Andrea Pistola analizza il successo: “Non era un impegno facile per noi. Grande prova delle centrali che hanno tenuto a galla la squadra quando le laterali facevano tanta fatica”
La Lardini saluta il pubblico del PalaCampanara (Foto Eleonora Ioele) |
@LucianoMurgia
Sembra
incredibile, ma alla fine sembrava più deluso il vincitore dello
sconfitto. Matteo Bertini ha cercato di trovare comunque qualcosa di
positivo nel 2-3 nel derby con la Lardini Filottrano. Quando gli
facciamo i complimenti per come hanno recuperato, e vinto, una
partita che sul 2-1 e 19-14 per Pesaro sembrava mettersi male, ha
risposto così: “Forse siamo la squadra più incostante del
campionato. Se vogliamo vedere il lato positivo, è sicuramente un
merito essere riuscite a uscire da una situazione difficile in cui ci
eravamo infilate perdendo il terzo set in cui abbiamo commesso tanti
errori nel finale. Non dimentico, però, che era un derby, una
partita molto sentita da entrambe le parti, vissuta con molta
tensione...”.
Se
Matteo Bertini, pure evidenziando grande rammarico per la sconfitta,
soprattutto per avere sprecato 5 punti di vantaggio nel quarto set,
ha riconosciuto i grandi meriti della Lardini, a iniziare dalla
superba prestazione delle centrali Giuliodori e Cogliandro (a
proposito: il tabellino corretto ha portato a 32 i loro punti, 16 a
testa), ha fatto altrettanto Andrea Pistola.
“Pesaro
ha una squadra collaudata con un buon ritmo e un buon gioco. Non era
un impegno facile per noi, anche perché al momento abbiamo una
condizione fisica non ottimale. Alcune giocatrici stanno recuperando
da infortuni, ma non possono avere il giusto ritmo partita. E'
rientrata Villani, ma non toccava palla da due settimane e mezzo”.
Brave
le sue ragazze a mettere a segno un break clamoroso, un 8 a 0 che vi
ha tolto da una situazione difficilissima, a mezzo passo dalla
sconfitta senza guadagnare punti.
“Una
prova di carattere che ci serviva visto che venivamo da un brutto
stop in casa con Settimo Torinese, quando avevamo sprecato
un'occasione importante nel secondo set, in cui eravamo avanti
nettamente. La vittoria nel derby ci aiuta a ritrovare morale e ne
siamo molto contenti”.
Una
vittoria che è passata dal centro, con le grandissime prestazioni di
Giuliodori e Cogliandro.
“Hanno
fatto una grande partita, permettendo alla squadra di tenersi a galla
quando le laterali faticavano in attacco”.
In
occasione delle due amichevoli tra Pesaro e Filottrano, lei mi aveva
anticipato che la serie A2, campionato che onestamente non conoscevo,
non ha certezze. Potrei dire, anche di più...
“La
serie A2 è sempre così, adesso. Ogni partita è molto equilibrata e
riserva spesso grandi sorprese. Noi stiamo facendo il nostro percorso
con molta più fatica del previsto perché purtroppo abbiamo iniziato
con due grossi handicap. Finora abbiamo avuto le giocatrici contate,
con un unico cambio per le centrali. Però siamo fiduciosi di poterci
esprimere meglio tecnicamente nella seconda parte”.
Il
primo obiettivo per alcune squadre, anche se non riesco a capire
quale vantaggio ci sia a farsi una lunghissima trasferta
infrasettimanale (se capitasse Soverato, oppure Olbia), è la
qualificazione fra le prime 8 che disputeranno i quarti di finale di
Coppa Italia, in programma con una gara secca (prima contro ottava,
seconda contro settima, terza contro sesta, quarta contro quinta) il
27 gennaio.
Pensa
che Pesaro e Filottrano possano qualificarsi?
“E'
un discorso aperto anche a noi e Pesaro. Mancano due partite alla
conclusione della stagione regolare, noi giocheremo in casa con
Trento, martedì 22, poi, dopo la pausa, andremo a Olbia. Pesaro
andrà a Forlì e chiuderà in casa con Cisterna. Un calendario
leggermente favorevole a Pesaro. Vedremo...”.
Bellissima
squadra, ma i tifosi della Lardini hanno perso un'occasione per
dimostrarsi all'altezza delle loro beniamine
Intanto
abbiamo visto, venerdì sera, qualcosa che non ci è piaciuto.
Abbiamo evitato di scriverlo subito per evitare si pensasse che fosse
dettato dal rammarico per la sconfitta della myCicero. Lo facciamo
oggi, dopo avere avuto la conferma che non ci sono stati solo i
fischi dei tifosi di Filottrano durante le battute delle pesaresi.
Cosa mai vista a Pesaro, se non nei playoff scudetto, quando agli
appassionati abituali s'unirono sostenitori d'altri sport che non
avevano alcuna idea della differenza che passa tra il mondo della
pallavolo e quello di altre discipline. Evidentemente, pur essendo
alla seconda stagione in A2, dopo avere vinto un bellissimo
campionato in B1, non l'hanno imparato neppure quei tifosi di
Filottrano che non si sono limitati a fischiare le battute, ma hanno
intonato cori sconosciuti alle nostre orecchie: “Odio Pesaro” e
“Chi non salta pesarese è”, fino a “La regina delle Marche
siamo noi”.
Che
presunzione! Per una vittoria al tie-break, pure essendo a pari punti
in classifica, anzi con Pesaro avanti?
Amiamo
il volley perché ci fa dimenticare le brutture che si è obbligati a
vedere negli stadi e in altri palazzi dello sport. E abbiamo
considerato Filottrano una straordinaria realtà, per di più
sponsorizzata da un'azienda di grandissimo valore, come ricorderà
certamente Luca Paniconi, allora allenatore della Lardini, che
abbiamo riempito di complimenti per la bellissima stagione culminata
nella storica promozione in A2.
Un
breve riepilogo, allora: Pesaro ha vinto tre scudetti consecutivi, 1
Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Cev e 1 Coppa Italia di
serie A2. E ha disputato una Final Four di Champions League, che
disputava volando in aereo, quando Filottrano andava in trasferta con
la Circolare Sinistra.
Detto
senza acredine, senza cattiveria, con tanto dispiacere, solo per
ricordare ai tifosi di Filottrano, apprezzati in altre occasioni, che
se avessero gioito del successo senza cantare di “odio” e ancor
meno fischiare chi giocava in maglia myCicero (avete sentito uno solo
dei Balusch tifare contro la Lardini?) avrebbero fatto come le
ragazze di Pistola: vinto, meritatamente.
P.S.:
anni fa anche i tifosi di Jesi e Montegranaro – siamo passati al
basket – arrivavano all'Adriatic Arena cantando “La regina delle
Marche siamo noi”. Una è sparita dalla grande pallacanestro,
l'altra si barcamena nella serie inferiore, Pesaro, pure tra tante
difficoltà, gioca ancora in serie A. A buon intenditor...
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