sabato 19 dicembre 2015

PESARO-FILOTTRANO, "DERBY VINTO CON GRANDE CARATTERE"



Andrea Pistola analizza il successo: “Non era un impegno facile per noi. Grande prova delle centrali che hanno tenuto a galla la squadra quando le laterali facevano tanta fatica”
La Lardini saluta il pubblico del PalaCampanara (Foto Eleonora Ioele)

@LucianoMurgia
Sembra incredibile, ma alla fine sembrava più deluso il vincitore dello sconfitto. Matteo Bertini ha cercato di trovare comunque qualcosa di positivo nel 2-3 nel derby con la Lardini Filottrano. Quando gli facciamo i complimenti per come hanno recuperato, e vinto, una partita che sul 2-1 e 19-14 per Pesaro sembrava mettersi male, ha risposto così: “Forse siamo la squadra più incostante del campionato. Se vogliamo vedere il lato positivo, è sicuramente un merito essere riuscite a uscire da una situazione difficile in cui ci eravamo infilate perdendo il terzo set in cui abbiamo commesso tanti errori nel finale. Non dimentico, però, che era un derby, una partita molto sentita da entrambe le parti, vissuta con molta tensione...”.
Se Matteo Bertini, pure evidenziando grande rammarico per la sconfitta, soprattutto per avere sprecato 5 punti di vantaggio nel quarto set, ha riconosciuto i grandi meriti della Lardini, a iniziare dalla superba prestazione delle centrali Giuliodori e Cogliandro (a proposito: il tabellino corretto ha portato a 32 i loro punti, 16 a testa), ha fatto altrettanto Andrea Pistola.
Pesaro ha una squadra collaudata con un buon ritmo e un buon gioco. Non era un impegno facile per noi, anche perché al momento abbiamo una condizione fisica non ottimale. Alcune giocatrici stanno recuperando da infortuni, ma non possono avere il giusto ritmo partita. E' rientrata Villani, ma non toccava palla da due settimane e mezzo”.
Brave le sue ragazze a mettere a segno un break clamoroso, un 8 a 0 che vi ha tolto da una situazione difficilissima, a mezzo passo dalla sconfitta senza guadagnare punti.
Una prova di carattere che ci serviva visto che venivamo da un brutto stop in casa con Settimo Torinese, quando avevamo sprecato un'occasione importante nel secondo set, in cui eravamo avanti nettamente. La vittoria nel derby ci aiuta a ritrovare morale e ne siamo molto contenti”.
Una vittoria che è passata dal centro, con le grandissime prestazioni di Giuliodori e Cogliandro.
Hanno fatto una grande partita, permettendo alla squadra di tenersi a galla quando le laterali faticavano in attacco”.
In occasione delle due amichevoli tra Pesaro e Filottrano, lei mi aveva anticipato che la serie A2, campionato che onestamente non conoscevo, non ha certezze. Potrei dire, anche di più...
La serie A2 è sempre così, adesso. Ogni partita è molto equilibrata e riserva spesso grandi sorprese. Noi stiamo facendo il nostro percorso con molta più fatica del previsto perché purtroppo abbiamo iniziato con due grossi handicap. Finora abbiamo avuto le giocatrici contate, con un unico cambio per le centrali. Però siamo fiduciosi di poterci esprimere meglio tecnicamente nella seconda parte”.
Il primo obiettivo per alcune squadre, anche se non riesco a capire quale vantaggio ci sia a farsi una lunghissima trasferta infrasettimanale (se capitasse Soverato, oppure Olbia), è la qualificazione fra le prime 8 che disputeranno i quarti di finale di Coppa Italia, in programma con una gara secca (prima contro ottava, seconda contro settima, terza contro sesta, quarta contro quinta) il 27 gennaio.
Pensa che Pesaro e Filottrano possano qualificarsi?
E' un discorso aperto anche a noi e Pesaro. Mancano due partite alla conclusione della stagione regolare, noi giocheremo in casa con Trento, martedì 22, poi, dopo la pausa, andremo a Olbia. Pesaro andrà a Forlì e chiuderà in casa con Cisterna. Un calendario leggermente favorevole a Pesaro. Vedremo...”.

Bellissima squadra, ma i tifosi della Lardini hanno perso un'occasione per dimostrarsi all'altezza delle loro beniamine


Intanto abbiamo visto, venerdì sera, qualcosa che non ci è piaciuto. Abbiamo evitato di scriverlo subito per evitare si pensasse che fosse dettato dal rammarico per la sconfitta della myCicero. Lo facciamo oggi, dopo avere avuto la conferma che non ci sono stati solo i fischi dei tifosi di Filottrano durante le battute delle pesaresi. Cosa mai vista a Pesaro, se non nei playoff scudetto, quando agli appassionati abituali s'unirono sostenitori d'altri sport che non avevano alcuna idea della differenza che passa tra il mondo della pallavolo e quello di altre discipline. Evidentemente, pur essendo alla seconda stagione in A2, dopo avere vinto un bellissimo campionato in B1, non l'hanno imparato neppure quei tifosi di Filottrano che non si sono limitati a fischiare le battute, ma hanno intonato cori sconosciuti alle nostre orecchie: “Odio Pesaro” e “Chi non salta pesarese è”, fino a “La regina delle Marche siamo noi”.
Che presunzione! Per una vittoria al tie-break, pure essendo a pari punti in classifica, anzi con Pesaro avanti?
Amiamo il volley perché ci fa dimenticare le brutture che si è obbligati a vedere negli stadi e in altri palazzi dello sport. E abbiamo considerato Filottrano una straordinaria realtà, per di più sponsorizzata da un'azienda di grandissimo valore, come ricorderà certamente Luca Paniconi, allora allenatore della Lardini, che abbiamo riempito di complimenti per la bellissima stagione culminata nella storica promozione in A2.
Un breve riepilogo, allora: Pesaro ha vinto tre scudetti consecutivi, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Cev e 1 Coppa Italia di serie A2. E ha disputato una Final Four di Champions League, che disputava volando in aereo, quando Filottrano andava in trasferta con la Circolare Sinistra.
Detto senza acredine, senza cattiveria, con tanto dispiacere, solo per ricordare ai tifosi di Filottrano, apprezzati in altre occasioni, che se avessero gioito del successo senza cantare di “odio” e ancor meno fischiare chi giocava in maglia myCicero (avete sentito uno solo dei Balusch tifare contro la Lardini?) avrebbero fatto come le ragazze di Pistola: vinto, meritatamente.

P.S.: anni fa anche i tifosi di Jesi e Montegranaro – siamo passati al basket – arrivavano all'Adriatic Arena cantando “La regina delle Marche siamo noi”. Una è sparita dalla grande pallacanestro, l'altra si barcamena nella serie inferiore, Pesaro, pure tra tante difficoltà, gioca ancora in serie A. A buon intenditor...

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