"Bloccate
nelle rotazioni in cui solitamente attacca Rita Liliom, ma non diamo
la colpa a Bordignon e Arciprete. Ci sono anche i meriti di
Filottrano”
@LucianoMurgia
Matteo Bertini (Foto Eleonora Ioele) |
“Ci
siamo bloccate nelle rotazioni in cui solitamente c’è Rita Liliom
che attacca. Questo particolare la dice lunga, anche se non abbiamo
perso solo per questo, perché sarebbe dare una colpa che non esiste
a Martina Bordignon e Alessia Arciprete. Però quando giochiamo senza
Rita, le nostre caratteristiche sono queste: difendiamo, muriamo,
facciamo anche una bella pallavolo. Francesca Babbi è stata molto
brava. Elisa Mezzasoma si è presa grandi responsabilità, anche
perché loro hanno marcato bene Federica Mastrodicasa e abbiamo
dovuto cercare soluzioni alternative. Più di così non potevamo
fare, sinceramente...”.
Ne
è proprio sicuro? Nessun rammarico?
“Un
po’ di rammarico c’è. Alla fine del quarto abbiamo preso un
break importante, ma loro hanno dimostrato di essere una grande
squadra con due-tre individualità di spicco che hanno fatto la
differenza...”.
Troppi
errori nel momento in cui era obbligatorio evitarli. Battute
sbagliate, disattenzioni difensive e in ricezione...
“Abbiamo
commesso errori nei punti importanti, mi dispiace, però consentitemi
di affermare che esco bene da questa sconfitta perché ho visto una
squadra che è in salute, che cresce e non molla mai: è un aspetto
che mi è piaciuto tantissimo”.
Ancora
una volta brave nel tie-break, quando avete attaccato per pareggiare,
però quello 0 a 8 nel quarto set, quando siete passate dal 19-14 al
19-22... Ci scusi, ma la lingua batte dove il dente duole.
“Forse
dovevo fare il cambio proposto al tie-break, con Joelle M’Bra e
Alessia Arciprete, ma confidavo in Elisa Mezzasoma, che aveva davanti
la palleggiatrice Agrifoglio, ma ha preso una murata su un muro a 1.
Aveva tirato il colpo giusto, ma è stata brava Agrifoglio. Sì,
resta il rammarico per quel break, ma dobbiamo riconoscere i loro
meriti. A un certo punto Filottrano ha iniziato a difendere tutto e
noi abbiamo faticato in attacco anche perché avevamo un assetto che
è più difensivo che offensivo, e queste cose si pagano...”.
Lei
aveva detto che avrebbe deciso l’attacco. La difesa gli ha dato una
mano, consentendogli di giocare molti più palloni della Lardini, ma
non è stata ripagata.
“Abbiamo
sbagliato tante alzate di contrattacco e alla lunga siamo state
penalizzate. Peccato”.
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