su Rita Liliom, strepitosa (9 + 5) nei primi due, che era in difficoltà davanti a una difesa che le aveva preso le misure.
Non posso rimproverare niente a Isabella Di Iulio perché non ricevevamo bene e lei ha avuto problemi a servire le centrali. Purtroppo, abbiamo dovuto giocare obbligatoriamente così causa il calo della qualità in ricezione. E' difficile servire Federica senza precisione, Isabella non poteva fare diversamente. Ribadisco che una palleggiatrice non può fare bene senza qualità in ricezione, ha meno soluzioni, e in quel momento si sentiva più sicura con Rita”.
Il giovane trio Alessia, Martina e Joelle, con Di Marino e Sestini (Foto Eleonora Ioele)
Come siete riuscite a riprendere il quinto set, giocato da loro con un entusiasmo incredibile?
Fai due punti consecutivi, ti esalti e capisci che se metti più qualità puoi rientrare in gara e metterle in difficoltà. In quel momento è stata fondamentale Alessia Arciprete che ha murato Lisandri, l'opposto che ci stava dando tanto fastidio. Lì è stata fenomenale, come pure su un contrattacco di palla alta in posto 4, quando ha cercato benissimo le mani. Piccole grandi cose, soprattutto a livello di precisione, dei dettagli che poi fanno la differenza, che hanno funzionato bene. Il muro ha ripreso a funzionare bene, senza subire il mani fuori, e l'inerzia si è ribaltata. Ecco come abbiamo vinto il quinto set...”.
Che giocavate con Alessia, Martina e Joelle. Poi lei è stato bravissimo a scegliere il momento per riproporre Elisa, che è risultata determinante, sia servendo molto bene, sia con il murone finale.
La battuta è una sua grande qualità. Ha servito bene durante tutta la partita. L'ho tolta solo perché a un certo punto stava faticando in attacco e in quel momento avevamo bisogno d'altro. Joelle è entrata con grande voglia, provando a tirare come piace a me. Purtroppo è arrivato un errore anche per lei, ma è stata un buon cambio perché ha dato qualcosa alla squadra e a muro ha lavorato bene, come la battuta al salto, che stiamo allenando. Le nostre giovani ci hanno dato qualcosa in più anche a livello d'atteggiamento: sono sempre solari, spingono sempre e non mollano mai”.
Le anticipo il derby di venerdì: voi e Filottrano avete giocato allo specchio: la Lardini perdeva 2 set a 0, ha rimontato, ma ha perso al tie-break.
Sappiamo che l'A2 è un campionato difficile, basta mollare un attimo per rischiare tanto, come abbiamo fatto noi. Magari loro l'hanno fatto nel quinto set...”.
Non mollare mai, mai concedersi confidenze.
Assolutamente, perché le partiti non solo mai chiuse, sia se sei avanti, sia se sei dietro. E' un tema importante che con la Beng abbiamo espresso in due modi opposti. Nettamente avanti, abbiamo tolto il piede dall'acceleratore a inizio del terzo set, ma quando eravamo a un passo dalla sconfitta, abbiamo ripreso a pigiare il piede, a spingere tanto”.
Ricordiamolo ancora una volta: con Filottrano si gioca venerdì 18 dicembre, alle ore 20,30, a Campanara, nell'anticipo dell'11^ giornata in programma la sera successiva.


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